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    Fiorentina, Flachi: “Castrovilli deve prendere la 10, per Vlahovic meglio il prestito”

    L’ex attaccante della Fiorentina, Francesco Flachi, è intervenuto a Radio Bruno Toscana:

    Speriamo che Amrabat dia geometrie alla squadra, ma secondo me è più un centrocampista esterno. Mi auguro anche che la Fiorentina cambi modulo perché deve diventare più pericolosa. Castrovilli? Spero vesta la maglia numero dieci, potrebbe diventare un giocatore importante per la Fiorentina. Se venisse schierato più avanti, potrebbe diventare più pericoloso. Vlahovic? Dipende se arriverà o no un grande attaccante. Se l’interesse del Verona fosse vero, farebbe bene ad andarci  in prestito per crescere in esperienza perché è ancora acerbo, gli mancano i movimenti della prima punta. LEGGI TUTTO

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    Aquilani: “La mia nuova vita da tecnico. Mi ispiro a Guardiola e Jorge Jesus”

    Con la Fiorentina ha subito vinto la Coppa Italia Primavera. I segreti rubati a Spalletti, Allegri, Delneri…

    Ha alzato l’ultima Coppa della stagione. Un momento di gioia per Alberto Aquilani, alla ricerca di nuove sfide e di nuove emozioni. “Prima della finale di Coppa Italia Primavera con il Verona avvertivo le stesse sensazioni di quando giocavo io”. E’ il suo primo successo da allenatore. LEGGI TUTTO

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    Fiorentina, la terza maglia fa discutere: “Riproduce un simbolo del fascismo…”

    Le nuove maglie della Fiorentina, marchiate Robe di Kappa, stanno facendo discutere i tifosi viola. Specialmente la terza, quella rossa con croce bianca, utilizzata dalla formazione di Beppe Iachini ieri nell’amichevole contro la Primavera. Ecco cosa scrive lo scrittore Sergio Salvi su La Nazione:

    La maglia attraversata dalla croce mi sembra però un errore anche storico. Firenze non è mai stata rappresentata dalla Croce come simbolo principale, ma ha sempre avuto il giglio, in alcune occasioni contrapposto alla croce. Non può invadere tutta la maglia e diventare il simbolo principale. L’uso della croce che attraversa il petto deriva dal fascismo: esso impose la fusione tra Internazionale e Milanese, assumendo come simbolo la croce rossa in campo bianco che è lo stemma della città di Milano. LEGGI TUTTO

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    Omaggio alla Repubblica Fiorentina. Ecco la terza maglia viola

    Fiorentina e Kappa presentano il terzo kit da gioco che completa la collezione gara della stagione 20/21. La terza maglia celebra il rapporto tra la Fiorentina e Firenze: la croce bianca in campo rosso è un richiamo diretto alla bandiera della Repubblica Fiorentina. I due colori appartengono anche alla storia e al DNA della Fiorentina che fino al 1929 giocò in maglia biancorossa, per questo motivo la terza maglia viene svelata proprio nel giorno del novantaquattresimo anniversario del Club in ricordo della fusione tra la Palestra Ginnastica Fiorentina Libertas e il Club Sportivo Firenze che ha dato vita alla Fiorentina il 29 agosto del 1926.

    “Ricordati che rappresenti Firenze” è il monito impresso all’interno del collo delle maglie, il motto che accomuna ogni membro del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino e che infatti compare, dagli anni ’50, sulla tessera ufficiale di ciascun Personaggio del Corteo. Un messaggio che unisce squadra e tifosi in un impegno e una responsabilità collettiva, il rispetto dell’identità di Firenze.
    Fiorentina e Kappa hanno voluto che i primi ad indossare la nuova maglia fossero i giovani di Firenze, scelti attraverso uno street casting, perché l’orgoglio fiorentino accomuna tutti i cuori che battono per la Viola. Disponibile da oggi in tutti i Fiorentina Store, su fiorentinastore.com e su Kappa.com, il kit sarà indossato domani dalla Fiorentina Femminile in occasione della sfida con il Napoli e anche dalla Prima Squadra Maschile che oggi si allenerà al Franchi con la Primavera viola reduce dalla vittoria della Primavera TIM Cup.

    Grazie a Ninjaz, lo street artist fiorentino che ha realizzato il murales “Ricordati che rappresenti Firenze”, protagonista di tutti i contenuti legati alle nuove maglie, che è ancora presente sui pilastri di Ponte all’Indiano, ben visibile dal passaggio pedonale.
    (violachannel.tv)

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    Quando Maradona indossò la maglia della Fiorentina… Era il 29 agosto 1981

    No, non si tratta di un fotomontaggio. Diego Armando Maradona, al termine di una gara (giocata al “Comunale” tra l’altro), uscì davvero dal campo con la casacca gigliata, e quale gara! La foto in questione, infatti, riguarda una partita decisamente singolare, visto che risale al 29 agosto 1981, quando la Fiorentina incontrò l’Argentina campione del mondo in amichevole a Firenze.Quell’amichevole di lusso, il cui calcio d’inizio venne dato da Julinho, terminò 5-3 per la nazionale albiceleste, con doppiette di Maradona e Passarella, dopo che la squadra viola aveva concluso il primo tempo in vantaggio 2-0 (grazie ai gol di Casagrande e Massaro). Quell’incontro passò anche alla “storia” in quanto fu la prima gara in assoluto che la Fiorentina disputava a Firenze con la nuova divisa (e con quella maglia che tanto fece discutere in quell’estate… [CLICCA])Per la cronaca, la Fiorentina, nella primavera del 1982, fu, poi, molto vicina ad acquistare Diego Armando Maradona per l’anno successivo (considerato che il numero degli stranieri tesserabili era salito a due), con Tito Corsi che trattò a lungo il “Pibe”, per poi virare su Passarella.

    “Piaccia o no la maglia è questa”. La ribellione dei tifosi viola nell’estate 1981 LEGGI TUTTO

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    Ultras Fiorentina: spintoni al giornalista, ora rischiano…

    FLORENCE, ITALY – JULY 19: General view during the Serie A match between ACF Fiorentina and Torino FC at Stadio Artemio Franchi on July 19, 2020 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

    Circa 40 tifosi della Fiorentina, la notte scorsa a Firenze, si sono radunati sul ponte Santa Trinita, nel centro cittadino, dove hanno srotolato uno striscione, intonato alcuni cori e acceso fumogeni per festeggiare l’anniversario della fondazione della squadra viola avvenuta nell’agosto del 1926. Un giornalista, che si era avvicinato per fare alcune foto, è stato spintonato e allontanato da alcuni tifosi. Nella concitazione il suo telefono è finito a terra ed è stato calpestato. Sul posto è intervenuta la polizia anche con personale della digos. I tifosi rischiano una denuncia per manifestazione non autorizzata, mentre per coloro che hanno affrontato il giornalista potrebbero essere ipotizzati anche i reati di violenza privata e danneggiamento. Secondo quanto emerso, gli ultras avrebbero allontanato, invitandolo ad andare via, anche un passante che vedendoli accendere i fumogeni li aveva invitati ad avere rispetto del luogo storico in cui si trovavano. Lo riporta IlsitodiFirenze.it.

    E INTANTO L’AGENTE DI BIRAGHI APRE: “RESTEREBBE A FIRENZE, MA CON UN NUOVO CONTRATTO” LEGGI TUTTO

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    Il fisioterapista italiano del Bayern: “Ribery non camminava, poi…”

    Sulle pagine di Stadio in edicola oggi c’è anche una ricca intervista a Gianni Bianchi, storico fisioterapista (italiano) del Bayern dal 2007. Di seguito alcuni estratti che riguardano il suo rapporto con Ribery e un aneddoto sul recente passato: “Ho cominciato a lavorare con Franck poco prima che Toni, che per primo mi portò al Bayern da Palermo, rientrasse in Italia. Aveva un grosso problema al ginocchio, volevano operarlo. Parlai con Muller-Wohlfahrt, tutti e due pensammo che sarebbe stata più costruttiva la terapia conservativa. Ribery non riusciva non solo a correre, ma neanche a camminare, neanche a dormire. Era abbattuto, quasi frustrato.

    Gli dissi che d’accordo con il dottore non lo avremmo fatto operare, ma Franck voleva operarsi a tutti i costi. Fu un’impresa fargli cambiare idea. Mi chiese di giurare su mia figlia che sarebbe davvero tornato a posto, e questa domanda me la fece una trentina di volte al giorno almeno per due mesi, e io tutte le volte gli rispondevo si, te lo giuro su mia figlia, su chi vuoi. È stato un calvario, ma ce l’abbiamo fatta, e non dimenticherò mai la gioia di Franck dopo essere guarito. Queste sono soddisfazioni che ti restano addosso per tutta la vita. Ma lo sapete che l’anno scorso avevo già firmato per la Fiorentina per volontà di Ribery? Poi per colpa di un paio di inghippi, il Bayern ha fatto saltare tutto”.
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    Prandelli: “Che centrocampo la Fiorentina! Amrabat-Pulgar-Castrovilli grande trio”

    LYON, FRANCE – SEPTEMBER 16: Adrian Mutu (L) of Fiorentina shakes hands with head coach Cesare Prandelli after being substituted during the UEFA Champions League Group E match between Lyon and Fiorentina at the Stade de Gerland on September 16, 2009 in Lyon, France. (Photo by Michael Steele/Getty Images)

    Cesare Prandelli, ex allenatore della Fiorentina, ha parlato al Pentasport di Radio Bruno:

    “In una stagione normale, probabilmente avremmo assistito a scenari molti diversi. Con così poco tempo c’è molta incertezza, ma mi sembra che la Fiorentina si stia muovendo, a partire da Amrabat che è molto molto interessante. Credo che non sia un regista ma un centrocampista moderno, mi immagino lui e Castrovilli interni, che sarebbero una delle migliori coppie di mezzali in Italia, con Pulgar a dare equilibrio. Prossima stagione? La Fiorentina deve ripartire come ha finito, dopo il lockdown aveva assorbito i concetti del mister e stava giocando bene, adesso serve migliorare l’aspetto collettivo e dare alla squadra una mentalità vincente. Iachini? Dovrà dare qualcosa in più ,ma è normale. Quello che ha fatto in questi mesi è stato importante, ha ricompattato una squadra che aveva dei problemi, ha dato una buona base, e ora deve portare avanti le sue idee. Difesa? Dipende molto dalla mentalità dell’allenatore, la tendenza è di provare ad offrire spettacolo, e quello succede quando entrambe le squadre attaccano molto. Piatek? L’ho allenato un mese e poco più, e mi ha anche fatto qualche gol importante. Sicuramente è un giocatore di valore, ma sopratutto pensando di farlo giocare in coppia con Kouamè, dipende molto da come vorrà giocare Iachini. L’ho trovato molto serio e determinato, ma ha bisogno di una squadra che gioca per la sua finalizzazione. Kouamè, per me, può fare sia la prima che la seconda punta. Futuro? Mi piacerebbe trovare una società per costruire un progetto, non solo per fare l’allenatore, ma anche altro come direttore generale o tecnico. Primo anno? L’anno del -15 è stata una stagione meraviglioso, andrebbe rivista. Eravamo da soli, ma ci siamo compattati e siamo riusciti ad arrivare ad un punto dalla Champions”. LEGGI TUTTO