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    Prima portiere, poi centrale: Frison è pronto per la Fiorentina di Italiano

    Aspettando Sampdoria e Juventus c’è una nuova concorrente per l’accesso diretto alle finali del campionato Primavera che si sta facendo largo sgomitando e portando avanti risultati e scalpi importanti pur senza mai raggiungere (Roma a parte come tutte le dirette rivali) alla continuità di risultati che Alberto Aquilani vorrebbe. Eppure con gli ultimi 4 risultati utili nelle ultime 5 gare (3 vittorie e 1 pari) la Fiorentina Primavera ha ricominciato a correre balzando al terzo posto in classifica a -1 dal Cagliari secondo. Protagonista della formazione viola, spesso capitano, è sicuramente Filippo Frison difensore centrale che ha deciso con una prestazione monstre l’ultima gara vinta per 2-0 contro il Verona.PRIMA PORTIERE – Difensore centrale classe 2002 è al suo secondo anno di Primavera con la formazione viola, ma da quando iniziò a giocare a calcio in Veneto, la sua terra, iniziò fra i pali dell’Union Ripa da portiere. Un ruolo che presto abbandonò con l’avanzare dell’età in cui si trasformò da estremo difensore a centrale puro. I PROVINI CON INTER E JUVE – Frison passa poi nei settori giovanili del Padova e della Virtus Bassano ed è lì in un torneo nazionale Under 15, che viene notato da diversi scout che gli offrono un provino nei rispettivi club. Va a Torino per provare con la Juventus, visita anche Interello per un provino con la maglia dell’Inter, ma è l’ultimo di questi trial ad essere quello decisivo perché, come raccontato spesso dal padre, Filippo non fa in tempo a tornare in Veneto dopo tre giorni di allenamenti con la Fiorentina che viene richiamato per firmare un contratto con i viola. LEGGI TUTTO

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    Venuti, autogol e lacrime: il messaggio dopo Fiorentina-Juve

    “Sognavo che finisse in maniera diversa, perché ci tenevo troppo, per i miei compagni, per la società, per Firenze e per i fiorentini. Il destino però aveva altri piani e ha voluto che finisse così. Ma niente drammi, perché i problemi veri sono altri, purtroppo. E soprattutto perché la verità è che ieri sera la squadra ha fatto vedere a tutti cosa significa giocare al calcio”. Così sul suo profilo Instagram il difensore della Fiorentina Lorenzo Venuti, che nel corso del primo minuto di recupero della semifinale di andata di Coppa Italia contro la Juve è stato autore dell’autogol che ha consentito ai bianconeri di vincere per 1 a 0. 
    Venuti scoppia in lacrime: Vlahovic tra i primi a consolarlo
    Venuti: “Ho/abbiamo dei limiti”
    “Non sono/siamo perfetti, ho/abbiamo dei limiti, è vero ma ci metteremo subito al lavoro per migliorarci e colmarli, come sempre abbiamo fatto, e per riprenderci ciò che il destino ci ha voluto togliere – ha aggiunto il difensore viola – Grazie a tutti i fiorentini per il sostegno pre e post partita. Ieri sera avete vinto voi. Grazie anche a chi critica, perché siete uno stimolo in più per migliorare con l’obiettivo di farvi mordere la lingua”.
    Guarda la galleryRimpianto Fiorentina, gioia Juve: decide un autogol di Venuti al 91′ LEGGI TUTTO

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    Juve, la chiave tattica: ecco come Allegri ha vinto a Firenze

    TORINO – Da 10-0 nel primo tempo a 11-6 nel secondo. Il conteggio dei tiri delle due frazioni indica come la Juventus abbia sofferto anche nella ripresa e d’altra parte, con nove indisponibili e una partita in più nelle gambe negli ultimi 10 giorni (quella di Champions), era normale che soffrisse, ma indica anche come il jolly pescato da Cuadrado al 91’ sia stato frutto senza dubbio di fortuna, ma anche di un netto passo avanti della squadra bianconera. Un passo avanti determinato proprio dall’ingresso del colombiano e dal simultaneo passaggio dal 3-5- 2 al 4-4-2. Nel primo tempo i bianconeri si erano trovati a dover contrastare la superiorità numerica sulle fasce del 4-3-3 della Fiorentina, sfruttata attraverso gli scambi di posizione tra Odriozola, Bonaventura e Ikoné a destra e Biraghi, Castrovilli e Saponara a sinistra. La Juventus attaccava il terzino viola alternativamente con i propri esterni, Aké e Pellegrini, o con le mezzali, Locatelli e Rabiot: nel primo caso però Danilo o De Sciglio dovevano allargarsi sull’attaccante esterno viola rischiando di aprire varchi centralmente, nel secondo Locatelli e Rabiot dovevano coprire molto campo e Arthur restava in mezzo tra Torreira e la mezzala lasciata dall’azzurro o dal francese. Guarda la galleryFiorentina-Juve: De Ligt azzera Piatek, Danilo di lusso. Le pagelle bianconereMaglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Allegri: “Vlahovic può migliorare. Lo scudetto? Juve troppo lontana”

    FIRENZE – In attesa della gara di ritorno a Torino del 20 aprile, Massimiliano Allegri sorride per il successo, maturato al 91′, della sua Juventus, sul campo della Fiorentina, nell’andata delle semifinali della Coppa Italia: “Faccio i complimenti alla Fiorentina perché ha fatto una bella partita, è stata una gara bloccata, abbiamo subito un paio di contropiedi – le parole dell’allenatore bianconero a Mediaset – abbiamo rischiato di prendere gol però la squadra ha tenuto bene, abbiamo avuto situazioni favorevoli dove dovevamo giocare bene l’ultimo passaggio. Vincere a Firenze non è facile, ma la squadra ha mostrato maturità, ci mancavano tanti giocatori. Questa sera tutti bravi, anche se Danilo ha dato l’esempio da giocatore straordinario qual è. Abbiamo subito poco, forse abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio: Cuadrado poteva sfruttare meglio un contropiede, poi si è riscattato. Tutti, comunque, hanno giocato bene: veniamo da un tour impegnativo, siamo sempre gli stessi ma, per fortuna, domani rientreranno Dybala e Bernardeschi. Stiamo bene fisicamente e mentalmente, adesso mettiamo da parte questa vittoria e pensiamo a domenica, ci aspetta una partita molto importante contro lo Spezia”.Guarda la galleryRimpianto Fiorentina, gioia Juve: decide un autogol di Venuti al 91′
    Allegri, Vlahovic e lo scudetto
    Allegri poi si sofferma sulla gara di Vlahovic: “È bravo a giocare con la squadra, ma può migliorare, soprattutto sui cross. Noi ora ci appoggiamo un po’ di più sulle punte. Giocare sempre allo stesso modo può essere un vantaggio e un limite. Dobbiamo essere bravi a smarcarci”. Quando gli chiedono se la Juve può vincere lo scudetto, il tecnico livornese risponde sempre allo stesso modo: “Scudetto impossibile? Assolutamente sì. La quota scudetto sarà 84-85 punti e penso che una delle tre in testa possa arrivarci anche visto il calendario. È matematica. Ma chiedetelo alle squadre in testa, non a me. Noi siamo troppi lontani, dovremmo vincerle tutte ed è difficilissimo. Paura di noi? Ma che paura! State sereni”, dice sorridendo.
    Guarda la galleryLo striscione della Fiesole per Vlahovic: coreografia a tema Dante LEGGI TUTTO

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    Danilo da capitano: “Felice per i compagni, Juve più forte delle assenze”

    FIRENZE – In campo con la fascia da capitano, ha guidato una Juventus rimaneggiata sul campo di una Fiorentina superata di misura (0-1) nella semifinale di andata di Coppa Italia. È un Danilo orgoglioso e soddisfatto quello che si presenta ai microfoni dopo il match del Franchi: “Le assenze si sono sentite – ammette il difensore bianconero – ma abbiamo dimostrato di essere tutti a posto per giocare, di avere una rosa forte e di essere sulla strada giusta. Sono contento per i ragazzi che hanno faticato tanto. La Coppa Italia è un obiettivo”. E dopo il successo del Franchi, la finale è un po’ più vicina per il brasiliano e gli altri bianconeri di Allegri: “Siamo solo a metà strada – conclude però Danilo -, dobbiamo ancora giocare davanti ai nostri tifosi”.Guarda la galleryRimpianto Fiorentina, gioia Juve: decide un autogol di Venuti al 91’Maglia Juve Vlahovic: approfitta dell’offerta! LEGGI TUTTO

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    Juve, Nedved: “Vlahovic come Ronaldo. I rinnovi? Non c'è fretta”

    FIRENZE – Pavel Nedved fa il punto sulla Juventus, tra presente e futuro, nel pre-gara della semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina al Franchi. Non si può non parlare di mercato, con i rinnovi di contratto che, in casa bianconera, stanno slittando nel corso della stagione. Gli occhi sono puntati soprattutto su Paulo Dybala, il cui accordo con la Juve scade a giugno: “Non credo ci siano problemi – le parole del vicepresidente bianconero a Mediaset – perché abbiamo parlato chiaramente con i giocatori; loro hanno accettato, abbiamo detto che in questo momento preferiamo gli obiettivi sportivi, loro hanno capito e si comportano da professionisti, come è giusto che sia perché sono tutti sotto contratto, qualcuno più lungo, qualcuno finisce a giugno, ma non c’è nessun problema né per noi né per loro”.
    Nedved: “Scudetto quasi impossibile”
    Della possibilità che la Juve rientri nella lotta scudetto, Nedved dice: “Dopo Torino e Atalanta avrei detto che era impossibile, ora ci siamo un po’ avvicinati. Il nostro obiettivo deve rimanere arrivare tra le prime quattro. Per lo scudetto non ci siamo ancora: per la nostra partenza resta quasi impossibile”. Il dirigente ceco ha parole d’elogio per Dusan Vlahovic: “Ha sorpreso anche me a livello assoluto, è a livello dei big europei. Posso paragonarlo a Cristiano Ronaldo: è un 2000, ha una testa impressionante e può fare grandissime cose. Il futuro è suo. Non gli ho dato nessun consiglio. Abbiamo un allenatore molto preparato, dà lui i consigli. È un ragazzo silenzioso, umile e intelligente, tutte qualità importanti per diventare campione”.
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    Romania, Mutu è il nuovo allenatore del Rapid Bucarest: “Darò il 100%”

    Adrian Mutu è il nuovo allenatore del Rapid Bucarest. Ad annunciarlo è lo stesso club rumeno con un post sui suoi profili social. Per l’ex Fiorentina si tratta della quinta esperienza in una panchina, ma la prima in uno dei club più importanti del suo paese. Club che milita nella massima serie in Romania. Lo stesso ex giocatore della Juventus ha rilasciato queste dichiarazioni subito dopo aver ricevuto l’incarico: “Il Rapid è un club importante della Romania, sono contento di essere qui, ma allo stesso tempo sono concentrato sul fare un buon lavoro e poter ottenere risultati ancora migliori d’ora in poi. Il Rapid ha uno spirito unico, costruito in tanti anni, con alcuni tifosi che trasmettono quella passione, che ho sempre visto sugli spalti. Erano con noi quando abbiamo giocato con la nazionale a Giule?ti. È una grande responsabilità, i risultati del passato e la storia ci obbligano a dare il 100% per questo club”. LEGGI TUTTO