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    Gattuso-Marsiglia, fine corsa: “Ha già salutato giocatori e staff”

    L’avventura di Gattuso al Marsiglia è ormai giunta al capolinea. L’allenatore italiano, subentrato al posto di Marcelino a fine settembre, non è riuscito a svoltare la stagione e a dare la scossa all’ambiente. Gli ultimi risultati deludenti e la sconfitta contro il Brest hanno portato il club e il tecnico a prendere una decisione. 
    Gattuso lascia il Marsiglia
    Stando ai media francesi il divorzio è imminente e le parti starebbero negoziando una risoluzione consensuale e non l’esonero. Come scrive l’Equipe, Gattuso ha già salutato lo staff e anche i propri giocatori, annunciando la fine del suo percorso in Ligue 1 con il Marsiglia. Nel 2024 non ha centrato neanche una vittoria in campionato (l’ultima il 17 dicembre contro il Clermont) e ha conquistato un solo successo in Coppa di Francia contro il Thionville Lusitanos, squadra di quinta divisione. Gli azzurri al momento sono al nono posto in classifica, troppo in basso per le ambizioni della società. E con un Europa League ancora da giocare (2-2 l’andata dei sedicesimi contro lo Shakhtar Donetsk), si è arrivati a questa scelta. LEGGI TUTTO

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    Il Nizza va, il Monaco frena a Marsiglia: Zakaria espulso

    NIZZA (Francia) – Il sabato della 19ª giornata della Ligue 1 si apre con il ritorno al successo del Nizza di Francesco Farioli. I rossoneri hanno battuto di misura il Metz (6° ko consecutivo!) per 1-0 grazie al rigore trasformato al 76′ da Guessand. Vittoria che consente al Nizza di accorciare momentaneamente a 5 punti dal Psd capolista (43 a 38) impegnato domenica in casa contro il Brest 3°.

    Il Marsiglia riprende il Monaco

    Il Marsiglia di Gattuso non va oltre il 2-2 contro il Monaco. Gli ospiti sbloccano la partita al 7′ con la rete di Ben Yedder ma rimangono in dieci all’11’ di gioco, complice l’espulsione di Maripan. L’OM non si disunisce, pareggia i conti con Aubameyang (38′) ma al tramonto del primo tempo Akliouche riporta avanti i monegaschi (48′). Nella ripresa il Marsiglia riequilibra le sorti del match con Balerdi (50′) ma non riesce a trovare il gol del sorpasso, con il Monaco che chiude in nove per il doppio giallo all’ex Juve Zakaria. Un pareggio che permette a Gattuso di agganciare, a quota 29 punti, il Reims al sesto posto. LEGGI TUTTO

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    Roma, solo pari: passa ma lo Slavia allunga. Gattuso batte l’Ajax al 93′

    Dopo il primo posto ottenuto dall’Atalanta, la Roma si qualifica alla fase ad eliminazione diretta dell’Europa League. I giallorossi non riescono ad imporsi in trasferta contro il Servette, con la sfida terminata sul risultato di 1-1, ma il pareggio consente comunque alla squadra di Mourinho di garantirsi almeno il secondo posto in classifica. Ad aprire le danze ci ha pensato il solito Romelu Lukaku, bravo a sfruttare un bell’assist di Llorente. Il vantaggio della Roma viene annullato ad inizio secondo tempo, quando Bedia è bravo ad avventarsi su un pallone pericoloso in area di rigore. Nell’altro match del Gruppo G lo Slavia Praga vince in extremis contro lo Sheriff Tiraspol con il risultato di 3-2. Con questo risultato la squadra ceca si porta in testa a 12 punti, a +2 sulla Roma.
    Europa League: Marsiglia ok, tris Liverpool
    Il Marsiglia di Gattuso vince contro l’Ajax all’ultimo respiro con il risultato di 4-3 al termine di una partita ricca di emozioni e colpi di scena e raggiunge la fase ad eliminazione diretta della competizione. L’ultimo turno stabilirà chi tra i francesi e il Brighton di De Zerbi passerà direttamente agli ottavi di finale. Nessun problema per il Liverpool. La squadra di Klopp si è imposta ad Anfield con il netto risultato di 4-0 contro il Lask. A decidere la sfida ci hanno pensato Diaz, la doppietta di Gakpo e Salah su calcio di rigore. I Reds si assicurano così il primo posto e di conseguenza la qualificazione agli ottavi di finale. La sfida per il secondo posto del girone si chiude senza reti tra Tolosa e Royale Union SG. LEGGI TUTTO

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    Atalanta, Muriel bis non basta: 2-2 con lo Sturm Graz. Gattuso batte l’AEK

    L’Atalanta non riesce ad imporsi in casa dello Sturm Graz. La squadra di Gasperini, nel match valevole per la terza giornata della fase a gironi di Europa League, ha pareggiato in in trasferta contro gli austriaci con il risultato di 2-2. La partita inizialmente si mette male per i bergamaschi, con i padroni di casa che si portano in vantaggio dopo 13′ con Prass. La reazione della Dea arriva subito e nel primo tempo la doppietta di Muriel ribalta la situazione. Nella seconda frazione di gara lo Sturm Graz resta in dieci uomini dopo il rosso a Hierlander al 53′ con gli ospiti che continuano a produrre occasioni da gol senza però essere incisivi. I padroni di casa ne approfittano e pareggiano con il calcio di rigore realizzato da Horvat nei minuti finali dopo l’ingenuità di Kolasinac. La formazione di Gasperini resta comunque in testa al girone con 7 punti, mentre nell’altra sfida del gruppo D lo Sporting Lisbona pareggia 1-1 contro il Rakow.
    Europa League, le altre partite
    Le altre sfide del pomeriggio di Europa League hanno regalato gol ed emozioni. Il Marsiglia di Gattuso trova la prima vittoria stagionale europea imponendosi in casa con il risultato di 3-1 contro l’AEK. Tutto facile per il Molde, che con un netto 5-1 batte l’Hacken tra le mura amiche. Delude il West Ham che esce sconfitto dalla sfida in casa dell’Olympiakos: i greci vincono 2-1, inutile il gol dell’ex Milan Paquetà sul finale. Il Betis Siviglia vince di misura dopo una gara complicata contro l’Aris: 1-0 in trasferta. Pareggio senza reti tra Sparta Praga e Rangers. Il Friburgo fornisce una prova convincente e ottiene tre punti in casa del TSC: 3-1 per i tedeschi. LEGGI TUTTO

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    Gattuso, prima vittoria con il Marsiglia: 3-0 contro il Le Havre

    Marsiglia-Le Havre, la partita
    La prima frazione di gara è ricca di emozioni. La squadra di casa, dopo aver approcciato nella maniera giusta la sfida, trova la rete del vantaggio grazie all’autogol realizzato da Sangante al 18’. Momento d’oro per la squadra di Gattuso, a cui bastano soli altri 3’ per trovare il raddoppio con Aubameyang, che sfrutta al meglio l’assist di Harit. La partita si mette ancora di più in discesa quando al 40’ gli ospiti restano in dieci per il secondo cartellino giallo rimediato da Ndiaye. Nel secondo tempo il Marsiglia gestisce il vantaggio e trova anche il gol del definitivo 3-0 con Sarr all’84’. LEGGI TUTTO

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    “Gattuso sarà il nuovo allenatore del Marsiglia: sabato già in panchina”

    MARSIGLIA (FRANCIA) – Il nuovo tecnico dell’Olympique Marsiglia sarà Gennaro Gattuso. Nei giorni scorsi si era fatto il nome dell’ex Psg Galtier, ma secondo quanto riferito dalle radio pubbliche francesi della catena di Radio France, dovrebbe essere l’ex campione del mondo del 2006, oggi 45 anni, a prendere il posto di Marcelino sulla panchina dei francesi. L’allenatore spagnolo ha guidato la squadra nelle prime cinque partite salvo poi dover lasciare per ragioni personali. L’interregno di Jacques Abardonado è durato appena una partita, con il ko per 4-0 contro il Psg che ha convinto Pablo Longoria ha cercare una nuova guida tecnica. 
    Marsiglia, Gattuso può esordire già contro il Monaco
    La scelta, dunque, sarebbe ricaduta su Gennaro Gattuso, secondo le fonti francesi atteso in città in queste ore. L’esordio dell’allenatore calabrese sulla panchina dei transalpini potrebbe arrivare già sabato nel match contro il Monaco alle 21 al Louis II valido per la 7ª giornata della Ligue 1. Ringhio è reduce dalla deludente esperienza con il Valencia e dopo aver allenato in Svizzera, Italia, Grecia e Spagna, appunto, sbarca anche in Francia.   LEGGI TUTTO

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    Coppa del Re, Real Madrid in semifinale: all'Atletico non basta Morata

    Ci sono voluti i tempi supplementari per decretare il vincitore del derby tra Real e Atletico Madrid valido per i quarti di finale di Coppa del Re. Alla fine a spuntarla sono stati i Blancos di Carlo Ancelotti che, nonostante il momentaneo vantaggio ospite firmato Morata, sono riusciti a ribaltare la gara grazie alle reti di Rodrygo, Benzema e Vinicius.
    Madrid, vergogna ultras: impiccata una bambola di Vinicius
    Coppa del Re, Ancelotti ribalta Simeone: Real Madrid-Atletico Madrid 3-1 dts
    A sbloccare la gara al 19′ è proprio l’ex Juventus, bravo a capitalizzare l’assist di Molina e “freddare” Courtois da distanza ravvicinata. Nella prima frazione l’occasione più ghiotta per i Blancos capita sui piedi di Eder Militao che calcia però larghissimo da ottima posizione. Intorno all’ora di gioco ci prova Benzema ma Oblak risponde presente. Ancelotti cerca di cambiare qualcosa e a 10′ dalla fine proprio il neoentrato Rodrygo trova il pareggio superando l’estremo difensore dei Colchoneros con un preciso tiro all’angolino basso di sinistra a conclusione di una bella azione personale. Si va dunque ai supplementari. Al 99′ l’Atletico Madrid rimane anche in 10 per il rosso a Savic che, ammonito un paio di minuti prima, si becca il secondo giallo e lascia i suoi in inferiorità numerica. Il Real quasi ne approfitta immediatamente e con l’ex Roma Rudiger sfiora il gol. A pochi secondi dalla fine del primo tempo supplementare, però, Benzema non perdona, raccoglie la sfera dopo il palo colpito da Vinicius e porta avanti i Blancos. Il brasiliano si rifà al 121′ siglando il gol del definitivo 3-1. Ancelotti, dunque, elimina Simeone e conquista la semifinale dove ad attenderlo c’è l’Osasuna che ha estromesso dalla competizione il Siviglia (2-1 dts).
    Real Madrid-Atletico Madrid 3-1 dts
    Coppa del Re, Gattuso eliminato: Valencia-Athletic Bilbao 1-3
    Dopo aver agevolmente eliminato La Nucia (3-0) e Sporting Gijon (4-0), il Valencia di Gennaro Gattuso perde 3-1 in casa contro l’Athletic Bilbao. Dopo una prima fase di studio, succede di tutto negli ultimi 10′ della prima frazione di gioco: a stappare la lattina è Muniain che sfrutta alla grande l’assist di Inaki Williams e batte Mamardashvili. Al 43′ arriva il pareggio con uno sfortunato autogol di Oscar de Marcos che nel tentativo di spazzare un cross infila la propria porta. Nemmeno il tempo di esultare, però, che l’Athletic Bilbao passa ancora avanti: secondo assist di giornata per l’attaccante ghanese che, stavolta, serve il fratello Nico che fa 2-1. Gli ospiti continuano a spingere e a metà ripresa mettono in ghiaccio risultato e partita: Carlos del Cerro Grande, arbitro della sfida, viene richiamato dal Var per rivedere un contatto in area Valencia. Analizzate le immagini indica il dischetto: Vesga è glaciale e chiude la contesa. La squadra di Ernesto Valverde, dunque, raggiunge il Barcellona, vittorioso per 1-0 sulla Real Sociedad grazie alla rete di Dembélé, in semifinale. 
    Valencia-Athletic Bilbao 1-3 LEGGI TUTTO

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    Gattuso, no alle polemiche. Ma con il Valencia la tensione è altissima

    Più passa il tempo e più l’espressione di Gennaro Gattuso somiglia a quella di Cesare Prandelli. Il che potrebbe essere anche un complimento, se non fosse che l’ex commissario tecnico della nazionale andò via da Valencia sbattendo la porta. L’allenatore bresciano è l’unico ad aver avuto il coraggio di dirle in faccia sia Peter Lim che ai propri calciatori. E già, perché se è vero che il proprietario del club spagnolo lo prese in giro promettendogli mari e monti – senza mantenere nemmeno una delle sue promesse, così come aveva fatto con i suoi predecessori e farà, dopo di lui, con i suoi successori – è altrettanto vero che quello che fece imbufalire in maniera particolare Prandelli fu la poca ambizione del proprio spogliatoio che non ne volle sapere di ribellarsi al disinteresse per il club di Lim. Anzi, lo prese come alibi. E questo l’ex ct azzurro non lo sopportò («Fuori», il suo ultimo messaggio), entrando nella storia come l’unico tecnico dell’era Lim a non aver ricevuto la buonuscita. E già, perché esattamente come tutti gli altri allenatori scelti dall’imprenditore asiatico, nemmeno Prandelli riuscì ad arrivare alla scadenza naturale del proprio contratto.

    Il possibile futuro di Gattuso

    A differenza degli altri, però, lui si dimise. E la sensazione è che la storia potrebbe ripetersi con Gattuso. Il tecnico calabrese, infatti, per quanto si stia impegnando a incassare con stile i colpi, prima o poi potrebbe esplodere. Subito dopo il deludente pareggio di lunedì sera contro l’Almeria, Rino ha assicurato di non essere alla ricerca di scuse o alibi: «In questo momento, il principale responsabile sono io. Sono io a decidere chi deve giocare e quando a una squadra basta poco per farle male bisogna solo riflettere e pensare. Non è corretto parlare della qualità della rosa perché tocca a me assumermi le mie responsabilità. Sarebbe facile dire che mi mancano i calciatori e buttarla in polemica, ma non è questo il momento». Ed è proprio quest’ultima frase a tradire il vero stato d’animo di Gattuso. E già, perché quando dice “non è questo il momento” fa capire che ha voglia di arrivare il più presto possibile alla fatidica soglia dei 40 punti per scaricare, poi, tutta la propria frustrazione su Lim per le promesse non mantenute. Ed è per questa ragione che quando gli è stato chiesto se a gennaio arriverà qualcuno, Gattuso ha tagliato corto: «Questa è una domanda per il direttore sportivo».

    Quota 40 e l’affetto del Mestalla

    Il suo obiettivo principale, così, è quello di assicurare la salvezza alla propria squadra prima di esplodere. E poco importa se poi verrà esonerato o se come ha fatto Prandelli, una volta raggiunta quota 40 sarà lui a dimettersi. Da quando è arrivato al Mestalla, il club gli ha venduto i due calciatori di maggior talento: Gonçalo Guedes e Carlos Soler. E se capitan José Luis Gayá è rimasto è perché Gattuso ci ha messo la faccia, assicurandogli che – nonostante tutto – il progetto del club è ambizioso. E, invece, sinora di ambizioso c’è solo il comportamento del Mestalla che, sin dal primo giorno, ha adottato e sostenuto l’allenatore calabrese credendogli quando assicurò che con Lim non sarebbe stato un gattino, bensì un «leone». Ed è per questa ragione che i tifosi bianconeri non gli perdonerebbero mai un eventuale tradimento, perché se hanno smesso di contestare con veemenza la proprietà è solo perché è stato Gattuso a chiedere pubblicamente che l’ambiente rimanesse unito e ognuno facesse la sua parte per il bene della squadra. A questo punto, però, Ringhio dovrebbe chiederlo, se non l’ha già fatto, anche a Lim. LEGGI TUTTO