Juve-Samp, le pagelle: Kostic altro assist, scossa Cuadrado, iella Vlahovic
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ha scritto per te Carlo Piacenti
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TORINO – Dalla sfida di Coppa Italia con la Lazio ai prossimi quattro mesi, quasi certamente gli ultimi di una serie di otto anni intrisi di juventinità, Juan Cuadrado è giunto al dunque. E il dunque, nel caso dell’88 colombiano, significa provare a tornare trascinatore di una compagnia che in questo momento ha estremo bisogno di punti di riferimento. Non esattamente sicuri in prospettiva, visto che l’ex Chelsea se ne andrà a fine stagione (dove non si sa, ma le offerte da luoghi esotici fioccano), però il tifoso bianconero sarebbe ben felice di ritrovare il proprietario di quel “lato B” – per esempio – che decise un derby nel 2015 avviando la super rimonta della Juve con vista sullo scudetto.
Indispensabile, a modo suo
Anche Cuadrado lo desidera, considerato quanto abbia tenuto a rientrare in tempo per dare una mano in una delle stagioni più complicate della storia bianconera. Perché il Panita, che dava del Panita a molti compagni “made in Sud America” e non solo, non vuole abbandonare la Juventus senza aver lasciato un segno ulteriore della sua presenza. Vero, non è più un ragazzino e quando a suo tempo si è trattato di rinnovare il contratto (dal 2022 al 2023), fece scattare l’opzione automatica sull’accordo con il club, valida al raggiungimento della 40ª presenza stagionale, ma senza accettare di ridursi lo stipendio da cinque milioni di euro netti. No a una spalmatura dell’ingaggio, no a un futuro juventino fino a fine carriera, però resta il fatto che Cuadrado non sia esattamente un calciatore così facilmente sostituibile. Non è che la rosa di Massimiliano Allegri, ad oggi, abbondi di uomini in grado di saltare l’uomo e così creare superiorità numerica, né di elementi bravi nel conquistarsi punizioni da mattonelle particolarmente invitanti. Ma della sostituzione del colombiano ci si occuperà quando sarà il momento. In assenza di novità dal mercato invernale, alla Juve conviene tenerselo stretto, e viceversa, finché interruzione del rapporto non separi le parti. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
TORINO – Alla Continassa sta germogliando una nuova Juventus. Lo racconterà, innanzitutto, la lista dei convocati per la sfida interna al Monza, intanto lo ha confermato tra le righe anche Massimiliano Allegri. Che, nella consueta conta di presenti e acciaccati, ha aperto a un cambiamento di assetto tattico in virtù dei preziosi rientri. Non nell’immediato, ma nelle prossime settimane. Il tecnico è infatti pronto a riabbracciare Pogba e Vlahovic, che già contro i brianzoli potrebbero essere impiegati a gara in corso per 20 o 30 minuti. Ma, al contempo, dovrà rinunciare a Chiesa e Cuadrado, alle prese con i fisiologici acciacchi di chi è ritornato in campo dopo tanto tempo: l’obiettivo è averli a disposizione per la Lazio, dato che le Coppe rappresentano un focus importante.Guarda la galleryJuventus-Monza, Allegri l’ha pensata così: probabile formazione
Serve compattezza
Il vero problema, nell’immediato, è la corsia di sinistra, dove si candida giocoforza Soulé. Senza Chiesa, senza Cuadrado e anche senza McKennie, in partenza per una nuova avventura al Leeds. Spazio all’argentino, dunque, con il rientrante De Sciglio a disposizione dalla panchina per una partita dall’importanza capitale, a maggior ragione in virtù del delicato contesto che circonda la squadra. «Campionato falsato? La mia opinione non conta: dobbiamo pensare a difenderci in campo, anzi, ad attaccare lì perché dobbiamo recuperare punti», il pensiero di Max. Che, intanto, chiama tutti a raccolta. Parlando di un «blocco granitico», quello che deve raggruppare spogliatoio, dirigenza e anche tifosi in queste settimane difficili. Contro l’Atalanta se n’era avuto un primo assaggio. Per il match con il Monza lo Stadium è chiamato al bis. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
TORINO – Lui, il 1° luglio che verrà, sarà molto probabilmente altrove, lontano da Torino. A meno di novità davvero impreviste, Juan Cuadrado è agli sgoccioli della sua esperienza nella Juventus, alla quale dal 2015 a oggi ha dato tutto, griffando istanti storici (come nel derby dell’ottobre di quell’anno) e ogni tanto sollevando le proteste popolari per un rendimento oggettivamente in calo. Dimenticando, però, che il colombiano è uno dei pochi calciatori della rosa di Massimiliano Allegri in grado di saltare l’uomo in scioltezza, di creare superiorità numerica, di conquistarsi calci piazzati assai invitanti. Ecco, Cuadrado in un momento così delicato della storia bianconera ha deciso di unirsi al coro dei calciatori che sui social invitano a fare gruppo, a compattarsi, per fare in modo che la Juve torni vincente il prima possibile.Guarda la galleryJuve penalizzata, tifosi furiosi sui social: tv, istituzioni, club, non si salva nessuno
Il monito del Panita
Così l’ex Chelsea sui social: «Qui bisogna lottare sempre e quando sembra che tutto sia perduto, crederci ancora, la JUVE non si arrende mai». Parola, nel senso del copyright, di Omar Enrique Sivori, El Cabezon, che ha firmato parte del mito bianconero e il cui pensiero, alla luce degli ultimi fatti e della penalizzazione di 15 punti in classifica comminata a carico degli juventini, risuona terribilmente attuale. Il messaggio di Cuadrado è accompagnato dalla foto della piscina del Training Center bianconero alla Continassa, lì dove campeggia la frase in questione. Forse non servirebbe neanche appenderla negli spogliatoi, ché i giocatori passano spesso e volentieri per la piscina per ricaricarsi dalle fatiche, eppure è una riflessione da mandare a memoria. Anche da parte di chi, a fine giugno e dopo otto stagioni torinesi, vedrà scadere il contratto con la Juventus di cui, dovunque andrà a giocare, non potrà non mantenere un ricordo positivo. LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
TORINO – La voglia di rivalsa degli juventini è enorme, da adesso in poi non si può più sbagliare: dentro o fuori, partita secca in Coppa Italia allo Stadium contro il Monza, per restare in corsa per uno degli obiettivi stagionali rimasti. Anzi, per un obiettivo vero, e i precedenti che legano il primo quinquennio di Massimiliano Allegri nella Juventus a questa competizione, in fondo, possono ispirare pensieri positivi: qualcuno l’aveva persino ribattezzata la “Coppa Max”, considerati i successi in serie di qualche anno fa. Per il club è un appuntamento fondamentale, per l’allenatore anche e l’idea è quella di adottare un turnover ragionato, pensando anche all’Atalanta in campionato, per sfruttare l’energia dei giovani e il desiderio di riscatto di alcuni veterani.Guarda la galleryJuventus, per Pogba e Vlahovic intero allenamento con la squadra: le FOTO della seduta LEGGI TUTTO
ha scritto per te Carlo Piacenti
TORINO – Juan Cuadrado è già in vacanza e non disputerà l’amichevole contro il Paraguay, che la sua Colombia ha in programma domenica in Florida, negli Stati Uniti. Il bianconero, che è uno dei più utilizzati da Max Allegri in questo inizio di stagione (con 20 presenze per un totale di 1463’ in campo è terzo per minutaggio dietro a Danilo e Kostic), ha postato alcune foto insieme con la moglie e un gruppo di amici da Israele.
Tappa a Gerusalemme
Non una meta qualunque per Cuadrado: il colombiano è profondamente religioso, a ogni gol rivolge un ringraziamento a Dio e la tappa a Gerusalemme ha assunto un significato particolare. «Un luogo che ci collega al passato, presente e futuro – ha scritto -. Una prova della nostra fede, una promessa che produce speranza. Israele è il miracolo del deserto. Una prova di come sia possibile prosperare nonostante le circostanze contrarie. Il luogo dove il nostro salvatore è nato, è morto è risorto e presto tornerà per ripristinare tutte le cose».
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ha scritto per te Carlo Piacenti
TORINO – Ultimo appuntamento della stagione in Champions League per la Juventus che ospiterà all’Allianz Stadium il Psg. La formazione di Allegri dovrà blindare il terzo posto per poter staccare il pass per gli spareggi di Europa League, ma contro i francesi non sarà una partita semplice. In conferenza stampa è intervenuto Juan Cuadrado che si preparaà così alla sfida: “Siamo una grande squadra, dobbiamo scendere in campo con voglia e determinazione, con rabbia per non aver raggiunto l’obiettivo. Questa gara ci darà la forza per trovare un posto in Europa League, è importante per noi”. Una Juve con l’infermeria piena che ha trovato forza nei giovani, l’esterno bianconero parte da loro per guardare al futuro: “Cercano di fare il meglio per la squadra, ci aiutano, nell’ultima il loro ingresso in campo è stato importante. Spero che possano avere i piedi per terra, continuando a lavorare, che possano fare il meglio per la squadra. Stiamo facendo delle belle partite, in alcune ci è mancato qualcosa, ora lavoriamo in campo. Dobbiamo vedere in cosa migliorare, cercando di avere quella fame e determinazione che abbiamo sempre avuto. A volte cerchi di dare il 100% e le cose non vengono, diamo il massimo in ogni gara, piano piano ritroveremo nuovamente lo spirito della Juventus che è lottare e battagliare fino alla fine. E’ già positivo che nelle ultime di campionato i risultati sono stati buoni, questo è il cammino”.
Cuadrado e il rinnovo con la Juve
E proprio di futuro parla Cuadrado: “Io mi metto a disposizione del mister per dare il meglio per la squadra. Il mister sa dove mi piace giocare ma in questo momento, con tanti infortunati, dobbiamo essere a disposizione per la squadra. Devo mettere quel che mi piace da parte e cercare di fare il meglio. Quando sei abituato a essere un giocatore importante, senti responsabilità. A volte le cose non vanno bene, si dimenticano le cose che fai. La mia forza è in questo. Non ascolto quello che dicono ma mi metto a disposizione per fare il meglio per la squadra, per aiutare i compagni. Lavoriamo per questo, posso dare ancora di più col lavoro”. Tiene banco il rinnovo per il colombiano che parla così: “Sono contento di essere qui, sento questa squadra come la mia famiglia. Ho fatto quasi tutta la mia carriera come professionista qui, sono grato alla Juventus. Cerco di andare avanti per fare il meglio per la squadra e il futuro si vedrà”.
Cuadrado e gli infortunati
“Sappiamo che i giocatori fuori sono importantissimi per noi, sappiamo la loro qualità. Se tutti stessero bene ci potrebbero dare una mano, speriamo di averli il più presto possibile con noi, tutti insieme possiamo darci una mano per portare la Juventus dove è sempre stata”. Questo il pensiero di Cuadrado sugli infortunati che poi conclude: “Con la Roma abbiamo fatto una bella partita, col Benfica in casa anche, abbiamo avuto occasioni non concretizzate. Quando giochi bene e non vinci non se ne parla. Però c’è tempo per migliorare ancora e per essere nei primi posti. Difficile dormire quando accadono certe cose ma sono accadute: non dobbiamo restare lì ma avere la forza della grande squadra. C’è una gara importante per noi, ci giochiamo la qualificazione in Europa League”
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ha scritto per te Carlo Piacenti
Il nome nuovo, in questa incerottata e claudicante Juventus, è quello di Samuel Iling Junior. Un profilo inedito per i più, sbucato fuori negli ultimi giorni dalla sempre più prolifica palestra che risponde al nome di Next Gen. Un giocatore, però, che negli ultimi mesi è stato inquadrato ed esaltato da chi, della seconda squadra bianconera, è al timone. Il tecnico Brambilla, dopo sette stagioni e tre scudetti nel vivaio dell’Atalanta, in estate ha accettato la scommessa della Juventus, scoprendo quasi subito le doti dell’esterno offensivo. Quasi perché l’ex Chelsea, in realtà, ha saltato la prima parte di ritiro e si è unito ai compagni soltanto a fine luglio, così da smaltire le tossine accumulate nelle gambe durante la cavalcata che lo ha visto diventare campione d’Europa Under 19 con l’Inghilterra. Tra doppi allenamenti a Vinovo e numerosi test amichevoli, complice lo slittamento del via della stagione in Serie C, l’allenatore si è ben presto invaghito delle qualità tecniche ed atletiche del 19enne, provando in settimana tutte le soluzioni possibili per sfruttarne appieno il potenziale in partita. E, proprio in partita, Iling è stato il principale protagonista dell’avvio stagionale della Next Gen, con quattro gol e un assist in sette partite, bottino che ne fa tuttora il capocannoniere del gruppo.Guarda la galleryJuventus, Iling e gli altri: i 25 esordi bianconeri in Prima Squadra
Iling, la doppia soluzione a disposizione della Juventus di Allegri
E quel ruolino di marcia, il ragazzo cresciuto nell’Academy dei Blues fin dall’età di 8 anni, l’ha scritto percorrendo su e giù l’amata fascia sinistra, ma non soltanto. Perché Brambilla, esperimento dopo esperimento, si è convinto a imboccare anche una via alternativa. Ovvero quella che ha previsto il dirottamento di Iling, mancino naturale, sulla fascia destra. Così da permettergli non soltanto di puntare l’uomo e raggiungere il fondo, marchio di fabbrica dell’ala inglese, come scoperto sulla propria pelle anche dalla retroguardia del Benfica martedì sera al Da Luz, ma anche di ampliare il bagaglio di soluzioni a disposizione convergendo verso il centro per imbucare in verticale il pallone oppure calciare. Anche perché la conclusione in porta certo non fa difetto al giovane cresciuto insieme all’amico fraterno Musiala: Iling ha realizzato 15 reti in 66 presenze in Under 19, prima di meritare la promozione in Next Gen e quindi la chiamata di Allegri, che lo ha fatto esordire in prima squadra venerdì scorso contro l’Empoli e quindi gli ha dato continuità in Champions League.
Sì, caro Allegri devi proprio cambiare aria. Largo ai ragazzi del 2003
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