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    “Quel bravo ragazzo che poi si trasforma…”: alle radici del fenomeno Vlahovic

    Corpo da 9, piedi da 10, somiglia ad Haaland, tutta Europa lo vuole. Sportweek va oltre, e racconta il fenomeno della Fiorentina quando era ancora “solo” Dusan. E pagava il barbiere agli amici Radiomercato favoleggia di un’offerta di 85 milioni dell’Arsenal alla Fiorentina per il cartellino di Dusan Vlahovic, col diretto interessato che avrebbe già fatto sapere di non contemplare i Gunners tra le destinazioni a lui più gradite e che, in ogni caso, non ha intenzione di lasciare Firenze a gennaio. Vera o no che sia la proposta londinese, è certamente verosimile la risposta del ventunenne centravanti serbo, capocannoniere della Serie A con 13 gol in coabitazione con Immobile: con l’altissima opinione che ha di se stesso, un suo “no” è da mettere nel conto. Vlahovic è quello che a proposito di Haaland – l’alter ego per ruolo, età e caratteristiche fisiche e tecniche, ma con un bagaglio di reti e di esperienza ben più ampio – dice: “È un po’ più veloce di me, ma per il resto ce la giochiamo”. LEGGI TUTTO

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    Serie A, Fiorentina favorita contro la Salernitana

    Archiviato il derby ligure il diciassettesimo turno di Serie A prosegue sabato alle 15. La Fiorentina di Vincenzo Italiano, unica squadra a non aver ancora pareggiato in campionato (9 vittorie e 7 sconfitte), riceve la Salernitana, ultima e con numeri da brividi (peggior attacco e seconda peggior difesa).
    Salernitana, solo due gol segnati nei primi tempi
    La Fiorentina è in piena corsa per un posto in Europa, lo dice la classifica (toscani al quinto posto insieme alla Juventus) e le prestazioni, l’ultima delle quali ha visto Vlahovic e compagni vittoriosi a Bologna per 3-2. Finora però la Fiorentina ha patito contro le neopromosse, visti i ko con Venezia ed Empoli. Un motivo in più per evitare cali di concentrazione contro una squadra che degli 11 gol totali ne ha messi a segno solo 2 nei primi tempi.
    Di sfide dall’esito scontato non ce ne sono anche se è difficile prescindere dal segno “1” finale al Franchi. In gioco anche il numero di reti realizzate dai padroni di casa: da due a quattro? La spunta va messa sul Multigol Casa 2-4. LEGGI TUTTO

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    Alle origini di Vincenzo Italiano: iniziò tutto in pasticceria…

    Il tecnico-rivelazione della Serie A con la Fiorentina iniziò la sua scalata ad Arzignano, provincia di Vicenza. Chi l’ha lanciato racconta: “Ciò che vediamo oggi lo faceva qui. E quelle punizioni a piedi nudi…” Il “piccolo Pep” nasce ad Arzignano, in segreto, davanti a una pasticceria, e grazie alla tenacia di un giovane d.s travestito da 007. Scenario: estate 2017, Serie D. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, Distefano dopo l'esordio in Serie A: “Indimenticabile”

    Filippo Distefano, giovane attaccante della Fiorentina, ha commentato sul sito ufficiale della squadra il suo esordio in Serie A nel corso della partita di martedì contro la Sampdoria, vinta dalla formazione viola per 3-1: “Quello con la Sampdoria sicuramente è stato un esordio inaspettato. Quando sono andato sotto la curva ‘Fiesole’ a riscaldarmi mi è sembrato un sogno, quello che sognavo sempre da quando sono qui, ed è stata un’emozione indescrivibile”. Il giocatore ha parlato delle sue emozioni nel momento in cui Vincenzo Italiano lo ha chiamato per farlo entrare in campo: “In pochi secondi mi sono passati in mente tutti i ricordi che ho con questa maglia, da quando sono arrivato, ed ero un ragazzino, a ora che sono un giocatore vero. In tribuna c’erano i miei genitori e la mia fidanzata e quando sono uscito dallo spogliatoio erano in lacrime. Questa per me è la mia gioia più grande”. Il giorno dopo l’esordio, anche il presidente Commisso si è dichiarato molto felice per lui: “Era molto contento, mi ha abbracciato, però mi ha detto che questo deve essere solo l’inizio e non un punto d’arrivo”.Sullo stesso argomentoCommisso: “Plusvalenze? Regole devono essere uguali per tutti”Fiorentina

    La gioia dei compagni

    In merito alle reazioni dei compagni in prima squadra, Distefano ha risposto: “Erano tutti molto contenti; sinceramente mi ha stupito Vlahovic. Anche lui ha giocato nella ‘Primavera’ della Fiorentina e mi ha detto che spera che questa presenza in campo con la prima squadra sia la prima di tante. Detto da lui fa veramente piacere. Oltre a Vlahovic voglio fare un ringraziamento speciale a Lorenzo Venuti, che dopo la partita ha detto bellissime parole su di me. La Fiorentina è una casa e una seconda famiglia, mi ha cresciuto e mi sempre aiutato nelle difficoltà”.

    Guarda la galleryFiorentina, tris vincente contro la Sampdoria: che show dell’attacco viola LEGGI TUTTO

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    Dal sogno viola alla pasticceria: che fine hanno fatto i ragazzi di Mtv?

    Che fine hanno fatto il protagonisti di “Giovani Speranze”, la serie di Mtv sulla Primavera della Fiorentina? Alcuni hanno cambiato vita, altri giocano nelle serie minori. In pochi ce l’hanno fatta I reality sul calcio sono un “aut aut”. O sfondi o finisci nell’oblio. Vieni ricordato solo per aver partecipato: “Ma tu sei quello di Giovani Speranze?”. Per alcuni è andata così, per altri no. Il reality sulla Primavera della Fiorentina è andato in onda su MTV per due stagioni, 2012 e 2013, coinvolgendo vari ragazzi. Bernardeschi si rifiutò di farsi riprendere perché voleva dedicarsi solo al calcio. Altri sono stati coinvolti h24. Ve li ricordate? LEGGI TUTTO

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    Genoa-Milan, pochi “Goal” all'intervallo

    Il Milan dopo esser rimasto imbattuto nelle prime dodici gare di campionato ha alzato bandiera bianca nelle ultime due. I rosssoneri hanno prima perso 3-4 a Firenze contro la Fiorentina e poi 1-3 a San Siro contro il Sassuolo. Adesso, nel turno infrasettimanale, il calendario propone alla formazione di Pioli un quasi testacoda con il Genoa (terz’ultimo) che avrà in panchina (per la sua terza volta) il grande ex rossonero Shevchenko chiamato nel disperato tentativo di tirar fuori la squadra rossoblù dalle sabbie mobili del fondo classifica.
    Genoa-Milan show! Fai ora i tuoi pronostici
    Entrambe le porte violate a fine gara ma prima…
    Con nove “Goal” fatti registrare in quattordici partite il Genoa è una delle formazioni con più esiti del genere all’attivo ma, se si guarda alla prima frazione di gioco, tutto è diametralmente opposto. Infatti soltanto in occasione dell’1-2 fatto registrare al 45’ nel match casalingo contro il Sassuolo l’undici rossoblù ha potuto festeggiare il “Goal primo tempo” poiché in tutte le altre prime tredici frazioni di gioco soltanto una delle due squadre in campo è riuscita a realizzare almeno una rete (in sette di queste, addirittura, si è andati al riposo sullo 0-0). Anche il Milan in fatto di esiti “Goal” non scherza visto che ne ha collezionati ben dieci, uno in più rispetto agli odierni avversari. Anche per i rossoneri vale però quanto detto prima per il Genoa: tanti esiti “Goal” al novantesimo sì, ma pochissimi alla fine del primo tempo. Se si scorrono velocemente le giornate si scopre che soltanto tre volte, a metà gara, il Milan ha collezionato il “Goal primo tempo”: alla seconda contro il Cagliari (4-1 al 45’ e 4-1 al 90’) e poi, molto più di recente, alla dodicesima nel derby con l’Inter (1-1 al 45’ e 1-1 al 90’) e alla quattordicesima, in casa, contro il Sassuolo (1-2 al 45’ e 1-3 al 90’). LEGGI TUTTO