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    Vlahovic, il rinnovo (con clausola) si avvicina. Appuntamento al 2022 con la Juve

    “Quando mi offrono, firmo”. Lo aveva detto proprio lui, Dusan Vlahovic, nei primi giorni di ritiro estivo della Fiorentina, rispondendo ad alcuni tifosi. Ebbene, l’offerta tanto attesa – non certo la prima ipotizzata in questi mesi – è in dirittura d’arrivo. Il clima fra le parti è disteso: a confermarlo è stato lo stesso attaccante dal ritiro della Nazionale serba. “Rimanere è stata una mia scelta”. Facile credergli, visto che oggigiorno se un calciatore punta i piedi trattenerlo diventa quasi impossibile. Merito di Vincenzo Italiano e del clima di entusiasmo che sta venendo a generarsi a Firenze, un clima che ha convinto anche il connazionale e amico Milenkovic a mettere la firma sul rinnovo (annuale).I DETTAGLI – Nel caso di Vlahovic, il contratto dovrebbe essere prolungato fino a al 2025) Tuttavia, la durata dell’accordo non è che un dettaglio, perché la clausola rescissoria è ancora una ‘conditio sine qua non’, una condizione obbligatoria per la fumata bianca: c’è la sensazione che essa possa salire ancora, fino agli 80 milioni ai quali parevano potersi spingere le pretendenti. Del resto, il numero 9 viola ha cominciato la stagione nello stesso modo in cui l’aveva finita: segnando. Sono tre i gol in tre partite ufficiali – doppietta in Coppa Italia contro il Cosenza e sigillo in campionato contro il Torino, a secco solo nella difficile gara contro la Roma. Lo stipendio? Sarebbe il più ricco della storia della Fiorentina: più dei 4 milioni percepiti da Ribery, e coi bonus la soglia dei 5 sarà alla portata. LEGGI TUTTO

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    Vlahovic e Koopmeiners, due colpi che possono spostare gli equilibri

    La conferma del centravanti alimenta le ambizioni della Fiorentina che con un rinforzo sugli esterni farebbe un ulteriore salto di qualità. Il colpo dell’Atalanta arricchisce il centrocampo di Gasperini Ci sono due storie che emergono in queste ultime 48 ore di trattative. La straordinaria accoglienza che Firenze ha fatto a Dusan Vlahovic. L’ennesimo contropiede dell’Atalanta che ha corteggiato Koopmeiners per almeno due mesi e che adesso sta raccogliendo il frutto di tanta pazienza. LEGGI TUTTO

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    Festa Fiorentina con Gonzalez e Vlahovic, Torino a zero punti: Cairo, che dici?

    TORINO – Al Franchi, il Toro di Juric affonda e la Fiorentina fa festa. Da una parte gli attaccanti segnano (Nico Gonzalez e Vlahovic), dall’altra non la vedono mai se non nel finale con Verdi. La squadra di Italiano sa come stare in campo e si appoggia bene sui due davanti scatenati, i granata non hanno inventiva e quando i padroni di casa alzano i giri soccombono. Al Toro manca qualità, manca solidità. Non basta un sussulto in conclusione per salvare la serata: restano zero punti in classifica e tante lacune da provare a colmare negli ultimi giorni di mercato. Ma sarà difficilissimo riuscire nell’intento. Troppo tempo è passato senza rifare un gruppo che andrebbe arricchito in ogni settore. Il presidente Cairo, in tribuna, avrà preso nota? Così sarà un’annata di sola sofferenza, è chiaro.

    LE SCELTE – Juric, dopo la sfuriata della vigilia, cambia anche la formazione, lasciando in panchina Pjaca. Così, a supporto di Belotti e Sanabria c’è l’adattato Linetty; dietro fiducia in Izzo. Italiano punta sul tridente formato da Vlahovic, iper-chiacchierato sul mercato, Callejon e Nico Gonzalez.

    NICO-GOL – Grande atmosfera al Franchi, con il ritorno dei tifosi sugli spalti. Il primo rischio è per Vanja Milinkovic Savic, con Gonzalez che si dispera. Pericoloso Pulgar sui calci da fermo, ma resta l’equilibrio sostanziale in avvio di match. Bene Aina in difesa su traversone infido di Vlahovic. Poi il portiere granata dice no a Milenkovic: paratona, di riflesso. Adesso i viola assediano il Toro. Duro Mandragora su Callejon: gara tosta. Commosso il ricordo di Astori al 13’ e nuova azione della Fiorentina subito dopo, è assalto totale. Izzo alza il muro ma il Toro soffre. Milinkovic è sicuro in presa a terra: chiede anche il cambio del pallone, sgonfio. Nel ribaltamento, Aina non la prende di testa: che peccato. Poi crossa bene per Singo che tira alto. La squadra granata risponde colpo su colpo. Al 37’ stoccata di Callejon,ma Vanja c’è. Belotti si invola: giallo a Milenkovic. Cartellino anche per Djidji. Al 40’ la sblocca Gonzalez che fa esplodere il Franchi: assist di Castrovilli, l’argentino arretra un po’ e così manda fuori tempo la difesa: gol con stoccata. Fiorentina avanti 1-0. E in campo è bagarre. I viola chiedono un rigore, l’arbitro (vicino all’azione) lascia correre. Finisce così il primo tempo: viola in vantaggio, Toro a rincorrere.

    DUSAN BIS – Si riparte e Buongiorno prende il posto dell’ammonito Djidji in mezzo alla difesa del Toro. Granata avanti, Linetty non riesce a tirare. La squadra di Juric prova a rimettersi in partita, più con la volontà che con la qualità: mai visti gli attaccanti andare al tiro e in mezzo non si inventa nulla… Al terzo però Bonaventura sfiora il bis. Al 61’ squillo del Toro con Sanabria: non va. Dentro Verdi e Pjaca per provare a pareggiare. Ma è Vlahovic che la butta dentro e raddoppia, finendo in braccio ai compagni. Male Verdi che perde palla su Duncan, non benissimo Vanja sull’incornata del connazionale. Dall’altra parte, Terracciano è sicuro. Poi tran tran con Lukic che inventa per lo stesso Verdi di prima: 2-1 e sussulto Toro per gli ultimi minuti di battaglia e di schermaglie, anche di perdita di tempo. La storia non cambia: viola che sorridono, granata che vanno via a testa bassa. C’è davvero poco da salvare.

    Le formazioni inizialiFiorentina (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Bonaventura, Pulgar, Castrovilli; Callejon, Vlahovic, Nico Gonzalez. All. ItalianoTORINO (3-4-2-1): Milinkovic Savic; Izzo, Djidji, Rodriguez; Singo, Mandragora, Lukic, Ola Aina; Linetty, Sanabria; Belotti. All. Juric LEGGI TUTTO

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    Diretta Fiorentina-Torino ore 20.45: come vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    FIRENZE – Due squadre in cerca di riscatto. Due formazioni, che durante l’estate hanno cambiato guida tecnica, vogliose di accantonare la sconfitta nel match d’esordio e riprendersi in campionato. Fiorentina e Torino si affronteranno al Franchi in una sfida che vale già tanto. Una gara accesa dalle parole di Juric.”La Fiorentina negli ultimi due anni ha fatto meglio, e le strade che i due club hanno preso sono differenti. La Fiorentina investe tanti soldi, la mia società invece ha preso la strada dell’austerity: solo che io e il mio staff non ne eravamo a conoscenza”. L’allenatore del Torino, si aspetta una gara difficile. “Al Franchi sarà tosta, e noi dovremo essere propositivi, offensivi e aggressivi come contro l’Atalanta”. Il tecnico della Fiorentina Italiano, lancia l’allarme. “Conosco bene Juric, ci aspetta un Torino aggressivo. A Belotti manca un gol per arrivare a 100? Spero non lo faccia con noi”.
    Fiorentina-Torino: dove vederla in tv e in streaming
    Fioentina-Torino, gara valida per la seconda giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 20.45 allo stadio Artemio Franchi di Firenze e sarà visibile in diretta su Dazn, Sky Sport Calcio e Sky 251. Inoltre sarà disponibile anche in streaming sulla piattaforma Sky Go e su Now. 
    Fiorentina-Torino, le probabili formazioni
    FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Pulgar, Castrovilli; Callejon, Vlahovic, Gonzalez. 
    A disposizione: Rosati, Quarta, Nastasic, Maleh, Terzi, Benassi, Torreira, Amrabat, Saponara, Duncan, Sottil, Kokorin. All.: Italiano.
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic Savic; Djidji, Buongiorno, Rodriguez; Singo, Lukic, Mandragora, Aina; Linetty, Verdi; Belotti.
    A disposizione: Berisha, Gemello, Izzo, Ansaldi, Vojvoda, Rincon, Pobega, Baselli, Segre, Pjaca, Sanabria, Rauti. All.: Juric.
    ARBITRO: Mariani di Aprilia.
    ASSISTENTI: Prenna e Rossi. 
    IV UOMO: Miele.
    VAR: Irrati.
    ASS. VAR: Volpi.
    Tutta la Serie A TIM è solo su DAZN: 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva a giornata. Attiva Ora LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, dopo sei mesi ecco Odriozola: arriva in prestito, proposta accettata

    Dopo Torreira, ecco Odriozola: è questo il mercato in cui la Fiorentina raggiunge i vecchi obiettivi. Il terzino spagnolo, di proprietà del Real Madrid e passato anche dal Bayern Monaco, raggiungerà Firenze nelle prossime ore e sarà il terzino destro di Italiano dopo la partenza di Lirola. Per lui un prestito secco, come raccolto da Calciomercato.com.  LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, dopo la beffa Zappacosta ecco tutti i nomi per la fascia

    Era praticamente tutto fatto per Davide Zappacosta alla Fiorentina: prestito oneroso per il laterale ex Genoa, che era felice della destinazione nonostante l’assenza di coppe europee, Chelsea che non si sarebbe opposto e anzi aveva dato il via libera, viola soddisfatti. Si attendeva solo l’inizio di questa settimana per procedere alla cessione di Lirola e quindi fargli spazio in rosa, ma questa attesa, causata da alcuni nodi emersi nella notte tra giovedì e venerdì, è risultata fatale: l’Atalanta, fino a quel momento esitante per via dell’incertezza sulle reali condizioni di Hateboer, si è decisa e ha piazzato l’offerta di acquisto a titolo definitivo. Il Chelsea ha ovviamente accettato e comunicato la decisione al giocatore, la Fiorentina non ha rilanciato e così Zappacosta non giocherà al Franchi. Troppo ghiotta, per la Dea, l’occasione di cautelarsi sulla destra e inserire al contempo in rosa un giocatore italiano prodotto del vivaio, ossigeno per le liste ufficiali. E quindi adesso la Fiorentina cosa fa?Segui tutte le partite di Serie A TIM della Fiorentina su DAZN. 29.99 euro/mese. Attiva ora. Disdici quando vuoi PRADE’, BURDISSO E ITALIANO VOTANO… – Adesso tornano in auge i nomi che, con l’avanzare della trattativa per Zappacosta, erano stati accantonati: Daniel Munoz del Genk è un nome proposto dal direttore tecnico Burdisso, naturalmente ferrato sui talenti provenienti dal Sudamerica, ma i belgi non vogliono assolutamente privarsene. Servirebbe uno sforzo non indifferente. Pradè, il direttore sportivo, apprezza Jens Stryger Larsen dell’Udinese, visto che proprio in Friuli i due si sono conosciuti. Il giocatore è attualmente la riserva di Molina o Becao, può ricoprire più ruoli, e chiede ai bianconeri un aumento dell’ingaggio per rimanere. Il costo non è elevato, ma l’attitudine è più da tornante che da terzino. Italiano, invece, gradirebbe un suo vecchio pupillo, lo spagnolo Salva Ferrer dello Spezia, che attualmente deve adattarsi a tornante mancino nel nuovo modulo di Thiago Motta, il quale sulla destra preferisce il nuovo acquisto Amian. Fare affari con lo Spezia, tuttavia, è complicato a causa della brusca separazione con l’allenatore siciliano. Tre soluzioni gradite, ma tutt’altro che facili da concretizzare. I CONTI TORNANO – Nella scorsa finestra di mercato invernale, il Parma l’ha spuntata sulla Fiorentina per il prestito di Andrea Conti, che era chiuso da Calabria e Dalot al Milan; i viola hanno virato sul deludente Malcuit, ma adesso sono punto e a capo, e il Parma non è più in Serie A. Al posto di Dalot è arrivato a San Siro Florenzi, che se possibile complica ulteriormente la posizione di Conti in rossonero. E allora, viste le remore di Genk, Udinese e Spezia nel lasciar partire i giocatori che piacciono alla Fiorentina, potrebbe essere questo il momento giusto per portare Conti a Firenze, condizioni fisiche permettendo. La dirigenza gigliata, in queste ore, dovrà fare attente valutazioni, anche perché quello del terzino destro non è l’unico ruolo scoperto: manca un esterno e ci sono margini per migliorare la rosa nei ruoli di regista e di vice-Vlahovic. LEGGI TUTTO

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    Roma-Fiorentina 3-1: super Abraham, decidono Mkhitaryan e Veretout

    ROMA – Con un super Abraham, il gol di Mkhitaryan e la doppietta di Veretout, inizia nel migliore dei modi il campionato della Roma di Mourinho, che batte 3-1 all’Olimpico la Fiorentina di Italiano. L’ex Chelsea trascina i giallorossi, fa espellere Dragowski, regala due assist e colpisce una traversa. In mezzo, il momentaneo pari di Milenkovic, subito dopo il secondo giallo rimediato da Zaniolo. Nel finale il neoentrato Shomurodov regala il tris a Veretout.Guarda la galleryAbraham infiamma la Roma: show di Mkhitaryan e Veretout
    Le scelte di Mourinho e Italiano
    Senza Smalling e Spinazzola, Mourinho si affida al 4-2-3-1 con Rui Patricio tra i pali, Karsdorp e Vina terzini, Mancini e Ibanez al centro della difesa, Veretout e Cristante in mediana e il terzetto Zaniolo-Pellegrini-Mkhitaryan a supporto di Abraham. La risposta di Italiano è un 4-3-3 con Dragowski in porta, retroguardia formata da Venuti, Milenkovic, Igor e Biraghi, Bonaventura, Pulgar e Maleh a centrocampo e Callejon, Vlahovic e Gonzalez in avanti.
    Roma-Fiorentina 1-0 al 45′: decide Mkhitaryan
    Abraham si presenta da star all’Olimpico e impiega appena 17′ per anticipare netto Dragowski in uscita disperata fuori dalla propria area e provocare l’espulsione diretta del portiere polacco: Italiano inserisce Terracciano e rinuncia a Callejon. Al 26′, poi, l’ex Chelsea danza sul pallone e ricama un filtrante che Mkhitaryan trasforma in 1-0. Lunga revisione al Var per un sospetto fuorigioco che non c’è. Sotto di un gol e con l’uomo in meno, la Fiorentina rischia di capitolare sul tentativo di Zaniolo (31′), poi accenna una reazione nel finale: il tiro ravvicinato di Bonaventura al 34′ trova però la pronta risposta di Rui Patricio. Chance anche per Vlahovic ad un passo dal duplice fischio, ma l’attaccante classe 2000 tocca il pallone con il braccio. 
    Milenkovic pareggia per la Fiorentina, la doppietta di Veretout lancia la Roma
    C’è Castrovilli per Maleh in campo per la Fiorentina al rientro dagli spogliatoi per la ripresa, Mourinho conferma invece tutti gli effettivi. Abraham riprende da dove aveva lasciato, incantando i tifosi con giocate e sgroppate di alto profilo, Zaniolo complica i piani dello Special One al 52′: il secondo cartellino giallo rimediato dall’ex talento della Primavera dell’Inter ristabilisce la parità numerica. Grandissima occasione per la Viola centoventi secondi più tardi, con la spizzata di Nico Gonzalez e la girata di Vlahovic su cui Rui Patricio è decisivo, quindi Mkhitaryan si divora il 2-0 al 56′ e Pulgar impegna l’estremo difensore giallorosso al 58′. I ritmi sono altissimi, la squadra toscana attacca a testa bassa e trova il pareggio al 60′ con Milenkovic. Una magia di Pellegrini regala una chance ad Abraham, che sbatte però contro la traversa (62′), quindi il prodotto del vivaio romanista mette in moto l’ex Chelsea, che regala il 2-1 facile facile a Veretout (63′). Esausto, con un’espulsione provocata, due assist e un legno colpito, lo straripante Abraham fa spazio a Shomurodov. Dall’altro lato, Benassi fa tirare il fiato a Bonaventura, e cerca invano fortuna al 75′. Il sipario cala a 10′ dal termine, quando Shomurodov inventa un corridoio sul quale si getta a tutta velocità Veretout, che firma il 3-1 a tu per tu con Terracciano. Minuti anche per El Shaarawy (fuori Mkhitaryan) e Carles Perez (al posto di Pellegrini) da una parte, e per Sottil e Saponara (in luogo di Gonzalez e Venuti dall’altra): all’Olimpico, però, il risultato non cambia più, nonostante Shomurodov sfiori il poker a un passo dal 90′ e Vlahovic impegni Rui Patricio al 93′. LEGGI TUTTO