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    Ciardi, un altro talento in fuga: a 16 anni saluta l'Inter e va al Salisburgo

    Trequartista e numero 10 nelle Nazionali giovanili, ha detto subito sì al club austriaco. Dietro la scelta, la volontà di fare un’esperienza all’estero e di giocare in una prima squadra Per vedere la camera in cui sta alloggiando bisognerà aspettare ancora un po’. Alessandro è appena arrivato in Austria e non ha avuto molto tempo per sistemare vestiti e oggetti personali. Prima le visite mediche, poi la firma del contratto e i primi allenamenti col Salisburgo, che lo ha ufficializzato martedì. LEGGI TUTTO

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    Riva: “Pelé era di un altro pianeta. Ma vorrei rigiocare quella finale…”

    L’ex bomber azzurro: “Lui e Maradona sono stati superiori a tutti. La sfida col Brasile a Messico 70 la perdemmo perché eravamo cotti dopo la semifinale con la Germania Ovest”La voce tradisce un filo di commozione, perché Pelé è stato un mito anche per il più forte dei nostri attaccanti, che dopo quasi mezzo secolo detiene ancora il record di gol (35) con la maglia della Nazionale. Gigi Riva, nella sua area preferita di Cagliari, abbassa l’audio del televisore e tra una sigaretta e l’altra ci regala i personalissimi ricordi del campione brasiliano che ha sempre ammirato, in campo e fuori. LEGGI TUTTO

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    Gol, sorrisi e un mare mai visto: Musah, il “portiere volante” che in Italia nessuno fermava

    Fino al 2012 il centrocampista del Valencia seguito dall’Inter ha vissuto in Veneto, dove ha cominciato a giocare a calcio strapazzando i pari età con la sua velocità impressionante: i suoi anni al Giorgione raccontati da uno dei suoi allenatori”Signore, suo figlio è un 2002. La scuola calcio comincia dai bambini di un anno più grandi”. Ma si può fare un’eccezione: prova a giocare con gli altri bambini, se poi si mette a piangere torna dal papà in tribuna. “In che ruolo vorresti giocare?”. “Portiere”, risponde il piccolo Yunus Musah. Prima azione: parata, pallone a terra, fuga palla al piede da porta a porta. È la prima scintilla con il calcio, la prima di tante. LEGGI TUTTO

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    Il Siviglia punta Muriqi, la Lazio guarda interessata

    Il momento del Siviglia è tutt’altro che positivo. La squadra allenata da Jorge Sampaoli si trova attualmente in zona retrocessione e la dirigenza iberica vuole subito correre ai ripari, rinforzando il suo reparto offensivo. Occhi puntati, quindi, su Vedat Muriqi, centravanti kosovaro del Maiorca. La Lazio attende interessata la vicenda. LEGGI TUTTO

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    Bidone all’Inter, si è mangiato la Juve: così è risorto Joao Mario

    Dopo l’exploit con il Portogallo a Euro2016 viene acquistato dai nerazzurri per 40 milioni, ma non convince. Oggi è un punto fermo del Benfica, ne sanno qualcosa i bianconeri, puniti dal portoghese in entrambe le gareChissà perché Joao Mario rende solo in Portogallo. Sarà il contatto con l’Oceano, i confini d’Europa, o forse la sensazione che il tempo scorra più lentamente, come se nessuno ti stesse inseguendo. Quel fado che vuol dire destino, ma anche destinazione. Joao ha girato come una trottola. Ha giocato in Italia, in Inghilterra e in Russia, ha perso con Capo Verde in amichevole e poi ha vinto l’Europeo. LEGGI TUTTO

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    Ronaldo: “Ero un gladiatore. Non andrò mai in panchina. La A tornerà grande”

    Il campione brasiliano si confessa: “Ho preso tanti ceffoni, da due anni e mezzo vado in terapia e capisco meglio ciò che sentivo. L’Italia investa sui giovani”Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci22 ottobre
    – Madrid “C’è tanto dramma” dice Ronaldo Nazario del documentario realizzato da Dazn su un pezzo tragico e trionfale della sua vita. Ronaldo sorride. Ronaldo ride. Tanto. Ronaldo ha sofferto. E continua a farlo. E questo bel film che da noi uscirà il 2 novembre assume i contorni della catarsi. Del viaggio al centro della sofferenza di un ragazzo fenomenale baciato dal talento e schiaffeggiato dalla vita. LEGGI TUTTO

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    Wanda e Maurito, la più grande operazione di marketing tra campo e lenzuola

    È finita dopo 9 anni e un milione di selfie la relazione dei coniugi Icardi, trasformata – soprattutto grazie a lei – da normale storia d’amore in un reality a puntate che produce reddito e moltiplica la popolarità Cinquantanove parole per annunciare la fine, mancano però le uniche due che contano. Non viene mai menzionato Maurito, non compare la parola “Amor”. Titoli di coda, riaccendete le luci in sala. This is the end. Ma ora che è finita – l’ha detto lei che è finita – perché siamo ancora tutti qui a guardarci attorno sospettosi aspettando che da qualche parte compaia la scritta con l’invito a scaricare il prossimo episodio, come nelle serie tv? LEGGI TUTTO

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    La Perestrojka di Gorbaciov nel calcio

    Non solo politica. Tra i tanti meriti dell’ultimo presidente dell’Urss scomparso a 91 anni rientra anche la spinta al rinnovamento che segnò la svolta dello sport del suo Paese. Ed ecco quali furono le tappeNel marzo del 1995 Mikhail Gorbaciov passò una giornata torinese con Gianni Agnelli e dopo aver parlato di passato – la Fiat aveva stabilimenti nell’ex Unione Sovietica fin dagli Anni 60 quando nel Volga era sorta “Togliattigrad” – e di futuro – il mondo era cambiato e stava cercando in quegli anni un nuovo equilibrio politico – la conversazione scivolò quasi naturalmente sul calcio. LEGGI TUTTO