As: “Ronaldo, fine della telenovela: resta al Manchester United”
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ha scritto per te Niccolò Anselmi
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ha scritto per te Niccolò Anselmi
TORINO – Un ritorno amaro che adesso rischia di assumere la dimensioni di un fallimento, soprattutto a livello di immagine. Cristiano Ronaldo non è abituato alla mediocrità e le sue scelte professionali hanno sempre privilegiato l’alto profilo come quando salutò il Manchester United per abbracciare la causa del Real Madrid, oppure quando lasciò la capitale spagnola per sposare il progetto Champions League della Juventus. La scorsa stagione il primo “azzardo”, cioè la decisione a estate inoltrata di tornare allo United 12 anni dopo per dettare nuovamente legge in Premier League. Una missione fallita con all’orizzonte un’altra stagione almeno ai margini della gloria, alla luce del mercato scintillante delle rivali di sempre Manchester City, Liverpool e Tottenham, e della clamorosa assenza dello United dalle trattative di copertina. E così ora Cristiano Ronaldo cerca gloria altrove e, dopo aver incaricato il potente agente Jorge Mendes di cercare una sistemazione adeguata con vista sul “giardino di casa” Champions League, ha comunicato anche ai dirigenti United la sua voglia di fuga scatenando la reazione dei tifosi e, soprattutto, degli ex divenuti apprezzati “columnist”, vedi opinionisti, come Jamie Carragher che, come faceva in campo da difensore, è entrato a tacchetti spianati dal suo profilo Twitter: “Ha fatto quello che mi aspettavo, segna ma peggiora la squadra. La sua richiesta di trasferimento dimostra che non era vero che aveva scelto di tornare allo United, rispetto al City, per una questione di cuore”. Difficile pensare che ora le posizioni possano tornare a coincidere, nonostante CR7 vanti ancora un contratto fino al 2023, con il nuovo tecnico Erik ten Hag già lavoro a Carrington e poco propenso ad accettare chi non ha voglia di dare tutto per la causa. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Niccolò Anselmi
MANCHESTER – Cristiano Ronaldo avrebbe chiesto al Manchester United di cederlo: ne è sicuro il Times che riporta l’indiscrezione secondo cui CR7 vorrebbe cambiare squadra per giocarsi il prossimo anno la Champions League, a cui i Red Devils non si sono qualificati (sono in Europa League). Secondo quanto raccolto dal quotidiano britannico, l’ex Juve avrebbe avanzato il suo desiderio al club inglese: accettare un’offerta soddisfacente, qualora arrivasse, e lasciarlo andare. A 37 anni Ronaldo vuole ancora misurarsi nel massimo palcoscenico europeo per club per tornare a vincere la Champions e con lo United non potrebbe farlo. Guarda la galleryRonaldo è lo sportivo più cercato al mondo: ecco la top10
Chelsea e Bayern Monaco opzioni per Ronaldo
Chelsea e Bayern Monaco potrebbero essere due mete gradite al portoghese: i Blues hanno perso Lukaku, i bavaresi probabilmente saluteranno Lewandowski, entrambi avrebbero bisogno di uno come Cristiano, il cui contratto scade nel 2023. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
TORINO – Angel Di Maria e Cristiano Ronaldo, storia vincente al Real Madrid. Di Maria e Dusan Vlahovic, storia da inventare. Con l’arrivo del Fideo a Torino, c’è un giocatore che già esulta, a prescindere: è appunto il serbo che sogna di andare a rete lanciato dall’argentino, in campionato e in Champions. Massì, un assist al bacio e il gol è assicurato- Di Maria è infatti l’uomo che fa più passaggi vincenti anche nella massima competizione europea, dove soltanto Cristiano e Messi ne hanno di più.
LA COPPIA Angel con il portoghese andava d’amore e d’accordo. Raccontava tempo fa: «Cristiano Ronaldo? È un fenomeno. Quello che fa in campo è evidente, ma fuori lo è ancora di più. Al mio primo compleanno al Real Madrid, erano venuti alcuni miei amici. Della squadra avevo invitato Marcelo e Pepe, che uscivano sempre con Cristiano, e ho invitato anche lui. Pensavo che non sarebbe venuto, ma mi ha mandato un messaggio e ha detto che veniva. Si è seduto fuori con i miei amici a bere birra. Calmo, come se niente fosse. La verità è che mi ha sorpreso molto. In campo vinceva sempre, pensando fosse tutto merito suo, ma fuori dal campo è un altro tipo di persona». Ecco, Vlahovic ha la stessa fame, la stessa determinazione, la stessa cultura del lavoro di CR7, ma è appena all’inizio del cammino. L’attaccante serbo in carriera ha segnato 61 gol in 156 match, con la Juve 9 in 21 gare. Cristiano in bianconero ha messo la firma 101 volte in 134 partite. Roba da fenomeno, ovvio. Ora la palla passa a Dusan. E al Fideo. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
“In un mondo che parla di economia e finanza, la parola sostenibilità deve essere una colonna. Per quanto riguarda la competitività del calcio italiano rispetto ad altri campionati, credo che mantenere il decreto crescita sia già importante. Ovviamente non basta, è un piccolo passo”. Queste le parole dell’amministratore delegato della Juve Maurizio Arrivabene, intervenuto al forum organizzato dal Corriere dello Sport “Il calcio che l’Italia si merita”. “Bisogna fare un passo indietro e chiederci cosa sia il calcio di oggi rispetto alla nuova generazione che sta crescendo – continua -. Certi indicatori a livello globale fanno capire che c’è un calo di attenzione rispetto ai giovani”.
Serie A, Arrivabene detta la linea per la crescita tra i ragazzi
Arrivabene, sulla scorta dell’esperienza in Formula 1 come direttore della Scuderia Ferrari, propone poi una linea da perseguire per aumentare l’appeal sui ragazzi: “Ricordo conferenze stampa, parlando di competitività della Formula 1 e del nuovo che avanzava, ho allargato il tema dicendo ‘attenzione, oggi ci muoviamo all’interno dell’industria dell’intrattenimento’ se parliamo di giovani. Quindi come attrarre l’attenzione di ragazzi che sono i nostri clienti futuri. Ci confrontiamo non solo con altri sport, ma anche con l’industria dell’intrattenimento più in generale. PlayStation, Social Media e tutto ciò che potrebbero essere dei competitor”.
Arrivabene sull’apporto di Cristiano Ronaldo alla Serie A
L’AD dei bianconeri chiosa poi sull’approdo di Cristiano Ronaldo alla Juve e di cosa abbia portato non solo alla Juve ma anche all’intero campionato: “L’operazione i risultati li ha portati, ha portato anche una visibilità nel calcio italiano che è stata diversa. Non mi soffermerei solo su di lui, ma su un discorso più ampio”.
Forum “Il calcio che l’Italia si merita”: le parole di Arrivabene
Arrivabene poi sottolinea: “Parlavamo delle giovanili, ma la federazione una riforma l’ha fatta. Se oggi giochiamo con un Under 23 è per la riforma voluta dalla federazione. Dobbiamo guardare gli altri come ha detto Capello. Avere dei riferimenti, per capire con umiltà. Se ci chiedessimo chi ha inventato la ruota probabilmente nessuno lo sa, ma è una cosa che ha aiutato la società a evolversi. Dobbiamo imparare non solo da quello che succede in Italia, ma anche da quello che succede all’estero. Ovvio che ci si scontra con la competitività del campionato. Una squadra fa investimenti perché deve vincere e si crea un circolo vizioso. L’intrattenimento che dobbiamo offrire può dare le basi per vendere il prodotto calcio Italia, dando una solidità che forse ci rende meno schiavi del raggiungimento obbligato del risultato. Secondo me per raggiungere lo scopo è di fondamentale importanza tra chi è il regolatore dello sport e chi ne è l’aspetto commerciale: trovare il giusto compromesso, evitare degli scontri è l’inizio di una soluzione che può andare bene per tutti. La Serie A sostiene il calcio italiano con il business che crea. Credo che un trovarsi e ragionare insieme serva assolutamente al calcio. Questo è ciò che vorrei dire e in cui credo. Se arriviamo a undici l’anno prossimo considerando che abbiamo liberato Dybala, Bernardeschi e forse Morata? L’anno prossimo faremo qualcosa che ci permetterà di fare meglio di quest’anno”. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Niccolò Anselmi
MANCHESTER (Inghilterra) – “Casa dolce casa. Gio e la nostra bambina sono finalmente insieme a noi. Vogliamo ringraziare tutti per tutte le belle parole e gesti. Il vostro supporto è molto importante e tutti abbiamo sentito l’amore e il rispetto che avete per la nostra famiglia. Ora è il momento di essere grati per la vita che abbiamo appena accolto in questo mondo”. Così Cristiano Ronaldo mostra sul suo profilo Instagram la gemellina appena nata, in una foto con la compagna e mamma Georgina Rodriguez e tutti gli altri figli. Durante il parto la compagna dell’asso del Manchester United ha perso il gemello maschio. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
“I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con te, con Georgina e con tutta la famiglia in questo momento”: la Juve, club nel quale il fuoriclasse portoghese ha giocato dal 2018 al 2021, si stringe a Cristiano Ronaldo e, in un post in inglese su Instagram, esprime la sua vicinanza al giocatore e alla sua famiglia per la perdita di uno dei due gemelli attesi dalla coppia. Un dolore immenso che lo stesso CR7 ha definito come “il più grande che un genitore possa provare”.
Real Madrid e Manchester United si stringono intorno a Cristiano Ronaldo
Messaggi di affetto e vicinanza anche da parte di Real Madrid – il campione lusitano ha vestito la Camiseta Blanca dal 2009 al 2018 – e Manchester United, suo attuale club. Nella nota ufficiale apparsa sul sito dei Blancos si legge: “Il Real Madrid CF, il suo presidente e il suo Consiglio di amministrazione si rammaricano profondamente per la morte di uno dei bambini che il nostro amato Cristiano Ronaldo e la sua compagna, Georgina Rodríguez, stavano aspettando. Il Real Madrid si unisce al dolore di tutta la famiglia e vuole mostrare loro tutto il nostro amore e affetto”. Il Manchester United, attuale squadra di Cristiano Ronaldo, impegnata stasera nel recupero della 30° giornata di Premier League contro il Liverpool, ha condiviso su Twitter il post del portoghese commentando: “Il tuo dolore e il nostro dolore. Inviamo amore e forza a te e alla tua famiglia in questo momento”. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Niccolò Anselmi
Dopo 10 anni di “onorata carriera” Cristiano Ronaldo non sarà più ambasciatore Save the Children. Quanto accaduto nel postpartita di Everton-Manchester United è stato ritenuto troppo grave e contrario ai principi dell’associazione che, da anni, lotta per garantire un futuro migliore ai bambini, contrastando ogni forma di violenza. Da qui è arrivata la decisione di “scaricare” il fuoriclasse portoghese, volto di spicco del progetto dal 2012. Le scuse formulate attraverso un post sui social non sono bastate dunque: “Non è mai facile affrontare le emozioni in momenti difficili come quello che stiamo affrontando. Tuttavia, dobbiamo essere sempre rispettosi, pazienti e dare l’esempio a tutti i giovani che amano il bel gioco. Vorrei scusarmi per il mio sfogo e, se possibile, vorrei invitare questo tifoso a guardare una partita all’Old Trafford in segno di fair play e sportività”. LEGGI TUTTO
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