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    Real-Atalanta è la sfida meno equilibrata se a giocarla è l’immaginario collettivo. Eppure siamo qui a sperare e a credere che sia una partita possibile. Ecco perché… Real Madrid e Atalanta. Tredici Coppe dei campioni/Champions League contro nessuna (le due migliori avventure europee: una semifinale di Coppa delle Coppe mentre la squadra era in serie B, e i quarti di finale raggiunti in Champions nello scorso torneo). LEGGI TUTTO

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    Ibra e Pogba, chi si rivede: il futuro dei due amici è tutto da scrivere

    Milan-Manchester Utd sarà l’occasione per il rendez-vous tra due campioni che si stimano. E l’Europa League evoca dolci ricordi per entrambiAgosto 2017, giorno 25: l’Uefa sorteggia i gironi di Europa League e premia il miglior giocatore dell’ultima edizione. Vince Paul Pogba davanti a Zlatan Ibrahimovic e Henrikh Mkhitaryan. Podio tutto United, perché i Red Devils di Mourinho si sono portati a casa la coppa. Pogba veste ancora il rosso in Inghilterra, mentre Ibra e l’armeno oggi sono in Serie A, dopo aver aggiunto rispettivamente il nero e il giallo ai colori della maglia: sembra passata un’era geologica, ma sono trascorsi meno di quattro anni. LEGGI TUTTO

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    Europa League occasione d’oro: Milan e Roma l’hanno capito

    Per anni le italiane hanno snobbato questa competizione. Rossoneri e giallorossi hanno mostrato quanto l’atteggiamento sia cambiato. Anche perché vincerla vale la Champions

    La Champions League, certo, per le italiane è una sofferenza. L’ha salutata subito l’Inter, l’ha vista sfuggire la Juve, ne ha capito le difficoltà la Lazio – battuta pesantemente in casa dal Bayern – è una speranza o forse un sogno per l’Atalanta, che si trova di fronte a un bivio tutto in salita: vincere in casa del Real per poter andare avanti. Ma se questa è la Champions – che dal 2010 non ci regala la gioia più grande e 18 anni fa ci accolse addirittura con tre squadre in semifinale – qualcosa sta invece cambiando in Europa League. LEGGI TUTTO

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    United, Solskjaer fa già la conta per San Siro: “Cavani non ci sarà. E Rashford…”

    Ole Gunnar Solskjaer, manager del Manchester United, rivale del Milan negli ottavi di finale di Europa League | AC Milan News (Getty Images)

    Manchester United-Milan, le parole di Solskjaer in conferenza

    Ole Gunnar Solskjaer, tecnico biancorosso, ha parlato in conferenza stampa al termine di Manchester United-Milan, gara di andata degli ottavi di finale di Europa League. Queste le sue dichiarazioni.

    “Sapevamo che per vincere dovevamo segnare. Il loro pareggio complica le cose. Prendere gol a un minuto dalla fine è sempre complicato. Vedremo cosa succederà la prossima settimana a ‘San Siro’, dove ci andremo a giocare la partita. Il gol di Amad Diallo è stato molto bello, con i tempi giusti. Il gol di Simon Kjaer è stato costruito bene da loro, con un blocco che gli ha permesso di colpire il pallone. Questo gol ci obbliga a segnare a ‘San Siro‘ e a vincere la partita. Dovremo essere più cattivi”, ha detto Solskjaer.
    “Siamo stati lenti, loro hanno giocato bene e in maniera aggressiva. Eravamo lenti nella fase di possesso. Non abbiamo mai giocato rapidamente, sono deluso da questo. Dovremmo recuperare qualche giocatore e vedremo come sarà. Anthony Martial? Dobbiamo valutarlo. Spero di recuperare Marcus Rashford per la gara di Milano. Abbiamo bisogno di lui mentre Edinson Cavani non ci sarà, ha proseguito Solskjaer.
    “Abbiamo delle possibilità di passare il turno, abbiamo bisogno di segnare uno-due gol per cambiare le sorti della qualificazione”, ha concluso il manager norvegese. Le dichiarazioni post-partita di Stefano Pioli, tecnico del Milan > > > LEGGI TUTTO

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    Juventus, altro flop con Ronaldo. Adesso deve decidere Agnelli

    Riaffiora il solito “braccino” continentale, unica nota positiva la prestazione di Chiesa. Ci sarà tanto da riflettere a livello societario sulla terza uscita con CR7

    Che disastro, Juve. Un’altra delusione in Champions: più passano gli anni, più la Coppa appare stregata. Sempre peggio: dopo l’eliminazione dello scorso torneo contro il Lione, prevale un Porto che partiva sfavorito. Ancora una volta i bianconeri restano fuori dai G8, agli ottavi: errori a ripetizione, una gara d’andata regalata e mezzo rimediata, poi l’illusione e flop. LEGGI TUTTO

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    “Vi racconto il colpo Bruno Fernandes. Arrivò per 40mila euro, ora è da Pallone d'oro”

    Parla Borghetti, l’uomo che visionò il fantasista portoghese scoperto da Javier Ribalta, all’epoca capo scout del Novara: “Umile e mai banale, è maturato tardi. Quando arrivò non sembrava nemmeno un calciatore”

    Penna in mano e testa china. La storia di Bruno Fernandes è iniziata così: “Sfiorava il foglio con la guancia, così il d.s. Giaretta mi chiese se il ragazzo ci vedesse…”. In realtà meglio di tutti, anche se lo sketch ha resistito al tempo. Mauro Borghetti sorride, pensa, ricorda il Bruno di Novara e a volte fa a cazzotti con le emozioni. Il ruolo gli impone rigore – è il d.s. dei piemontesi – ma i ricordi lo “tradiscono”. Perché quel 17enne dai jeans larghi, i capelli lunghi e l’orecchino, oggi è diventato un fantasista da 20 gol all’anno allo United. LEGGI TUTTO