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    “No Goal e Under 1,5 primo tempo” sempre presenti con Legia e Napoli

    Il Napoli dopo aver battuto la Salernitana in campionato si prepara ad affrontanre il Legia (al momento capolista del girone con un paio di lunghezze di vantaggio sull’undici di Spalletti e sul Leicester) in trasferta. All’andata, allo stadio Diego Armando Maradona, i partenopei sono riusciti a vincere per 3-0 segnando tutte le reti nella seconda frazione di gioco. E proprio questo aspetto ha fornito lo spunto per osservare una situazione abbastanza particolare che caratterizza entrambe le squadre in campo.
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    Tutto (o quasi) sempre nella ripresa
    Se nei tre incontri fin qui disputati da Legia e Napoli le emozioni più forti (e le reti) sono state quasi sempre registrate nel secondo tempo va da sé che nel primo di fuochi d’artificio se ne sono visti pochi. I polacchi sono primi nel Gruppo C grazie a due vittorie iniziali consecutive per 1-0: la prima a Mosca contro lo Spartak con il gol vittoria al 91’ mentre la seconda è arrivata, in casa, contro il Leicester con la rete-partita messa a segno al 31’ (una delle rare eccezioni). Il terzo impegno, quello già ricordato a Napoli, con tutti e tre i gol incassati nella ripresa. Per Osimhen e compagni, oltre alla tripletta al Legia regalata tra i minuti 76 e 95, il ko interno per 2-3 con lo Spartak Mosca (vantaggio azzurro con Elmas dopo pochi secondi di gioco) causato dallo sciagurato intervento di Mario Rui su un avversario dopo neanche mezz’ora di gioco che ha permesso alla formazione russa di realizzare tre reti nella ripresa (Osimhen ha accorciato le distanze nel recupero) e il pareggio per 2-2 all’esordio in casa del Leicester con vantaggio degli inglesi al 9’ e poi le altre reti nel secondo tempo.
    Riassumendo fino a metà gara è accaduto che…
    Sulla base delle cinque partite fin qui disputate in Europa League da Legia Varsavia e Napoli emerge che i parziali alla fine del primo tempo sono i seguenti: Spartak Mosca-Legia 0-0, Legia-Leicester 1-0, Napoli-Legia 0-0, Napoli-Spartak Mosca 1-0, Leicester-Napoli 1-0. Il che, tradotto, significa sempre esito “No Goal primo tempo” e sempre “Under 1,5 primo tempo”. Una tendenza che sarà ulteriormente confermata o che, come spesso accade (visto che tutte le serie che si ripetono “uguali” sono destinate a terminare), risulterà opposta alle precedenti? Ognuno, in questa particolare situazione, potrà decidere come meglio crede. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Legia Varsavia 3-0: Spalletti fa festa con Insigne, Osimhen e Politano

    NAPOLI – Il Napoli batte 3-0 il Legia Varsavia e conquista la prima vittoria nella fase a gironi dell’Europa League. Gli azzurri di Spalletti la vincono nell’ultimo quarto d’ora grazie alle reti di Insigne, autore di un supergol – il numero 112 con la maglia azzurra, Maradona è a 115 -, Osimhen, entrato nella ripresa e al suo nono sigillo nelle ultime otto, e Politano. Unica nota stonata della serata l’infortunio di Manolas, costretto a uscire al 72′ – “Mi sono stirato” ha detto rivolgendosi alla panchina poco prima di lasciare il terreno di gioco -. Prima sconfitta per il Legia Varsavia, che rimane comunque in vetta al Gruppo C. Riaperta dunque la questione qualificazione e domenica c’è la Roma all’Olimpico. Guarda la galleryIl Napoli fa festa con Insigne, Osimhen e Politano: Legia Varsavia ko
    Napoli-Legia: esordio dal 1′ per Juan Jesus, Demme e Mertens. Osimhen parte in panchina
    Nonostante nella conferenza stampa della vigilia abbia ribadito di non voler sentirne parlare, Spalletti opera un ampio turnover – sette cambi rispetto alla sfida contro il Toro – in vista del match di domenica all’Olimpico contro la Roma. Il tecnico azzurro schiera i suoi con il solito 4-3-3. Esordi assoluti dal primo minuto per Juan Jesus, Demme e Mertens, gli ultimi due fermati da problemi fisici in questo primo scorcio di stagione. Il belga prende il posto di Osimhen al centro dell’attacco, con Lozano a destra e capitan Insigne a sinistra, il tedesco occupa la mediana insieme a Elmas e Anguissa, unico a essere confermato a centrocampo rispetto al match di campionato contro il Torino (1-0). Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e appunto Juan Jesus – Mario Rui assente per squalifica – compongono poi la linea di difesa davanti a Meret. Michnjewicz risponde con un accorto 3-5-1-1 così composto: Miszta tra i pali, Jedrzejczyk, Wieteska, Nawrocki in difesa, Johansson e Mladenovic sono i quinti, Josué, André Martins e Luquinhas compongono la diga di centrocampo, mentre Rafael Lopes agisce alle spalle dell’unico terminale offensivo Muci.
    Napoli fermato da un super Miszta
    Il Napoli, che vola a punteggio pieno in campionato dopo otto giornate, ha bisogno dei tre punti per raddrizzare la classifica. Gli azzurri sono infatti ultimi nel Gruppo C di Europa League con un solo punto, quello conquistato al debutto – il Napoli era sotto 2-0 – in casa del Leicester. Il Legia Varsavia, invece, è primo grazie a due vittorie di misura. Spartak Mosca e Leicester, le altre due formazioni del girone, hanno giocato mercoledì, con Daka che ha firmato un incredibile poker nel 4-3 degli inglesi in terra russa. Prima serata decisiva, dunque, per il Napoli di Luciano Spalletti. Gli azzurri cercano di tenere in mano il pallino del gioco sin dalle prime battute: il primo squillo è di Lozano, ma il suo colpo di testa su sventagliata di Mertens è troppo centrale. Miszta si esibisce poi in due super parate, prima su cross deviato sempre del messicano e poi su un destro da posizione defilata di Mertens. È ancora il belga al 21′ a sfiorare il vantaggio, il suo tiro al volo sibila il palo e strozza in gola l’urlo dei tifosi sugli spalti del Maradona. Il Napoli preme, ma si trova davanti un muro: Miszta è infatti decisivo sul diagonale di Lozano. Per capire l’andamento della partita basta guardare il conto dei corner: al 33′ sono già nove quelli battuti dal Napoli, zero quelli del Legia. Al 42′ il Napoli protesta per un tocco di mano di Nawrocki, ma per Del Cerro Grande e il Var Alejandro Hernández non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. Prima del duplice fischio c’è tempo per il giallo a Manolas, secondo ammonito in casa Napoli dopo Juan Jesus.
    Insigne-Osimhen-Politano: festa al Maradona
    Le squadre rientrano dagli spogliatoi con gli stessi 11 della prima frazione di gioco. Subito brivido per i tifosi azzurri su un retropassaggio di Di Lorenzo, ma Koulibaly è bravo a salvare in scivolata e impedire all’avversario di involarsi da solo a tu per tu con Meret. Al 7′ grande estrerno destro di Demme sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla va vicinissima al palo per la disperazione dei supporters accorsi al Maradona. Qualche minuto dopo Miszta è ancora bravissimo a deviare con i piedi una conclusione di Insigne. La gara non si sblocca, così Spalletti mette dentro Osimhen e Fabian Ruiz per Lozano e Anguissa al 57′, passando a tre in difesa e alzando Di Lorenzo. 180″ dopo Insigne per Di Lorenzo che spizza di testa per Mertens, il belga non arriva per questione di centimetri e si dispera. Il Legia si avvicina per la prima volta alla porta di Meret al 75′, il tiro di Emreli si stampa sul palo. Sul capovolgimento di fronte eurogol di Insigne: il capitano del Napoli spara di controbalzo su cross di Politano, Miszta stavolta non può fare nulla: è 1-0. Gol numero 112 in maglia azzurra per il capitano, a -3 da Maradona. Ulteriore dato statistico: Lorenzo Insigne non segnava un gol casalingo in competizioni europee dal novembre 2018, contro il Paris Saint-Germain in Champions League. Sbloccato il risultato, gli azzurri volano sulle ali dell’entusiasmo: Osimhen segna il raddoppio ma è in fuorigioco. L’appuntamento con il gol è però solo rinviato: è ancora il nigeriano a raccogliere un assist di Insigne e sparare in porta per il nono gol nelle ultime otto. Prima del triplice fischio Petagna calcia un paio di volte ma non trova lo specchio della porta. Politano sì e fa 3-0. Il Napoli riapre la questione qualificazione e conquista la prima vittoria nel girone di Europa League. Il Legia frena ma resta in vetta. 
    Napoli-Legia Varsavia 3-0: statistiche e numeri LEGGI TUTTO

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    Diretta Napoli-Legia Varsavia ore 21: come vederla in tv, streaming e formazioni ufficiali

    NAPOLI – Prima in campionato a punteggio pieno dopo 8 turni, ultimo nel proprio girone di Europa League. Il Napoli di Luciano Spalletti vuole invertire la rotta in Europa. Per la terza giornata della fase a gironi, gli azzurri affronteranno i polacchi del Legia Varsavia, che guidano il gruppo C con sei punti in due partite. “Sarà una gara decisiva – ha dichiarato Luciano Spalletti alla vigilia – se non vinciamo sarà durissima restare nella competizione. Porteremo in questa gara tutte le attenzioni e motivazioni possibili, ci può essere anche un rafforzamento come mentalità per essere tosti e continui nel campionato. La rosa ce lo permette, abbiamo un numero di calciatori che sono di livello alto, top, per stare dentro questa competizione”. Il tecnico non vuole sentire parlare di turnover. “E’ offensivo verso i miei giocatori. Io non ne parlo. Io parlo di passare il turno, che è diverso. La rosa ce lo permette e se si vede all’inizio del campionato, giocavano Meret, Manolas, Lobotka fino all’infortunio, chi gioca adesso non è per turnover, sono altri titolari”.
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    Napoli-Legia Varsavia come vederla in tv e in streaming
    La gara tra Napoli e Legia Varsavia in programma alle 21.00, si giocherà allo stadio Diego Armando Maradona di Napoli e sarà visibile in chiaro su TV8 e su Sky Sport Uno, Sky Sport 252 e Dazn.
    Napoli-Legia Varsavia, le formazioni ufficiali
    NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Juan Jesus; Anguissa, Demme, Elmas; Lozano, Mertens, Insigne. All.: Spalletti.
    LEGIA VARSAVIA (3-5-1-1): Miszta; Jedrzejczyk, Wieteska, Nawrocki; Johansson, Josué, André Martins, Luquinhas, Mladenovic; Rafael Lopes; Muci. All.: Michnjewicz.
    ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna).
    ASSISTENTI: Devis e Roberto Alonso Fernandez.
    QUARTO UOMO: Guillero Quadra Fernandez.
    VAR: Hernandez.
    AVAR: Willy (Francia). LEGGI TUTTO

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    Europa League, la Lazio ospita il Marsiglia

    In Europa League la Lazio è reduce dal successo contro la Lokomotiv Mosca. Allo stadio Olimpico Immobile e compagni ora proveranno a conquistare i tre punti anche contro il Marsiglia
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    La situazione in classifica
    La classifica del Gruppo E parla chiaro: in testa c’è il Galatasaray  con 4 punti, Lazio e Marsiglia occupano rispettivamente la seconda e terza posizione. Entrambe le squadre nelle prime due gare della fase a gironi hanno fatto registrare sempre l’Under 2,5. I biancocelesti dopo aver perso per 1-0 in Turchia hanno battuto all’Olimpico 2-0 la Lokomotiv Mosca. Doppio pareggio invece per il Marsiglia, all’1-1 di Mosca ha fatto seguito lo 0-0 in casa contro il Galatasaray. Immobile sfida Milik, può starci il Goal al triplice fischio. Per le quote la Lazio parte favorita, ok la “combo” 1X più Over 1,5 al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Spalletti: “Napoli, voglio una mentalità vincente sia in Europa che in Serie A”

    Spalletti: “Mertens e Demme sono riserve?”
    “Parlare di turnover è offensivo per questi calciatori qui, io non parlo di turnover ma di passare il turno, che è diverso. Noi abbiamo una rosa che ce lo permette. Io scelgo dei titolari che sono adatti per giocare questa partita qui. E’ un modo di dire? E va cambiato! Se non è corretto e va intaccare il livello di professionalità dei calciatori di cui parliamo va modificato. Mertens gioca perché si fa turnover? No, Mertens gioca perché è un altro titolare. Con Demme si fa turnover? No”.
    Spalletti: “Juan Jesus può fare il terzino sinistro”
    “Juan Jesus può fare il terzino sinistro, seppur con altre caratteristiche. E’ veloce, sufficientemente resistente per fare anche delle scorribande in fascia. Io mi prendo sempre tutto il tempo per fare la formazione, ma può essere che ci sia Juan Jesus in quella posizione. Si fanno delle valutazioni complessive insieme a tutto lo staff. Visto che ci sono tante partite ravvicinate, si tira dentro al dialogo anche il dottor Canonico e il dottor De Luca, persone che hanno qualità per darci una mano da un punto di vista medico e scientifico, per valutare le fatiche da fare e altre cose. Si mette così giù una squadra per vincere la partita, visto che noi vogliamo vincere la partita”.
    Spalletti: “Osimhen ci permette un gioco diverso”
    “Le valutazioni vanno fatte in fondo e di insidie e trappole ce ne sono tante. Bisogna rifare questa domanda in fondo. Gli ingredienti affinché diventi un Napoli fortissimo ci sono tutti. Io sono stato fortunato perché ho avuto a che fare con grandissime squadre durante la mia carriera da allenatore. Questa qualità che c’è stata nel gol contro il Torino, sulla trequarti, nello stretto, dà tantissimi sbocchi per riuscire a vincere le partite e fare un calcio offensivo. Noi abbiamo sia il gioco nello stretto sia Osimhen nel lungo, quindi possiamo assorbire qualsiasi composizione tattica degli avversari senza dover scomporre le nostre qualità e questo è un vantaggio enorme. Io sono fiducioso perché vedo anche quello che fanno in allenamento. Voi vedete solo ciò che fanno in partita, per cui la vostra proposta di entusiasmo a me arriva raddoppiata perché li vedo anche in allenamento”.
    Spalletti su Mertens, Lobotka e Zielinski
    “Mertens? E’ importante perché ci permette di avere più formazioni titolari. E’ importante perché si ha bisogno di certezze, di leader per ambire a fare grandi risultati. Lui lo è, è uno di quelli a cui piace prendersi responsabilità. Eravamo lì ad aspettarlo e averlo recuperato ci fa piacere, così come aver recuperato Demme e Lobotka. Avere a disposizione molti elementi della rosa ci permette di sopperire ad esempio al problemino che ha Zielinski, che non sarà della partita. Resta fuori per precauzione per non averlo a rischio per Roma, a Roma ci sarà. Sono queste le cose che possono fare la differenza nella lunghezza del campionato. Dall’inizio o durante, Mertens sarà della partita, si vedrà in campo”.
    Spalletti su Insigne, Koulibaly e sul ritiro
    “Non diciamo le cose tanto per dire, non vogliamo ingannare nessuno ed essere trasparenti, chiari. Noi vogliamo essere così. Noi andiamo in ritiro e spendiamo soldi per farlo: lo si fa per far stare lontani i calciatori dalle famiglie? No. Quando abbiamo proposto il ritiro, Insigne e Koulibaly hanno accettato subito perché ci si organizza meglio in ritiro. Una delle insidie è che qualcuno cominci ad allenarsi meno bene. Se un calciatore non gioca per dieci mesi c’è quello che ha la reazione corretta e quello che tende ad abbassare i suoi livelli per reagire a questa situazione. Delle competizioni in una rosa così di livello, come quella di tutte le squadre che puntano alla Champions League nel nostro campionato, ci stanno. I tifosi si divertiranno, almeno dal punto di vista del nostro impegno. Noi volevamo farli divertire anche con lo Spartak, ma non è stato così. L’impegno però lo assicuro io, così come i calciatori”.
    Spalletti su Osimhen
    “Osimhen? Ci sono calciatori che hanno delle qualità che vanno oltre, dei muscoli che sono differenti. Soprattutto i calciatori di colore hanno questa potenzialità, riescono a rigenerarsi in poco tempo e rifare numeri quando meno te l’aspetti. Lui è uno di questi. Lo stesso discorso si può fare per Koulibaly. Avendo una rosa così però si può fare un po’ d’attenzione perché poi ci sono anche altri tipi di problematiche. Probabilmente domani può essere della partita Osimhen, ma vista la qualità che abbiamo davanti non lo farò partire dall’inizio”.
    Spalletti su Petagna
    “Prima si è parlato di qualità nello stretto, Koulibaly diceva che loro verranno a fare una partita difensiva, essendo bravi a chiudersi e ripartire e avendo questa situazione in vetta al girone. Sia per un motivo che per un altro abbiamo le caratteristiche sia con Petagna che con Mertens per creare pericoli agli avversari: uno per le qualità nello stretto, l’altro perché è capace di trasformare anche una palla randellata in un pallone giocabile”.
    Spalletti sul momento del Napoli
    “Se vuoi ambire ad avere una classifica importante sono cose da gestire. Noi dobbiamo sapere che le squadre che andiamo a incontrare, oltre a quello che mettono di solito, sono motivate dalla nostra classifica. Noi dobbiamo essere così consapevoli e umili da lavorare ancora più in profondità rispetto a quelli che sono gli aspetti che prepariamo in settimana. Viene involontario crederci più bravi quando fai bene, invece bisogna gestire e ragionare al contrario”.
    Spalletti sull’armonia dello spogliatoio del Napoli
    “Il segreto è sempre l’intelligenza dei giocatori. Abbiamo a che fare con ragazzi intelligenti e professionisti seri, che conoscono i loro obblighi. Devono esibire professionalità, impegno e stare in un contesto di gruppo. Non possono essere i risultati individuali quelli importanti, per cui tutti devono saper coesistere e collaborare perché attraverso l’intelligenza del contatto si riescono a fare più risultati. Non può esserci un Napoli vincente senza i risultati di squadra. Ho trovato un gruppo predisposto, non ci sono difficoltà. L’anno scorso la non qualificazione alla Champions League ha creato problemi a tutti, c’è stato poco mercato per tutti i calciatori perché non fu raggiunto il risultato di squadra”.
    Spalletti su Lozano
    “Lozano? Si esagera un po’. Fino a quel momento lì avevamo bisogno di determinate qualità per portare a casa il risultato e lui è stato protagonista nei minuti che ha giocato. Poi la situazione cambia, ci sono cinque sostituzioni e loro hanno cominciato a scodellare palloni in area che prima non arrivavano. Lui ha giocato mezz’ora, era un po’ dispiaciuto ed è comprensibile. Ma è bastato venire al campo per vedere come ha reagito, come stava nel gruppo, come ha condiviso la vittoria con tutti. E’ tutto a posto. Se uno ha ben chiaro quello che deve essere l’obiettivo diventa tutto più facile. Si sta al Napoli per vincere le partite. E se si riesce a vincere le partite abbiamo chiuso il cerchio, facendo il massimo. Ci sono anche calciatori che non giocano da più partite, poi ci sono i ruoli, le competenze. Nelle cinque sostituzioni può succedere di essere sostituiti pur subentrando, si può rimetter mano anche su quanto fatto prima. Poi è chiaro che vado a spiegarglielo come mai l’ho fatto. C’era bisogno di un calciatore con caratteristiche differenti dalle sue. Serviva un po’ di fisicità e far passare quei 5 minuti che erano pericolosi. Dovevamo mantenere il risultato, non pensare a imbastire un contropiede o fare cose di qualità. Gliel’ho spiegato e lui ha fatto vedere negli allenamenti il campione che è, andando ad impegnarsi, stando nel gruppo e divertendosi. Se si riescono a fare allenamenti che a loro piacciono da un punto di vista di comportamenti si acchiappa entrambe le cose: la qualità dell’allenamento e l’entusiasmo del calciatore nel svilupparla”.
    Spalletti sul match con la Roma
    “Avere delle idee chiare sicuramente aiuta. Io da domenica a oggi volevo mettere altre cose e non ce l’ho fatta perché c’è questa partita qui, che per noi è un passaggio fondamentale per il nostro futuro. I calciatori lo sanno e chi pensa ad altro non venga neanche nello spogliatoio”.
    Spalletti su Insigne
    “Il capitano è serenissimo. E’ un leader e può capitare anche a lui di sbagliare un rigore, ma il comportamento deve favorire il Napoli a fare il Napoli senza contraccolpi e lui lo sa bene. L’ha già dimostrato. Cosa volete che dimostri ancora Lorenzo? Ha dato già tante dimostrazioni sul livello di qualità e intelligenza. Sa che c’è da reagire in determinati momenti e stare sul pezzo. Ha sbagliato tre rigori, ma può succedere. Cambiare rigorista non ci darebbe nessuna certezza di fare gol e probabilmente si metterebbero a rischio certezze di cui adesso non possiamo fare a meno. Il ragionamento dal mio punto di vista è chiaro. Ci sono dei momenti dentro la partita particolarmente emotivi per un calciatore, tipo quell’episodio del rigore sbagliato. Vedremo come sta nel momento dell’episodio, ne parlerà con i compagni di squadra. Ho visto calciatori fatti entrare gli ultimi 2′ per calciare un rigore e poi sbagliarlo. Ci vuole una certa onestà nei confronti della qualità dei compagni di squadra e mettersi a posto anche da soli, senza aver bisogno dell’allenatore. Lo stato emotivo l’allenatore può percepirlo diversamente dal calciatore”.
    Spalletti sulla passione del pubblico del Napoli
    “Quest’entusiasmo che ho trovato da avversario quando sono venuto qui stia ripartendo. Nelle ultime partite, vivendo lo stadio, l’ho trovato così. Se lei fosse un calciatore o l’allenatore del Napoli questa percezione la subirebbe anche senza lo stadio pieno. Quest’amore, quest’affetto dei tifosi del Napoli nei confronti della squadra siamo costretti ad assorbirlo ugualmente. Quella scarica, come i boati nell’ultima partita, sono un’ulteriore spinta in più. Molti di questi ragazzi del Napoli sono fatti bene. Kalidou ricorderà sempre Napoli, ovunque andrà a lavorare. Mertens è all’ottavo anno e vale lo stesso”. LEGGI TUTTO

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    Europa e Conference League: ecco gli arbitri di Napoli, Lazio e Roma

    Archiviato l’ottavo turno di campionato in settimana si torna di nuovo in campo con le coppe europee. Si parte con le gare di Champions League martedì e mercoledì, mentre giovedì sarà la volta di Europa League e Conference League. I giallorossi di Josè Mourinho, dopo il ko all’Allianz Stadium contro la Juve, sfidano il Bodø/Glimt nel terzo turno della neonata competizione Uefa. In Norvegia la Roma cerca un successo che quasi archivierebbe già la qualificazione. A dirigere il match sarà il fischietto turco Ali Palabiyik. Nessun precedente con i giallorossi per il 40enne arbitro di Ankara, che in passato ha però diretto in due occasioni la Lazio, sempre all’Olimpico: 1-1 contro il Vitesse (Europa League 2017-18) e 1-0 sul Cluj (Europa League 2019-20). Il direttore di gara sarà coadiuvato dagli assistenti Serkan Olguncan e Ali Saygin Ögel e dal  quarto uomo Erkan Özdamar.
    Gli arbitri di Lazio-Marsiglia e Napoli-Legia
    Passando invece all’Europa League, il Napoli è chiamato a battere il Legia al Maradona per riaprire i giochi in ottica qualificazione. Gli azzurri di Spalletti, che in campionato volano a punteggio pieno dopo otto giornate, hanno raccolto solo un punto nei primi due turni. Sarà lo spagnolo Carlos del Cerro Grande, che ha già diretto gli azzurri in due occasioni (Europa League 2018-19, Napoli sconfitto 3-1 dal Salisburgo in Austria; Champions 2019-20, 1-1 ad Anfield contro il Liverpool), a dirigere la delicata sfida in programma giovedì alle 21. Lo stesso giorno, ma alle 18.45, la Lazio ospita all’Olimpico il Marsiglia. Per la gara tra i biancoceleste e i francesi è stato designato il tedesco Aytekin, che ha un solo precedente con la Lazio: sconfitta a Bucarest (1-0) contro lo Steaua nell’Europa League 2017-18.  LEGGI TUTTO

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    FiveThirtyEight: “Il Barcellona vincerà… l’Europa League”

    Un inizio fallimentare, con zero punti nelle prime due partite di Champions League. L’ultimo tracollo del Barcellona a Lisbona, contro il Benfica, che ha vinto 3-0, ha messo a serio rischio il futuro di Ronald Koeman sulla panchina. “Possiamo fare di meglio – ha detto il tecnico olandese – ma non vinceremo la Champions”. Una convinzione che appartiene anche agli analisti di FiveThirtyEight che hanno pronosticato il trionfo della squadra blaugrana in…Europa League: ai catalani viene dato il 9% di probabilità di vincere la competizione (il dato più alto) e il 55% di raggiungere la fase a eliminazione diretta. Seguono Napoli, Real Sociedad, Bayer Leverkusen, Betis e West Ham, ovvero tutte formazioni già presenti negli attuali gironi di Europa League. Una previsione abbastanza curiosa, in attesa di capire la sorte che toccherà a Koeman e il doppio confronto europeo contro la Dinamo Kiev. LEGGI TUTTO

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    Napoli, Spalletti se la prende con l'arbitro: “Su Manolas non era rosso?”

    NAPOLI – “Alla fine sono andato a salutare un collaboratore dell’allenatore dello Spartak Mosca, perché ci ha preso in giro tutto il secondo tempo. Non è successo niente”. Così Luciano Spalletti spiega quanto accaduto nel finale del match di Europe League contro i russi. Un episodio che è costato il cartellino giallo al tecnico degli azzurri, al primo ko stagionale. Il Napoli cade al Maradona per 3-2: non bastano Elmas – in gol dopo 14″ – e Osimhen nel finale. Colpo dello Spartak che porta a casa i tre punti grazie alla doppietta di Promes e al gol di Ignasov nella ripresa. “In inferiorità numerica, quando ti abbassi diventa più lunga la strada da percorrere – continua Spalletti -. Abbiamo sofferto un po’. Loro ci hanno creato superiorità numerica in area e hanno segnato il 2-1. Quando anche loro sono rimasti in 10 ho pensato di poterla riprendere, mancavano 10 minuti più recupero. Invece abbiamo giocato in maniera confusionaria. Se fossimo stati un po’ più calmi, facendo girare la palla, avremmo fatto meglio. Poi invece è arrivato il terzo gol”. LEGGI TUTTO