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    Juventus-Nantes: i tifosi bianconeri meritano di più. Da tutti…

    La Juventus è lenta, macchinosa e imprecisa. Manca dell’indispensabile rapidità per mettere i suoi giocatori di qualità nelle condizioni di essere più ficcanti, perché ricevono palla – se la ricevono – quasi sempre un paio di secondi troppo tardi trovando davanti a loro la difesa avversaria schierata. In più, il signor João Pinheiro da Braga è un arbitro scarso, che ieri sera ha compiuto un grave errore, condizionando in modo pesante il risultato della partita. Perché la parata di mano di Centonze, che devìa un pallone diretto verso la porta sguarnita, è rigore e basta. Non averlo concesso, dopo aver rivisto l’azione al Var e valutato falloso il contatto di Bremer con lo stesso Centonze, aggrava e non poco l’abbaglio, perché sono anni che ci vengono a raccontare che le spinte vanno valutate sul campo e non al Var e sul campo l’arbitro non aveva fischiato il fallo di Bremer in attacco, ma aveva fatto riprendere l’azione con la rimessa dal fondo. LEGGI TUTTO

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    La Juve vera dura poco: col Nantes manca la fortuna. Anche con l'arbitro

    TORINO – Una Juventus europeista, che ritorna a sfoggiare il 4-3-3, perde l’occasione di ipotecare gli ottavi di Europa League pareggiando 1-1 contro il Nantes. Non basta il sinistro di Vlahovic, che torna al gol in Europa dopo più di quattro mesi, per centrare il risultato dopo la clamorosa eliminazione dalla Champions: i bianconeri si fanno raggiungere nella ripresa da Blas che capitalizza su contropiede. In più l’arbitro non dà un rigore chiaro (fallo di mano, il pallone sarebbe entrato) nel finale e la beffa si fa ancora più grande (viene fischiato fallo in attacco a Bremer). Si deciderà giovedì a Nantes il destino della Juventus che, tra un inizio stagione difficile e la penalizzazione in campionato, confida proprio nella vittoria della competizione per un posto nella prossima Champions. Ma per continuare il cammino serve maggiore determinazione: la vittoria a Nantes non è proibitiva, Danilo e compagni dovranno però essere sempre aggressivi e compatti come nella prima mezz’ora. Detto in sintesi: la Juve dura troppo poco e in Europa ci vuole intensità fino alla fine. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, Crespi dal rigore decisivo parato all'Europa League

    La Juventus Next Gen si è qualificata alla finale di Coppa Italia di Serie C, al contempo la prima squadra bianconera si appresta a disputare la gara di andata dei sedicesimi di Europa League contro il Nantes. Il comune denominatore tra le due compagini? Il giovane portiere Gian Marco Crespi, in campo e decisivo con l’Under 23 ma aggregato poche ore dopo alla Juventus di Massimiliano Allegri. LEGGI TUTTO

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    La Juventus ospita il Nantes e ritrova l’Europa League, a distanza di quasi 9 anni dalla semifinale di ritorno con il Benfica. Era il primo maggio 2014 e quella sera i bianconeri non riuscirono a ribaltare la sconfitta dell’andata a Lisbona (2-1): allo Stadium finì 0-0. Un risultato che non permise alla Juventus di raggiungere la finale di Torino contro il Siviglia. Vediamo chi scese in campo quella sera e cosa fa adesso. LEGGI TUTTO

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    Juve-Nantes, perché per il popolo bianconero è la prima rivincita

    TORINO – Il popolo Juve è caldissimo. E si è calato nella parte. Quella di chi non ha paura di combattere contro avversari nuovi. Non più del lignaggio da Champions League bensì Europa League – per responsabilità bianconere non essendo stata superata la fase a gironi – e quelli più insidiosi che non scendono in campo ma colpiscono a suon di indagini e sentenze. Sta di fatto che stasera, all’Allianz Stadium, la Juve rimette piede in Europa contro il Nantes nell’andata degli spareggi che porteranno agli ottavi di finale con la voglia matta di respirare aria pura a pieni polmoni. Aria pura perché a differenza di ciò che succederà di qui alla fine della stagione in campionato, ciò che otterrà sul campo nessun giudice glielo potrà portare via. E così sia la Coppa Italia (semifinale in due atti con l’Inter e poi eventuale finale secca con la vincente di Cremonese-Fiorentina) che l’Europa League, la squadra di Allegri le giocherà con la mente sgombra da retropensieri. Le gambe correranno più fluide, con la certezza che se si arriverà sino alla fine, l’eventuale vittoria significherà alzare le braccia al cielo con le mani occupate… LEGGI TUTTO