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    Il ritorno di Lucarelli sulla strada del Palermo

    TORINO – Scatta il turno infrasettimanale di Serie B (27ª giornata), si giocherà sempre alle. 20.30, si parte oggi con tre anticipi, le altre 7 gare domani. Curiosità per quel che potrà accadere alla Ternana, dopo le dimissioni di Andreazzoli, il quale ha consigliato patron Bandecchi di riprendersi Cristiano Lucarelli, col quale le Fere avevano iniziato la stagione e stavano andando meglio di quanto ha saputo fare Andreazzoli che da fine novembre ha viaggiato alla media di un punto a partita e rispetto al suo predecessore ha perso 6 posizioni in classifica. Gli umbri saranno di scena a Palermo con Lucarelli di nuovo in panchina, definito ieri il suo rientro (ha un contratto fino al 2025), trova una squadra che deve ritrovarsi, reduce da 2 ko di fila. Dall’altra parte ci sarà il Palermo di Corini (oggi squalificato) che dopo l’1-1 in casa del Sudtirol, ha perso la zona playoff che resta comunque a un punto. Battere la Ternana vorrebbe dire mettere pressione alle altre, soprattutto al Cagliari, avanti di una lunghezza, che domani ospiterà il Genoa, sfida cruciale per la A e che può riaprire tutti i giochi per il 2° posto, cioè l’ultimo buono per la promozione diretta. Ma stasera, altro incrocio chiave per i playoff è Parma-Pisa. Entrambe arrivano all’appuntamento con una certa euforia. Venerdì sera gli emiliani si sono tolti lo sfizio di vincere nella tana della capolista Frosinone (3-4, i ciociari non avevano ancora perso in casa), i toscani hanno ribaltato il Perugia (2-1), pur trovandosi in inferiorità numerica, grazie ad un travolgente inizio di secondo tempo. Il Pisa è sesto, un punto sopra il Parma, che è settimo. Ma stasera si gioca anche il derby calabrese Cosenza-Reggina. I padroni di casa sabato sono stati travolti a Como (5-1) e sono sempre più ultimi con la salvezza che ora dista 6 punti, gara chiave per il futuro in panchina di Viali: un’altra prova deludente potrebbe portare patron Guarascio a richiamare Dionigi, che aveva iniziato la stagione. La Reggina invece, ha scacciato la crisi di risultati d’inizio 2023 battendo 2-1 il Modena. Ma su di loro pende la vicenda dei pagamenti Irpef, su cui le altre società hanno chiesto chiarimenti a Balata, presidente della Lega B: si preannuncia una battaglia legale non semplice, da capire che ripercussioni potrà avere sul campionato della squadra di Pippo Inzaghi. Intanto però, stasera in palio c’è la Calabria: sarebbe un derby sentitissimo ma il pubblico di casa diserterà in massa il San Vito-Marulla perché prosegue nella contestazione a Guarascio. LEGGI TUTTO

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    Palermo-Ternana, Corini: “Non avremo riferimenti” e i dubbi su Verre

    Il Palermo dopo il pari contro il Sudtirol affronterà nel turno infrasettimanale la Ternana. Gli umbri sono nel caos dopo la sconfitta interna contro il Cittadella. La lite di Bandecchi coi tifosi e le dimissioni di Andreazzoli hanno segnato una profonfa crisi tra i rossoverdi. Eugenio Corini però non vuole saperne di abbassare la guardia e ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida del Barbera.  LEGGI TUTTO

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    Sudtirol-Palermo, Corini e i dubbi di formazione: “Out Verre e Valente, in attacco…”

    Il Palermo vuole dare continuità alla bella prestazione contro il Frosinone. Il pareggio contro la capolista ha dato nuova linfa e consapevolezza alla squadra di Corini. I rosanero ora sono attesi dalla trasferta difficile del Druso contro il Sudtirol. Un vero e proprio scontro diretto visto che le due squadre sono in piena lotta per la zona playoff. I siciliani proveranno a fare risultato pieno per accorciare proprio su gli altoatesini. Eugenio Corini ha parlato in conferenza stampa in vista del match. LEGGI TUTTO

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    Palermo-Frosinone e Bari-Cagliari: incroci da A

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Pisa-Venezia 1-1) la 25ª giornata di Serie B prosegue oggi con 8 gare. Sono due le partite di cartello. Alle 14, la capolista Frosinone, lanciatissima verso la A dopo aver messo insieme 6 vittorie di fila che l’hanno portata a +12 sul Genoa secondo e addirittura a +15 sulle terze, è attesa a Palermo, coi siciliani in lizza per un posto nei playoff, reduci dal ko di Genova che ha fermato una striscia positiva di 9 giornate. All’andata vinsero i ciociari su autorete di Buttaro ma resta, a livello di piazza, una partita con una certa tensione, da quando le squadre si affrontarono nel giugno 2018 in finale playoff: in A ci andò il Frosinone fra le polemiche, era il Palermo di Zamparini che mai accettò quel verdetto e che un anno dopo dovette fare i conti con l’esclusione dal calcio professionistico. Nella finale di ritorno, successe di tutto: l’arbitro La Penna di Roma (che divenne di Serie A dopo quella partita) prima concesse un rigore solare al Palermo ma poi cambiò idea (non c’era il Var in B, all’epoca) mentre nel finale di gara, dalla panchina del Frosinone venivano gettati in campo altri palloni, motivi che spinsero il Palermo a chiedere, inutilmente, provvedimenti su quella partita falsata che venne comunque omologata. Alla vigilia, i tecnici Corini e Grosso, hanno invitato a guardare oltre e a non soffermarsi più su una vicenda di quasi 5 anni fa ma oggi a Palermo la piazza vorrà la rivincita. L’altra grande sfida, alle 16.15, è Bari-Cagliari che profuma di A. Nell’ultimo turno i pugliesi hanno agganciato al 3° posto Reggina e Sudtirol e sono reduci da due vittorie di fila, ottenute grazie anche alla nuova coppia d’attacco della squadra di Mignani: al capocannoniere della B, Walid Cheddira (14 gol), si è unito Sebastiano Esposito, punta di scuola Inter, entrambi a segno nei due successi in casa della Spal e al San Nicola sul Cosenza. Il Cagliari invece, anche con l’arrivo di Ranieri, continua a zoppicare in trasferta. Con l’avvento di Sir Claudio, fuori casa ha raccolto solo un punto a Cittadella (senza sfruttare nel secondo tempo la superiorità numerica) e ha perso a Modena. Poi i sardi compensano con un formidabile rendimento interno che consente loro di galleggiare in zona playoff al 6° posto. Ma solo migliorando in trasferta potrebbero ambire a qualcosa di più. Sempre alle 16.15, va in scena il sentitissimo derby umbro, Perugia-Ternana, al Curi si farà il sold out col record stagionale di presenze, circa 10mila spettatori. I padroni di casa, dopo due vittorie di fila, sono caduti nell’ultimo turno ad Ascoli e oggi disputerebbero i playout col Brescia. Gli ospiti sono in lizza per i playoff e non sembrano risentire delle grane giudiziarie capitate a patron Bandecchi, il quale sta trattando la cessione della società, ci sarebbero almeno tre offerte sul piatto. Tutte le altre gare alle 14. La Reggina, che nel 2023 ha raccolto solo 3 punti in 5 uscite, ha una trasferta delicata a Cittadella. I veneti nel nuovo anno hanno raccolto 8 punti e si sono portati a +1 sui playout, sfida chiave per il futuro di entrambe ma soprattutto per i calabresi, rimediare la quinta sconfitta del 2023 e la decima in questo campionato, di questo passo potrebbe mettere a rischio anche la stessa disputa dei playoff. La rivelazione Sudtirol è di scena a Cosenza, in casa dell’ultima in classifica. Gli altoatesini non vogliono smettere di stupire, ufficialmente continuano a parlare solo di salvezza ma con un successo al San Vito-Marulla chissà, forse getterebbero la maschera, anche perché vorrebbe dire portarsi a quota 42 ed essere praticamente giù salvi (con altri 13 turni da giocare…). Il Cosenza è reduce dal ko di Bari ma la squadra è viva e per nulla spacciata: i playout distano 3 punti, la salvezza diretta 5. Il Parma che in teoria sarebbe una delle corazzate della B, prova inseguire un minimo di continuità ricevendo l’Ascoli alla seconda uscita con Breda in panchina, dopo aver bagnato l’esordio con la vittoria sul Perugia. Gli emiliani di Pecchia invece, oggi sono ottavi, cioè all’ultimo posto buono per il playoff. Ma hanno tutte le potenzialità per chiudere il campionato ben più in alto. Le altre due sfide sono intriganti scontri salvezza. In Benevento-Brescia si confrontano due allenatori che hanno esordito, con un ko, nel precedente turno, Stellone nei campani, Possanzini nel Brescia. Con un successo i padroni di casa si porterebbero un punto sopra i lombardi, in caduta libera da mesi, zero punti nel 2023, dopo essere stati anche in testa. L’altra sfida è Spal-Como: nei ferraresi, al posto dell’esonerato De Rossi, fa il suo esordio in panchina Massimo Oddo, eredita una squadra che oggi sarebbe retrocessa in C; i lariani invece, sono a +1 sui playout ma la classifica resta cortissima, tanto che con una vittoria la Spal li aggancerebbe a quota 27. Il turno si chiude domani, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Modena-Genoa. LEGGI TUTTO

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    Palermo, Corini: “Col Frosinone rivincita del 2018? Ecco come dovremo viverla”

    Reagire: è questo il diktat in casa Palermo dopo la sconfitta patita a Marassi contro il Genoa di Alberto Gilardino. Subito, però, un nuovo appuntamento impegnativo per i rosanero: al Renzo Barbera arriva il Frosinone capolista e in fuga solitaria, con 12 punti di vantaggio sul Genoa secondo e con un filotto di 6 vittorie consecutive. Niente paura però per il Palermo, che crede nelle proprie qualità e vuole subito rialzarsi. LEGGI TUTTO

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    Stasera Genoa-Palermo, supersfida da A

    TORINO – La 24ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con un anticipo da leccarsi i baffi, Genoa-Palermo: potrebbe dire molto nella lotta per la Serie A diretta. All’andata, la sfida fu la prima sconfitta in campionato del Genoa versione Blessin, un 1-0 che incrinò il mito estivo della “corazzata della B”, prima favorita alla promozione in A secondo gli scommettitori. Decise un gol di Brunori (ad oggi capocannoniere assieme a Cheddira del Bari con 13 reti), la vittoria fece anche pensare che il Palermo potesse puntare in alto. In realtà i siciliani di Corini, hanno avuto poi un lungo rodaggio, venendo fuori solo negli ultimi due mesi, sono imbattuti da 9 gare in cui hanno raccolto 19 punti, vincendo le ultime tre sfide. Dovessero imporsi a Marassi, andrebbero a -3 dal Genoa secondo e in zona A diretta. Impresa non impossibile anche per la fama di ammazza-grandi che accompagna i siciliani, in questa stagione hanno battuto anche Reggina, Bari, Cagliari e Parma, buttando però via tanti punti contro presunte piccole. E dall’altra parte c’è un Genoa chiamato a reagire, davanti al proprio pubblico unico, a un’involuzione preoccupante. Nelle ultime due uscite i rossoblù hanno raccolto un solo punto (0-0 in casa col Pisa rimasto in 10 nel finale) e sono reduci dal brutto ko di Parma, due gare in cui il Grifone non ha tirato in porta, il Genoa in totale ha segnato solo 24 gol in 23 uscite, perfino il Perugia 14° in classifica ne ha fatto uno di più. Insomma, si potrebbe pensare che a Genova tiri un’aria non buona, che somigli un po’ a quella che si respirava negli ultimi giorni del mandato Blessin. Niente di tutto ciò. La differenza è che Gilardino dopo il ko di Parma si è assunto la piena responsabilità della caduta mentre il tedesco dava dei dilettanti ai giocatori, rompendo di fatto con la squadra. Così ora il Gila ha tutti dalla sua parte e anche il club gli è stato particolarmente vicino in settimana. Genoa che però ha diversi problemi di formazione: perde Criscito per due giornate, Haps è squalificato, assenti anche Ekuban, Pajac e Ilsanker, assai probabili le assenze di due colonne della difesa, Bani e Vogliacco, per una retroguardia che dovrebbe schierarsi a 4. Strootman potrebbe godere di un po’ di riposo, Badelj va verso il rilancio, possibile una squadra col 4-3-1-2, con Gudmundsson (o Aramu) alle spalle di Coda e di una delle due seconde punte arrivate al mercato di gennaio (Salcedo o Dragus). Nel Palermo potrebbe esserci qualche novità, con l’innesto, forse dall’inizio, di alcuni colpi del mercato di gennaio, Verre e Tutino su tutti. LEGGI TUTTO

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    Genoa e Reggina: rispondete a Grosso?

    TORINO – La 23ª giornata di Serie B si chiude oggi con due gare di cartello, fischio d’inizio alle 16.15. A Parma sbarca la corazzata Genoa che sotto la guida di Alberto Gilardino nello scorso turno ha conquistato la zona A diretta, scavalcando la Reggina: col Gila i rossoblù hanno messo insieme 17 dei 21 punti disponibili, anche se una settimana fa a Marassi, contro un solido Pisa, non sono andati oltre lo 0-0, senza riuscire ad approfittare della superiorità numerica maturata nel finale. Le parole d’ordine del Gila sono “umiltà e sacrificio”, cioè quel che più mancava col suo predecessore Blessin. Genoa che sul mercato di gennaio si è mosso discretamente: il ritorno della bandiera Criscito, in difesa assieme alla giovane promessa Matturro, gli arrivi degli attaccanti Dragus e Salcedo, oltre all’esterno sinistro Haps (oggi assente, espulso nell’ultima uscita col Venezia che lo fermerà per 3 turni). Il Genoa sarà seguito al Tardini da oltre 4mila tifosi che affolleranno uno stadio dove alle 14 andrà in scena la contestazione della tifoseria di casa, soprattutto quella della curva, sconfortata dal rendimento a singhiozzo della squadra di Pecchia. La scorsa estate il Parma era considerato la terza forza del campionato (dopo Genoa e Cagliari). Pur non replicando la fallimentare passata stagione, quando gli emiliani chiusero al 12° posto senza lottare mai né per la A diretta né per i playoff, le prospettive il Parma sembrano fosche: hanno già perso 8 volte, 2 nelle 3 partite del 2023, rovesci che hanno fatto perdere la zona playoff, con la squadra che oggi è undicesima ma a -1 dall’8° posto, l’ultimo buono per i playoff. Dal mercato è arrivata l’ala destra Zanimacchia, uomo chiave per il tecnico Pecchia che ne fece un elemento decisivo un anno fa nell’ascesa alla A con la Cremonese, inseguito già dall’estate, oggi dovrebbe essere titolare. Ma è stato ceduto in Turchia al Fenerbahce il promettente terzino Oosterwolde (ottima plusvalenza per Krause), oltre alla punta Tutino e al difensore Romagnoli. Oggi rientrano Osorio e Buffon: partita particolare per Gigi, al rientro dopo aver saltato due partite a causa di una botta in allenamento, da sempre nutre una profonda simpatia per il Genoa e in passato gli sarebbe piaciuto difendere la porta rossoblù. L’altra grande sfida è il derby del Sud Palermo-Reggina, al quale non potranno partecipare i tifosi amaranto per il divieto imposto dalla Prefettura di Palermo, decisione considerata incomprensibile a Reggio Calabria dove non si reputa la partita a rischio ordine pubblico. I siciliani sentono profumo di playoff, ha pagato confermare in panchina Eugenio Corini nei momenti più difficili. La squadra ha messo insieme 16 punti nelle ultime 8 uscite e a gennaio è stata teoricamente ben rinforzata, forse i siciliani hanno fatto li miglior mercato della B con gli arrivi di Tutino, Verre, Orihuela, Graves, Masciangelo e Aurelio. “Adesso è un altro Palermo”, ammette Corini che in settimana ha fatto rivedere ai suoi gli errori commessi nel pesante ko dell’andata, quando il Palermo uscì dal Granillo con tre reti sul groppone, un ko che iniziò a minare le certezze dei rosanero, spegnendo l’entusiasmo per la promozione dalla C, prima della grande crescita degli ultimi due mesi. Sull’altro fronte, una Reggina che non sta vivendo un bel 2023. Ha battuto in rimonta la Ternana ma prima e dopo sono arrivati il ko interno con la Spal e quello di Bolzano col Sudtirol. Tuttavia, anche il mercato di gennaio dei calabresi non è niente male, il ds Taibi potrebbe aver risolto i maggiori problemi che aveva Pippo Inzaghi. Serviva un portiere affidabile, ed è arrivato Contini (difficile trovare di meglio); davanti mancava una punta di peso che desse il cambio all 35enne Menez, straordinario falso nueve: dallo Spezia è giunto lo slovacco Strelec che ha i mezzi per imporsi in B; in più difesa e centrocampo sono stati puntellati con gli arrivi dell’esperto Terranova dal Bari e del giovane francese Bondo che nel Monza faticava a trovare spazio ma che in amaranto potrebbe trovare la piazza giusta per maturare. Insomma, anche se una settimana fa la Reggina ha perso il 2° posto (cioé la zona A diretta), dopo un mercato del genere, può ancora legittimamente sperare di contendere al Genoa la promozione senza passare dai playoff, anche se la stagione resta già ora largamente positiva, viste le condizioni di partenza. Oggi però, mancherà per squalifica la rivelazione Fabbian, capocannoniere della Reggina con 7 reti (da mezzala…), col centrocampo privo pure di Hernani: spazio a Liotti e Crisetig. Resta il fatto che oggi, Genoa e Reggina devono rispondere alla capolista Frosinone di Fabio Grosso che ieri, vincendo 2-0 a Como, si è portata temporaneamente a +11 e +12 su rossoblù e amaranto. LEGGI TUTTO