Niente salto e niente «Siuuu». Cristiano Ronaldo non ha griffato con la sua esultanza-logo il 767° gol, quello con cui sabato sera ha firmato il 3-0 sullo Spezia e raggiunto Pelé al terzo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi. La partita, d’altra parte, era chiusa e quella rete significava poco sul piano che al fuoriclasse portoghese, pur affamato di gol e di record, interessa di più: quello delle vittorie. E comunque è stata una rete che lo ha portato alla pari con O Rei. E pari, per uno con il suo spirito competitivo non è proprio il massimo.
Più probabile che un’esultanza da poster Ronaldo la regali al prossimo gol, quello che lo porterà oltre il fuoriclasse brasiliano. E che soprattutto potrebbe pesare molto di più sulla stagione della Juventus, viste le partite chiave con Lazio e Porto che si parano davanti alla squadra di Andrea Pirlo. Sorpasso su Pelé e successo sulla Lazio sabato sì che CR7 li celebrerebbe degnamente. Ovviamente per dimenticarsene un attimo dopo e ripartire nelle due corse parallele a trofei e record. Perché una volta superato Pelé vedrà subito altri traguardi da aggiungere alla sua straordinaria collezione di primati: e tagliarli sarà di grande aiuto per accrescere anche la collezione a cui tiene di più, quella dei trofei.
Per restare alla classifica dei marcatori di tutti i tempi, Ronaldo vede già un altro brasiliano davanti a se: Romario, secondo con 772 reti, appena cinque in più delle sue. Potrebbe superarlo nelle cinque partite dagiocare con la Juventus prima della pausa per le Nazionali, altrimenti è probabile che il prossimo gradino CR7 lo salirà con la maglia del Portogallo, con cui tra il 24 e il 30 marzo affronterà Azerbaigian, Serbia e Lussemburgo nelle qualificazioni al Mondiale 2022.
Proprio al Portogallo è legato l’altro record che Ronaldo può battere in questa stagione: quello di miglior marcatore nella storia delle Nazionali, i 109 gol di Ali Daei nell’Iran. Oltre alle tre partite citate, il bianconero ne giocherà con la seleçao lusitana almeno altre tre all’Europeo: non facile segnare gli otto gol che gli servono per il sorpasso, ma neppure impossibile. Soprattutto se il Portogallo riuscirà ad andare oltre il girone di ferro (Francia, Germania e Ungheria) che lo attende.
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