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    Derbissimo 20 anni dopo: Milano elettrica come nel 2003

    Sul piano sportivo quella semifinale era di tutto un altro mondo. Ma sul piano emotivo la metropoli torna a vivere emozioni forti Dopo 20 anni, Milano riattacca la spina, perché tanta elettricità, come in quei giorni di maggio del 2003, la città non l’ha mai più provata per il calcio. Un derby lungo 6 giorni, dal 7 al 13 maggio. Negli uffici, nei bar, nelle scuole, sui tram non si parlava d’altro. Gli studenti e gli impiegati circolavano con sciarpe e magliette. Milano, solitamente più tiepida per la stracittadina rispetto a piazze tipo Roma o Genova, scopriva per la prima volta una specie di febbre sudamericana. I milanesi hanno vissuto come se per sei giorni Milan e Inter fossero rinchiuse all’interno di San Siro a rincorrere un gol. Il derby più lungo del mondo, lo avrebbe definito Osvaldo Soriano. Semifinali di Champions League, come quelle che ci aspettano il prossimo mese di maggio. LEGGI TUTTO

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    Il romanzo del giramondo Guttmann: dalle coppe col Benfica alla maledizione dei 100 anni

    Scampò ad Auschwitz. Allenò in Ungheria, Italia e Brasile. Vinse tutto a Lisbona poi…Bela Guttmann (1899-1981) è stato uno dei più grandi personaggi del calcio del Novecento. Prima centrocampista, poi allenatore. Ha diretto venti squadre, fra le più grandi d’Europa e del Sudamerica: Milan, San Paolo, Benfica, Peñarol, Porto, Panathinaikos. Genio egocentrico e rivoluzionario, ha inciso profondamente nella storia del football. È stato un tattico e un innovatore, ha anticipato e cambiato moduli ed “espressioni” di gioco. LEGGI TUTTO

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    “Papà venne a Milano, Moratti l’aveva comprato”

    Carla Ferreira racconta perché Inter-Benfica è una… partita di famiglia: “L’accordo era fatto, poi la chiusura delle frontiere italiane fece saltare tutto. Mio padre? Una luce per chi ama il calcio” L’eterno Eusebio, che veglia davanti al Da Luz, stasera potrebbe svolazzare sopra San Siro, dove un tempo uscì tra le lacrime. E proprio lui, leggenda portoghese scomparsa nel 2014, potrebbe ispirare la rimonta dei suoi nipotini in maglia Benfica. LEGGI TUTTO

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    Pesaresi: “Prima alla Lazio con Inzaghi, poi che brividi al Benfica… Mercoledì tifo Inter”

    L’ex difensore è stato compagno del tecnico nerazzurro a Roma e poi ha indossato la maglia delle Aquile: “Era un ragazzo straordinario e viveva per il gol. Non sarà facile, ma Simone andrà in semifinale. A Lisbona esperienza indimenticabile e sfortunata” Emanuele Pesaresi non ha lasciato il mondo del calcio, ma fa anche… altro. Oltre a essere il vice di Giovanni Pagliari, alla Recanatese (Lega Pro), gestisce la K-All di Ancona, un’azienda che vende e consegna cialde di caffé ad Ancona e provincia. E’ lui stesso ad andare dai clienti ogni mattina, in auto, prima di recarsi, nel pomeriggio, al campo per allenare gli Juniores e la prima squadra. Il pallone resta comunque la sua grande passione: inevitabile con alle spalle una carriera come la sua, con le maglie di Sampdoria, Lazio, Benfica, Torino, Napoli, Pescara, Chievo e Ancona. LEGGI TUTTO

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    Sacchi: “Inter, servono pressing e idee chiare. Col Benfica stai attenta…”

    L’analisi dell’ex ct: “Il vantaggio nei confronti dei portoghesi è notevole, ma dopo la sconfitta col Monza è legittimo avere qualche dubbio. Tra Milan e Napoli nulla è ancora deciso”Si avvicina l’ora della verità. Tra martedì e mercoledì si conosceranno i verdetti dei quarti di finale di Champions League: Napoli-Milan e Inter-Benfica. Il campionato, in questo momento, se non proprio un fastidio, diventa un impegno da mettere in secondo piano come dimostrano le scelte di Pioli e di Spalletti, meno di Inzaghi che ha schierato molti titolari. LEGGI TUTTO