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    Stasera Cesena-Modena: guida alla 5ª giornata

    CESENA-MODENA ore 20.30Il Cavalluccio romagnolo deve riscattare il ko di La Spezia maturato in extremis ma ha gli stessi punti della Cremonese e ciò è già un successo. Tuttavia, ospitare il Modena non sarà semplice: squadra che sa difendersi con quadratura e guidata da un Bisoli che il Manuzzi conosce sin troppo bene. Tuttavia Mignani potrebbe avere a disposizione una squadra fuori dalle righe e presto potrebbe scoprirlo.
    BARI-MANTOVA domani ore 15Forse ultima chiamata per il Bari di Longo che ha iniziato la stagione con due concenti sconfitte ma che è andato gradualmente e leggermente migliorando, raggranellando due pari che danno un briciolo di speranza (0-0 a Marassi con la Zamp e prima 1-1 in casa col Sassuolo). Ma il Mantova, squadra da amare, per la sua fragranza di gioco e per l’intensità delle sue azioni ha tutti i mezzi per fare il colpo al San Nicola dove,mall’esordio aveva già passeggiato la Juve Stabia (1-3).
    BRESCIA-FROSINONE domani ore 15Maran potrebbe essere riuscito ad invertire la rotta: era partito bene, con la clamorosa vittoria sul Palermo (1-0), per poi passare per una doppia caduta (al Rigamonti col Cittadella e in casa della Reggiana) e riscattarsi con la vittoria in casa del Sudtirol. Ma ora, bisogna confermarsi. Il Frosinone è obbligato a cambiare marcia, trovandosi quasisul fondo con tre punti ma avendo perso solo a La Spezia e in maniera piuttosto rocambolesca. La squadra di Vivarini è quella che va più aspettata perché l’allenatore ha potuto disporre della rosa al gran completo solo negli ultimi giorni di mercato quando sono stati fatti gli acquisti più significativi (Biraschi, Machin e Partipilo).
    CITTADELLA-CATANZARO domani ore 15Chissà, domani sera, con un pizzico di fortuna, i granata veneti di Gorini potrebbero trovarsi anche in testa, se battono i calabresi e si realizza una combinazione di risultati. Tuttavia, il Catanzaro di Fabio Caserta, con la vittoria per 3-1 sulla Carrarese ha dimostrato di poter disputare un campionato diverso da quello che s’era temuto nelle prime uscite, successo con ritorno al gol di Iemmello (che ha firmato fino al 2026, legandosi per 4 anni al Catanzaro), altro segnale importante che dà fiducia alla squadra.
    CREMONESE-SPEZIA domani ore 15Tutto sommato, l’unica big che non ha steccato è stata proprio la Cremonese, visto che Palermo, Sampdoria e Sassuolo sono ben più staccate. Ma poiché due sconfitte in 4 partite sono un po’ troppe, bisogna scacciare ogni dubbio sul gruppo che guida Stroppa e confermarsi come una delle squadre più importanti della B. Tuttavia, lo Spezia in testa è avversario da prendere con molta attenzione e Luca D’Angelo sa come violare lo Zini e guida una squadra non solo in salute ma che ha l’entusiasmo giusto per condurre un campionato da rivelazione della categoria.
    JUVE STABIA-PALERMO domani ore 15Altra partita molto interessante. A Castellammare di Stabia sbarca il Palermo di Dionisi con l’acqua alla gola, appena 4 punti e reduce, prima della sosta, del risicato pareggio col Cosenza. Insomma, la prima favorita del campionato o cambia marcia o rischia di non raddrizzare più la stagione. Ma attenzione, perché dall’altra parte ci saranno le Vespe della Juve Stabia: la squadra di Guido Pagliuca è la rivelazione del campionato e potrebbe avere tutte le capacità per continuare ad esserlo.
    CARRARESE-SASSUOLO domenica ore 15Gli Apuani di Calabro che tornano nella categoria dopo 76 anni hanno rotto il ghiaccio alla 3ª giornata con la vittoria sul Sudtirol incappando però nel 3° ko stagionale nella successiva uscita di Catanzaro. Il Sassuolo sta deludendo e prima della sosta è incappato nel clamoroso 1-4 in casa con la Cremonese. Altri passi falsi non saranno più concessi, pena la perdita di contatto con la zona promozione.
    COSENZA-SAMPDORIA domenica ore 15Partita complicata. Il Cosenza ha reagito benissimo al -4 inflittogli dal Tfn, strappando, nell’uscita successiva un punto d’oro a Palermo che profumava di vittoria, ora si tratta di andare avanti così e recuperare la quota salvezza. Per la Sampdoria, sarà la seconda uscita con Sottil in panchina. Nell’esordio, fu 0-0 in casa col Bari ma con la squadra che rimaneva in 10 dopo neanche un quarto d’ora. Ma in due settimane il figlio del Filadelfia dovrebbe aver avuto tempo per plasmare il gruppo blucerchiato e dargli un’identità, quella che mancava prima del suo arrivo. La Samp è comunque obbligata a correre perché senza tre punti la classifica potrebbe farsi difficile da risalire. LEGGI TUTTO

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    Cosenza, batti le avversità!

    TORINO – La cessione di Tutino alla Sampdoria. Il rischio di zavorrare il campionato con una penalizzazione di due punti. Una squadra profondamente rivoluzionata e affidata a Max Alvini, allenatore che arriva dal basso, di sicuro assai competente, ma reduce dai flop di Cremona e La Spezia. Sono ore difficili per il Cosenza e per la sua tifoseria unica. Partiamo dal rischio -2: il Cosenza è stato deferito con l’amministratore Roberta Anania per non aver pagato entro il 1° luglio ritenute Irpef e contributi Inps rispettivamente per i mesi di aprile e maggio, oltre al mancato pagamento (sempre al 1° luglio) dell’Irpef per le rate degli incentivi all’esodo di aprile. Ma siamo così sicuri che il Cosenza sarà penalizzato? Il club calabrese, nel comunicato di risposta al deferimento ha mostrato una certa sicurezza. Ecco il testo integrale: “La Società Cosenza Calcio, in merito alle notizie riguardanti il deferimento al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare per le contestazioni mosse all’indirizzo della Società stessa e alla rappresentante pro tempore all’epoca dei fatti contestati, comunica che, dopo aver immediatamente provveduto al riassetto dei quadri societari, si è tempestivamente attivata per far fronte a quanto segnalato ed è fiduciosa di chiarire la propria posizione nelle sedi opportune”. Dunque, quantomeno, bisognerebbe andarci piano col considerare il Cosenza già a -2. E poi, al di là della dolorosa (ma inevitabile) partenza di Tutino (vice capocannoniere della scorsa B con 20 gol, solo 2 di meno del finlandese Pohjanpalo che però gioca nel Venezia promosso in A, non nel Cosenza che lottava per salvarsi), a guardare la possibile formazione dei silani, viene voglia di essere ottimisti. Perché ci sono diversi calciatori che sono sul punto di sbocciare e fare la differenza in B. Perché se Alvini trova subito la quadra giusta, potrebbe ripetere la favolosa stagione di Perugia, quando gli umbri, nel 2021/22, giunsero ai playoff e avrebbero potuto fare molta più strada se non fossero stati palesemente stoppati da decisioni arbitrali avverse. Ma vediamoli questi nuovi arrivati in rampa di lancio. In difesa, è arrivato il 22enne Christian Dalle Mura, scuola Fiorentina, già 65 presenze in B seppur quasi sempre da comprimario, passando però per Reggina, Cremonese, Pordenone, Spal e Ternana. Tra mediana e trequarti, due ragazzi che vanno davvero tenuti d’occhio: il greco Christos Kourfalidis, 21 anni, passato dalle giovanili del Cagliari, ha giocato per Foggia e Feralpisalò, in B ha raccolto 52 presenze con 4 gol e 5 assist; con lui, un’uomo chiave per Max Alvini, uno dei più decisivi ai tempi del “miracolo Perugia”: dagli umbri è arrivato l’ivoriano Christian Kouan, 24 anni, 107 presenze in B con 15 gol e 3 assist. Ma anche in avanti il Cosenza potrebbe aver pescato un jolly non da poco: il centravanti di gavetta Tommaso Fumagalli, 24 anni, cresciuto nella Giana Erminio di Gorgonzola, da gennaio al Como in B dove, nella sconfinata rosa lariana, non poteva trovare più di tanto spazio (5 apparizioni con 1 assist e 85’ giocati), la porta però la vede abbastanza bene e se con Alvini riesce a fare il salto di qualità chissà, a Cosenza se ne potrebbero ancora vedere delle belle. Senza dimenticarsi che, quasi ogni anno, la squadra di patron Guarascio viene data per sicura retrocessa o quasi. Ma, in un modo o nell’altro, di riffa o di raffa, è ininterrottamente in B dal 2018. LEGGI TUTTO

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    Il Cosenza di Alvini: tutto da scoprire

    TORINO – Il Cosenza riparte da Massimiliano Alvini, non riuscendo, per ragioni economiche, a trovare l’intesa per confermare in panchina William Viali, passato alla Reggiana a sostituire Alessandro Nesta, salito in A al Monza. Incuriosisce rivedere in panchina un allenatore come Alvini che viene dal basso, che sa che cos’è la gavetta, che è arrivato ad allenare in A (la Cremonese) ma che nelle sue ultime esperienze ha vissuto blackout difficili da spiegare: oltre a quello di Cremona, anche la successiva esperienza con lo Spezia è stato un flop non da poco. In entrambi i casi però, le attenuanti non mancavano. Quella Cremonese che era stata portata in A da Pecchia e che ereditava nel 2022, comunque giocava un buon calcio ma faticava a vincere. Lo Spezia con cui iniziò la scorsa stagione invece, era zavorrato dagli stessi big che avrebbero dovuto farlo volare, con poca voglia di misurarsi con la B, categoria che affrontavano al peggio delle loro possibilità. Dunque, forse ha fatto bene il Cosenza ad affidarsi ad Alvini, ripensando, magari, alla sua esperienza precedente, quella del Perugia 2021/22, squadra che seppe stupire tutti e che, senza discutibilissime decisioni arbitrali avverse, chissà dove sarebbe arrivato, ben oltre la qualificazione ai playoff, dai quali usciva al primo turno, a Brescia, ancora una volta per colpa di un arbitraggio contrario, come se si fosse deciso che quel Perugia più di tanto non dovesse ascendere. Però, per restare a quella squadra, che dovrebbe fare da modello anche per il Cosenza che verrà, con ogni probabilità, ad Alvini dovrà essere dato il tempo per seminare, perché in confronto al calcio più arioso di Viali, si dovrà passare a un football da combattimento: difesa a tre, mediana robusta, un trequartista (non sempre schierabile, dipenderà dall’avversario) a supporto di due punte di ruolo. Già, ma che squadra troverà Alvini? Molto, per non dire quasi tutto, ruota intorno alla più che probabile cessione di Tutino. Un anno fa, riportandolo a Cosenza, si fece un’operazione formidabile che ha dato la possibilità a un talento indiscutibile di esprimersi – finalmente – secondo le sue possibilità, andando oltre ogni più rosea aspettativa, tant’è che Tutino è stato vice capocannoniere della B con 20 reti, secondo solo al re Pohjanpalo. Una annata indimenticabile che ha portato tante attenzioni su di lui: finora, il suo nome viene associato a svariate squadre di B ma non si capisce perché Tutino non possa essere testato in quella Serie A che di fatto non conosce, avendola appena sfiorata nel lontano 2019 col Verona. Tutino che è stato riscattato a fine stagione dal Parma per 2.5 milioni e che, come minimo, andrebbe rivenduto per il doppio a una squadra di A ma è probabile che ci si debba accontentare di una cifra più ridotta che offrirà una squadra di B. Peccato, perché è dalla plusvalenza che si realizzerà che il Cosenza troverà i soldi per fare una squadra che possa almeno salvarsi senza troppi patemi. Per quel che riguarda il mercato, finora, si annota come si parli solo di rossoblù del Cosenza in uscita: oltre a Tutino, elementi come Voca e Marras, hanno le loro richieste. Però il primo colpo dei lupi silani, lascia ben sperare: è l’ivoriano Christian Kouan, 24 anni, che proprio con Alvini, nel Perugia, fece forse le cose migliori in carriera e che non meritava il dimenticatoio della C: può essere l’uomo in grado di spezzare le partite, giocando fra le linee sa essere come minimo ficcante. LEGGI TUTTO

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    Como, serata da A. Brividi a Bari

    Ascoli-PisaCol prezioso 2-2 strappato domenica scorsa a Palermo, l’Ascoli dell’ex Juve Carrera resta a tre punti dalla salvezza diretta, cioé da quota 41 dove c’è lo Spezia, impegnato in casa col Venezia. Battere oggi il Pisa (che non ha più nulla da chiedere al campionato) potrebbe voler dire disputare i playout, da capire in che posizione e con chi.

    Bari-BresciaPartita drammatica per i pugliesi, a rischio serie C, hanno gli stessi punti dell’Ascoli ma con cui sono in vantaggio negli scontri diretti, fattore che alla fine potrebbe avere il suo peso per la conquista dei playout mentre sono in svantaggio sullo Spezia, avanti di 3 punti e ultima squadra essere salva. Bari alla quinta uscita con Federico Giampaolo in panchina, quarto allenatore stagionale dopo Mignani, Marino e Iachini. Con lui, finora sono arrivati 3 pari e un ko, la vittoria per il Bari manca dal 17 febbraio (1-0 alla Feralpisalò). Il Brescia di Maran, certo di disputare i playoff, deve capire in quale posizione li farà: oggi è ottavo ma se dovesse scalzare il Palermo dal 6° posto (i siciliani hanno 2 punti di vantaggio) si guadagnerebbe il diritto di disputare in casa la gara secca del turno preliminare contro la settima classificata.

    Catanzaro-SampdoriaPraticamente, è un anticipo dei playoff. Il Catanzaro è certo di chiudere al 5° posto. Se invece al termine della partita la Sampdoria dovesse trovarsi ottava (oggi è settima), la partita si replicherebbe, sempre al Ceravolo, sabato 18 maggio. Ma con un successo, i blucerchiati di Pirlo potrebbero scalzare il Palermo dal 6° posto, che ha un solo punto di vantaggio, garantendosi così di giocare a Marassi la gara secca del turno preliminare contro la settima classificata. In caso di arrivo a pari punti col Palermo, la Samp è davanti grazie agli scontri diretti.

    Como-CosenzaCon lo 0-0 di domenica scorsa a Modena, il Como ha mancato il primo match point promozione. Oggi, contro un Cosenza già salvo ma che vorrà onorare la partita, solo con una vittoria i lariani di Roberts-Fabregas si garantiscono la A, visto che il Venezia insegue a 2 punti e se dovesse anche solo acciuffare in classifica i lariani, andrebbe in A in virtù della miglior differenza reti negli scontri diretti. IPerò i bookmakers considerano scontata la promozione in A del Como, su cui non può più puntare.

    Cremonese-CittadellaPartita che non ha nessun peso sulla graduatoria finale. La Cremonese di Stroppa è già certa di chiudere la stagione al 4° posto, piazzamento che le permette di saltare il turno preliminare dei playoff e dunque di scendere in campo dalle semifinali, giocherà martedì 21 maggio l’andata in trasferta contro la vincente fra Catanzaro e ottava classificata. Per guadagnarsi la finale, in virtù del miglior piazzamento in campionato, ai grigiorossi di Stroppa basteranno due pareggi. Cittadella già salvo e che non può ambire ai playoff.

    Feralpisalò-TernanaI gardesani di Zaffaroni nell’ultimo turno sono retrocessi in C, che ritrovano dopo un anno e i’unico campionato di B della loro storia. La Ternana di Breda, in caso di vittoria, potrebbe anche salvarsi direttamente, visto che col successo di domenica in casa sul Catanzaro si è portata a un solo punto dallo Spezia, al momento l’ultima squadra a salvarsi. In caso di arrivo a pari punti coi liguri, le squadre sono in parità negli scontri diretti, si andrebbe alla differenza reti (al momento, -8 la Ternana, -14 lo Spezia), e se non bastasse al maggior numero di reti segnate (Ternana 42, Spezia 34).

    Lecco-ModenaPoco più che un allenamento: il Lecco già da tre turni è retrocesso in C ed è reduce dal 4-1 incassato a Brescia, quarta sconfitta di fila, patron Di Nunno vorrebbe cedere il club ma non trova acquirenti che lo soddisfino. Il Modena invece, si è salvato lo scorso turno imbrigliando sullo 0-0 il Como,. Con Bisoli in panchina, che ha rilevato Bianco, sono arrivati 5 punti in 4 gare: l’allenatore di Porretta Terme ha il contratto per allenare il Modena pure nella prossima stagione.

    Reggiana-ParmaAnche in questo caso, il risultato finale non avrà ripercussioni sulla stagione di entrambe: Parma già in A, Reggiana salva e che ha abdicato dalla corsa playoff con la sconfitta di domenica scorsa in casa della Samp. Però, la rivalità fra Reggio Emilia e Parma ha radici storiche profonde, dunque potrebbe/dovrebbe uscirci una partita degna di un tiratissimo derby, quale di fatto è da sempre.

    Spezia-VeneziaLiguri con un punto di vantaggio sulla zona playout. Mantengono la categoria con una vittoria. Se pareggiano, si salvano solo se la Ternana non vince. In caso di ko e di arrivo a pari punti con la squadra di Breda, va verificata la situazione con gli umbri (lo si può leggere nella loro partita). Attenzione, in caso di arrivo a pari punti fra le 4 squadre che si giocano la salvezza, conterebbe la classifica avulsa, cioé i punti che ogni squadra ha ottenuto con le tre rivali. E dunque, nell’ipotesi, Spezia salvo (12 punti), Bari e Ascoli ai playout (9 e 7 punti), Ternana retrocessa (3). Il Venezia, dovesse perdere la volata per la A diretta col Como, da terza classificata salterà il turno preliminare dei playoff e scenderebbe in campo dalle semifinali, prima gara lunedì 20 maggio, quella d’andata in trasferta contro la vincente del turno preliminare che opporrà sesta contro settima classificata. Oggi però, il Venezia ha ancora una speranza di A diretta: il Como è avanti di 2 punti ma se dovesse acciuffarlo in classifica, sarebbe davanti in virtù della miglior differenza reti negli scontri diretti. Però il tecnico Vanoli ha ammesso che i suoi hanno solo l’1% di possibilità di salire stasera in A.

    Sudtirol-PalermoAltoatesini già salvi e che col 2-2 di Pisa dello scorso turno non possono più ambire ai playoff, hanno comunque centrato l’obiettivo stagionale del mantenimento della categoria, cosa non scontata quando Valente, un debuttante promosso dalla Primavera altoatesina, aveva rilevato Bisoli a stagione in corso. Il Palermo ha la certezza di disputare i playoff ma non sa ancora in quale posizione, è chiamato a difendere il 6° posto dagli assalti di Sampdoria e Brescia, distanti una e due lunghezze e che se dovessero acciuffare i siciliani in classifica sarebbero in vantaggio (blucerchiati avanti negli scontri diretti, nei quali i lombardi hanno una miglior differenza reti). Per Mignani, il sostituto di Corini, sarà la settima panchina coi rosanero: finora, zero vittorie, 2 ko e 4 pari. LEGGI TUTTO

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    Tutino superstar: si merita la Serie A

    TORINO – Una stagione formidabile, da incorniciare, quella di bomber Gennaro Tutino, rilanciatosi tornando nella “sua” Cosenza, la piazza che in gioventù l’aveva fatto diventare un attaccante da tener d’occhio. Ma ora, a quasi 28 anni (li compirà il 20 agosto), per uno dei più interessanti prodotti sfornati negli ultimi dieci anni dal vivaio del Napoli, è giunta l’ora del raccolto, capitalizzando una stagione che con la maglia dei lupi calabresi l’ha visto andare a segno 19 volte (solo 4 i rigori). Tutino è l’unico giocatore che domani sera, nell’ultima giornata di Serie B (tutte le gare in contemporanea, fischio d’inizio alle 20.30), può sognare di contendere il titolo di capo cannoniere della B al totem finlandese Pohjanpalo, che guida la classifica con 22 reti: il suo Venezia, che potrebbe a sorpresa ancora scalzare il Como dal 2° posto e salire in A direttamente, sarà di scena in casa dello Spezia (che deve salvarsi). Il Cosenza invece, già sicuro di restare in B, non può più ambire a un piazzamento playoff ma è chiamato a onorare il calcio proprio in casa del Como che domenica, con lo 0-0 di Modena, ha mancato il primo match point promozione e solo battendo il Cosenza avrebbe la certezza di non perdere la promozione diretta in maniera beffarda. Tutino poi, ha recentemente dichiarato che il suo obiettivo è chiudere la stagione a 20 reti e dunque c’è da credere che si produrrà in una partita da uomo squadra, perché così ha giocato per tutta la stagione, soprattutto nel girone di ritorno, da vero e indiscusso leader. Una maturazione strabiliante che farà di lui uno dei nomi più interessanti del prossimo mercato. Quello di Serie A, ovviamente. Ma Tutino meritava la massima categoria già tre anni fa, quando fu una delle colonne della Salernitana promossa dalla B a sorprese con Castori, grazie soprattutto alla coppia d’attacco Djuric-Tutino: pareva di rivedere, in piccolo, un duo simile a Skuhravy-Aguilera, cioè il gigante e lo smilzo che insieme fanno sfracelli. Quella Salernitana però viveva i tormentati mesi della cessione obbligata, visto che Lotito, già proprietario della Lazio, in A non poteva più tenerla. E dunque non c’erano i soldi per riscattare Tutino dal Napoli. Il cash necessario lo mise il Parma di Krause che nel 2021 era appena retrocesso in B e preparava uno squadrone per tornare subito in A, anche se ci avrebbe messo tre anni per riuscirci. Ma sbarcare in Emilia non fu un affare per Tutino. Più volte, analizzando il suo anno e mezzo coi ducali, pur senza cercare alibi, aveva non poche ragioni quando spiegava quel periodo no in Emilia con un utilizzo non ideale per lui, costretto a giocare troppo lontano dalla porta coi vari allenatori passati sulla panchina del Parma. Quando poi, nel gennaio 2023, andava in prestito al Palermo, nuovamente non trovava terreno fertile per esprimersi: Corini stava già mettendo le basi per il suo fallimento, divenuto poi palese un mese fa. A Cosenza invece, pur in una squadra non di prima fascia ma dove tutti lo coccolano, Tutino ha mostrato il suo valore, adesso è un attaccante da Serie A a tutti gli effetti. Sul suo futuro, al momento si possono fare solo ipotesi. Al Parma è legato fino al 2025. Il Cosenza aveva l’obbligo di riscatto di Tutino solo in caso di promozione in A, Gennaro dunque in teoria potrebbe rientrare in Emila, prospettiva che, al momento, per ciò che ha fatto trapelare nei mesi scorsi, non lo stuzzica particolarmente, troppo forte la delusione vissuta con loro in quell’anno e mezzo che rischiava di compromettergli la carriera. E anche a Pama non ci si muove più di tanto per riaverlo indietro (ma coi suoi gol, come minimo salivano in A con un mese d’anticipo). Però tante cose potrebbero cambiare. Innanzitutto ci sarà da capire chi allenerà il Parma: Pecchia, pur avendo ancora un anno di contratto, è molto corteggiato e al momento non è proprio certo che sia lui la guida degli emiliani in A. Allo stesso tempo, patron Krause cercherà di preservare gli attuali talenti dello squadrone che ha dominato la B. Elementi come Man, Bernabé, Benedyczak e Circati sono molto ambiti, anche in Europa. Però si farà tutto il possibile per trattenerli e magari venderli fra un anno, quando dopo un campionato di A potrebbero acquistare ulteriore valore. E dunque, alla fine, sul mercato potrebbe finirci proprio Tutino, a cui le offerte non mancheranno. Attenzione però: il Cosenza, entro il 15 giugno, può esercitare il riscatto alla cifra prefissata un anno fa di 2.5 milioni: col senno di poi, un affarone, oggi vale almeno il doppio. Dunque, ci sta anche che patron Guarascio eserciti il riscatto e poi lo rivenda, trovando i denari per finanziarsi il prossimo mercato del Cosenza. Certo, coi rossoblù, Tutino sta da papa ma sarebbe normale, dopo un’annata così, nutrire legittime ambizioni di Serie A, pure di un certo livello. Perché oggi Gennaro è un bomber maturo ma non solo: più che segnare, sa Inventare gol pazzeschi, quasi dal nulla, da vedere e rivedere la doppietta di domenica scorsa allo Spezia (punizione magistrale seguita da rete-show di tacco al volo), chi scommette su di lui, probabilmente fa un affare, anche se andrà verificato fuori dal guscio calabrese. E a quel punto magari chissà, fra qualche mese, anche il ct Spalletti potrebbe iniziare a pensare a lui. Se non lo sta già facendo. LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo: a Bari assalto ai playoff

     / Calcio / Serie BOggi in B, 8 gare della 30ª giornata: i blucerchiati vogliono svoltare definitivamente in casa dei pugliesi, dove Iachini sta facendo peggio di Mignani e Marino. Parma a Piacenza con la Feralpisalò. Como, esame Pisa, Catanzaro a Brescia. Cosenza, via al Viali-bisGianluca Scaduto16 LEGGI TUTTO

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    Il clou è Como-Venezia. Ma occhio a Pirlo

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri (Ternana-Parma 1-3, Brescia-Palermo 4-2 e Sudtirol-Lecco 1-0) la 28ª giornata di Serie B si completa oggi con le altre sette gare. Tutti in campo alle 16.15, tranne un match, Modena-Cremonese, che va in scena dalle 18.30: i canarini di Bianco, reduci da 5 pari di fila, difendono il piazzamento ai playoff mentre i grigiorossi di Stroppa vorrebbero riprendersi il 2° posto, l’ultimo buono per la promozione diretta. E scenderanno in campo conoscendo il risultato del match clou della giornata, Como-Venezia, autentico incrocio per andare in A. Lariani al 4° posto, con la possibilità, in caso di vittoria, di scalzare i lagunari dal secondo (sono a due punti). Ma il Venezia degli ultimi tempi, nonostante le difficoltà societarie (se non si ricapitalizza, a giugno l’iscrizione è a rischio ma entro marzo dovrebbero entrare nel club nuovi investitori), sta tenendo un ottimo passo (10 punti nelle ultime 4 uscite) mentre il Como insegue perché sostanzialmente gli mancano i punti del ko di Palermo, tre turni fa. Ma oggi è un turno cruciale anche per la Sampdoria di Pirlo, di scena a Piacenza, sede delle gare della Feralpisalò. I gardesani, dopo la vittoria in casa dello Spezia, con tre punti potrebbero agganciare la zona playout, sulla quale invece, i blucerchiati hanno solo due lunghezze di margine. Nella gara d’andata, la Feralpisalò visse il momento più alto della sua storia calcistica, vincendo 3-2 a Marassi. Oggi però, Pirlo ritrova due giocatori chiave, Kasami ed Esposito, fra i i più importanti in rosa (il primo dovrebbe essere titolare, il secondo partirà dalla panchina). Le altre gare. Bari-Spezia: nei pugliesi, reduci da due ko di fila, sembra esaurito l’effetto Iachini, il terzo tecnico stagionale che aveva cominciato con due vittorie,; i liguri di D’Angelo, sorpresi in casa nel turno infrasettimanale dalla Feralpisalò, oggi sarebbero retrocessi ma se facessero l’impresa al San Nicola, “vedrebbero” la zona salvezza o quantomeno riprenderebbero quella playout. Cosenza-Catanzaro: derby calabrese accesissimo fra due squadre che giocano pure un bel calcio, i rossoblù di Caserta, reduci dall’ottimo pari a Parma, hanno i mezzi per agganciare la zona playoff, dove invece navigano tranquilli i giallorossi di Vivarini, sesti in classifica, anche grazie a un Iemmello su livelli eccelsi, salito a 10 gol (di cui 7 nelle 8 partite del 2024), sarà bello il confronto con Tutino (12 gol), leader del Cosenza. Cittadella-Pisa: entrambe con grossi problemi, i veneti di Gorini hanno perso le ultime 7 gare e dopo la vittoria di ieri del Brescia hanno perso la zona playoff; il Pisa di Aquilani, un punto nelle ultime tre gare, prova a tenere la testa fuori dalla zona calda (+2 sui playout). Ascoli-Reggiana: i marchigiani di Castori, 5 punti nelle ultime 3 gare, cercano di uscire dalla zona playout; i granata di Nesta non vincono dal 27 gennaio, quando s’imposero a Bari, da allora hanno collezionato solo 4 punti e se non cambiano marcia, rischiano un finale di stagione con qualche apprensione per mantenere la categoria, l’obiettivo stagionale. LEGGI TUTTO

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    Samp e Pirlo, esame Cremonese

    TORINO –  Scatta il turno infrasettimanale, la 27ª giornata di B va in scena fra oggi e domani: stasera 7 gare (2 alle 18.15, 5 alle 20.30), domani le altre 3 (tutte alle 20.30). La capolista Parma che guidata da Pecchia corre verso la Serie A (ha 7 punti di vantaggio sul Venezia e 8 sulla Cremonese), reduce dal pari di sabato in casa del Como, può fare un altro grosso passo verso la promozione se in casa batte il Cosenza (ore 20.30), coi calabresi reduci dalla sconfitta interna con la Samp, nel giorno del loro 110° compleanno, risultato che ha un po’ spento la corsa dei lupi silani, ora la zona playoff dista tre punti. Test intrigante per la Cremonese di Stroppa che sempre alle 20.30 sarà di scena a Marassi, in casa di una Samp che col successo di sabato al San Vito-Marulla ha dato ossigeno alla classifica. La zona playoff dista 4 punti, al momento Pirlo è chiamato a fare i punti per evitare guai (i playout sono a 4 lunghezze), prima di sperare di svoltare. Sempre alle 20.30, appuntamento da non fallire per il Palermo che riceve la Ternana di Breda. I siciliani di Corini, sabato a Cremona, hanno perso una grande occasione: sfruttando la superiorità numerica, allo Zini s’erano portati sullo 0-2. Salvo poi nella ripresa incassare due gol nell’arco di due minuti che hanno impedito ai rosanero di sorpassare in classifica i grigiorossi. Per il Como di Roberts-Fabregas invece, alle 20.30 c’è il derby del Lario al Rigamonti-Ceppi di Lecco: Como ovviamente favorito ma è un derby, dunque può succedere di tutto e il Lecco, alla terza uscita con Aglietti in panchina, dopo aver perso le prime sei partite del 2024, sabato ha fatto un punto in casa della Ternana (ma avrebbe meritato di più), anche se i blucelesti ultimi in classifica a 5 punti dai playout e a 8 dalla salvezza, il mantenimento della categoria resta assai complicato. E alle 20.30 si gioca anche un bel derby del Sud, Catanzaro-Bari: calabresi sesti in classifica e reduci dalla vittoria di Cittadella, griffata dalla doppietta di bomber Iemmello, pugliesi alla quar LEGGI TUTTO