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    La Lombardia è rossonera, al sud comanda l’Inter: la mappa del tifo

    10 macroregioni sono rossonere, Inter con più fan in 6. Il presidente Palazzi: “Il legame con una squadra, per i giovani, non è più così indissolubile”Domani mattina, a scuola o al lavoro, portate il nastro bianco e rosso, quello con cui la Polizia delimita la zona del crimine. Servirà a isolare le zone nerazzurre da quelle rossonere, perché il giorno dopo questo (n)euro derby può essere spigoloso. Chi arriverà da fuori, tranquilli, riconoscerà tifo e appartenenze dall’espressione, dagli occhiaie, dai sorrisi che non se ne vanno. LEGGI TUTTO

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    Zhang vede “quota 100 milioni”: con la finale ricavi in tripla cifra dall’Europa

    L’impressionante cammino in Champions League sta dando forma a un tesoretto non previsto a bilancio, a cui vanno aggiunti gli incassi del Meazza. Così eliminare il Milan sarebbe ancor più dolce anche a livello societarioPiù la scopri, più è bella. La Champions League, si intende. Mercoledì sera l’Inter ha compiuto l’ennesimo passo avanti verso il trofeo per club più ambito del mondo e l’acquolina ha cominciato ad ammorbidire le fauci di giocatori e tifosi: dopo tutto 180 minuti sono tre ore in cui può accadere di tutto, poco importa che dall’altra parte del tabellone ci siano terrificanti colossi come Manchester City e Real Madrid. Le superpotenze importano poco – in questo momento – anche a Steven Zhang, che alla soddisfazione personale da presidente-tifoso abbina anche l’ovvio apprezzamento per quei premi Uefa che continuano a crescere, pronti a superare la tripla cifra di milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Milan, dov’eri? Ma l’Inter poteva chiudere i conti

    La squadra di Pioli male sia nella fase difensiva che in quella offensiva. È da ammirare l’intelligenza di DzekoPiù di un piede in finale. Anche se nel calcio non si può mai dire l’ultima parola, e tante sono le circostanze che ci ricordano questa regola aurea, l’Inter ha fatto un passo importante verso Istanbul. Il 2-0 nel derby contro il Milan è un segnale squillante. LEGGI TUTTO

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    “La tensione pre-partita, la parata di Abbiati, la delusione”. Il derby 2003 raccontato da Alberto Fontana

    Il secondo portiere dell’Inter nella semifinale di vent’anni fa racconta il doppio pareggio: “Una vittoria avrebbe cambiato il destino di Cuper e di molti giocatori. Questa sera la deciderà un singolo, per questo temo Maignan”“Non è una giornata normale, direi…”. Esordisce così Alberto Fontana a poche ore dalla semifinale d’andata tra Milan e Inter, lui che vent’anni fa ha vissuto esattamente le stesse emozioni del derby di Champions League all’ombra del Duomo come secondo portiere nerazzurro, tra i convocati in entrambe le sfide che poi spedirono i rossoneri a contendersi la coppa contro la Juventus a Old Trafford, a Manchester. Oggi ha 56 anni e vive nella sua Romagna dividendosi per lavoro tra l’hotel Savio di proprietà della moglie, a Cesena, e la pensione di famiglia a Pinarella di Cervia, il Furga. LEGGI TUTTO

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    Vieri: “L’Inter è più forte, Leao è mezzo Milan. Ed entrambe sono da Champions”

    Nel 2003 Bobo era infortunato: “Senza la regola assurda dei gol in trasferta saremmo andati ai rigori. Maignan mi fa impazzire. Lautaro è il migliore” Vent’anni fa in questi giorni, fra un derby e l’altro di quella semifinale Champions 2003 che sconquassò Milano, Christian Vieri soffriva come un cane. “Oggi giro per la città e sento l’aria elettrica, certo, ma allora di più: c’era un’attesa quasi folle. E io dovevo stare a guardare”. LEGGI TUTTO