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    Clamoroso: l'Instituto Córdoba meglio di Bayern e Psg!

    Un pareggio per salire sul tetto del mondo. Dopo lo 0-0 ottenuto contro l’Huracán, una squadra argentina si è tolta la soddisfazione di precedere i giganti d’Europa, i top team di mezzo mondo. E, ancora più a sensazione, non si parla di una rappresentante de Las Cinco Grandes, delle 5 supercorazzate del fútbol argentino: niente Boca Juniors, River Plate, Racing Club, Independiente o San Lorenzo de Almagro, insomma. In cima al mondo c’è l’Instituto Cordoba, la squadra in cui è cresciuta la Joya Paulo Dybala, che è tornato in Primera División dopo 17 lunghissimi anni di attesa. LEGGI TUTTO

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    Dybala, ossessione Lego: fa a “mattoncini” la sua Lamborghini Urus ST-X

    Che Dybala sia un grande appassionato di auto non è certo una novità, ancora di più che lo sia del Marchio Lamborghini. Non sapevamo, però, che l’amore per la Casa di Sant’Agata Bolognese fosse così grande tanto da spingere l’attaccante della Roma a dedicarsi addirittura al montaggio dei modellini in mattoncini. Suoi suoi social, Paulo ha infatti postato una foto che lo ritrare impegnato a montare la replica Lego Speed Champions della Lamborghini Urus ST-X, il primo Suv da competizione del Marchio italiano.
    Lamborghini in garage e in casa
    Lego ci ha abituato a kit decisamente realistici e ricchi di dettagli, come nel caso della Lamborghini Urus ST-X scelta dall’attaccante argentino della Roma, che viene fornita con una linea di partenza con luci e anche minifigure di piloti da corsa. La Urus ST-X fa parte di un set in coppia con la Huracán Super Trofeo EVO. In totale si tratta di 659 mattoncini: un passatempo che coinvolge sia grandi che piccoli, e a quanto pare anche i calciatori della Serie A. Il set costruibile non richiede batterie.
    Una dimostrazione che Dybala al Marchio di Sant’Agata Bolognese non sa proprio resistere. Nel suo ricco garage, infatti, fa già bella mostra di sé una Lamborghini Aventador S Roadster da 740 CV e 350 km/h di velocità massima, di colore giallo, acquistata nel maggio 2021 per festeggiare il suo 100° gol con la maglia della sua ex squadra, la Juventus.
    Guarda la galleryDybala alla Roma: ecco le supercar che la Joya porterà nella Capitale LEGGI TUTTO

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    Roma, Del Piero su Dybala: “Merito della mentalità Juventus”

    Una doppietta da leader della Roma che vuole dire la sua nella corsa Champions: Paulo Dybala illumina l’Olimpico e stende la Fiorentina nel posticipo del 18° turno di Serie A. Prestazione maiuscola della Joya che da campione del Mondo si è preso i giallorossi sulle spalle in questo avvio di 2023. A giudicare la gara dell’argentino è Alessandro Del Piero dagli studi di Sky, che commenta così il momento dell’ex bianconero: “Dybala ha scelto la Roma rispetto ad altre squadre, sicuramente se ti senti amato stai bene e lui lo ha percepito dall’inizio, Roma lo ha accolto con una standing ovation proprio per aver scelto Roma”.

    Roma, Del Piero su Dybala: “Meirto della mentalità Juventus”

    L’ex capitano bianconero prosegue: “Anche ai Mondiali si è vista una squadra che ha vinto giocando in modo antico, tutti a disposizione del dieci. Non è scontato che i giocatori vogliano farlo, anche se il dieci si chiama Messi. Nel calcio attuale tutti devono correre tanto, se ora lo fa è perché ha una mentalità e spirito di sacrificio dato anche dagli anni alla Juventus. Nella Roma ha trovato tutto ciò che gli serviva, sia lui che Abraham stasera hanno capito che non sempre i numeri determinano se hai fatto una bella stagione o no”. LEGGI TUTTO

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    Roma-Fiorentina, il retroscena di Mourinho su Dybala: “Gli ho telefonato dopo i Mondiali”

    ROMA – È Paulo Dybala l’uomo copertina di Roma-Fiorentina. La Joya, dopo aver piegato il Genoa con un suo gol negli ottavi di finale di Coppa Italia, ha realizzato una splendida doppietta contro la squadra di Vincenzo Italiano permettendo ai giallorossi di risponde ai successi di Lazio e Atalanta e agganciando le due formazioni al quinto posto con 34 punti, tre in meno della zona Champions. Mourinho, nel postpartita ha commentato: “La partita è stata difficile, loro sono molto bravi e anche in dieci sanno gestire la palla e la partita. Noi abbiamo difeso bene, siamo stati sempre in controllo, ma mi piacerebbe un po’ più di qualità, più gente che voglia la palla. Serve un po’ più di qualità, un po’ più di fiducia”.
    Mourinho sul mercato della Roma. Quanti complimenti per Dybala!
    Con giocatori diversi da questi? “Non mi aspetto che arrivi nessuno – la risposta di Mourinho – il direttore è stato molto onesto e diretto, ha detto delle parole che di solito a un allenatore non piace sentire: tutti gli allenatori vogliono sentire che ‘abbiamo tanti soldi a disposizione’, io ho avuto situazioni così, club senza limiti, ma è un profilo che non è il nostro. Lavoriamo con le qualità che abbiamo. Il fatto di non prendere gol ci dà una buona possibilità di vincere, perché siamo una squadra che non segna tanto”. Il portoghese ha vissuto la partita con meno enfasi del solito: “Ho paura dei cartellini rossi, tante volte vado lì e qualche volta una parola più dura mi scappa, non sono un santo, e non mi piace star fuori – spiega – “. Infine incensa Dybala: “Paulo oltre che un grande giocatore è anche un ragazzo speciale. Dopo i Mondiali voleva tornare il primo gennaio, io gli ho chiesto di tornare il 29 dicembre perché gli ho spiegato quanto fosse importante per noi. Lui mi ha chiamato il 27 per farmi sapere che sarebbe arrivato il 28. Questo è Dybala”. LEGGI TUTTO

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    Dybala, all'archivio della Roma la sua medaglia d'oro Mondiale

    ROMA – Mentre a Roma Paulo Dybala sembra correre verso una maglia da titolare contro il Bologna, la Joya ha deciso di fare un regalo molto prezioso alla società giallorossa. Il giocatore, rientrato dal Qatar da campione del mondo, ha infatti scelto di affidare all’archivio storico del club la sua medaglia di Campione del Mondo.Guarda la galleryMessi alza al cielo la Coppa del Mondo: è festa Argentina!
    Dybala affida la medaglia d’oro alla Roma
    Un prestito gradito e certificato dalla foto pubblicata dal club sui propri account, in cui si vede Dybala, con guanti bianchi con la griffe della Roma, tenere in mano la medaglia d’oro vinta nella finale contro la Francia. Questa sarà custodita appunto dal club durante la permanenza dell’argentino nella Capitale. LEGGI TUTTO

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    Roma, tris alla Viterbese aspettando il Bologna

    ROMA – Finisce 3-1 l’amichevole a porte chiuse giocata a Trigoria tra Roma e Viterbese. I giallorossi di José Mourinho chiudono con una vittoria il loro 2022 e mettono nel mirino il Bologna, avversario dei capitolini all’Olimpico il 4 gennaio alle 16.30 al ritorno in campo della Serie A. La prima frazione di gioco si chiude sul 2-0 con le reti di Pellegrini e Zaniolo. Nella ripresa Abraham firma il tris prima che Volpicelli segnasse il gol della bandiera per gli ospiti. Prima del fischio d’inizio un minuto di silenzio in onore di Pelé, scomparso giovedì all’età di 82 anni.
    Roma-Viterbese: Karsdorp in campo, per Dybala lavoro a parte
    Lo Special One ha riproposto dall’inizio la difesa a tre con Mancini, Smalling e Ibanez mentre nel finale ha regalato alcuni minuti a Karsdorp nonostante il muro contro muro. I legali dell’olandese, infatti, vogliono la cessione o le scuse del tecnico per poter far rimanere il loro assistito a Trigoria. La Roma, invece, da parte sua per il momento non intende fare marcia indietro e dopo aver multato il giocatore è disposta a lasciarlo partire nel mercato di gennaio solo a fronte di una cessione a titolo definitivo. Lavoro personalizzato per il neocampione del mondo Paulo Dybala, rientrato soltanto all’alba di giovedì nella Capitale, dopo i festeggiamenti in patria per il terzo titolo iridato dell’Albiceleste. La Joya scalda i motori in vista della gara contro il Bologna. LEGGI TUTTO

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    Soulé, la Juve Next Gen e un futuro scritto da star

    TORINO – A 19 anni il Mondiale al via in Qatar dovrà ancora guardarlo in tv, ma sono tutti concordi: Matias Soulé si prenderà presto la Nazionale argentina, lui che nell’under 20 albiceleste sta prendendo le misure del nuovo abito in arrivo. Nel frattempo l’esterno/trequartista della Juventus si destreggia nella Next Gen che sta scalando la classifica del campionato di Serie C dopo il successo (1-0) sul campo della Pro Patria. Un tempo e mezzo per Matias, trascorso a tentare di disegnare calcio tra le sagome avversarie, prima di lasciare il campo. A bilancio ecco, soprattutto, uno scivolone sul prato nel tentativo di intercettare un assist di Nicolò Cudrig, a coronamento di un match in cui i due si sono sovente cercati, trovati altrettanto spesso, e più di una volta il buon Matias l’ha messa sul personale ingaggiando succosi duelli, uno contro uno, con i difensori di casa.
    Cosa sarà di Matias
    Buona prestazione, dunque, per Soulé da ala destra nel 4-4-2 di Massimo Brambilla, fermo restando che la prospettiva del ragazzo cresciuto a pane e giovanili juventine è stabilmente la prima squadra di Massimiliano Allegri. Dieci presenze stagionali tra Serie A, C e Coppe per colui che, per alcuni, potrà ripercorrere le orme di Paulo Dybala, per altri è una sorta di potenziale “nuovo Di Maria”, aspettando magari che Angel decida di mettere il suo marchio sulla Juventus di questa stagione, prima di lasciarla per ascoltare il suo cuore. Intanto Soulé darà ancora una mano consistente alla seconda squadra bianconera, con un modello di calcio e di prestazione in mente: i 25 minuti finali di Lisbona, 25 ottobre 2022, con la Juve sotto 4-1. Quel Matias è stato di livello mondiale.
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    Roma-Torino, Dybala: “Il rigore? Ho alzato la testa e c'era Belotti sul dischetto”

    ROMA – Paulo Dybala è stato l’uomo chiave nell’assalto finale della Roma per strappare il pareggio contro il Torino tra rigore procurato (poi sbagliato da Belotti) e la traversa colpita dalla quale è nata la rete di Matic al 94′. L’ex Juventus, accolto con un boato dall’Olimpico al momento dell’ingresso, ha parlato ai microfoni di Dazn e Sky Sport nel post-partita: “Ho sempre detto che l’affetto della gente è stato incredibile. Ho lavorato tanto in questi giorni, volevo giocare. Mi sarebbe piaciuto rientrare prima, ma per questione di tempi non ho potuto farlo. Oggi ho parlato con il mister e gli ho detto che io ero a disposizione nonostante la convocazione al Mondiale. Volevo aiutare la squadra”.
    Sulla scossa data al momento dell’ingresso
    “Cerco sempre di dare i meglio per cambiare le partite, oggi eravamo sotto, mancavano pochi minuti, loro cercavano di difendere e noi abbiamo cercato di dare qualcosa in più. Era meglio reagire prima per poter vincere ma fino all’ultimo ci abbiamo provato”.
    Su cosa manca alla Roma
    “Credo che più che qualità dobbiamo avere più energia dal primo minuto, non possiamo aspettare che c i succeda qualcosa per accenderci. Nel primo tempo abbiamo cercato tanto la palla lunga contro una squadra fisica come loro. Dobbiamo avere più personalità, non avere paura sennò diventa difficile”.
    Sul rigore calciato da Belotti
    “No, non c’era scritto chi doveva calciarlo. A volte è una questione di secondi la decisione, io ho alzato la testa e Belotti aveva la palla in mano. Lui se la sentiva di calciare e io l’ho lasciato. Per me non c’è problema, è un attaccante che ha fatto tantissimi gol. Oggi purtroppo ha sbagliato il rigore, ma poteva succedere a chiunque”.
    Sul caso Karsdorp
    “Quando è successo non c’ero. Non l’ho vissuto dal vivo. Ovviamente ho parlato con i miei compagni nello spogliatoio e tante cose rimangono lì dentro. Siamo un gruppo unito, dobbiamo rimanere insieme e noi saremo vicino a qualsiasi calciatore, sia quelli che faranno bene sia quelli che faranno male”.
    Guarda la galleryRoma-Torino, Belotti sbaglia il rigore e chiede scusa ai tifosiIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO