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    Cremonese, ufficiale Escalante in prestito con diritto dalla Lazio

    CREMONA – Un nuovo rinforzo per il centrocampo della Cremonese. Il club grigiorosso, attraverso un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, annuncia “di aver acquisito a titolo temporaneo con diritto di riscatto da S.S. Lazio il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Gonzalo Escalante. Nato a Bella Vista (Argentina) il 27 marzo 1993, centrocampista, Escalante è cresciuto nel Boca Juniors, club argentino con il quale ha giocato 11 partite nella formazione maggiore. Il suo primo passaggio in Italia risale alla stagione 2014/15 quando con la maglia del Catania fece il suo esordio in Serie B (26 presenze, 1 gol). Al termine di quel campionato Escalante fu ceduto all’Eibar, in Spagna, dove è rimasto fino al 2020 collezionando 164 presenze e 10 gol nella Liga. Nel 2020/21 è arrivato il suo esordio con la maglia della Lazio (24 presenze in A e 4 in Champions League); nell’ultima stagione dal club biancoceleste è passato in prestito all’Alaves, nuovamente nella Liga, dove è sceso in campo 17 volte (5 gol)”.Guarda la galleryCalciomercato Serie A: acquisti, cessioni, probabili formazioni LEGGI TUTTO

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    Cremonese, 6-0 al Sant'Angelo: in gol i nuovi Ghiglione e Tsadjout

    CREMONA – Ultimo test amichevole per la Cremonese di Massimiliao Alvini prima del debutto ufficiale in Coppa Italia in programma lunedì 8 agosto a Ferrara contro la Ternana. Al Campo Sportivo “Soldi” contro il Sant’Angelo, squadra militante in Serie D, la Cremonese si regala una scorpacciata di gol. I grigiorossi, schierati dall’ex tecnico del Perugia con un 3-4-1-2, impongono subito il loro gioco sin dai primi minuti. All’8′ è però Radu a ben disimpegnarsi sventando il vantaggio degli ospiti con un prodigioso intervento su Gobbi. Con un Okereke molto attivo davanti, la Cremonese inizia a farsi pericolosa dalle parti di Cantoni. Al 19′ ecco il vantaggio grigiorosso con Ghiglione che, ricevuta palla da destra, entra in area e piazza un cross che diventa un tiro infallibile per il portiere ospite: 1-0 per la Cremonese. Al 22′ il raddoppio è a firma di Tsadjout, bravo a procurarsi un calcio da rigore e a trasformare dal dischetto. Tris firmato da Castagnetti al 37′ con un potente sinistro. Nel secondo tempo le reti di Bartolomei e Bonaiuto portano il risultato sul 5-0. Al 66′ segna anche Ciofani per il 6-0 grigiorosso. Si chiude così il pre-campionato grigiorosso. 
    Questo l’undici iniziale schierato da Massimiliano Alvini:
    CREMONESE: Radu; Sernicola, Chiriches, Vasquez; Ghiglione, Pickel, Castagnetti, Quagliata; Zanimacchia; Tsadjout, Okereke. A disp.: Sarr, Ciezkowski, Ndiaye, Bartolomei, Valzania, Baez, Acella, Milanese, Nardi, Buonaiuto, Ciofani, Di Carmine, Strizzolo, Gondo, Tenkorang.
    Guarda la galleryCalciomercato, tutte le probabili formazioni della Serie A LEGGI TUTTO

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    Radu: “Dopo Bologna-Inter i giorni più brutti della mia vita”

    Andrei Radu è pronto a ripartire dalle Cremonese. Il portiere romeno è infatti passato in questa finestra di mercato dall’Inter alla grigiorossi in prestito. Finito nell’occhio del ciclone per l’errore che è costato il match di Bologna ai nerazzurri, l’estremo difensore classe ’97 guarda avanti e intervistato da DAZN per la puntata “Inside ritiri” ha parlato così della sua nuova squadra: “È un gran gruppo, mi sono integrato bene. Sarà un’annata divertente. Il mister è una persona molto motivata e ci sta trasmettendo questa carica, è una cosa positivissima. Stiamo tutti insieme, sono soli venti giorni che sono qua ed è veramente una gran famiglia. Conoscevo già Zanimacchia e Ghiglione, li ho conosciuti a Genova”.Guarda la galleryL’errore di Radu costa caro all’Inter: il portiere si dispera a fine partita
    Radu torna su Bologna-Inter
    Tornando a quanto accaduto al Dall’Ara ammette: “Il calcio è così, ti dà e ti toglie. Poi, sono episodi che succedono, soprattutto ad un portiere. Ho scelto di fare questo, sia nei momenti brutti che in quelli belli bisogna stare sempre sul pezzo. I giorni dopo quell’episodio sono stati i più brutti della mia vita. L’ho vissuto abbastanza pesantemente perché mi dispiaceva per il lavoro fatto prima e per i miei compagni che avevano lavorato per ottenere il primo posto e poi non ci siamo arrivati. Il dispiacere è stato tanto però, come già detto, il lavoro del calciatore non è facile quindi bisogna imparare dagli errori. Nel bene o nel male. Ma c’è il gruppo, se uno sbaglia, gli altri lo aiutano. Ci sono opinioni e opinioni, io guardo la mia squadra, quello che è successo, è successo, non bisogna rimpiangere nulla. Bisogna imparare dagli errori, l’ho sempre detto perché può succedere”.
    Guarda la gallery”Non ho visto una parata di Radu”: le ironie del web dopo la sconfitta dell’Inter LEGGI TUTTO

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    Tre neopromosse pronte a stupire in Serie A

    TORINO – Diciotto giocatori. Un tempo sarebbero stati la squadra titolare più i sette della panchina. Sono i nomi nuovi delle tre neopromosse. Cremonese, Lecce e Monza non hanno perso tempo per aggredire la Serie A, in modo da non affrontarla come gli agnelli sacrificali di turno. Hanno allestito i gruppi in velocità, per offrire ai tecnici il tempo di organizzarle e affrontare un campionato in cui la prima fase – quella da metà agosto all’inizio del Mondiale in Qatar – sarà decisiva come non mai, con quindici giornate da disputare nel giro di tre mesi. Meglio non farsi cogliere impreparati e le tre neopromosse lo hanno fatto, muovendosi con velocità e con la forza dell’esperienza, sotto la direzione operativa di tre ultra 70enni come Ariedo Braida (Cremonese), Pantaleo Corvino (Lecce) e Adriano Galliani (Monza). Gente che conosce le pieghe del calcio e le dinamiche del mercato come pochi altri e che, dopo aver centrato la promozione, vogliono consolidarsi in Serie A.Guarda la galleryCragno al Monza: firma sul contratto e foto con Galliani

    Tre filosofie Pirotecnico il Monza, ma non è una novità. Lo è stato fin dal primo giorno in cui Silvio Berlusconi ha rilevato la società in Serie C. Ogni stagione è stata contrassegnata da una rivoluzione negli uomini, lo stesso sta avvenendo nella prima storica stagione in A. L’unico a essere sicuro del posto era il tecnico Giovanni Stroppa, per il resto squadra ribaltata. Già otto i nuovi titolari tra gente di esperienza (Andrea Ranocchia e Sensi), giovani affermati (Pessina) e giovani di prospettiva (Filippo Ranocchia). I volti nuovi sono quasi tutti italiani, serve un centravanti per completare l’opera. Più “classici” i movimenti di Cremonese e Lecce. Corvino non viene meno al suo credo calcistico: elementi poco conosciuti da valorizzare (Baschirotto) e potenziali crac da scoprire all’estero (ricordate Vlahovic?). Braida punta sull’esperienza di elementi, come Chiriches, e sulla voglia di riscatto di chi vuole rilanciarsi, come Radu. Tre neopromosse, tre diverse filosofie e un solo obiettivo: quello di stupire.

    Sullo stesso argomentoCremonese, ufficiale l’arrivo di Ascacibar dall’Hertha BerlinoCalciomercato Cremonese LEGGI TUTTO

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    Siena, ufficiale l'arrivo di Collodel dalla Cremonese

    SIENA – Con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito, il Siena annuncia “l’acquisto del calciatore Riccardo Collodel. Il centrocampista di Borgomanero, classe 1998, arriva a titolo definitivo dalla Cremonese ed ha sottoscritto un contratto pluriennale. Nell’ultima stagione è sceso in campo in 19 partite con la maglia della Lucchese segnando 4 gol. Vanta oltre cento presenze in serie C. Collodel è già stato sottoposto a visite mediche e questa mattina ha svolto il suo primo allenamento con il gruppo nel ritiro di Orvieto”. LEGGI TUTTO

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    Sottil-Alvini, attenti a quei due: la carica speciale dei debuttanti in Serie A

    TORINO – La prossima Serie A proporrà il debutto in panchina di due allenatori provenienti dalla B, quelli che più hanno stupito nella passata stagione: Andrea Sottil, nuovo timoniere dell’Udinese, prelevato dall’Ascoli, e Massimiliano Alvini su cui scommette la Cremonese dopo aver portato ai playoff di B il Perugia (che a inizio stagione era accreditato, a dir tanto, di una salvezza tranquilla). Entrambi raggiungono la A dopo una formativa gavetta, dimostrando nelle serie minori, anche dilettantistiche, di saper fare il mestiere e meritarsi un’occasione nel calcio che conta.
    L’ASCOLI DA PLAYOFF – Andrea Sottil, figlio del Filadelfia, classe ’74, arcigno difensore del Toro dal 1992 al 1994, dopo un’onesta carriera passando anche per Fiorentina, Atalanta, Udinese, Reggina, Genoa, Catania, Rimini e Alessandria, si è approcciato con molta umiltà al mestiere di allenatore, iniziando con i Giovanissimi del Lucento, società dilettantistica piemontese. Poi una costante ascesa passando per Siracusa, Gubbio, Cuneo, Paganese, ancora Siracusa, Livorno, Catania e Pescara. Con gli abruzzesi conquista una salvezza in B ai playout che gli vale l’ingaggio, nel dicembre 2020, all’Ascoli, dove compie il suo primo capolavoro: da terzo allenatore stagionale eredita una squadra spacciata, ultima a 6 punti, e la fa viaggiare a una media da playoff salvandola. Nella stagione appena conclusa, con un organico pressoché analogo, centra i playoff di B, un ottimo 6° posto chiudendo davanti a formazioni ben più blasonate. Sottil predica un calcio equilibrato, il 4-3-1-2 è il modulo di riferimento, ma all’Udinese non avrà problemi a praticare il 3-5-2 tipico dei friulani: è comunque nelle sue corde. In sintesi, è un’occasione strameritata, conquistata con i risultati dopo 11 anni di mestiere.
    LA SCALATA DEL PERUGIA – Discorso analogo per Massimiliano Alvini, classe ’70, ex giocatore dilettante, che solo un anno fa, quando approdava a Perugia, era circondato da molto scetticismo. Gli umbri lo avevano ingaggiato in fretta e furia dopo la “fuga” di Fabio Caserta al Benevento e non c’era molta fiducia in lui perché la stagione precedente non era riuscito a salvare la Reggiana in B (ma l’anno prima con gli emiliani aveva vinto i playoff di C guadagnando una sorprendente promozione). E invece, con una squadra su cui non scommetteva nessuno, ha incantato assai: tutte le big della B faticavano a fare punti contro il Perugia perché dovevano confrontarsi con una squadra tignosissima. Difesa a tre, giocatori pronti ad andare sempre all’uomo contro uomo, in un 3-5-2 con qualche variazione, inserendo uno o due trequartisti ma senza schiodarsi dai tre difensori. Risultato: gli umbri all’ultima giornata hanno centrato i playoff, scalzando il più quotato Frosinone di Grosso. Agli spareggi promozione, la squadra di Alvini è uscita subito nel turno preliminare di Brescia, penalizzata da un arbitraggio pessimo, una costante che ha afflitto il Perugia per tutta la stagione, altrimenti chissà dove sarebbe potuto arrivare. Dunque, Sottil e Alvini: teniamoli d’occhio. Sono attesi da compiti non facili, soprattutto il secondo a Cremona. Ma la loro occasione se la sono guadagnata sul campo, nessuno ha regalato loro niente. E chissà che possano portare qualcosa di nuovo alla scuola italiana degli allenatori. LEGGI TUTTO

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    Di Maria tra vacanze e Juve: ultimo affondo. Fagioli con Pogba?

    TORINO – Le ultimissime sul mercato della Juventus passano dalla redazione di Tuttosport: facciamo il primo punto pomeridiano con Filippo Cornacchia. Partiamo ovviamente da Angel Di Maria, che finalmente ha preso l’aereo da Rosario per trasferirsi in Europa. In che città lo ritroveremo? «Per il momento è diviso tra vacanze e deve risolvere questioni anche famigliari perché a Parigi ha vissuto negli ultimi anni e non a caso con lui ci sono moglie e figlia. Poi nel fine settimana si intensificheranno i contatti con la Juventus (il Barcellona resta in ballo), c’è sempre maggior fiducia, i segnali sono sempre più postivi, ma ancora non si riesce a dire se l’affondo andrà in porto. Comunque è questione di poco, al massimo si sfora a lunedì, poi l’argentino si concentrerò sulle ferie». Una puntata sui giovani bianconeri e in particolare su Nicolò Fagioli: resterà in rosa con il suo estimatore Max Allegri? «Alcuni giorni fa a Milano la Juve ha incontrato Andrea D’Amico e il fratello che sono gli agenti. Fagioli deve rinnovare e ha tante richieste: soprattutto in A, con Monza e Cremonese che vorrebbe confermarlo. Però la Juve pensa anche di inserirlo in gruppo a fianco di Pogba e soci, con l’altro giovane di talento Miretti».  LEGGI TUTTO

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    Cremonese, Fagioli “sapeva” già della promozione in A. E Pirlo e Chiesa approvano…

    CREMONA – La Cremonese torna in Serie A dopo 26 anni grazie al successo sul campo del Como (e al ko del Monza a Perugia) all’ultima giornata, tra i protagonisti della promozione il centrocampista Nicolò Fagioli. Il prodotto della Juventus, ceduto in prestito, ha pubblicato su Instagram lo screen di una chat della scorsa estate dove confermava il prestito alla squadra lombarda aggiungendo: “Ah e vi dico una cosa, li porto in Serie A”. Nella didascalia sul social Fagioli ha scritto: “27/08/21 gruppo amici. Non li porto in serie A, ma è stato il gruppo a portare me. Ma sono DETTAGLI.!!!!! Sono stato di pArolA”.
    I complimenti di Pirlo e Chiesa
    Andrea Pirlo, che aveva lanciato Fagioli in Serie A durante la sua avventura sulla panchina della Juventus, ha apprezzato il post con il classico Like mentre il figlio Nick ha commentato con la doppia emoji degli occhi a cuore. Anche Federico Chiesa si è complimentato con il classe 2001 usando anche lui le emoji degli occhi a cuore aggiungendo anche un applauso. LEGGI TUTTO