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    I due cuori di Ince: “L'Inter è un sentimento, ma contro il Liverpool è dura”

    L’inglese, ex di nerazzurri e Reds: “Per vincere, a Inzaghi serve una difesa perfetta. Peccato manchi Barella, ma l’unico “governatore” sono io. Canto ancora il coro che mi facevano i tifosi interisti”In quella strana estate 1997 Paul lasciava Milano per dettare legge a Liverpool. Proprio mentre arrivava Ronaldo tra squilli di tromba, Paul Ince salutava l’amata Inter tra le lacrime. LEGGI TUTTO

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    Liverpool: è dura, ma Inzaghi può farcela. Col Villarreal servirà la vera Juve

    Il sorteggio – quello vero – non ha sorriso ai nerazzurri, che però hanno le qualità per giocarsela contro i Reds. Per la squadra di Allegri servirà invece un cambio di marcia: tutto dipenderà da come arriverà a febbraioDopo l’aereo, ecco il sorteggio più pazzo nel mondo. Mettono nell’urna la pallina sbagliata e così, dopo la denuncia dell’Atletico Madrid, il sorteggio viene annullato e rifatto. Stiamo parlando dell’Uefa, il massimo organismo continentale del calcio, non di una pesca di beneficenza parrocchiale. Il successivo comunicato di giustificazione che sbologna le colpe a un “provider esterno”, come a dire che “all’interno” non sbaglia nessuno, è la classica toppa peggiore del buco. LEGGI TUTTO

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    Ranieri: “Inter, hai beccato la più forte. Ma ecco come ce la puoi fare, anche ad Anfield”

    L’allenatore del Watford spiega il Liverpool: “Due martelli pneumatici sulle fasce, il talento di Salah, uno dei migliori allenatori al mondo. Ma Inzaghi è bravissimo e i nerazzurri se la giocano: servono tre cose…”Dal nostro corrispondente Stefano Boldrini14 dicembre
    – LondraClaudio Ranieri ha ancora le scatole girate dopo l’incredibile sconfitta del Watford in casa del Brentford di venerdì scorso, ma qui parliamo di altro: Liverpool-Inter e tutto quello che gira intorno a questo ottavo di Champions League. LEGGI TUTTO

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    Kessie: tante ombre, poche luci e quel rinnovo che pesa

    L’infinita telenovela sul prolungamento di contratto non sta aiutando il centrocampista ivoriano, il cui rendimento in Europa è stato al di sotto delle attese. E le cifre confermano le difficoltàRestano negli occhi due immagini, nell’ultima partita di Franck Kessie in questa Champions League: Oxlade-Chamberlain che lo salta secco sul gol del pareggio del Liverpool e Alisson che gli respinge il tiro del possibile 2-2 del Milan. Due highlights negativi, all’interno di una prestazione lontana dalle attese, come del resto quella di tanti compagni. Sarà stata l’ultima gara in Champions per il “Presidente” vestito di rossonero? Difficile dirlo adesso, perché “finché c’è tempo c’è speranza”, come ha detto il d.t. Maldini parlando del rinnovo contrattuale. Di certo, però, l’incertezza sul futuro non sta contribuendo a migliorare il rendimento del centrocampista ivoriano in questa stagione, dopo la fantastica annata 2020-21. LEGGI TUTTO

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    Milan, Ibra da solo non può farcela: gli serve supporto. E un erede…

    Contro il ritmo indiavolato del Liverpool i 40 anni di Zlatan si sono visti, anche per il mancato sostegno dei compagni. Serve un centravanti futuribile che possa crescere accanto a lui Zlatan Ibrahimovic è uomo troppo intelligente per non sapere che partite come quella contro il Liverpool, che gioca un calcio dal ritmo, dall’intensità e dall’aggressività da lui non più sopportabili per età e conseguente ridotta mobilità, lo espongono a brutte figure. Specialmente se non aiutato dai compagni e martedì sera nel Milan ce ne sono stati troppo pochi all’altezza della sfida. LEGGI TUTTO

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    Avanti in Champions… per 7 minuti: Milan, la volata scudetto inizia da qui

    Rossoneri fuori dall’Europa, ma impegno onorato fino alla fine. Recuperare gli infortunati sarà fondamentale per provare a tornare campioni d’Italia dopo 11 anniSette minuti. Tanto è durato il sogno rossonero di completare una storica rimonta in Champions League e di meritarsi una poltrona tra le top 16 squadre d’Europa. È il tempo trascorso tra il gol di Tomori e quello di Salah, che ha tolto ai rossoneri la qualificazione virtuale: l’egiziano ha pareggiato quando il Milan era secondo nella classifica “live” del girone, tenendo conto dello 0-0 che stava maturando in quel momento a Porto. La squadra di Pioli, in realtà, è rimasta in corsa per il passaggio del turno anche più a lungo, almeno fino alla rete di Origi. Poi ha ceduto, ma se non altro ha onorato l’impegno: tornare a esibirsi in Champions in un girone così duro, figlio della quarta fascia in cui il Diavolo era inserito al sorteggio, non era semplice. “Faremo tesoro di questa esperienza”, sono state le parole di Pioli a fine gara. Per la prossima campagna europea, certo, ma anche per lottare davvero fino in fondo per lo scudetto. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, non c'è niente di impossibile. Juve, l'importanza del primo posto

    I nerazzurri di Gasp vivono un gran momento e affrontano un avversario battibile. I bianconeri hanno la strada spianata verso il primato: meglio loro del Barça…Il Milan non ce la fa neanche per l’Europa League. E quattro italiane negli ottavi di Champions restano un sogno proibito. Adesso palla all’Atalanta che da due anni non tradisce e oggi può prendersi una qualificazione che sul campo avrebbe già meritato. Mentre la Juve, come l’Inter ieri, è in ballo soltanto per il (non prescindibile) primo posto. Tre non sarebbe il numero perfetto, ma comunque un bel risultato in una stagione più equilibrata del previsto. Inglesi escluse naturalmente: quattro già qualificate e, se il Chelsea non fa scherzi con lo Zenit, tutte e quattro teste di serie. Un sorteggio ad alto rischio per le nostre: Inter in seconda fascia, Atalanta idem se passa, e Juve appesa alle notizie da San Pietroburgo, a prescindere dalla quasi amichevole con il Malmoe. LEGGI TUTTO