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    Mbappé grande tra i grandi. E CR7 sarà più utile a Pirlo

    Dopo l’1-4 l’oligarchia Messi-Ronaldo s’arricchisce di un terzo interprete divino, da sempre potenziale erede e oggi forse numero uno. Nella Juve l’impressione è che il tecnico, riportando Ronaldo al centro, lo abbia reso più utile alla causa

    Negli occhi di tutti c’è ancora la straordinaria Juve di Barcellona, ma niente illusioni: questa è l’altra Champions, quella vera, dentro o fuori, che azzera o quasi la prima fase. Solo il Barça sembra rimasto prigioniero dei suoi incubi peggiori: per il quinto anno di fila sta per materializzarsi l’ennesima umiliazione. Un immenso e spietato Psg come il Bayern, il Liverpool, la Roma e la Juve in passato. In attesa che anche al Camp Nou prendano atto che un ciclo è finito, dopo questo 1-4 l’oligarchia Messi-Ronaldo s’arricchisce di un terzo interprete divino, da sempre potenziale erede e oggi forse numero uno. LEGGI TUTTO

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    Cristiano, ti marca l’amico Pepe: storia di silenzi, coppe e ville svendute

    Tra il difensore del Porto e la star della Juve c’è una bromance che dura da quasi vent’anni. Insieme hanno vinto tutto, con un mantra: uno mena, l’altro segna…

    Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci
    16 febbraio – Madrid
    Estate 2002. Il 17enne Cristiano Ronaldo è la grande promessa dello Sporting che offre un provino a un lungo e potente centrale brasiliano che il Maritimo aveva prelevato dal Corinthians quasi due anni prima. LEGGI TUTTO

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    Champions, ecco i confronti economici degli ottavi: in campo oltre 6 miliardi di ricavi

    Abbiamo giocato le sfide europee attraverso i fatturati, ridotti dalla pandemia: quelle di Juventus, Atalanta e Lazio sono tra le più squilibrate

    Ed eccoci al pezzo di Champions più elettrizzante, quello da dentro o fuori. In tempi di dibattiti anche laceranti sul nuovo format, con i soliti venti di scissione pro Superlega, l’appuntamento con la fase a eliminazione diretta dell’ex Coppa dei Campioni ci restituisce l’essenza del calcio e, allo stesso tempo, la massima espressione dell’industria convertita all’intrattenimento. LEGGI TUTTO

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    Ecco a voi la Conference League, ma a chi serve la coppa dei poveri?

    Dalla prossima stagione, l’Uefa ha aggiunto un nuovo torneo. Come sarà? Non riusciamo a immaginarlo, ma qualcosa ci dice che assomiglierà all’inferno e gioverà solo o quasi

    La Champions League, l’Europa League e, dalla prossima stagione, la Conference League. L’Uefa ha aggiunto una League, una nuova coppa. Saranno tre le coppe europee, come nel secolo scorso, ma a differenza delle antenate avranno pesi specifici molto diversi. La Champions è bella, affascinante e ricca: il paradiso. L’Europa League è bellina e bruttina a seconda dei momenti, e non paga moltissimo: il purgatorio. La Conference non riusciamo a immaginarla, ma qualcosa ci dice che assomiglierà all’inferno. L’impressione è che il calcio europeo stia per essere diviso in tre caste. I super milionari della Champions, il ceto medio dell’Europa League, il proletariato della Conference. LEGGI TUTTO