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    Venuti, autogol e lacrime: il messaggio dopo Fiorentina-Juve

    “Sognavo che finisse in maniera diversa, perché ci tenevo troppo, per i miei compagni, per la società, per Firenze e per i fiorentini. Il destino però aveva altri piani e ha voluto che finisse così. Ma niente drammi, perché i problemi veri sono altri, purtroppo. E soprattutto perché la verità è che ieri sera la squadra ha fatto vedere a tutti cosa significa giocare al calcio”. Così sul suo profilo Instagram il difensore della Fiorentina Lorenzo Venuti, che nel corso del primo minuto di recupero della semifinale di andata di Coppa Italia contro la Juve è stato autore dell’autogol che ha consentito ai bianconeri di vincere per 1 a 0. 
    Venuti scoppia in lacrime: Vlahovic tra i primi a consolarlo
    Venuti: “Ho/abbiamo dei limiti”
    “Non sono/siamo perfetti, ho/abbiamo dei limiti, è vero ma ci metteremo subito al lavoro per migliorarci e colmarli, come sempre abbiamo fatto, e per riprenderci ciò che il destino ci ha voluto togliere – ha aggiunto il difensore viola – Grazie a tutti i fiorentini per il sostegno pre e post partita. Ieri sera avete vinto voi. Grazie anche a chi critica, perché siete uno stimolo in più per migliorare con l’obiettivo di farvi mordere la lingua”.
    Guarda la galleryRimpianto Fiorentina, gioia Juve: decide un autogol di Venuti al 91′ LEGGI TUTTO

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    Juve, la chiave tattica: ecco come Allegri ha vinto a Firenze

    TORINO – Da 10-0 nel primo tempo a 11-6 nel secondo. Il conteggio dei tiri delle due frazioni indica come la Juventus abbia sofferto anche nella ripresa e d’altra parte, con nove indisponibili e una partita in più nelle gambe negli ultimi 10 giorni (quella di Champions), era normale che soffrisse, ma indica anche come il jolly pescato da Cuadrado al 91’ sia stato frutto senza dubbio di fortuna, ma anche di un netto passo avanti della squadra bianconera. Un passo avanti determinato proprio dall’ingresso del colombiano e dal simultaneo passaggio dal 3-5- 2 al 4-4-2. Nel primo tempo i bianconeri si erano trovati a dover contrastare la superiorità numerica sulle fasce del 4-3-3 della Fiorentina, sfruttata attraverso gli scambi di posizione tra Odriozola, Bonaventura e Ikoné a destra e Biraghi, Castrovilli e Saponara a sinistra. La Juventus attaccava il terzino viola alternativamente con i propri esterni, Aké e Pellegrini, o con le mezzali, Locatelli e Rabiot: nel primo caso però Danilo o De Sciglio dovevano allargarsi sull’attaccante esterno viola rischiando di aprire varchi centralmente, nel secondo Locatelli e Rabiot dovevano coprire molto campo e Arthur restava in mezzo tra Torreira e la mezzala lasciata dall’azzurro o dal francese. Guarda la galleryFiorentina-Juve: De Ligt azzera Piatek, Danilo di lusso. Le pagelle bianconereMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Allegri: “Vlahovic può migliorare. Lo scudetto? Juve troppo lontana”

    FIRENZE – In attesa della gara di ritorno a Torino del 20 aprile, Massimiliano Allegri sorride per il successo, maturato al 91′, della sua Juventus, sul campo della Fiorentina, nell’andata delle semifinali della Coppa Italia: “Faccio i complimenti alla Fiorentina perché ha fatto una bella partita, è stata una gara bloccata, abbiamo subito un paio di contropiedi – le parole dell’allenatore bianconero a Mediaset – abbiamo rischiato di prendere gol però la squadra ha tenuto bene, abbiamo avuto situazioni favorevoli dove dovevamo giocare bene l’ultimo passaggio. Vincere a Firenze non è facile, ma la squadra ha mostrato maturità, ci mancavano tanti giocatori. Questa sera tutti bravi, anche se Danilo ha dato l’esempio da giocatore straordinario qual è. Abbiamo subito poco, forse abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio: Cuadrado poteva sfruttare meglio un contropiede, poi si è riscattato. Tutti, comunque, hanno giocato bene: veniamo da un tour impegnativo, siamo sempre gli stessi ma, per fortuna, domani rientreranno Dybala e Bernardeschi. Stiamo bene fisicamente e mentalmente, adesso mettiamo da parte questa vittoria e pensiamo a domenica, ci aspetta una partita molto importante contro lo Spezia”.Guarda la galleryRimpianto Fiorentina, gioia Juve: decide un autogol di Venuti al 91′
    Allegri, Vlahovic e lo scudetto
    Allegri poi si sofferma sulla gara di Vlahovic: “È bravo a giocare con la squadra, ma può migliorare, soprattutto sui cross. Noi ora ci appoggiamo un po’ di più sulle punte. Giocare sempre allo stesso modo può essere un vantaggio e un limite. Dobbiamo essere bravi a smarcarci”. Quando gli chiedono se la Juve può vincere lo scudetto, il tecnico livornese risponde sempre allo stesso modo: “Scudetto impossibile? Assolutamente sì. La quota scudetto sarà 84-85 punti e penso che una delle tre in testa possa arrivarci anche visto il calendario. È matematica. Ma chiedetelo alle squadre in testa, non a me. Noi siamo troppi lontani, dovremmo vincerle tutte ed è difficilissimo. Paura di noi? Ma che paura! State sereni”, dice sorridendo.
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    Danilo da capitano: “Felice per i compagni, Juve più forte delle assenze”

    FIRENZE – In campo con la fascia da capitano, ha guidato una Juventus rimaneggiata sul campo di una Fiorentina superata di misura (0-1) nella semifinale di andata di Coppa Italia. È un Danilo orgoglioso e soddisfatto quello che si presenta ai microfoni dopo il match del Franchi: “Le assenze si sono sentite – ammette il difensore bianconero – ma abbiamo dimostrato di essere tutti a posto per giocare, di avere una rosa forte e di essere sulla strada giusta. Sono contento per i ragazzi che hanno faticato tanto. La Coppa Italia è un obiettivo”. E dopo il successo del Franchi, la finale è un po’ più vicina per il brasiliano e gli altri bianconeri di Allegri: “Siamo solo a metà strada – conclude però Danilo -, dobbiamo ancora giocare davanti ai nostri tifosi”.Guarda la galleryRimpianto Fiorentina, gioia Juve: decide un autogol di Venuti al 91’Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Juve, Nedved: “Vlahovic come Ronaldo. I rinnovi? Non c'è fretta”

    FIRENZE – Pavel Nedved fa il punto sulla Juventus, tra presente e futuro, nel pre-gara della semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina al Franchi. Non si può non parlare di mercato, con i rinnovi di contratto che, in casa bianconera, stanno slittando nel corso della stagione. Gli occhi sono puntati soprattutto su Paulo Dybala, il cui accordo con la Juve scade a giugno: “Non credo ci siano problemi – le parole del vicepresidente bianconero a Mediaset – perché abbiamo parlato chiaramente con i giocatori; loro hanno accettato, abbiamo detto che in questo momento preferiamo gli obiettivi sportivi, loro hanno capito e si comportano da professionisti, come è giusto che sia perché sono tutti sotto contratto, qualcuno più lungo, qualcuno finisce a giugno, ma non c’è nessun problema né per noi né per loro”.
    Nedved: “Scudetto quasi impossibile”
    Della possibilità che la Juve rientri nella lotta scudetto, Nedved dice: “Dopo Torino e Atalanta avrei detto che era impossibile, ora ci siamo un po’ avvicinati. Il nostro obiettivo deve rimanere arrivare tra le prime quattro. Per lo scudetto non ci siamo ancora: per la nostra partenza resta quasi impossibile”. Il dirigente ceco ha parole d’elogio per Dusan Vlahovic: “Ha sorpreso anche me a livello assoluto, è a livello dei big europei. Posso paragonarlo a Cristiano Ronaldo: è un 2000, ha una testa impressionante e può fare grandissime cose. Il futuro è suo. Non gli ho dato nessun consiglio. Abbiamo un allenatore molto preparato, dà lui i consigli. È un ragazzo silenzioso, umile e intelligente, tutte qualità importanti per diventare campione”.
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    Romania, Mutu è il nuovo allenatore del Rapid Bucarest: “Darò il 100%”

    Adrian Mutu è il nuovo allenatore del Rapid Bucarest. Ad annunciarlo è lo stesso club rumeno con un post sui suoi profili social. Per l’ex Fiorentina si tratta della quinta esperienza in una panchina, ma la prima in uno dei club più importanti del suo paese. Club che milita nella massima serie in Romania. Lo stesso ex giocatore della Juventus ha rilasciato queste dichiarazioni subito dopo aver ricevuto l’incarico: “Il Rapid è un club importante della Romania, sono contento di essere qui, ma allo stesso tempo sono concentrato sul fare un buon lavoro e poter ottenere risultati ancora migliori d’ora in poi. Il Rapid ha uno spirito unico, costruito in tanti anni, con alcuni tifosi che trasmettono quella passione, che ho sempre visto sugli spalti. Erano con noi quando abbiamo giocato con la nazionale a Giule?ti. È una grande responsabilità, i risultati del passato e la storia ci obbligano a dare il 100% per questo club”. LEGGI TUTTO

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    Odriozola: “Fiorentina-Juve vale un Clasico. Vlahovic come Benzema e Lewandowski”

    Alvaro Odriozola, domani arriva la Juventus per la prima semifinale di Coppa Italia. Come si presenta la Fiorentina a questo appuntamento?

    «La sconfitta con il Sassuolo ci ha fatto arrabbiare ma abbiamo dovuto smaltirla in fretta e ora siamo pronti sapendo che quanto sia importante e speciale questa partita per Firenze, per la storica rivalità».

    Partite così richiedono di dare il 100%.

    «Direi anche il 120% (sorride). Vogliamo fare felici i nostri tifosi, se lo meritano».

    Che effetto sarà affrontare per la prima volta Vlahovic?

    «Il fatto di conoscerlo bene può aiutarci però può aiutare pure lui… E’ sempre difficile marcare un giocatore così forte, un vero fenomeno. Noi comunque abbiamo le qualità per riuscirci».

    Si aspettava la sua partenza a gennaio?

    «No, lo ammetto, ma sono decisioni che vanno rispettate. Posso dire che finché è stato qui con noi Dusan ha dato tutto».

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    Lei ha giocato con Benzema nel Real Madrid e con Lewandowski nel Bayern Monaco: Vlahovic può arrivare ai loro livelli?

    «Sicuro, non solo per le qualità ma anche per la mentalità che ha e che mi ha colpito da subito. Lui vuole diventare il numero uno. Ma vorrei dire una cosa».

    […]

    Lei è cresciuto nella Real Sociedad, la squadra della città dove è nato, San Sebastian, è sotto contratto con il Real Madrid e ha vissuto un’esperienza nel Bayern Monaco. Ha giocato insomma tante grandi partite: a quale paragonerebbe Fiorentina -Juventus?

    «Penso a Real-Barcellona, a Real-Atletico Madrid o, riferendomi alla squadra della mia città, a Real Sociedad-Athletic Bilbao. E’ come un derby. In Spagna si dice un Clasico. Ma per l’attesa che si respira a Firenze è come una finale di Champions».

    Tutta l’intervista sull’edizione di Tuttosport

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    Sassuolo-Fiorentina 2-1: non basta Cabral, decide Defrel al 94'

    REGGIO EMILIA – Dopo il 2-2 con la Roma e il 2-0 inflitto all’Inter il Sassuolo non si ferma e batte anche la Fiorentina: decide il gol di Defrel a pochissimi secondi dalla fine (94′). La squadra di Dionisi va avanti con Traorè (seconda rete in tre gare), ma all’88’ paga il poco coraggio e si fa pareggiare dal primo centro viola di Cabral nonostante la superiorità numerica per il rosso a Bonaventura. Ai neroverdi serve l’ultima azione del match per conquistare la vittoria e i tre punti per salire a 36 in classifica. Stop per la Fiorentina di Italiano che rimane a 42, alle spalle della Lazio.Guarda la galleryIl Sassuolo vince nel finale. Defrel beffa la Fiorentina
    Super Traorè, ancora una magia
    Si sfidano due attacchi molto simili per caratteristiche, che fanno della velocità la loro arma migliore. Da una parte Ikoné con Sottil e Piatek, dall’altra più di Berardi, Raspadori e Scamacca è ancora Traorè a stupire, confermando il suo momento magico: al 19′ scatta sulla fascia, punta e dribbla Odriozola e Martinez Quarta e davanti a Dragowski piazza all’angolino l’1-0. È il secondo gol per lui nelle ultime tre. La gara è divertente, tanti spazi e diverse occasioni. La Viola è imprecisa, il Sassuolo invece sfortunato sulla traversa centrata ancora da Traorè. Nel finale di primo tempo Ikoné colpisce a botta sicura, ma Consigli si supera.
    La decide Defrel al 94′ dopo il gol di Cabral
    Nella ripresa non si modificano ritmo e intensità e la partita resta piacevole, Italiano però ha bisogno di nuova fantasia e così si gioca il cambio triplo: entrano Cabral, Saponara e Bonaventura e la Fiorentina schiaccia il Sassuolo nella sua metà campo, premendo e dominando, ma senza creare grandi palle-gol. Dionisi toglie il migliore dei suoi, Traorè, per Henrique, poi rinuncia anche a Scamacca per inserire Defrel. Biraghi si fa minaccioso con un paio di punizioni, ma è Bonaventura a dare una svolta negativa alla gara della Fiorentina: all’80’ si fa prima ammonire e poi per proteste espellere, lasciando i suoi in dieci. Nonostante l’inferiorità, la squadra di Italiano con i nuovi innesti la riprende all’88’: Saponara conquista il fondo, cross basso sul quale si fionda Cabral che in scivolata spinge dentro. Primo gol viola per l’ex Basilea e 1-1. Sembra chiusa ma all’ultimo affondo, al 94′, Berardi pesca in area Defrel che di testa firma il 2-1 finale sul filo del rasoio. Festa neroverde al Mapei. LEGGI TUTTO