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    Il Parma cerca lo scatto per la A

    TORINO – Dopo la sosta per le nazionali, torna la Serie B con la 14ª giornata: da oggi e fino a Santo Stefano, quando si chiuderà il girone d’andata, i riflettori puntati saranno maggiori, visto lo stop causa Mondiali di tutti i maggiori campionati europei. Oggi due anticipi, domani le altre otto gare. A Parma, alle 15, gran derby d’Emilia: arriva il Modena, Tardini traboccante d’entusiasmo (e con 1800 tifosi canarini in trasferta). I crociati di Fabio Pecchia inseguono la 5ª vittoria di fila in casa, evento che a Parma non si verifica dal 1964, 3 punti coi quali diventerebbero una seria canditata alla promozione. E Pecchia – che oggi ha problemi d’abbondanza perché la sosta ha svuotato l’infermeria – chiede ai suoi di “alzare il livello”, gettare insomma la maschera per la promozione, argomento di cui a Parma si preferisce parlare il meno possibile, viste le delusioni della passata stagione. Però, a differenza di un anno fa, questo Parma ha un’identità e pure tante potenzialità finora appena intraviste per i tanti elementi importanti rimasti infortunati. Dall’altra parte il Modena di Attilio Tesser che non vince dal 15 ottobre, reduce da appena 2 punti nelle ultime 4 uscite, che hanno fatto scattare l’allarme, vista anche la classifica (è 15°). Il derby sembra la partita giusta per cambiare marcia e poi, anche dopo la sosta di ottobre, il Modena era uscito forte dai blocchi, raccogliendo tre preziose vittorie di fila.Interessante anche Pisa-Ternana (ore 18). I toscani seppur un solo punto sopra la zona playout, hanno tutto un altro passo col ritorno di D’Angelo in panchina: da quando c’è lui, zero sconfitte, 9 posizioni recuperate con una media punti da 1.85 a gara, con la quale a fine stagione si acciufferebbero i playoff, ora distanti 5 punti. Ma attenzione, all’Arena Garibaldi arriva una Ternana che ha due livornesi nei ruoli chiave: l’allenatore Cristiano Lucarelli e il patron Stefano Bandecchi, due che renderanno ancora più interessante la sfida (oltre al centravanti Favilli, candidato a partire titolare visto il ko di Donnarumma, che è pisano). Gli umbri sono reduci da tre 0-0 di fila e hanno perso la brillantezza che li aveva portati in testa da soli dopo aver messo insieme 5 vittorie di fila ma restano comunque la quinta forza del torneo, con gli stessi punti del Parma, a sole 3 lunghezze dalla zona A diretta.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Il Pisa di D'Angelo, pazzesca risalita

    TORINO – La classifica non inganni: il Pisa è vivo e vegeto, solo per sbaglio occupa l’11ª posizione, è ancora un retaggio del pessimo avvio di stagione quando, sotto la gestione di Rolando Maran, i nerazzurri misero insieme solo quei 2 punti in 6 partite che si stanno ancora scontando. Poi, dal ritorno a furor di popolo del timoniere Luca D’Angelo, è tutta un’altra storia: il Pisa non ha più perso, ha rimontato 9 posizioni, e con la sua guida viaggia a una media punti da alta quota, 1.85 a gara. Ciò vuol dire che, mantenendo questo passo, il Pisa chiuderebbe il campionato facendo altri 46 punti abbondanti. Che sommati ai 15 attuali, varrebbero, con ogni probabilità, il raggiungimento dei playoff. E a questo tutta la piazza guarda, anche se la classifica dice che i toscani sono soltanto un punto sopra alla zona playout e a -5 da quella playoff. Ma l’importante è aver scacciato i fantasmi d’inizio stagione quando si temeva che l’annata potesse essere compromessa, dopo un avvio di campionato che metteva i brividi. In realtà, i valori nella squadra nerazzurra ci sono tutti, si doveva solo trovare qualcuno che fosse capace di tirarli fuori. Tant’è che ora suonano sballati certi giudizi espressi quando le cose non giravano al meglio, coi quali si stroncava un mercato estivo che invece ha portato a Pisa elementi che possono fare la differenza. Due nomi su tutti: l’attaccante Ettore Gliozzi, 27 anni, già 5 gol (e un assist) in stagione, giunto l’ultimo giorno di mercato da un Como che forse ora lo sta rimpiangendo. Gliozzi, già coi lariani, aveva buoni numeri nella passata stagione, nonostante partisse alle spalle di Cerri e La Gumina, ma si poteva intuire che fosse in rampa di lancio, che avesse concluso il suo praticantato in B e fosse pronto alla consacrazione. Bravo il Pisa che ha creduto in lui e ora può farne una punta di primo piano in B. Ma l’elemento che più sta incantando negli ultimi tempi è il trequartista rumeno Olimpiu Morutan, 23 anni, giunto dal Galatasaray, 4 gol e 3 assist finora. Con D’Angelo, gioca prevalentemente da ala destra con libertà d’inventare perché coi piedi fa quello che vuole: da vedere e rivedere i 2 gol che ha segnato nel 3-1 al Cosenza, due turni fa. Poi è andato a segno anche sabato scorso nell’1-1 di Cagliari, è il suo momento insomma, tanto da far maledire la sosta perché in questo momento il ragazzo è l’uomo in più di D’Angelo, per tecnica e inventiva forse il giocatore più dotato della B. Ma tutto il mercato estivo del Pisa va rivisto al rialzo. La difesa è il reparto che è stato più ritoccato: Calabresi e Barba hanno pochi eguali in B, Canestrelli è in crescita, il rumeno Rus ha superato le difficoltà iniziali, il giovane Esteves è un potenziale talento finora frenato da problemi fisici che gli hanno levato continuità, Jureskin avrebbe doti non comuni. Aggiungiamo poi, a centrocampo, il ritorno ad alti livelli di Touré e in avanti un Torregrossa galvanizzato dalla convocazione per il Venezuela che l’ha trasformato in un oriundo alla Lapadula e si sa quanto abbia giovato alla carriera del bomber del Cagliari essere diventato una star del Perù, tant’è che Torregrossa ha bagnato il suo esordio coi venezuelani segnando subito. E non dimentichiamoci di quella bella ala sinistra che è Matteo Tramoni, 22 anni, investimento importante prelevato dal Cagliari, assai rimpianto a Brescia, dove nella passata stagione aveva iniziato a mostrare il suo talento. Insomma, occhio al Pisa, che alla ripresa di sabato 26 avrà un bell’esame ospitando quella Ternana che, dopo essere andata in testa da sola, non ha più vinto ed è reduce da tre 0-0 di fila. Certo, un anno fa, il Pisa lottava per la A diretta ma dopo il calo nella seconda parte della stagione, perdeva la A nella beffarda finale playoff col Monza. Quella delusione partorì l’improvvido allontanamento di D’Angelo a giugno. Ma anche un mercato importante e di prospettiva, che richiedeva e richiede ancora pazienza. Se ne riparla a fine stagione, per vedere dove il Pisa saprà arrivare. LEGGI TUTTO

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    Palermo, Corini cerca la svolta

    TORINO – Con Frosinone e Genoa che sono salite in testa alla B dopo le gare di ieri, la 10ª giornata prosegue oggi con due posticipi alle 16.15. Il Palermo riceve il Cittadella e non può fallirla. Magari i siciliani non avranno un organico da primissima fila, ma otto punti sono troppo pochi per gli investimenti fatti e da ieri i siciliani sono terzultimi, in zona retrocessione. La proprietà di Football City Group ha dato tempo a Corini che nell’ultimo turno, dopo 3 sconfitte di fila, ha rimediato un 3-3 in casa col Pisa (ma era in vantaggio 3-1). Però anche il grosso credito di cui ha goduto finora il tecnico, potrebbe finire, il Palermo è obbligato a riscattarsi col Cittadella, a quota 10, 2 punti nelle ultime 4 gare, che si presenterà al Barbera con assenze di peso, privo degli squalificati Branca e Danzi e degli infortunati Asencio, Baldini e Felicioli mentre a Corini mancherà solo Sala. Nell’altro posticipo, il Modena sbarca a Pisa. Gli emiliani di Tesser, a quota 12, vengono da tre vittorie di fila che hanno dato tutta un’altra classifica, dopo i rovesci d’inizio stagione. Il Pisa, da ieri ultimo assieme al Perugia, ha raccolto 5 punti in 3 partite, cioè da quando è tornato sotto la guida di D’Angelo. Modena privo del bomber Diaw, squalificato, lo sostituisce il giovane e promettente Bonfanti, per il resto sarà la stessa squadra che nel turno precedente ha schiantato 5-1 il Como. Nel Pisa, assente Marin per squalifica, ballottaggio Ionita-Mastinu per sostituirlo. Domani alle 20.30 il turno si chiude con Ascoli-Cagliari.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Il Pisa tenta il volo D'Angelo

    TORINO – Nell’ultima giornata di Serie B, hanno debuttato 4 allenatori: tonfo di Longo col Como a Cosenza, pari problematico di Cannavaro nel Benevento in casa con l’Ascoli, l’unico che ha vinto e convinto è stato D’Angelo, tornato al Pisa dopo tre mesi, che ha dato una lezione a Baldini, a sua volta esordiente nel Perugia (1-3). Una grande rivincita, quella che sta vivendo D’Angelo coi nerazzurri toscani. L’avevamo lasciato il 29 maggio, a quella pazzesca finale playoff persa col Monza, a quella A sfiorata con una squadra che stava coltivando dal 2018. Quella partita convinse Alexander Knaster, l’azionista di riferimento del Pisa, che D’Angelo non andava più bene, che per andare in A, sarebbe dovuto arrivare qualcun altro. Così, dopo una lunga discussione coi soci di minoranza (la famiglia Corrado), il 14 giugno D’Angelo veniva sollevato dal Pisa, fra le perplessità (per usare un eufemismo) della piazza. Anche perché il sostituto, Rolando Maran, assunto il 23 giugno, non ha mai convinto la tifoseria (per non parlare della squadra) che lo accettò obtorto collo. Ma anche quella, fu una scelta di Knaster, giunto in Italia per scegliere personalmente il nuovo condottiero e dopo un estenuante casting (in cui fu scartato anche un certo Pippo Inzaghi…) l’imprenditore britannico nato in Russia e naturalizzato statunitense fece una scelta molto discutibile già allora: è vero che Maran vanta una certa esperienza di A e B, ma, per dire, senza mai ottenere una promozione. Inoltre, destava dubbi il fatto che fosse inoperoso dal dicembre 2020, quando venne esonerato in A dal Genoa col quale era rimasto a libro paga fino allo scorso giugno. Insomma, un’estate assai problematica per il Pisa anche perché sul mercato si muoveva con un certo ritardo e risolveva il problema punta solo in extremis, con l’arrivo dal Como di Gliozzi. Già, Gliozzi. Una partita da incorniciare la sua, sabato a Perugia. L’ha sbloccata con un colpo di testa da consumato centravanti. Dopo il pari umbro ha segnato con freddezza il rigore dell’1-2 e prima aveva colto un palo clamoroso. E anche qui c’è lo zampino di D’Angelo che apprezzava da tempo il ragazzo e per il suo ritorno sulla panchina nerazzurra, l’ha messo nelle condizioni di essere letale. Una bella rivoluzione, la sua, per risollevare il Pisa. Dando fiducia a quelli che conosce bene, come Mastinu e Sibilli. Rivitalizzando il cavallone Touré, autore del terzo gol, tornato ai livelli di un anno fa, quando il Pisa era in testa alla B. Usando solo per i cambi diversi colpi estivi stranieri (Morutan, Jureskin e Rus). Risultato, il Pisa ha ottenuto la prima vittoria stagionale, in casa di un Perugia che è stato scavalcato in classifica. E grande merito va dato anche alla tifoseria che da settimane invocava il ritorno di D’Angelo e che in Umbria si è fatta sentire assai, come sempre. Certo, la vetta della B dista 10 punti e appare arduo raddrizzare completamente la stagione. Ma con 31 gare da giocare, nulla è vietato, la B consente grandi recuperi, chiedere a un certo Italiano come portò in A lo Spezia nel 2020, nonostante un pessimo avvio di stagione. L’importante è che Luca D’Angelo abbia potuto vivere la sua rivincita (e col suo ritorno, ha ottenuto pure un contratto prolungato fino al 2024). Non meritava l’esonero di giugno e quando la situazione del Pisa con Maran s’era fatta insostenibile (2 punti in 6 gare), solo lui poteva ricompattare la piazza e restituire al Pisa quella forte d’identità che i toscani hanno sempre avuto sotto la sua guida. Sabato all’Arena Garibaldi di Pisa sbarca un Parma in zona playoff, reduce da due vittorie di fila. Sarà già un crocevia fondamentale per il Pisa: battere la squadra di Pecchia vorrebbe dire dimostrare che questa squadra ha valori importanti, che può ancora scrivere tutta un’altra storia in questo campionato, nonostante i palesi errori di un azionista di maggioranza che quest’estate ha dimostrato di essere ancora un po’ troppo a digiuno di calcio. LEGGI TUTTO