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    Inter-Gladbach '71: Netzer, la vigilia di fuoco a Rogoredo e quel colpo di genio…

    Il giorno prima della sfida di 49 anni fa il clima era rovente: non era solo una partita di pallone. A Rogoredo arrivarono i tedeschi per l’ultimo allenamento. Sembrava potere scoppiare la guerra invece…

    Il 3 novembre 1971 a San Siro è in programma Inter-Borussia Moenchengladbach. E’ ancora Coppa dei Campioni, non Champions League. Ma a rendere infuocata quella vigilia è la partita di due settimane prima, in Germania. Quella finita 7-1 per i tedeschi dopo che Boninsegna venne colpito alla testa da una lattina di Coca Cola. LEGGI TUTTO

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    Modello Klopp e fede: ecco Rose, con il Gladbach vuole far male all'Inter

    Il tecnico della squadra tedesca ha fatto bene in campo internazionale. Nel 2016-17 con l’U19 del Salisburgo ha vinto la Youth League eliminando Psg, Atletico Madrid e Barcellona. E si ispira all’allenatore del Liverpool

    Non tanto i risultati, per quanto buoni, ma il modo in cui la sua squadra gioca a calcio. Marco Rose, da anni, è uno dei tecnici tedeschi più quotati. Non è ancora al livello dei vari Klopp e Tuchel, che fra l’altro lo hanno allenato, ma la convinzione è di poterci arrivare. LEGGI TUTTO

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    Thuram junior: “Lukaku è un mito ma devo batterlo e voglio diventare più forte di lui”

    Marcus, figlio di Lilian e attaccante del Borussia, avversaria dell’Inter: “Per mio padre conta avere dei valori ed essere un uomo rispettabile, non sfondare”

    Qualcosa di diverso. Marcus Thuram ha una marcia in più. Perché per lui il calcio è fondamentale, ma non è tutto. Suo papà Lilian glielo ripete ogni volta: “Non gli interessa che io riesca a sfondare nel calcio – racconta Marcus –, lui sarà fiero di me se sarò un uomo rispettabile. Per lui l’importante è che io abbia dei valori”. LEGGI TUTTO

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    L'ex Gladbach Neuville: “L'Inter è più forte del Real e Lukaku è impressionante”

    Getty Images

    L’Inter di Antonio Conte, dopo la deludente sconfitta nel derby di sabato sera, è pronta per il debutto stagionale in Champions League: i nerazzurri affrontano mercoledì sera a San Siro il Borussia Mönchengladbach, reduce dal pareggio casalingo per 1-1 contro il Wolfsburg. Oliver Neuville, ex attaccante tedesco e oggi membro dello staff di Marco Rose, presenta la sfida in esclusiva ai microfoni di Fcinter1908.

    Mercoledì sera comincia il cammino in Champions League di Inter e Borussia Mönchengladbach: come arrivate alla sfida di San Siro?Ci arriviamo bene, anche se sabato purtroppo abbiamo pareggiato con il Wolfsburg: è stato un peccato, a 12 minuti dalla fine abbiamo segnato su rigore, vincevamo 1-0 e chiaramente quando sei in vantaggio, in casa, bisognerebbe chiudere la partita e cercare di conquistare i tre punti, ma a 5 minuti dalla fine abbiamo subito il pareggio. Mancheranno Lazaro, che è fuori ormai da 4-5 settimane, Zakaria, infortunato da metà anno, e Bénes, per il resto abbiamo tutti a disposizione.
    Dopo tre anni tornate a giocare in Champions League: sarà emozionante per voi giocare in uno degli stadi più prestigiosi d’Europa come San Siro?Sicuramente per noi sarà una grande esperienza giocare in uno stadio del genere, anche se non ci sarà tanta gente: per tutti i calciatori è sempre bello giocare a San Siro, un grande stadio. Peccato che non ci saranno tanti spettatori.

    L’Inter di questo inizio di stagione è una squadra che sta mostrando soluzioni importanti in fase offensiva, ma che sta anche palesando delle gravi lacune in fase difensiva: che idea vi siete fatti?Per me l’Inter è la squadra più forte del nostro girone: hanno grande forza in avanti, Lukaku è la pedina più importante. È un giocatore che fa gol, è velocissimo, protegge bene la palla, quando i difensori lanciano lungo lui fa salire la squadra. Poi ci sono giocatori molto veloci sulle fasce, che fanno parecchi gol e parecchi assist. In contropiede sono molto forti, giocano semplice e sanno già cosa fare.
    Qual è il giocatore che temete di più?Rispettiamo tutta la squadra, non c’è solo Lukaku, anche se sicuramente, per come gioca l’Inter, è lui il giocatore più importante.
    In Italia stiamo ammirando il talento di Hakimi, un giocatore che voi in Germania conoscete molto bene…Ha giocato due anni a Dortmund, lo conosciamo bene: è un giocatore velocissimo, perfetto per il 3-5-2 dell’Inter, sulla fascia destra spinge molto in avanti e sa crossare bene.
    In estate avete accolto Valentino Lazaro, che all’Inter ha faticato parecchio.Purtroppo si è infortunato subito, ma il nostro allenatore lo conosce molto bene: è un giocatore che può giocare in parecchie posizioni, sulla destra può giocare anche come terzino, se giochiamo con il 4-2-3-1 può stare largo nei tre dietro la punta, può giocare anche come numero 10. Puntiamo tanto su di lui, il meglio di sé lo dà sulla destra, in posizione offensiva.
    In Champions League siete capitati in un girone che, oltre all’Inter, vede la presenza anche di Real Madrid e Shakhtar Donetsk: che ruolo volete recitare?Come ogni squadra vogliamo provare a passare il turno, anche se è chiaro che siamo in un girone difficile. Ma penso anche che nessuna squadra avrebbe voluto pescare noi in quarta fascia. Vogliamo giocarcela e cercare di fare meglio possibile, chiunque giochi in Champions League vuole per lo meno passare il turno. Se non ce la faremo speriamo almeno di arrivare terzi per poter andare in Europa League. LEGGI TUTTO

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    Pirlo: “Dybala è fondamentale ma viene da 3 mesi di inattività. Noi, costruiti per vincere”

    Andrea Pirlo

    TORINO- Vigilia di Champions League per la Juventus di Andrea Pirlo, che domani farà il suo esordio in questa competizione contro la Dinamo Kiev. Il tecnico bianconero, come consuetudine il giorno prima di una partita, risponde alle domande dei giornalisti in conferenza stampa in compagnia di capitan Giorgio Chiellini. Appuntamento alle 18.45 nella sala conferenze dello Stadio Olimpico di Kiev, con diretta testuale qui su Juvenews.eu:
    CHIELLINI:
    SUL SISTEMA DIFENSIVO- “Sono cambiati i giocatori, ma cerchiamo di sfruttare al meglio el caratteristiche di tutti. Dobbiamo cercare di migliorare, ma non vedo differenze essenziali rispetto al passato”.

    SULLA SQUADRA- “Dare un tempo su quando la vedremo è difficile, non abbiamo lavorato tutti insieme e lo dimostrano queste settimane. Dobbiamo migliorare ed amalgamarci con tutti i nuovi arrivati, ma l’importante è vincere. Già da domani, aspettando il tempo di costruzione della squadra, sarà importante fare risultato”.
    SULLA CHAMPIONS- “Ogni stagione si parte per provare a vincere, poi se si è tra i favoriti o meno a noi interessa relativamente. Siamo consapevoli dei cambiamenti, che erano necessari, ma c’è ambizione di ambire a grandi traguardi. Il tempo ci dirà dove potremo arrivare, ma l’importante adesso sarà fare risultato”.
    SUL CALCIO UCRAINO- “Qualche anno fa abbiamo incontrato lo Shaktar di Lucescu, ed era già una squadra forte. Ho giocato contro Shevchenko e mi ha segnato, ma ora per fortuna allena. In questo stadio abbiamo giocato la finale dell’Europeo. Andò male, ma abbiamo buoni ricordi per la competizione che riuscimmo a fare, perchè non sempre è facile arrivare in fondo. Speriamo di avere altri buoni ricordi della gara di domani”.

    PIRLO:
    SULLA PREPARAZIONE- “Dormirò, mangerò e verrò qui allo stadio per la partita, così come faranno i miei calciatori e così come faranno Lucescu e i suoi”.
    SU LUCESCU- “Mi ha portato in prima squadra a 15 anni e mi ha fatto esordire a 16, ho un bel ricordo di lui e lo ringrazierò per sempre. Ogni tanto lo sento ancora e domani ci sarà l’occasione di sfidarci su questo campo”.
    SU RONALDO- “Cristiano purtroppo ha il Covid ed è assente, ma abbiamo altri giocatori che possono giocare al suo posto come ha fatto Morata sabato. Il resto dell’attacco lo vedremo domani, ma non penso che in quella posizione cambieremo altro”.
    SULLA CHAMPIONS E LE EMOZIONI- “Sono tranquillo e lascio un po’ più di tensione ai miei giocatori. Sono sereno e non vedo l’ora di disputare la mia prima gara da allenatore in Champions. Sarà  una partita fondamentale per proseguire il girone con maggior sicurezza e tre punti in più. Dobbiamo cercare di vincere, sappiamo quello che dobbiamo fare”.
    SU DYBALA- “Ho parlato con lui ieri, così come faccio con tutti. Era arrabbiato per non aver giocato sabato, ma viene da tre mesi di inattività, poi è stato 10 giorni in camera per un virus intestinale e si è allenato un po’ solo venerdì. Volevo fargli fare qualche minuto a Crotone, ma siamo rimasti in 10 e non è stato possibile. Lui è a disposizione, domani vedremo”.
    SUL CENTROCAMPO- “La Nazionale ha due registi perchè può scegliere tra tutti i centrocampisti italiani e Mancini si riesce ad adattare. Noi abbiamo 4 centrocampisti di ruolo e magari nessuno con queste caratteristiche, ma possono fare i mediani e penso sia la soluzione migliore per noi”.
    ANCORA LUCESCU- “Come ho detto prima è un allenatore che conosco bene. Ognuno ha le sue idee e cercheremo di metterci in difficoltà l’un l’altro domani come capita a tutti gli allenatori”.
    SU RAMSEY- “Sta meglio, si è allenato negli ultimi giorni e speriamo di averlo a disposizione per domani”.
    SUL VINCERE LA CHAMPIONS- “Non ho detto che vinceremo lo scudetto, ma siamo costruiti per vincerlo come è giusto faccia la Juve. Anche in Champions proveremo a vincere. Se saremo più bravi bene, ma lotteremo comunque fino alla fine”.
    SUI PAREGGI- “Abbiamo perso dei punti a Roma e Crotone. Ma come ho detto siamo una squadra che ha bisogno di tempo per lavorare, crescere e mettere in campo quello che proviamo durante la settimana”.
    ANCORA DYBALA- “Lui è fondamentale per noi. Parliamo di un campione e non lo scopro di certo io. Se non gioca è perchè non è stato bene ed è tornato da poco. Non è ancora al top. Posizione in campo? Può giocare ovunque, i giocatori bravi la posizione la trovano da soli. Certo che un attaccante deve stare vicino alla porta o giocare tra le linee”.
    SULLA FORMAZIONE- “Guarderò chi è a disposizione e chi starà meglio. Abbiamo giocatori adatti per una grande partita e non ho problemi a sceglierne 11”. Ma attenzione perché, proprio poco fa, è esplosa all’improvviso una vera e propria bomba atomica per il mercato bianconero, l’annuncio è clamoroso: “Offerta della Juve per Neymar, ecco i dettagli!” > > >VAI ALLA NOTIZIA LEGGI TUTTO