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    Gilardino: “Modena bravo ma il Genoa la poteva vincere”

    Guarda la gallery Modena-Genoa 2-2, le immagini della partita Modena-Genoa, le parole di Gilardino  Nella sala stampa dello stadio “Braglia” l’analisi dell’allenatore dei liguri, Alberto Gilardino: “C’è rammarico per non aver chiuso la partita dopo averla sbloccata subito, ma anche dopo il vantaggio del Modena ho sempre avuto la sensazione che potessimo rimontare. Con l’uomo […] LEGGI TUTTO

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    Modena-Genoa 2-2: Dragusin illude Gilardino, Bani lo salva

    Modena-Genoa ha regalato emozioni e un punto a testa alle squadre protagoniste di un match scoppiettante, quello valido per il posticipo della venticinquesima giornata di Serie B. I rossoblù, secondi in classifica, non sono riusciti ad accorciare sul Frosinone primo, reduce dal pari a Palermo. Tre punti che gli uomini di Gilardino cercavano anche per dimenticare il punto di penalizzazione ricevuto. D’altro canto il Modena, in caso di vittoria, avrebbe compiuto un enorme balzo in avanti in graduatoria passando dall’attuale nono posto al sesto, mettendosi così alle spalle Cagliari, Pisa e Palermo. Riuscito solo l’aggancio ai danni di queste ultime due a quota 35 punti in zona playoff. LEGGI TUTTO

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    Diretta Modena-Genoa ore 16.15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Modena-Genoa una partita tra due squadre che non possono permettersi di fallire. I rossoblu sono ancora al secondo posto in classifica, ma potrebbero accorciare sul Frosinone primo e reduce dal pari di Palermo. Tre punti che sarebbero preziosissimi, anche per dimenticare il punto di penalizzazione ricevuto. D’altro canto il Modena, in caso di vittoria, potrebbe fare un enorme balzo in graduatoria, passando dall’attuale nono posto al sesto, mettendosi così alle spalle Cagliari, Pisa e Palermo. LEGGI TUTTO

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    Modena-Genoa: fra storia e ambizioni

    TORINO – La 25ª giornata di Serie B si chiude oggi, fischio d’inizio alle 16.15, col posticipo Modena-Genoa, partita di un un certo fascino. Per l’occasione, al Braglia si stabilirà il record stagionale di presenze (oltre 13mila paganti) e potrebbe essere la partita di Serie B col maggior numero di spettatori nella storia dei canarini, superiore anche a quando il Modena affrontò la Juve nel suo anno di Serie B, un record favorito anche dalla massiccia presenza di tifosi rossoblù che saranno circa tremila. Perché per il Genoa, andare a Modena, ha un significato particolare, evoca una tappa fondamentale nella storia del Grifone: era il 19 giugno 1988, ultima di campionato, i liguri s’imposero 1-3 davanti a un maxi esodo di tifosi genoani che con quel successo videro la squadra evitare la retrocessione in Serie C, da quella vittoria si misero le basi per il successivo ritorno in Serie A ,che in seguito avrebbe portato al 4° posto nella massima categoria e alla semifinale di Coppa Uefa, i migliori risultati del Genoa dal dopoguerra. Quel giorno, in una gara diretta dal leggendario Agnolin, il Genoa passò su rigore di Di Carlo, pari emiliano, sempre dal dischetto, di Masolini, vittoria rossoblù con le reti di Scanziani (ex capitano della Samp a cui mai i blucerchiati perdonarono il passaggio al Genoa) e l’1-3 finale firmato da un mito della storia genoana, Briaschi. Oggi sarà tutta un’altra storia, col Genoa di Gilardino impegnato nel consolidamento del 2° posto, l’ultimo buono per andare direttamente in A, dopo i risultati di ieri delle concorrenti: nessuna delle tre rivali dirette ha vinto (pari di Bari e Sudtirol e ko della Reggina), c’è la possibilità di portarsi a +5 sulle terze. Con Criscito e Vogliacco tornati disponibili, il Gila ha ampia scelta ma l’orientamento è quello di confermare la difesa a quattro e gli uomini della convincente vittoria sul Palermo mettendosi così “a specchio” col 4-3-2-1 del Modena. C’è solo da sostituire lo squalificato Hefti in difesa a destra (probabile lo spostamento di Sabelli con l’innesto di Cyzborra a sinistra). Ma attenzione al Modena di Attilio Tesser, reduce da due vittorie di fila (a Brescia e prima in casa col Cagliari) che hanno portato profumo di playoff per i canarini, all’andata sconfitti 1-0 a Marassi (fu l’unica vittoria interna del Genoa targato Blessin). Il Modena non ha nulla da perdere: nessuno gli chiede di qualificarsi per gli spareggi promozione però se manterranno questo passo ci saranno anche loro in lizza ma con meno pressioni della concorrenza che invece è obbligata a fare almeno i playoff per dare un senso alla propria stagione. Modena tuttavia privo del bomber Diaw (ne avrà per un mese) ma sarà l’occasione per vedere dal primo minuto il promettente Bonfanti, attaccante classe 2002 di scuola Inter, già 6 gol nella sua stagione d’esordio in B, a giugno se lo contenderanno club di A, dovrebbe essere un duello fra Torino e Sassuolo. LEGGI TUTTO

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    Genoa, tutti pazzi per Gilardino

    TORINO – Quel che sta facendo Alberto Gilardino al Genoa, fa pensare da più parti che il Grifone stia tenendo a battesimo un allenatore vero. Se non un predestinato, per non usare un termine abusato, quantomeno un tecnico da tenere d’occhio ma che ha tutta la stoffa per farsi strada. La sua vicenda ricorda un po’ quella in Serie A di Raffaele Palladino al Monza, entrambi promossi dalle squadre Primavera (anche se il Gila aveva precedenti esperienze su panchine di Serie C e D) e capaci di invertire subito la rotta pericolosa tracciata da chi li aveva preceduti. Certo, la B ha tutt’altri riflettori ma quel che sta facendo il Gila non va messo in secondo piano. Prima delle idee tattiche, di lui colpisce la capacità manageriale nella gestione del gruppo Genoa, a cui si dedica praticamente h24. Lo si è visto nell’unica sconfitta che ha finora rimediato, il 2-0 subìto due turni fa a Parma. Una caduta senza attenuanti, che somigliava sinistramente alle ultime di Blessin. Solo che il tedesco, quando perdeva, accampava scuse e arrivava a dare dei dilettanti ai suoi giocatori. Gilardino invece, s’è preso sulle spalle tutto il peso di quel ko, impostando un minuto dopo il gran lavoro fatto la scorsa settimana, chiuso venerdì scorso con la convincente vittoria sul Palermo che arrivava a Marassi con numeri che potevano incutere paura. Ma Gila aveva iniziato a vincerla subito dopo quel ko, con quell’assunzione (perfino eccessiva) delle proprie responsabilità. Resta il fatto che Gilardino ha preso il Genoa lo scorso 6 dicembre, con la squadra che stava abdicando nella lotta per la A diretta. E’ andato in panchina nove volte per il Grifone, raccogliendo 6 vittorie (in casa con Sudtirol, Frosinone, Venezia e Palermo, in trasferta a Bari e Benevento), due pari (ad Ascoli e in casa col Pisa), perdendo solo a Parma, viaggiando alla media di 2.22 punti a gara. Ha preso una squadra quinta in classifica, dilaniata dalle polemiche, che con Blessin viaggiava alla media di 1.53 punti a gara, e l’ha trasformata in un blocco quasi granitico. Poi certo, ci sono anche le idee sul campo. La svolta di giocare, rispetto a Blessin, con un mediano in più, ha dato alla squadra più solidità ed equilibrio, i termini più facilmente associabili al Gila-Genoa. Oltre alla capacità di sacrificarsi, parola fondamentale per Gilardino, la ripete spesso, è la chiave del suo discorso. In sintesi, il Genoa ha svoltato quando col suo nuovo condottiero si è finalmente calato in quella che è la B, smettendola di giocare con sufficienza, come se la A la si riottenesse per diritto divino. Questo sta facendo la differenza, il 2° posto e con esso la zona A diretta, il Genoa l’ha conquistato con una testa nuova che viene prima del modulo da adottare: il Genoa con Gila lo ha cambiato spesso, giocando dietro a tre e a quattro. Ma la differenza la sta facendo l’applicazione superiore che la squadra sta mostrando con lui. E nel giorno di San Valentino, con la tifoseria presente in massa al Signorini di Pegli, il Gila ha potuto toccare con mano come ora tutta la piazza sia pazza di lui e dei suoi ragazzi. LEGGI TUTTO

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    Genoa, -1 in classifica: arriva la penalizzazione

    La notizia era nell’aria, ora è anche ufficiale: per il Genoa arriva 1 punto di penalizzazione in classifica. In un comunicato la FIGC ha spiegato quali mancanze sono occorse da parte del club rossoblu tanto da arrivare a tale epilogo. Inoltre arriva un’ammenda economica per l’a.d. del club ligure, Andres Blazquez Ceballos. Dopo il successo pesantissimo contro il Palermo, arriva dunque una cattiva notizia per i ragazzi di Alberto Gilardino. LEGGI TUTTO

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    Diretta Genoa-Palermo ore 20.30: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    La Serie B è pronta a inaugurare il fine settimana calcistico italiano con una sfida di cartello per la 24a giornata. Genoa contro Palermo è una partita dal sapore di Serie A. I rossoblù per rialzarsi dopo la sconfitta (la prima con Gilardino in panchina) con il Parma e i rosanero per dre continuità alla vittoria contro la Reggina. Emozioni, gol e voglia di portare a casa i tre punti da tutte e due le parti, è questo quanto ci si aspetta dalla sfida del Ferraris.  LEGGI TUTTO

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    Stasera Genoa-Palermo, supersfida da A

    TORINO – La 24ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con un anticipo da leccarsi i baffi, Genoa-Palermo: potrebbe dire molto nella lotta per la Serie A diretta. All’andata, la sfida fu la prima sconfitta in campionato del Genoa versione Blessin, un 1-0 che incrinò il mito estivo della “corazzata della B”, prima favorita alla promozione in A secondo gli scommettitori. Decise un gol di Brunori (ad oggi capocannoniere assieme a Cheddira del Bari con 13 reti), la vittoria fece anche pensare che il Palermo potesse puntare in alto. In realtà i siciliani di Corini, hanno avuto poi un lungo rodaggio, venendo fuori solo negli ultimi due mesi, sono imbattuti da 9 gare in cui hanno raccolto 19 punti, vincendo le ultime tre sfide. Dovessero imporsi a Marassi, andrebbero a -3 dal Genoa secondo e in zona A diretta. Impresa non impossibile anche per la fama di ammazza-grandi che accompagna i siciliani, in questa stagione hanno battuto anche Reggina, Bari, Cagliari e Parma, buttando però via tanti punti contro presunte piccole. E dall’altra parte c’è un Genoa chiamato a reagire, davanti al proprio pubblico unico, a un’involuzione preoccupante. Nelle ultime due uscite i rossoblù hanno raccolto un solo punto (0-0 in casa col Pisa rimasto in 10 nel finale) e sono reduci dal brutto ko di Parma, due gare in cui il Grifone non ha tirato in porta, il Genoa in totale ha segnato solo 24 gol in 23 uscite, perfino il Perugia 14° in classifica ne ha fatto uno di più. Insomma, si potrebbe pensare che a Genova tiri un’aria non buona, che somigli un po’ a quella che si respirava negli ultimi giorni del mandato Blessin. Niente di tutto ciò. La differenza è che Gilardino dopo il ko di Parma si è assunto la piena responsabilità della caduta mentre il tedesco dava dei dilettanti ai giocatori, rompendo di fatto con la squadra. Così ora il Gila ha tutti dalla sua parte e anche il club gli è stato particolarmente vicino in settimana. Genoa che però ha diversi problemi di formazione: perde Criscito per due giornate, Haps è squalificato, assenti anche Ekuban, Pajac e Ilsanker, assai probabili le assenze di due colonne della difesa, Bani e Vogliacco, per una retroguardia che dovrebbe schierarsi a 4. Strootman potrebbe godere di un po’ di riposo, Badelj va verso il rilancio, possibile una squadra col 4-3-1-2, con Gudmundsson (o Aramu) alle spalle di Coda e di una delle due seconde punte arrivate al mercato di gennaio (Salcedo o Dragus). Nel Palermo potrebbe esserci qualche novità, con l’innesto, forse dall’inizio, di alcuni colpi del mercato di gennaio, Verre e Tutino su tutti. LEGGI TUTTO