Coppa Italia, Conference League e scudetto Primavera: tre sconfitte che però dovranno servire da lezione per il futuro “Come perdere tre finali e vivere felici”, potrebbe essere un simpatico manualetto da regalare alla Fiorentina in questo momento non semplicissimo, sicuramente amaro. Dopo le sconfitte con Inter e West Ham, in coppa Italia e Conference League, con lo stesso identico risultato di 2 a 1 e la stessa identica convinzione di avere perso immeritatamente, la botta è arrivata anche sulla Primavera battuta dal Lecce nella finale scudetto a pochi secondi dai calci di rigore. In campo abbiamo visto tanti giocatori in lacrime, sugli spalti di Praga un tifoso con un chiaro messaggio in vernacolo toscano sulla maglietta: “C’è tanto da patì”. Patire. Soffrire. Tutto molto comprensibile. In fondo tre finali perse sono un grande lutto sportivo, vanno metabolizzate. Come? La Fiorentina deve ancorarsi a quello che di buono ha fatto. Non si giocava due trofei nella stessa stagione da oltre sessant’anni, con il lavoro di Italiano è andata oltre le previsioni e il livello della rosa giocando un ottimo calcio, cosa che non guasta. Tutti valori dai quali ripartire. Il messaggio più concreto e solido, arriva proprio da Italiano: “Riparto più motivato di prima”. Non senza però analizzare quello che non ha funzionato, gli episodi che hanno portato a perdere due partite che avrebbero anche potuto avere un esito diverso. LEGGI TUTTO