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    Clou Cagliari-Bari ma occhio alla Reggina

    TORINO – Dopo l’anticipo Brescia-Benevento (1-0, lombardi per ora soli in testa), che ieri sera ha aperto la 6ª giornata, la B prosegue oggi con 8 gare, 7 alle 14 e una alle 16.15, Genoa-Modena. Nei liguri, reduci dal ko di Palermo, il tecnico tedesco Blessin pare intenzionato a cambiare modulo: il 4-2-2-2 va in archivio, probabile virata sul 4-3-3 con Codacentravanti, supportato da Yalcin a destra e Aramu a sinistra, con l’obiettivo di trovare la prima vittoria al Ferraris dopo i pari con Benevento e Parma. Sull’altro fronte, un Modena che ha perso 4 partite su 5, dove in teoria il tecnico Tesser non è a rischio, anche se la sosta per le Nazionali potrebbe essere una tentazione. Oggi a Marassi, Tesser potrebbe virare sul 3-5-2, con cui il Benevento imbrigliò il Genoa, abbandonando il tradizionale 4-3-1-2. Il match clou è però Cagliari-Bari. I sardi di Liverani cercano la terza vittoria di fila affrontando l’unica imbattuta della B. Il tecnico invita a non guardare la classifica ma oggi alla Unipol Domus è un crocevia per la A: il Cagliari deve confermare di essere fatto per la promozione, il Bari viaggia a fari spenti ma Mignani sta facendo un gran lavoro, aiutato dall’avere una squadra che per 8-9 undicesimi è la stessa dell’ascesa dalla C, con la miglior coppia d’attacco, Cheddira-Antenucci, già 7 gol (4+3). Esame importante anche per la Reggina che riceve il Cittadella con l’obiettivo di riacciuffare il Brescia in vetta. I calabresi non battono i veneti dal 2001 e la partita sembra fatta a posta per verificare quanto la squadra di Inzaghi sia da primi posti, contro i veneti che vengono dalla vittoria sul Frosinone e sembrano in grado di fare il solito campionato di alto livello. Occhio anche a Frosinone-Palermo: le due squadre tornano ad affrontarsi dopo la tumultuosa finale playoff del 2018 che portò i ciociari in A e indirizzò la crisi dei siciliani, un anno dopo sarebbero stati esclusi dalla B. Anche in questo caso, sono squadre che verificano le loro ambizioni: i ciociari di Grosso hanno forse i giovani più interessanti della B, i siciliani di Corini potrebbero aver cambiato marcia dopo la vittoria sul Genoa che dovrebbe aver chiuso il periodo di rodaggio di tutti gli ultimi arrivati. C’è poi Ascoli-Parma, entrambe reduci dalla prima sconfitta, aPerugia i marchigiani (1-0), in casa con la Ternana (2-3) gli emiliani, che confermeranno in porta Buffon, dopo lo sfortunato esordio stagionale con gli umbri. Gara più importante per il Parma: un altro ko allontanerebbe troppo la squadra di Pecchia dalla vetta, anche se pure l’Ascoli ha le sue ambizioni, ma più celate. Da brividi Venezia-Pisa, quart’ultima contro ultima: a rischio entrambi gli allenatori, chi perde fra Javorcic e Maran potrebbe andare a casa. Per la panchina pisana, non è escluso il ritorno di D’Angelo, il tecnico congedato dopo la mancata promozione ai playoff, ancora sotto contratto coi toscani, anche se potrebbe sistemarsi a Como, al posto di Giacomo Gattuso, assente dalla prima giornata per problemi di salute. I lariani oggi affrontano la Spal che coi gol di La Mantia (già 4), dimostra di poter puntare ai quartieri alti, al contrario del Como penultimo: tanti nomi illustri ma è tutto da verificare che possano portare qualcosa in più, a iniziare da Fabregas, che anche oggi partirà dalla panchina. Al Druso di Bolzano, il Sudtirol riceve il Cosenza, cioè si affrontano le squadre che prima dell’inizio del campionato erano le meno accreditate ma che, per quel che stanno mostrando, potrebbero salvarsi. Gli altoatesini vengono da 2 vittorie di fila, coincise con l’arrivo di Bisoli in panchina. I calabresi sono reduci dal ko interno col Bari (un po’ ingiusto) ma comunque sono a 7 punti, unopiù del Sudtirol. Domani alle 16.15 il turno si chiude col derby umbro Ternana-Perugia. LEGGI TUTTO

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    Genoa e Parma, sveglia prima che sia tardi

    TORINO – Meglio invertire la rotta, prima che sia troppo tardi. Al via della stagione, gli scommettitori consideravano Genoa e Parma come la prima e la terza squadra favorita per la A (secondo il Cagliari). Dopo l’ultima uscita, in cui entrambe hanno perso la prima partita (liguri ko a Palermo 1-0, emiliani sconfitti 2-3 in casa dalla Ternana), sono emersi i primi dubbi, mentre il duo di testa, Reggina e Brescia, allungava a 4 punti dal Genoa e già a 6 dal Parma. Anche prima della caduta di Palermo, i rossoblù non avevano particolarmente convinto. Vero, nelle precedenti trasferte s’erano imposti a Venezia e Pisa, ma nulla di travolgente. Così come le uscite a Marassi, che hanno portato solo pareggi (0-0 col Benevento, 3-3 proprio col Parma). E’ ancora lecito definire il Genoa una corazzata perché nessuno ha fatto un mercato come il suo, dunque il tecnico tedesco Blessin inizia a essere bersaglio della critica e di parte della piazza che a giugno comunque aveva accettato la sua conferma, caso più unico che raro dopo una retrocessione. Di Blessin, non convince soprattutto l’utilizzo di Coda, cioè il capo-cannoniere della B negli ultimi due tornei. Nel 4-2-2-2 del tedesco, gioca davanti in coppia con Ekuban. Ma spesso si pestano i piedi e Coda è costretto ad arretrare e giocare da rifinitore per Ekuban, come a Palermo: gli ha servito due assist d’oro che l’italo-ghanese non ha (clamorosamente) trasformato in gol. E’ possibile che per l’uscita di sabato in casa col Modena, Blessin provi qualcosa di diverso, anche un cambio di modulo o, più probabilmente, Puscas al posto di Ekuban. In generale, il Genoa in campo deve però disfarsi di un atteggiamento presuntuoso e controproducente, che in B ha già spento, nelle scorse annate, le ambizioni di tante illustri squadre che non sono riuscite a tornare in A dopo la retrocessione. Come accadde al Parma un anno fa. Pecchia, coraggiosamente, dopo la promozione con la Cremonese, ha rinunciato alla A perché stuzzicato dalla scommessa Parma. Ma non è semplice spalare le macerie delle due precedenti annate fallimentari degli emiliani. Prima di sabato scorso, Pecchia sembrava poter imprimere la svolta, anche se aveva vinto una sola volta (col Cosenza) e raccolto 3 pari (con Bari, a Perugia e a Genova). Il 2-3 subito dalla Ternana, con gli umbri capaci d’imporsi nel finale dopo essere andati per due volte sotto, ha riproposto le fragilità che il Parma aveva mostrato nella scorsa stagione con Maresca e Iachini. Sabato gli emiliani vanno in casa del tosto Ascoli (che a Perugia nell’ultimo turno ha raccolto il primo ko stagionale), e sa già di sfida-verità. Anche se patron Krause, durante la presentazione del neo dt Fournier, si è detto soddisfatto dell’avvio di stagione. I tifosi un po’ meno. E ad Ascoli, saranno out per infortunio Ansaldi e Mihaila, ko pesanti. Dovrebbe essere confermato fra i pali Buffon, anche se il suo rientro è coinciso col primo ko stagionale.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Palermo-Genoa è da brividi

    TORINO – La 5ª giornata di Serie B si apre stasera col prestigioso anticipo Palermo-Genoa (ore 20.30, su Sky, Dazn ed Helbiz Live), sfida che meriterebbe ben altri palcoscenici e che comunque attirerà al Barbera oltre 20mila spettatori. Nel siciliani, squadra che perde… non si cambia, verrebbe da dire. Corini dà fiducia sia al suo 4-3-3 che a tutti i nuovi, nonostante i 2 ko di fila rimediati in casa con l’Ascoli (2-3) e sabato scorso al Granillo con la Reggina (3-0). L’unica variazione in difesa, dove in luogo dello squalificato Bettella, giocherà Marconi, facendo salire a tre, con Buttaro e Brunori, la pattuglia dei “sopravvissuti” alla promozione dalla C, vincendo i playoff con Baldini, quando la squadra giocava col 4-2-3-1, modulo adottato ancora nelle prime due uscite, in cui il Palermo aveva fatto i 4 punti attuali. Corini chiede ai suoi una prova di carattere per riscattare il naufragio di Reggio Calabria e spera che Brunori possa far meglio di Coda, nella sfida fra possibili bomber della B. Sul fronte Genoa, Blessin deve sostituire l’islandese Gudmundsson, fermato per 3 turni dopo il rosso rimediato nel 3-3 col Parma di sabato scorso. Il favorito dovrebbe essere il neoacquisto Aramu, ma il tecnico tedesco ha avuto parole di elogio per i due esterni d’attacco Portanova e Jagiello. In caso di vittoria, il Genoa balzerebbe temporaneamente in testa alla B, traguardo sfuggito col Parma nel finale, quando gli emiliani hanno raggiunto i liguri. Blessin ha derubricato a “3 regali” le reti subite. Però qualche mugugno a Genova inizia a sentirsi. Al tedesco si imputa il fatto di aver finora trascurato gli ultimi arrivati (Puscas, Strootman e appunto Aramu) che, oltre a Coda, sono i nomi che fanno del Genoa la prima favorita per la A, finora non hanno ancora giocato un minuto. Inoltre fa discutere la scelta dello spagnolo Martinez in porta, non ha dimostrato di essere superiore a Semper, di cui si ricordano ottimi campionati di B nel Chievo. Blessin tira dritto e avverte: “Loro saranno arrabbiati per i due ko, voglio gioco e difesa decisa”. Nelle precedenti due trasferte, il Genoa ha sempre vinto, a Venezia (1-2) e a Pisa (0-1).Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Genoa-Parma e Reggina-Palermo: è grande B

    TORINO -Dopo l’anticipo di ieri (convincente vittoria del Cagliari, 1-0 al Modena, che raggiunge temporaneamente la vetta), oggi altre otto partite in cui spiccano Genoa-Parma e Reggina-Palermo. Nei liguri, in campo alle 16.15 (tutte le altre gare alle 14), l’allenatore Blessin decide di premiare in blocco la squadra salita in testa (assieme all’Ascoli) con 7 punti in 3 gare, i nuovi arrivati Aramu e Puscas partono dalla panchina (Strootman è ancora indietro di condizione). A Marassi sbarcherà un Parma in crescita, reduce dalla vittoria sul Cosenza dopo i pari con Bari e Perugia. Pecchia tiene in panchina Buffon e conferma fra i pali Chichizola che non ha certo fatto rimpiangere Super Gigi, finora indietro di condizione ma sempre utile come uomo spogliatoio. In Reggina-Palermo, Inzaghi cerca conferme dopo il 4-0 al Sudtirol in una classica che attirerà almeno 14mila spettatori, chi vince può dimostrare di ambire a un campionato d’alta quota. Nel Palermo, reduce dallo stop interno con l’Ascoli, Corini fa partire titolari i nuovi arrivati (una settimana fa entrati solo nella ripresa) e passa al 4-3-3 per cui è stata rifondata la squadra, archiviando il 4-2-3-1 della promozione dalla C con Baldini. Bell’esame anche per l’altra capolista, l’Ascoli, che ospita il Cittadella. Marchigiani ben guidati da Bucchi, dove il capocannoniere della B, l’italo-ivoriano Cedric Gondo (4 gol), cerca conferme. I veneti di Gorini invece, hanno ancora rabbia per il pari interno col Venezia, meritavano di sicuro di più, faranno il solito bel campionato. A proposito di Venezia, il neo-tecnico Javorcic chiede ai suoi più coraggio, anche perché al Penzo arriva un Benevento rivitalizzato dalla vittoria sul Frosinone che ha scacciato i fantasmi dalla panchina di Caserta, passato a un più funzionale 3-5-2. Nei veneti non convocato la stella russa Cheryshev. Di livello anche Frosinone-Como: i ciociari di Grosso, prima del ko  di Benevento (inopinato e frutto pure degli errori di Pairetto) avevano convinto e mostrato gioco da alta quota,  i lariani sono reduci dalla caduta interna nel derby col Brescia, anche un po’ sfortunata, in attesa del miglior Fabregas e che gli ultimi arrivati s’inseriscano e incidano. Per il Brescia che ospita il Perugia invece, è la partita della verità, dirà quanto la squadra di Clotet possa essere da quartieri alti. Negli umbri di Castori invece, 1 punto e 2 ko, c’è attesa per capire quanto potranno dare gli ultimi innesti, in una squadra che si annuncia rimaneggiata. Discorso analogo al Brescia per il Bari che riceve la Spal: i pugliesi di Mignani, ancora imbattuti e a quota 5, all’ultimo giorno di mercato hanno completato l’attacco con Salcedo e Scheidler: se non sono in pole per la A, poco ci manca e l’hanno già dimostrato nel precedente turno col 3-1 di Perugia. Ma attenzione alla Spal di Venturato che nel turno precedente ha battuto il Cagliari. C’è anche Ternana-Cosenza: negli umbri Lucarelli è squalificato, la sua panchina ha iniziato a traballare ma patron Bandecchi ha negato che rischiasse dopo il 4-1 incassato a Modena , però sono vietati altri tonfi. Il Cosenza di Dionigi, a 6 punti, non è andato malaccio nel ko di misura di Parma e vorrebbe dimostrare di poter ambire a qualcosa di più della salvezza. Domani alle 16.15 il posticipo è Sudtirol-Pisa.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    In Serie B il torneo delle Repubbliche Marinare

    TORINO -In Serie B giocano Genoa, Pisa e Venezia, cioè sono rappresentate tre delle quattro antiche Repubbliche Marinare (la quarta, Amalfi, gioca nei dilettanti, nell’Eccellenza campana, la simboleggia il Costa d’Amalfi). Dunque, perché non dar vita a un campionato nel campionato, visto che ogni anno le antiche rivali già si affrontano in un combattuta sfida a colpi di remo? L’idea è venuta agli organizzatori del palio delle Repubbliche Marinare e sarà presentata domenica 11 settembre, quando la manifestazione, che si svolge ogni anno dal 1956 a rotazione nelle quattro città, sarà ospitata da Pisa e si terrà sull’Arno. In quell’occasione si svelerà nei dettagli come il confronto fra le tre contendenti si trasferirà anche alla Serie B. L’idea comunque, è quella di premiare sia chi farà più punti negli scontri diretti, sia chi si classificherà meglio in campionato. E nella “regata” della Serie B, il Genoa è già partito fortissimo perché nelle due trasferte finora affrontate, è andato a vincere sia a Venezia (1-2) che a Pisa (0-1). Ma siamo solo all’inizio, il confronto resta ancora aperto. E’ vero, il Genoa è la squadra più attrezzata per vincere il campionato ed è già in testa (con l’Ascoli) a 7 punti. Però anche Pisa (per ora 1 solo punto) e soprattutto Venezia (4) stanno chiudendo mercati scoppiettanti, possono fare una bella stagione. E poi non è detto che la classifica finale della B ricalchi quella del confronto fra le tre Repubbliche. Di sicuro un modo per rendere ancora più divertente questa B, basta vedere con quanta passione si sfidano ogni anno le quattro antiche Repubbliche Marinare in un palio sempre molto tirato e che in tv fa anche una discreta audience. L’unico rammarico è non avere Amalfi rappresentata che nelle sfide marinare è al secondo posto, ha vinto il palio 13 volte. Albo d’oro dominato da Venezia, con 34 successi. Genova è a 10, Pisa a 8. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Serie B: prima di Buffon, occhio a Pisa-Genoa

    TORINO – La 3ª giornata della Serie B prosegue stasera con sei partite alle 20.45, dopo le tre di ieri che hanno portato l’Ascoli di Bucchi temporaneamente solo in vetta con 7 punti (2-3 a Palermo con tripletta dell’italo ivoriano Cedric Gondo, capo cannoniere della B con 4 gol) e visto la presunta corazzata Cagliari cadere in casa Spal (1-0 di La Mantia) mentre la neopromossa Modena ha ottenuto la prima vittoria in campionato schiantando 4-1 la Ternana. Stasera la sfida di cartello si gioca a Pisa, dove sbarca il Genoa, partita in cui si ricorderà Gianluca Signorini, capitano di entrambe le squadre, portato via dalla Sla nel 2002 a 42 anni. I liguri di Blessin sono reduci dallo 0-0 interno col Benevento, il tecnico tedesco non vuole più vedere cali d’attenzione e insegue il salto di qualità anche se il Genoa diventerà una potenziale fuoriserie quando avrà a pieno servizio gli ultimi grandi colpi di mercato, Puscas, Strootman e Aramu. Il Pisa invece, ha cambiato molto, è ancora in assemblaggio e Maran (ex Genoa) è probabile che faccia partire dalla panchina Torregrossa, non ancora al meglio, confermando di punta l’infinito Masucci, 37 anni. Il Frosinone, a punteggio pieno, è di scena a Benevento: i ciociari di Grosso si affideranno ancora a quei “ragazzini terribili” (Moro, Kone, Caso, Boloca, Oyono, Turati, Haoudi, Mulattieri) che hanno entusiasmato nelle prime due uscite, non ancora disponibili gli ultimi arrivati Mazzitelli e Sampirisi. Nel Benevento, Caserta dovrebbe confermare il 3-5-2 che ha fruttato un punto prezioso a Marassi. La posizione del tecnico resta comunque sotto esame, De Rossi è sempre dietro l’angolo anche se contro il Genoa la squadra ha dimostrato di stare con Caserta. L’altra squadra a punteggio pieno, il Cosenza, fa visita al Parma, dove Buffon, recuperata una forma accettabile, dovrebbe fare l’esordio stagionale, relegando in panchina il pur valido Chichizola. Gli emiliani di Pecchia inseguono ancora la prima vittoria stagionale, dopo i pareggi con Bari in casa e a Perugia. Al Parma sembra tirare un’aria diversa rispetto al flop della passata stagione ma serve la conferma con un successo. Occhio però al Cosenza di Dionigi: è vero che al massimo potrà puntare a una salvezza anticipata, ma i calabresi, coi successi su Benevento e Modena, hanno  stupito tutti, mostrando la compattezza per continuare a farlo. La Reggina di Inzaghi invece, che tanto aveva entusiasmato nell’esordio in casa Spal (1-3), ridimensionata dal ko di Terni (1-0), debutta in casa contro il Sudtirol dove in panchina dovrebbe fare l’ultima uscita Greco (il sostituto di Zauli), dalla prossima settimana arriverà Bisoli, che a maggio ha salvato il Cosenza ai playout. Nei calabresi, Santander, voluto da Inzaghi che l’aveva allenato al Bologna, potrebbe partire dall’inizio. Il Sudtirol cerca ancora i primi punti della sua storia in B. Certo, sta pagando lo scotto della debuttante ma nello scorso turno aveva il pari in tasca col Venezia, sfumato all’ultimo per una sfortunata autorete. E a proposito di Venezia, la squadra di Javorcic va a Cittadella, si preannuncia un derby veneto intenso che aiuterà a capire a quale campionato potranno ambire entrambe, anche se, quantomeno, vanno tutte e due tenute d’occhio. Anche in Perugia-Bari si affrontano squadre che non hanno ancora vinto. I pugliesi di Mignani hanno però finora convinto, mettendo in mostra la forza dell’italo-marocchino Walid Cheddira, già 6 gol fra campionato e Coppa Italia, miglior marcatore nelle gare ufficiali finora disputate. Il Perugia di Castori è in crescita, lo 0-0 interno col Parma ha dato fiducia ma probabilmente ha ancora bisogno di essere aggiustato sul mercato. Il turno si chiude domani sera col posticipo Como-Brescia: la stella Fabregas sarà per la prima volta convocato e partirà dalla panchina. LEGGI TUTTO

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    Pisa-Genoa nel ricordo di Signorini: torna il gemellaggio?

    TORINO – Era un gemellaggio bellissimo, dice chi l’ha vissuto. E non sarebbe male se tornasse in auge. Domenica sera, nella 3ª giornata di B, torna la sfida fra Pisa e Genoa. Entrambe le tifoserie vivranno la partita nel ricordo di Luca Signorini, nato a Pisa, storico, carismatico capitano di entrambe le squadre ma soprattutto colonna del Genoa di Scoglio e Bagnoli, che iniziò nelle giovanili della sua città e concluse la sua carriera da giocatore ancora a Pisa, nel 1995 scese dalla A in Serie D dove erano finiti i nerazzurri, contribuì a riportarli subito nel professionismo e in seguito fu anche dirigente e vice allenatore del Pisa, prima di arrendersi alla Sla che ce lo portò via il 6 novembre 2002, a soli 42 anni, una gradinata dello stadio di Pisa porta il suo nome. Prima della partita, ci sarà un ricordo commosso di Gianluca. I capitani delle due squadre entreranno in campo con la sua maglia e se la scambieranno prima del fischio d’inizio.
    UNITI E chissà che la cerimonia trasformi la sfida in una partita speciale, che Pisa-Genoa torni ad essere come è stata ai tempi d’oro di entrambi i club, fra gli Anni 80 e 90, quando fra le due tifoserie c’era un formidabile gemellaggio. Per dire, quando il Genoa aveva bisogno di giocare in campo neutro, traslocava a Pisa, ed era come essere a Marassi. Un gemellaggio che sapeva andare ben oltre la storia. Perché il 6 agosto 1284, ai tempi delle Repubbliche Marinare, Genova sconfiggeva Pisa in una sanguinosa battaglia navale allo scoglio della Meloria, di fronte a dove in seguito sarebbe sorta l’acerrima nemica Livorno, una batosta che sancì il declino politico di Pisa. Ma trent’anni fa, a ciò non si badava, genoani e pisani erano veri fratelli. Il gemellaggio fu rotto nella stagione 2002-03, quando entrambe le squadre erano in B. Si racconta che durante un Livorno-Genoa, alcuni tifosi nerazzurri andarono a ingrossare le fila dei rossoblù in trasferta ma non si comportarono bene, mentre da parte pisana si accusò i genoani di essere diventati amici dei livornesi, cosa ovviamente intollerabile per loro. Però, sono passati tanti anni e in questi giorni di avvicinamento alla sfida, sui social si respira l’aria dei bei tempi che furono, quando pisani e genoani erano quasi la stessa cosa. I tifosi rossoblù ancora confessano di andare a vedere sempre il risultato del Pisa, è il primo che cercano dopo il proprio, e viceversa, i pisani ammettono la stessa cosa. Insomma, ci si sta annusando, i bei ricordi delle partite passate a tifare insieme, con gli striscioni rossoblù e nerazzurri vicini, sembrano prevalere. Da Genova ci sarebbe stata un esodo di massa a Pisa ma il settore ospiti può contenere solo 950 posti, le richieste rossoblù si stimavano in 3500-4000, tanti genoani hanno comprato il biglietto di altri settori, invenduti solo pochi tagliandi di tribuna, si prevede il tutto esaurito o quasi, intorno a quei 10mila spettatori che può attualmente contenere l’Arena Garibaldi-stadio Anconetani. Già, Romeo Anconetani: l’uomo che ha scritto la storia calcistica del Pisa, per un certo periodo fu anche collaboratore del Genoa di Aldo Spinelli. Un motivo in più perché pisani e genoani tornino ad essere fratelli.
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    Serie B, pari e patta: regna l'equilibrio anche negli anticipi del sabato

    Seconda giornata di Serie B aperta ieri dallo show al San Nicola tra Bari e Palermo, oggi i tre anticipi del sabato: Ascoli-Spal, Genoa-Benevento e Perugia-Parma terminano anch’essi tutti in parità. I bianconeri marchigiani e i rossoblu liguri agganciano in vetta a quota 4 punti i rosanero in attesa dei match domenicali.
    Ascoli-Spal 1-1
    Match combattuto al Del Duca con un primo tempo estremamente equilibrato e che vive del botta e risposta tra il 21′ e il 27′ firmato da Gondo e dall’ex Maistro. E’ lo stesso Gondo a costringere al fallo Tripaldelli prima di trasformare con freddezza dal dischetto, mentre il pari ospite è dell’ex giocatore bianconero, che sull’assist di Esposito scavalca Leali con un elegante tocco sotto e che poi non esulta per rispetto nei confronti della tifoseria marchigiana. Nel secondo tempo il match resta sul filo dell’equilibrio, nonostante i generosi tentativi dei padroni di casa, che alla fine devono accontentarsi dell’1-1.
    Ascoli-Spal tabellino e statistiche
    Genoa-Benevento 0-0
    A Marassi è l’arbitro Pezzuto il grande protagonista di un primo tempo a dir poco povero di emozioni, ma che ha comunque visto prima l’annullamento del gol del vantaggio di Ekuban e poi la revoca del rigore, in un primo tempo concesso dopo l’uscita di Paleari su Portanova. Anche nella ripresa lo spettacolo latita con il 4-2-2-2 proposto da Blessin che proprio non riesce a mettere in apprensione la difesa sannita. Solo il bomber Coda ingaggia un duello personale con il portiere avversario Paleari, sempre prontissimo a rispondere con ottimi interventi. L’occasione migliore del match capita nel finale al nuovo entrato Yeboah, che trova il salvataggio miracoloso di Barba.
    Genoa-Benevento tabellino e statistiche
    Perugia-Parma 0-0
    Più calci che calcio al Curi tra Perugia e Parma. Primo tempo sostanzialmente privo di emozioni se non per le frequenti risse inscenate da due compagini sin troppo adrenaliniche considerando che si è solamente alla seconda giornata. Ripresa in fotocopia, forse meno dura sotto il profilo dei contrasti di gioco, ma comunque combattutissima seppur priva di spunti realmente interessanti, da una parte come dall’altra.
    Perugia-Parma tabellino e statistiche
    Serie B, la classifica
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