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    Baldanzi: “Miretti, Scalvini e Fabbian, anche in Italia abbiamo i Bellingham, i Gavi e i Pedri”

    L’Empoli è fucina di talenti. Storicamente ne ha sempre lanciati tanti. Una vera e propria fabbrica per la crescita del talento. Dall’arrivo a Monteboro fino alle porte della prima squadra sono tanti i giocatori che, tra presente e passato, hanno vissuto la gioia di cimentarsi con il calcio dei grandi. L’ultimo in ordine cronologico è Tommaso Baldanzi. Una stagione davvero importante la sua con quattro reti è uno dei classe 2003 più decisivo in Europa. Quattro gol in campionato compreso quello da tre punti contro l’Inter. I paragoni non si sprecano, ma piedi per terra senza montarsi la testa. Un po’ come l’intervista rilasciata a Dazn nel format ‘Piedi x Terra’ dove si è raccontato tra aneddoti, obiettivi e la sua Empoli. Guarda la galleryBaldanzi decide Inter-Empoli: l’esultanza alla Del Piero gela il Meazza
    Empoli, la fabbrica del talento: Baldanzi si racconta
    L’Empoli è casa sua. C’è cresciuto e da piccolo seguiva dallo stadio le partite della prima squadra: “Il mio primo ricordo dell’Empoli è una partita dei play-out di Serie B. Oggi è un onore giocare con Caputo e Tonelli, che qualche anno fa vedevo dalla tribuna Allo stadio andavo con mio nonno e sono sicuro che sarebbe orgoglioso di me”. La dedica con lo sguardo volto al cielo dopo ogni gol e quel “tatuagio a lui dedicato”. Ragazzo per bene e con la testa sulle spalle conscio delle sue qualità e di dover ancora migliorare sotto diversi punti di vista. 
    “Difficile azzardare paragoni con i vari Gavi, Bellingham o Pedri, ma anche in Italia ci sono tanti talenti”. Lui è tra questi, un diamante che ad Empoli hanno saputo coccolare e far brillare nel momento giusto. Ma per il classe 2003 ci sono anche altri ragazzi intressanti: “Miretti, Fabbian e Scalvini tra quelli della mia età mi piacciono tanto”. Poi il rapporto con i vari allenatori avuti: “Buscé è come un secondo padre”, ma non solo “Zanetti mi ha aiutato tantissimo. Se stiamo facendo cosi bene è merito suo. Poi devo ringraziare anche Dionisi e Andreazzoli per aver creduto in me”.  LEGGI TUTTO

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    Empoli-Torino, Paro: “Potevamo vincerla. Ilic? Non è stato ancora annunciato”

    EMPOLI – Rimonta folle del Torino che riesce ad acciuffare il pari, da 2-0 a 2-2, sul campo dell’Empoli grazie alle reti di Ricci e Sanabria. Nel finale anche la possibilità di vincerla con un clamoroso palo di Miranchuk e al termine della gara, Matteo Paro, vice di Juric, commenta così: “Nel primo tempo abbiamo sofferto il gioco dell’Empoli, ci stavano controllando bene. Nel secondo tempo abbiamo aumentato il palleggio mandandoli fuori giri e la squadra ha creatoparecchie occasioni. Sul 2-0 non era facile restare in partita, un applauso ai ragazzi per averci creduto. Peccato perchè abbiamo creato i presupposti per vincerla. L’Empoli ha messo in difficoltà tante squadre, ci eravamo preparati per essere più attivi, ma loro hanno preso l’inerzia. Nel secondo tempo abbiamo creato più occasioni”.
    Paro: “Ilic? Preferisco parlare di chi è sceso in campo”
    “Miranchuk e Sanabria? Ci hanno dato sicuramente una grande mano contro questo Empoli, con loro c’era più sintonia, forse perchè loro pensavano di controllare melgio il risultato. Siamo stati bravi e pazienti per creare occasioni”. Questi i due cambi che hanno permesso ai granata di cambiare la partita, con Paro che non interviene sul mercato: “Ilic non è stato annunciato, preferieri parlare dei giocatori scesi in campo oggi. Poi vedremo il futuro, quindi pensiamo a Firenze”. Sulle possibili uscite, conclude: “La società è al corrente dell’importanza dei giocatori, sceglierà il meglio per la squadra”. LEGGI TUTTO

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    Torino, con la qualità si vince. Il problema è che entra tardi…

    INVIATO A EMPOLI – La qualità fa la differenza e il Toro riesce a evitare la sconfitta quando Juric cambia la faccia alla formazione innestando Miranchuk, Sanabria e Lukic. Da 2-0 per l’Empoli a 2-2 tra l’82’ e l’85’, con un palo preso dal russo giusto al 90’ (e in precedenza aveva già colpito un legno anche Ricci, ex dei toscani, autore di un secondo tempo splendido per efficacia e qualità). Se i granata avessero vinto non avrebbero rubato nulla, nel conteggio complessivo delle occasioni create. Resta una rimonta tonificante in vista del quarto di finale di Coppa Italia a Firenze.

    Empoli-Torino 2-2: tabellino e statistiche

    Primo tempo a passeggio…

    Il Torino si è allenato per 45 minuti, i primi, con un minimo di turnover adottato da Juric (dentro Seck, Radonjic e Bayeye per Sanabria, Miranchuk e Singo): un po’ per tattica specificatamente anti-Empoli, un po’ per evitare di sprecare troppe energie in vista dei quarti di Coppa Italia. Non inevitabile, ma quasi, che potesse combinare poco davanti e poi prendere un gol davanti a un Empoli più manovriero e portato alla corsa, pur quasi sempre controllato dallo schieramento corto dei granata. Cosa che infatti è capitata nell’unica situazione in cui una disattenzione in marcatura si è materializzata (37’): allorché un angolo battuto alla perfezione da Marin sul primo palo ha visto un solitario Luperto scattare da dietro (immobile Ricci, inizialmente vicino al difensore) e bruciare Rodriguez di testa in anticipo, con Milinkovic-Savic stecchito a metà strada.

    …secondo tempo di corsa

    La qualità fa la differenza nella ripresa, anche se dopo un palo di Ricci e un miracolo di Vicario su un tiro a giro di Miranchuk l’Empoli trova all’improvviso il classico golaço con Marin (un missile forse leggermente deviato da Schuurs all’incrocio). Gli ingressi del russo, di Sanabria e di Lukic trasformano comunque il Toro, progressivamente: i granata dominano il possesso, al 37’ l’ex Ricci sublima il suo ottimo secondo tempo con un tocco volpino in area riaprendo la partita e appena 3’ dopo Sanabria con un tiro da fuori firma il 2-2. L’Empoli, già da un po’ alle corde, rischia di crollare definitivamente, ma viene salvato ancora da Vicario (parata ancora su Ricci) e poi da un altro palo preso da Miranchuk col suo sinistro al solito vellutato. Curiosità, per concludere: Sanabria, autore del 2-2, aveva segnato con la maglia del Genoa 4 anni fa, anche all’epoca il 28 gennaio qui a Empoli, la sua prima rete in A.   LEGGI TUTTO

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    Zanetti: “Talento, studio e idee, vi racconto il mio Empoli”

    Parla l’allenatore dei toscani: “Siamo al nono posto ma non cambia nulla. L’obiettivo è salvarci. Baldanzi? Gioiello puro. Vicario un fenomeno”La provincia dei miracoli colpisce ancora. L’Empoli sforna sempre talenti e, là dove sbocciò tra gli altri Luciano Spalletti, lancia un altro baby tecnico del grande avvenire. Il successo a casa Inter, è la ciliegina sulla torta che ha preparato Paolo Zanetti. All’inizio dell’avventura, ci aveva rivelato l’obiettivo: “Arrivare al risultato mediante un’idea di gioco che possa valorizzare i giocatori e divertire la gente”. LEGGI TUTTO

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    Baldanzi: “Arrogante, ma solo quando gioco. E l’Inter è il nostro esame di maturità”

    Il giovane trequartista toscano a San Siro: “Non sento la pressione, loro in Supercoppa hanno dimostrato di essere una grandissima squadra. Io intanto lavoro per mettere su qualche chilo…”Nel ristretto panorama degli Under 23 del nostro campionato, Tommaso Baldanzi occupa di sicuro un posto in prima fila. Tre gol in 9 presenze, posto quasi fisso grazie al “pollice” verde di Zanetti. LEGGI TUTTO