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    Il Genoa di Gilardino dà l'assalto alla A

    TORINO – Stasera, fischio d’inizio alle 18.45, la 20ª giornata di Serie B si chiude con un interessante posticipo, Genoa-Venezia. Dopo la sorprendente sconfitta della Reggina, sabato in casa dalla Spal, i rossoblù di Gilardino hanno l’occasione di agganciare i calabresi al 2° posto, cioè in zona A diretta. Il Venezia di Vanoli invece, ripiombato in zona retrocessione dopo i risultati della giornata, non può lasciare altri punti per strada. Nel complesso, è la sfida fra due allenatori che da subentrati stanno incidendo non poco sulle sorti della squadra che è stata loro affidata. Gilardino ha ereditato dal tedesco Blessin un Genoa con tanti problemi, che rischiava di abdicare nella lotta per la promozione diretta, nonostante sia considerata la squadra più forte del campionato. Nelle ultime 4 uscite del 2022, il suo Grifone ha messo insieme un bottino di 10 punti in 4 partite (media 2.50), un ottimo biglietto da visita che fa quasi rimpiangere la sosta per le feste, è sempre un’incognita, basta guardare certi risultati a sorpresa del week end (non solo il ko della stessa Reggina ma anche del Pisa in casa dal Cittadella). Con Gilardino, il Genoa s’è finalmente calato nella categoria, si sono risolti alcuni problemi d’assetto, la squadra dà la sensazione di seguire il nuovo tecnico, sensazione che non si avvertiva nelle ultime uscite di Blessin. Anche perché i punti raccolti sono stati fatti contro squadre in salute: esordio battendo il Sudtirol (che arrivava a Marassi imbattuto da 12 gare) e, dopo lo 0-0 di Ascoli, successi sulla capolista Frosinone e in casa del Bari (che sabato, col 4-0 sul Parma, ha riacciuffato, almeno temporaneamente, i rossoblù al terzo posto). Giovedì scorso il Genoa è stato eliminato in Coppa Italia dalla Roma (1-0) ma è stato un test che ha dato comunque indicazioni positive: il Genoa è capitolato solo per una prodezza del subentrato Dybala, ha tenuto bene il campo contro una big della A e comunque, la priorità resta la partita di stasera e la A da riconquistare. Il Venezia invece, dal 7 novembre scorso è guidato da Paolo Vanoli, tornato in Italia dopo aver vinto la Coppa di Russia con lo Spartak Mosca, in precedenza era stato assistente di Conte ai tempi di Inter e Chelsea e ancora prima collaboratore di Ventura nella Nazionale, dopo aver iniziato con le giovanili azzurre. Vanoli ha ereditato, da Ivan Javorcic e dall’interim di Andrea Soncin, una squadra che aveva raccolto 9 punti in 12 partite, ma le potenzialità dell’organico dicono che il Venezia vale molto di più, solo che la squadra è una babele di stranieri non facile da assemblare. Con Vanoli sono arrivati 11 punti in 7 uscite (media 1.57), la squadra ha trovato una certa compattezza, anche perché molto dotata fisicamente, di fatto con lui il Venezia ha sbagliato solo la trasferta di Perugia del 19 dicembre (ko per 2-1), mentre nell’ultima uscita prima della sosta faceva 2-2 in casa col Parma rimontando 2 reti agli emiliani. Anche se non mancherebbero le potenzialità per un campionato di vertice o quantomeno da playoff, nell’ambiente si parla solo di salvezza, giacché Vanoli ha ereditato una situazione piuttosto pesante, con una piazza tutta da riconquistare dopo la delusione per la retrocessione dalla A. Resta il fatto che stasera, Venezia permettendo, il Genoa ha un occasione d’oro per mettersi in linea con le attese d’inizio stagione. Gilardino alla vigilia ha parlato della necessità di trascinare dalla propria parte lo straordinario (e spesso decisivo) pubblico del Ferraris che, prima del suo avvento, in stagione aveva vissuto poche gioie nel Tempio di Marassi (con Blessin, solo una vittoria sul Modena, il Gila ha vinto entrambe le gare interne disputate sotto la sua gestione). Vanoli, conscio della difficoltà dell’impegno, invita i suoi a giocare con coraggio e umiltà. Nei veneti, serata particolare per l’esterno destro Francesco Zampano, nato a Genova 29 anni fa, cresciuto nelle giovanili di Sampdoria ed Entella, prima di girare per mezza Italia: ci terrà a fare un figurone, anche se in stagione ha sempre fatto buone partite, pure quando il Venezia faticava di più, lui non demeritava mai. LEGGI TUTTO

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    Diretta Genoa-Venezia ore 18.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    GENOVA – La 20ª giornata del campionato di Serie B si chiude allo stadio Ferraris di Genova dove i padroni di casa ospitano il Venezia in un match chiave per la corsa promozione. Infatti i ragazzi di Gilardino, reduci da 2 vittorie consecutive, hanno l’obiettivo dei 3 punti consentirebbe di agganciare a quota 36 il 2° posto occupato dalla Reggina sconfitta in casa dalla Spal nell’ultimo turno. Gilardino è conscio dell’importanza della partita: “A Roma il risultato è stato negativo, ma la prestazione da squadra vera. Così dovremo ripeterci col Venezia sapendo che incontriamo una squadra che non rispecchia la propria posizione di classifica e i giocatori che ha, giovani di forza, di gamba e strutturati in fase difensiva. Hanno cambiato in corsa l’allenatore e nelle ultime gare hanno fatto risultati importanti, rimontando anche la gara col Parma. Sono una squadra viva, ma noi davanti al nostro pubblico vogliamo interpretare la gara nella maniera migliore ed essere determinati – aggiunge – Dovremo fare una prestazione di sacrifico e determinazione, avere voglia di andare a pressare, recuperare palla e creare situazioni pericolose. Il Venezia è una squadra che quando c’è da giocare si propone e quando deve difendersi non si tira indietro. Ha però giocatori più propensi a difendere che non attaccare, soprattutto fuori casa. Noi però dobbiamo pensare a noi, a quanto di buono abbiamo fatto nelle ultime settimane”
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    Dove vedere Genoa-Venezia streaming e diretta tv
    Genoa-Venezia è in programma alle 18:45 allo stadio Ferraris di Genova e sarà trasmesso in diretta su Dazn, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio ed Helbiz Live. In streaming su Dazn, Sky Go, Now, Helbiz Live e l’app OneFootball.
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    Genoa-Venezia: le probabili formazioni
    GENOA (4-3-2-1): Semper; Hefti, Bani, Dragusin, Criscito Jagiello, Strootman, Frendrup; Aramu, Gudmundsson; Coda. Allenatore: Gilardino.A disposizione: Martinez, Agostino, Vogliacco, Sabelli, Ilsanker, Czyborra, Sturaro, Galdames, Badelj, Puscas, Touré, Yalcin. Indisponibili: Pjaca, Ekuban. Squalificati: nessuno. Diffidati: Bani.
    VENEZIA (3-5-2): Joronen; Wisniewski, Ceccaroni, Ceppitelli; Zampano, Crnigoj, Jajalo, Tessmann, Haps; Pohjampalo, Johnsen. Allenatore: Vanoli.A disposizione: Bertinato, Maenpaa, Svoboda, Busato, Ullmann, Candela, St Clair, Busio, Pierini, Andersen, Novakovich. Indisponibili: Cheryshev, Connolly, Modolo. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Miele (Nola). Assistenti: Carbone e Giallatini. IV uomo: Maggio. Var: Mazzoleni. Avar: Paganessi. LEGGI TUTTO

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    Genoa: Gilardino è l'opposto di Blessin

    TORINO – Il Genoa di Alberto Gilardino dura più di quello di Alexander Blessin: così si spiega la recente svolta del Grifone mettendo in panchina al posto del tedesco il Campione del Mondo 2006, il quale ha raccolto 10 punti in 4 partite e rilanciato per la promozione diretta la squadra che in estate era la prima favorita per la A, ora a -3 dalla Reggina seconda. In sintesi, dove Blessin naufragava, Gila, che stasera sfida in Coppa Italia all’Olimpico la Roma di Mourinho, vince. Il tedesco è arrivato all’esonero perché le sue squadre si sono dimostrate fragili nei secondi tempi delle partite che gli sono state fatali. La sequenza negativa del tedesco inizia il 29 ottobre: Genoa-Brescia 1-1, al vantaggio rossoblù di Jagiello al 31’, ribatte Castana al 94’, col Genoa in 10 dal 77’ (rosso a Badelj). Poi il 7 novembre: il Genoa, in casa della Reggina, va al riposo sull’1-1 (Aramu ha risposto a Canotto), nella ripresa s’impongono i calabresi con la rete di Hernani su rigore. Il 13 novembre c’è Genoa-Como. Rossoblù avanti col gol su rigore di Coda al 17’, pari di Cerri al 67’. Ci si ferma per la sosta e al ritorno in campo, la situazione col tedesco precipita. Il 27 novembre il Genoa si arrende al Perugia, al solito nella ripresa (Olivieri al 74’), il 4 dicembre il patatrac è totale quando il Cittadella passa al Ferraris con una rete di Antonucci al 62’ che fa arrivare all’esonero di Blessin, il popolo rossoblù spera che a conti fatti non risulti tardivo, gli estremi c’erano già tutti dopo la delusione col Como e con la successiva sosta per le Nazionali che avrebbe permesso un cambio in panchina meno affrettato. E invece ad Alberto Gilardino tocca subentrare appena due giorni prima della partita col Sudtirol dell’8 dicembre, con gli altoatesini che arrivano a Marassi imbattuti da 12 partite. E il Gila-Genoa comincia vincendola nella ripresa coi gol di Puscas e Aramu. Non negativi neanche i secondi tempi delle due successive uscite, 0-0 ad Ascoli e vittoria sulla capolista Frosinone, gara sbloccata da Gudmundsson già al 22’. Trionfale invece, la ripresa effettuata il 26 dicembre a Bari, davanti a quasi 50mila spettatori: dopo l’1-1 dell’intervallo (a Puscas aveva risposto Cheddira), il Genoa di Gilardino va a vincere, ancora con Gudmundsson, al 58’. L’ultima vittoria ha dimostrato, una volta per tutte, che col nuovo allenatore il Genoa si è finalmente calato nella categoria e non gioca con quella sufficienza che nei rossoblù s’intravvedeva anche quando Blessin vinceva. Oltre ad avere una squadra che non dura solo per la prima parte della partita. Gilardino per adesso viaggia alla stratosferica media di 2.5 punti a partita, con la quale si va in A in carrozza. Ma attenzione, perché nel girone di ritorno il Frosinone primo e la Reggina seconda possono replicare quanto di buono fatto nell’andata, anche perché con ogni probabilità faranno in questa sessione un mercato importante. Ma il Gila-Genoa, ritrovata l’unità in tutte le sue componenti, ha i mezzi per mettersele entrambe alle spalle. LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Genoa ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – Ci sarà un po’ di turnover nella Roma, ma senza esagerare. Perché la Coppa Italia, come la Conference League l’anno scorso, può rappresentare un obiettivo concreto. Per i giallorossi è partito l’assalto alla decima contro il Genoa, una sfida che regalerebbe la più che probabile sfida con il Napoli (che attende la Cremonese martedì 17) ai quarti di finale. L’Olimpico sold out si gusterà prima del fischio d’inizio anche una piccola festa per celebrare Paulo Dybala per la vittoria della Coppa del Mondo con l’Argentina. Per il Genoa sarà una gara difficile, a pochi giorni dalla ripresa del campionato che vederà i rossoblù impegnati in casa contro il Venezia lunedì prossimo: “Darò spazio a giocatori che hanno fatto pochi o nessun minuto, ma in questa sosta ho visto un approccio importante e positivo da parte di tutti”, ha detto Gilardino.
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    Dove vedere Roma-Genoa: streaming e diretta tv
    La partita tra Roma e Genoa si gioca alle 21 allo Stadio Olimpico. Il match sarà trasmesso in tv su Canale 5 e in streaming su Mediaset Infinity.
    Roma-Genoa: probabili formazioni
    ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Kumbulla, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, El Shaarawy; Abraham. Allenatore: Mourinho. A disposizione: Svilar, Boer, Vina, Smalling, Celik, Camara, Tahirovic, Bove, Belotti, Shomurodov, Solbakken, Volpato, Zaniolo, Dybala. Indisponibili: Darboe, Karsdorp, Wijnaldum. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    GENOA (4-3-2-1): Martinez; Sabelli, Vogliacco, Ilsanker, Czyborra; Galdames, Badelj, Frendrup; Aramu, Gudmundsson; Coda. Allenatore: Gilardino. A disposizione: Semper, Agostino, Bani, Dragusin, Boci, Criscito, Sturaro, Jagiello, Strootman, Puscas, Touré, Yalcin, Yeboah. Indisponibili: Ekuban, Pajac. Squalificati: Hefti. Diffidati: nessuno.
    ARBITRO: Feliciani di Teramo. Assistenti: De Meo e Bottegoni. Quarto uomo: Cosa. Var: Banti. Avar: Muto. LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Genoa 0-0: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    ROMA – Ci sarà un po’ di turnover nella Roma, ma senza esagerare. Perché la Coppa Italia, come la Conference League l’anno scorso, può rappresentare un obiettivo concreto. Per i giallorossi è partito l’assalto alla decima contro il Genoa, una sfida che regalerebbe la più che probabile sfida con il Napoli (che attende la Cremonese martedì 17) ai quarti di finale. L’Olimpico sold out si gusterà prima del fischio d’inizio anche una piccola festa per celebrare Paulo Dybala per la vittoria della Coppa del Mondo con l’Argentina. Per il Genoa sarà una gara difficile, a pochi giorni dalla ripresa del campionato che vederà i rossoblù impegnati in casa contro il Venezia lunedì prossimo: “Darò spazio a giocatori che hanno fatto pochi o nessun minuto, ma in questa sosta ho visto un approccio importante e positivo da parte di tutti”, ha detto Gilardino.
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    Diretta Roma-Genoa: cronaca live
    45’+1 – Termina il primo tempo di Roma-Genoa: risultato fermo sullo 0-0.
    42′ – Ancora Kumbulla di testa sugli sviluppi di un angolo, palla che si spegne sul fondo.
    35′ – Primo ammonito del match: è Bove, ‘reo’ di una trattenuta ai danni di Yalcin.
    34′ – Clamoroso contropiede del Genoa: Yalcin calcia fuori un rigore in movimento.
    31′ – Matic serve Pellegrini, che calcia di prima intenzione: la sfera si stampa contro l’incrocio dei pali.
    29′ – Sassata di Matic: Galdames si immola e stoppa la pericolosissima conclusione.
    25′ – Aumenta la pressione della Roma: ci prova anche Bove, palla ancora in corner.
    21′ – Matic per Pellegrini, che serve in profondità Abraham: Martinez è attento e mette in angolo.
    20′ – Kumbulla ci prova di testa sugli sviluppi di un corner battuto da Pellegrini, ma il difensore italo-albanese non inquadra lo specchio. 
    14′ – El Shaarawy serve Pellegrini, ma il mancino del capitano giallorosso termina alto.
    12′ – Kumbulla rischia il giallo, l’arbitro Feliciani lo grazie.
    9′ – Mancino al volo di Coda: Kumbulla devia in angolo.
    3′ – Ci prova El Shaarawy, ex della sfida, dalla lunga distanza: palla fuori.
    1′ – Partiti! Allo stadio Olimpico è iniziata Roma-Genoa, match valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia. LEGGI TUTTO

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    Bari-Genoa 1-2, Gilardino sorpassa Mignani: espugnato un San Nicola da record

    Il Genoa si impone in casa del Bari con il risultato di 2-1 nel match che chiude la 19ª giornata di Serie B. Al San Nicola c’è il pubblico delle grandi occasioni: con 46.671 spettatori il match tra la squadra di Mignani e quella di Gilardino fa registrare il record stagionale del campionato. Successo fondamentale per i rossoblù che raggiungono così il terzo posto in classifica a 33 punti, superando proprio il Bari che rimane fermo a 30 e scivola momentaneamente fuori dal podio.

    Bari-Genoa 1-2, la partita

    Il Genoa parte alla grande e dopo 2’ si porta in vantaggio con il gol di Puscas dopo la grande intuizione di Aramu. Il Bari cresce e dopo aver sfiorato il pareggio al 21’ con l’errore di Benedetti al 33’ riporta il risultato in parità grazie al gol di Cheddira. Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-1 senza ulteriori squilli. A far tornare i rossoblù in vantaggio ci pensa Gudmundsson al 58’ sugli sviluppi di un calcio di punizione. Il Bari prova a riportare il punteggio in parità ma il Genoa rischia addirittura il tris con Boci al 78′. Dopo 6′ di recupero il match si chiude dunque sul risultato di 2-1 per la squadra di Gilardino. LEGGI TUTTO

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    Diretta Bari-Genoa ore 20.30: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

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    Dove vedere Bari-Genoa streaming e diretta tv
    La partita tra Bari e Genoa, in scena alle ore 20:30 allo stadio San Nicola di Ascoli, verrà trasmessa da Dazn sia sull’app che sul sito ufficiale sul canale relativo al match, sulla piattaforma digitale di Sky, su Now TV e sull’app Sky Go, infine sull’app e sul canale di Helbiz Live.
    Guarda Bari-Genoa su DAZN. Attiva ora
    Bari-Genoa: le formazioni ufficiali
    BARI (4-3-1-2): Caprile; Dorval, Di Cesare, Vicari, Mazzota; Maita, Maiello, Folorunsho; Botta; Cheddira, Benedetti. Allenatore: Mignani.A disposizione: Frattali, Terranova, Zuzek, Pucino, Bosisio, D’Errico, Bellomo, Botta, Mallamo, Salcedo, Ceter, Scheidler, Cangiano. Indisponibili: Ricci. Squalificati: nessuno. Diffidati: Maiello.
    GENOA (4-3-1-2): Martinez; Hefti, Bani, Dragusin, Sabelli; Jagiello, Strootman, Frenrup; Aramu; Puscas, Albert. Allenatore: Gilardino.A disposizione: Semper, Agostino,Vogliacco, Boci, Ilsanker, Czyborra, Sturaro, Galdames, Badelj, Gudmundsson, Tpouré, Yalcin, Yeboah, Coda. Indisponibili: Pajac e Ekuban. Squalificati: nessuno. Diffidati: Bani.
    Arbitro: Mariani (Aprilia). Assistenti: Preri e Del Giovane. IV uomo: Camplone. Var: Di Paolo. Avar: De Meo. LEGGI TUTTO

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    Bari-Genoa, notte da A

    TORINO – Com’è ormai da tradizione, a Santo Stefano trionfa per tutto il giorno la Serie B, in programma la 19ª e ultima giornata del girone d’andata con la ripresa fissata poi al 14 gennaio. Il clou è nella sfida delle 20.30, quando al San Nicola si affronteranno Bari e Genoa, stadio gremitissimo, si dovrebbe battere il record stagionale della B già stabilito dal Bari (con la Ternana, 38800 spettatori). Le due squadre, a -3 dalla Reggina seconda, cercano di agganciare la zona A diretta. Partita speciale per Michele Mignani, il tecnico dei pugliesi, genovese e doriano (da calciatore, ebbe una presenza nella Samp scudetto del 1991), reduce da 8 risultati utili di fila, col miglior attacco della B (29 gol segnati, come la Reggina), il minor numero di sconfitte (2) e il più alto numero di pareggi (9). Ma anche per Gilardino è una sfida importante, dopo aver raccolto 7 punti nelle sue precedenti 3 uscite (e senza subire reti) con questo ultimo impegno del 2022 il Gila si gioca la conferma sulla panchina del Genoa, visto che (formalmente) lo guida ad interim.  Però, salvo cataclismi, a gennaio sarà lui che cercherà di portare il Genoa in alto. La Reggina seconda gioca alle 15 ad Ascoli, trasferta non semplice per Pippo Inzaghi ma fondamentale per continuare la corsa alla A diretta, coi marchigiani reduci dal colpo di Cosenza mentre gli amaranto avevano fatto 0-0 in casa col Bari. Il Frosinone, capolista e campione d’inverno, a +6 su Bari e Genoa, alle 18 riceve la Ternana, gara diretta dalla livornese Ferrieri Caputi con una terna tutta rosa, per la prima volta in Italia. Umbri reduci dal tonfo in casa col Como che non riescono a fare il salto di qualità con Andreazzoli in panchina (e qualcuno inizia già a rimpiangere l’esonerato Lucarelli). Ciociari che cercano il successo interno dopo due pari di fila allo Stirpe (con Cagliari e Pisa), anche se prima in casa avevano sempre vinto. Attenzione al Pisa: da quando è tornato D’Angelo in panchina viaggia alla media di 2 punti a partita, alle 15 è di scena in casa della Spal, adesso i toscani sono quinti ma con un altro successo potrebbero mettere nel mirino la zona A diretta. Gara chiave anche per i ferraresi, con il tecnico De Rossi che cerca di risollevare la squadra dai bassi fondi, dopo la vittoria, un po’ fortunata, di Parma. E a proposito dei crociati, alle 15 giocano a Venezia: i lagunari stavano facendo bene con l’arrivo di Vanoli in panchina ma una settimana fa sono caduti a Perugia. Anche il Parma deve ritrovarsi, troppi tonfi seguiti a buone prove, manca la continuità. Il Sudtirol, tornato in zona playoff dopo la vittoria di Cittadella, alle 15 riceve il Modena, reduce dall’1-1 interno col Benevento. Sempre alle 15, il Cagliari, che dal 1 gennaio passerà sotto la guida di Claudio Ranieri (contratto fino al 2025), riceve il Cosenza per mettersi alle spalle i momenti di difficoltà vissuti con Liverani e cercare di agganciare almeno la zona playoff (ora distanti 4 punti). In panchina, in attesa di Ranieri, andrà Roberto Muzzi, club manager dei sardi che aveva già avuto una fugace e infelice parentesi in panchina, tre stagioni fa all’Empoli. Alle 12.30 invece, al Brescia c’è il debutto in panchina di Alfredo Aglietti, il sostituto di Pep Clotet comincia al Rigamonti dal Palermo, il cui tecnico Eugenio Corini è un ex importante per il Brescia, fu l’ultimo a portarlo in A nel 2019. Sempre alle 15, il Benevento di Cannavaro cerca 3 punti chiave, per dare un altro volto alla stagione, in casa contro il Perugia ultimo ma galvanizzato dalla vittoria di lunedì scorso sul Venezia mentre un altro scontro salvezza importante è Como-Cittadella, coi lariani reduci dal trionfo di Terni e i veneti che vengono da 3 ko di fila. LEGGI TUTTO