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    Marchionni, l’uomo Champions in viola e bianconero: “Juve, occhio: oggi devi fare la Juve”

    L’ex centrocampista ha vestito entrambe le maglie: non ha abbandonato la Signora in B ma a Firenze è stato degobbizzato. Adesso allena il Novara in D: “Ripartiamo da zero”Marco Marchionni ha disputato 153 partite totali con le maglie di Juventus e Fiorentina. A Torino 78 presenze tra il 2006 e il 2009 con 7 reti e 5 assist, in Toscana 75 gare con 9 gol e altri 5 assist nelle tre stagioni successive. Oggi allena il Novara in Serie D con ottimi risultati e punta alla promozione, ma in passato in carriera ha vissuto quattro incontri tra bianconeri e viola: tocca a lui fare le carte a una sfida mai banale. LEGGI TUTTO

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    Serie A, allo Stadium sbarca una Viola… impareggiabile

    In attesa del derby di Milano di domenica sera, la dodicesima giornata di Serie A regala un Juventus-Fiorentina da brividi. Gara da non sbagliare per la Vecchia Signora, che domina in Champions ma che fatica a trovare il ritmo giusto in campionato.
    Serie A, indovina il risultato di Juventus-Fiorentina
    Soltanto quattro successi e senza vittoria da tre turni
    La Juventus ha ritrovato quest’anno sulla panchina Allegri ma, almeno in campionato, sembra aver perso sia il gioco che i risultati. Ha iniziato il torneo raccogliendo due soli punti nelle prime quattro giornate e poi, dando l’impressione di essere uscita dal tunnel, ha infilato una striscia di quattro vittorie consecutive. Ma è stata soltanto una illusione. A seguire sono infatti arrivati il pareggio al Meazza contro l’Inter e i due ko di fila rimediati prima a Torino contro il Sassuolo e poi a Verona contro l’Hellas.
    Dividere la posta? Per l’undici toscano non se ne parla
    Se i bianconeri, come abbiamo appena accennato, hanno fin qui collezionato tre pareggi non si può certo dire lo stesso per la Fiorentina che, dopo undici turni, ha messo insieme sei vittorie e cinque sconfitte ma non ha ancora mai diviso la posta. E’ andata al riposo sullo 0-0 a Marassi contro il Genoa (quarta giornata) e all’Olimpico contro la Lazio (decima giornata) chiudendo sull’1-1 la prima frazione di gioco in casa contro il Napoli alla settima giornata. Nel primo di questi match ha poi vinto per 2-1, nel secondo ha perso per 1-0, nel terzo è uscita battuta per 2-1. E adesso? Tendenza confermata anche allo “Stadium” oppure arriva il primo segno “X” della stagione? In questi casi è giusto che ognuno faccia la scelta che preferisce. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina-Juventus sul mercato, sfida tra veleni e casse (viola) piene

    Veleno, rancore e risentimento separano Firenze da Torino. Un tragitto che ha visto tanti campioni passare dal capoluogo toscano a quello piemontese, ma sempre a un caro prezzo Sergio Cervato costò 50 milioni di lire e l’ira funesta dei fiorentini che videro andar via il loro giocatore-simbolo, Roby Baggio, costò un dolore eterno, una città in fiamme e un rifiuto clamoroso a undici metri di distanza dal passato. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic: che sia Fiorentina, Juve, Milan, Inter. Non fatelo andar via dall'Italia

    La favola con la Viola sembra alla fine.Ma lasciarlo scappare all’estero sarebbe un peccato. Perché parliamo di un goleador autentico Lo ha scoperto Corvino, che lo ha portato giovanissimo a Firenze. Non era ancora maggiorenne, quando il ds – allora in viola – decise di puntare dritto su di lui. Lo ha lanciato e valorizzato Prandelli, che conosce e sa leggere il calcio, anche nelle pieghe più nascoste. Gli ha dato piena fiducia, evitandogli quel tira e molla tra campo e panchina che è sempre un freno per chi deve mettersi alla prova, capire il mondo dei grandi e sentire di potersi migliorare, giorno dopo giorno. Vlahovic – perché è di lui che stiamo parlando – lo ha ripagato nel modo migliore: segnando e correndo ventuno volte ad abbracciarlo. Un bottino da giocatore già consacrato. LEGGI TUTTO