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    Juventus-Chivas, parla Allegri: “Bravo Pogba, sarà un simbolo della nostra squadra”

    Massimiliano Allegri è soddisfatto, a fine partita. Era curioso di vedere come i suoi avrebbero reagito in campo, dopo questa prima parte di lavori in allenamento e nonostante le gambe appesantite. Ha colto buoni segnali.

    L’analisi: “E’ stato buon test: la squadra ha lavorato molto duramente e bene anche a Torino in questi giorni e si vedono i risultati. La partita è stata ben giocata e a tratti abbiamo tenuto buoni ritmi, sia nel primo sia nel secondo tempo”.

    Guarda la galleryJuve, sui social parte la festa e Pogba esulta: “Siamo tornati. Prima vittoria”

    I nuovi acquisti: “Sono soddisfatto dei nuovi. Pogba ha offerto una buona prestazione: ci sono alcuni aspetti su cui lavorare, ma di sicuro sarà uno dei simboli di questa squadra. Bene Di Maria, si vede quando uno ha qualità… Gatti è stato bravo nell’azione del primo gol, anche se ovviamente deve ancora assorbire alcuni meccanismi difensivi. Complimenti a Bremer per come si è subito ambientato”.

    I giovani: “Abbiamo fatto giocare tanti giovani, che hanno risposto bene. Adesso continuiamo così, perché teniamo a fare bene anche nelle prossime amichevoli”.

    Guarda la galleryÈ già la Juve di Pogba e Di Maria: a Las Vegas 2-0 contro il Chivas LEGGI TUTTO

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    Di Maria: «Rimaniamo concentrati sul precampionato». E Paredes applaude

    TORINO – «Rimaniamo concentrati sul nostro precampionato», scrive Angel Di Maria sul suo account di Instagram dove a corredo del post mette delle foto di allenamento dove emerge la grande determinazione dell’argentino. E tra i primi a commentare c’è l’amico Leo Paredes del Psg: «Mamma mia Angel, come parli italiano» e aggiunge gli applausi. Della serie: un po’ bravo e un po’ ecco come ti sfotto. Paredes, tra l’altro, resta nel mirino dei bianconeri che però prima devono sfoltire la rosa. La Juve cerca la risoluzione del contratto con Ramsey e una destinazione gradita per Arthur. LEGGI TUTTO

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    Kean bussa tre volte, Di Maria incanta: la domenica della Juve aspettando gli States

    TORINO – Massimiliano Allegri ha torchiato i suoi ragazzi a suon di doppie sedute per l’intera settimana, oggi gli è bastato un solo allenamento al mattino per capire che sì, questa Juve vuole partire subito forte. Tra 29 giorni si alza il sipario, la “prima” di campionato contro il Sassuolo allo Stadium darà le prime vere risposte sullo stato dell’arte bianconera e nell’attesa il gruppo si è sciroppato un’intensa seduta di lavoro in compagnia del Pinerolo coinvolto anche nella partitella finale. I piemontesi, che la scorsa stagione si sono presi il torneo di Eccellenza garantendosi la promozione in Serie D, hanno fatto da sparring partner ad Angel Di Maria e compagni.Guarda la galleryPartitella Juve contro il Pinerolo: Di Maria incanta

    E proprio il Fideo si è iscritto all’elenco dei goleador di un test dominato dalla tripletta di Moise Kean e dalle doppiette di Matias Soulé e Denis Zakaria. È un’ulteriore dimostrazione dell’ottima condizione dell’attaccante il cui cartellino è ancora di proprietà dell’Everton e che ciclicamente radiomercato accosta a una destinazione diversa da quella juventina. Ma non è detta l’ultima parola, nonostante le voci che corrono tra Torino e Parigi a proposito di un eventuale scambio con l’argentino Leandro Paredes, sempre segnalato tra i pericolanti nella rosa del Psg. Allegri ha visto andare a segno anche Adrien Rabiot, altro giocatore al centro del mercato anche perché ha un solo anno di contratto. Segnali positivi, insomma, filtrano dalla sgambatura contro il Pinerolo. E nella notte italiana tra venerdì e sabato i bianconeri debutteranno nel Soccer Champions Tour a Las Vegas: Allegiant Stadium, ore 5 del nostro mattino, avversari i messicani del Club Deportivo Guadalajara, conosciuti come i Chivas (le capre).

    Sullo stesso argomentoJuve: Pellegrini, Kean, Arthur e altri tra ritiro e mercatoCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Di Maria fa il corso di juventinità: sorrisi e stupore tra Stadium e Museum

    TORINO – Le prime parole da bianconero deluxe sono già storia, ora è il momento di sciropparsi il mini-corso accelerato di juventinità, toccato a tutti i nuovi acquisti. Angel Di Maria sta man mano conoscendo il suo nuovo mondo, la Continassa, e oggi è il giorno del giro tra Museum, prato dello Stadium e tutto quanto ruota attorno al club più titolato d’Italia. La storia della Juventus racchiusa tra il teatro dei sogni bianconeri – presente e futuro – e il racconto di un passato che non si dimentica mai, come il Pallone d’Oro vinto da Omar Sivori nel 1961, osservato da vicino dal Fideo al J-Museum, e l’ingresso del campione argentino nella sala dei trofei dove si staglia l’inconfondibile Champions League, sogno-obiettivo della Juve e che Di Maria ha vinto una sola volta nel 2014 con la 22 del Real Madrid. Lo stesso numero di maglia che l’ex Paris Saint-Germain indosserà in bianconero, almeno per una stagione intera. E il popolo juventino non vede l’ora di vederlo in azione.Guarda la galleryDi Maria, le immagini del suo primo tour juventino LEGGI TUTTO

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    In delirio per Di Maria come quando arrivò CR7: Juve, il ruggito degli Agnelli

    Seimila tifosi che, in Rete, seguono il volo notturno del suo Cessna da Parigi a Torino, per essere proprio sicuri che Di Maria abbia scelto la rotta giusta e il nuovo Angelo bianconero scenda alla Continassa. Dove, il mattino dopo, centinaia di fan sgomitano al solo vederlo, inscenando un’accoglienza trionfale che solo Ronaldo, quattro anni fa, aveva saputo scatenare. E, se possibile, il primo tributo a Pogba sarà ancora più entusiasmante, per solennizzarne il ritorno a casa dopo sei anni. Dietro la debordante passione bianconera di queste ore c’è la smania di rivincita covata da milioni di sostenitori, frustrati dalla stagione della Grande Delusione che, invece, immaginavano fosse foderata di gloria, stante il ritorno in panchina di Allegri, l’uomo del quinquennio d’oro. Di Maria e Pogba sono stati presi sei mesi dopo Vlahovic; Chiesa non vede l’ora di ripartire; Koulibaly e Zaniolo sono obiettivi non più inconfessati: e pazienza se de Ligt andrà via, sarà per 110 milioni e arriverà un sostituto all’altezza: è il ruggito degli Agnelli a esaltare una tifoseria che chiede alla squadra di non steccare più e vorrebbe che il campionato cominciasse domani. A uno a uno, i tasselli del mosaico vanno al loro posto: la nuova Juve sarà più forte e auspicabilmente più votata a vincere della vecchia, arrivata soltanto quarta e sconfitta dall’Inter nelle due finali delle coppe tricolori.Il rutilante mercato by Arrivabene & Cherubini ha messo la sordina all’hashtag #allegriout che aveva ripreso a impazzare alla fine della stagione, per non dire delle accese discussioni sulla scarsa qualità del gioco e sull’incapacità di servire adeguatamente Vlahovic .Ma il primo a sapere che non può più sbagliare è proprio il tecnico . Il sorriso smagliante con il quale ha accolto Di Maria è tutto un programma. Mescola fiducia e speranza. Deve sfociare in vittoria. Alla Juve dicono sia l’unica cosa che conti. Dipende. Ma aiuta.Guarda la galleryJuve, l’annuncio di Di Maria tra Mate, gol e 22 FOTO LEGGI TUTTO

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    Di Maria e Paredes, vacanze insieme e vista sulla Juve

    TORINO – Verrebbe quasi da immaginarselo che chatta con l’agente per chiedere aggiornamenti sull’interesse della Juventus nei suoi confronti. O magari, visto il clima di totale relax in cui è immerso, Leandro Paredes sta semplicemente passando il tempo con lo smartphone, steso sull’enorme divano della villa di Ibiza dove sta passando le vacanze: divano che ospita anche le famiglie Lo Celso e Di Maria, tutte impegnate nello stesso passatempo. Tranne il Fideo, anche lui con il telefono in mano, ma per filmare la scena e farne poi una story su Instagram, con il titolo “Momento smartphone”.Guarda la galleryDi Maria e Paredes, amici che la Juve vuole tenere uniti

    Momento smartphone, ma anche momento di calciomercato, che oggi inizia ufficialmente, e momento di telefonate e chat al calciomercato legate. Di Maria al riguardo ha ormai ben poco a cui pensare, se non agli aspetti logistici del trasferimento a Torino: l’accordo con la Juventus è fatto, l’ingaggio del trentaquattrenne argentino da parte della società bianconera deve soltanto essere annunciato. E, se non state leggendo il giornale di prima mattina, potrebbe anche essere già successo. Ed è successo, anche se forse non stava succedendo mentre Di Maria lo riprendeva, che Paredes abbia chiesto al proprio entourage notizie sull’interesse nei suoi confronti della società bianconera. Perché l’interesse c’è e ieri mattina il ds bianconero Federico Cherubini lo ha manifestato a un emissario del Paris Saint-Germain.

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    Sullo stesso argomentoJuve, Paredes avanza: pronto il verticeCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Juve, guarda Chiesa: già concentrato sul gioco. E con Di Maria e Vlahovic sarà boom

    TORINO – La Juve ha… Fede. E Fede è già concentrato sulla Juve. In vacanza a Portofino con la compagna, Federico Chiesa mette nel mirino le prossime tappe: in squadra a fine agosto-primi di settembre e inserimento graduale a seconda delle risposte. Il recupero sta andando bene dopo l’operazione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro in Austria, a gennaio. Ha lavorato a lunga alla Continassa (la sala mensa era aperta per lui e per gli addetti ai lavori del centro sportivo) prima di concedersi qualche giorno di relax. La tabella è così stilata: l’idea è essere già a un buon punto con la condizione a ottobre, ma molto dipenderà dalle sensazioni che avrà il ragazzo. Certo, con Dusan Vlahovic e Di Maria l’intesa pare naturale, a base di sgroppate, assist e gol a tutta velocità. I tifosi della Juve già sognano. 

    LA PAROLE  «Quando torno? Penso di essere pronto per inizio settembre, però vediamo se riusciamo ad anticipare i tempi – ha detto nell’ultima intervista – Il mio sogno è quello di rientrare il prima possibile, ma ci sono delle tabelle da rispettare. Lo staff medico è fantastico e mi sta aiutando in tutto e per tutto. Ho iniziato a correre e a fare i primi cambi di direzione. Con Vlahovic mi trovo benissimo in campo, poi siamo amici. Non vedo l’ora di giocarci insieme e di dargli dei palloni buoni per segnare qualche gol in più. La maglia numero 10? Fa piacere a chiunque e alla Juve rappresenta qualcosa di incredibile, visto che l’hanno indossata dei campioni. A luglio saprete il numero che vestirò. Di Maria? «È un fuoriclasse. La mia posizione? Mister Allegri sa bene dove rendo al meglio, sull’esterno destro o sinistro». LEGGI TUTTO

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    Di Maria, famiglia e fede: i pilastri dell'Angel Juve

    Famiglia e fede. Tanto del mondo di Angel Di Maria ruota intorno a questi due elementi. La famiglia di origine, prima di tutto: papà Miguel, calciatore mancato a causa di un infortunio al ginocchio e costretto a spezzarsi la schiena in una miniera di carbone, mamma Diana che lo aiuta, come le due sorelle, Vanesa ed Evelyn, e lui stesso, a distribuire legna e carbone arrivando spesso agli allenamenti con le mani sporche e con qualche piccola ferita. È il medico di famiglia a consigliare lo sport a quel bambino così gracile, da meritarsi il soprannome di Fideo, spaghetto, ma iperattivo tanto che in casa spacca tutto.Sullo stesso argomentoJuve, Di Maria sempre più vicino: altro indizio social della moglieCalciomercato Juventus

    A 6 anni viene iscritto al piccolo club El Torito dove viene accompagnato agli allenamenti dalla mamma – che gli ha salvato la vita quando a un anno è caduto in un pozzo – in bicicletta, e dove viene subito notato dagli scouting del Rosario Central che offrono 26 palloni per il bambino, promessa però non mantenuta. Quando, a 19 anni, arriva la chiamata del Benfica, ai genitori Angel dirà: «Adesso basta, a voi ci penso io» ricordando i sacrifici e le tante rinunce patite dalla famiglia, anche soltanto per comprargli un paio di scarpe da calcio. E poi c’è la famiglia che el Fideo ha messo su, il legame strettissimo con la moglie, Jorgelina Cardoso, conosciuta nel 2009 e spostata due anni dopo, e le due figlie Mia, di 9 anni, e Pia di 5.

    Sullo stesso argomentoJuve, Di Maria: tutto pronto per l’annuncioCalciomercato Juventus

    Un rapporto speciale tanto più che la coppia ha rischiato di perdere Mia, nata prematura, a solo sei mesi. I medici le avevano dato il 30 per cento di possibilità di sopravvivere, ma la neonata ce l’ha fatta. Alla moglie e ai figli dedica ogni momento libero, tanto da raccontare che con loro si allena più che in campo perché lo tengono costantemente in movimento. A dargli la forza per stare accanto alla figlia Mia nei momenti difficile e lottare insieme a lei è stata anche la fede: Di Maria è molto credente e ha anche tatuato il volto di Gesù sul polpaccio. Ma non è l’unico: prima di partire per l’Europa, ingaggiato dal Benfica, insieme con sei amici d’infanzia si era fatto tatuare sul braccio sinistro la frase «Nascere a El Perdriel è stata e sarà la cosa migliore che mi sia mai capitata in vita mia», rivendicando le origini umili di chi nasce in un quartiere disagiato di Rosario. L’ultimo tatuaggio risale invece all’anno scorso, quando si è tatuato sulla coscia la Coppa America, conquistata dall’Argentina anche grazie al suo gol.

    Guarda la galleryJuve-Di Maria, tempesta di ironie e reazioni social tra attesa e conferme LEGGI TUTTO