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    Barcellona, a giugno nuovo assalto per Amrabat: le condizioni della Fiorentina

    Il Barcellona torna, prepotentemente, alla carica per Sofyane Amrabat. Xavi é stato categorico, vuole a tutti i costi il nazionale marocchino perché lo considera la perfetta alternativa a Sergio Busquets. Già nell’ultimo giorno di mercato di gennaio l’ex Verona era stato molto vicino ai blaugrana prima del rifiuto della Fiorentina dato che c’era poco tempo per trovare un valido sostituto. 
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    AMRABAT  VUOLE IL BARCELLONA – Sofyane ha già deciso da tempo, nella sua testa c’è solo il Barcellona. Una priorità assoluta rispetto alle tante richieste arrivate dopo il Mondiale, tra le quali quella del Liverpool. A gennaio tutto è saltato di fronte l’impossibilità da parte dei catalani di accettare le condizioni, non potendosi impegnare in operazioni che incidono sulla stagione 2023-24, a causa di impedimenti dovuti al fairplay finanziario,  della Fiorentina che erano quelle di un prestito con obbligo di riscatto.LA VALUTAZIONE – A fine stagione è già stato fissato un summit tra gli agenti di Amrabat, il Barcellona e la Fiorentina per provare a imbastire una trattativa accontentando quella che è la volontà del ragazzo. Commisso però non è intenzionato a fare sconti: Amrabat è un suo pupillo e per cederlo chiede almeno 40 milioni di euro. Un avviso forte e chiaro ai naviganti: Amrabat può lasciare la Fiorentina ma solo alle condizioni dettate dal patron italo-americano.  LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Sampdoria, Stankovic: “Male tutti. Futuro? Sono preoccupato”

    Fiorentina-Sampdoria, le dichiarazioni di Stankovic
    Dejan Stankovic ha analizzato la partita contro la Fiorentina: “Non salvo nessuno a partire da me stesso. Difficile parlare dopo una secondo tempo giocato in questo modo. Ci siamo sciolti alla prima difficoltà. Mi prendo tutte le responsabilità. Una prestazione come questa non accettabile, ma non dobbiamo darci per falliti. Il fallimento è non combattere. I miei giocatori hanno cercato di dare tutto e ogni partita cercano di dare tutto. È facile andare allo scontro ma è difficile abbracciarli in momento di disgrazia come questo pomeriggio. Futuro? Parlerò con la società e la squadra domani perché mi preoccupa lo stato mentale dei ragazzi. Non posso fare piani a lungo termine”.  LEGGI TUTTO