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    Juve e Cambiaso, serve Dragusin al Genoa. L'agente: “Vediamo”

    C’è il sì del Genoa, c’è il sì di Andrea Cambiaso e c’è il sì della Juventus. Perché l’accordo che porterebbe in bianconero il terzino sinistro (ma all’occorrenza anche destro) rivelazione dell’ultimo campionato manca un quarto sì. Che potrebbe arrivare a giorni, ma non è detto. Quello di Radu Dragusin, difensore centrale romeno classe 2002 che la Juventus aveva prelevato nel 2018 dal Regal Bucarest e che in bianconero aveva debuttato diciottenne in Champions e in Serie A e a giocato due partite da titolare in Coppa Italia. Tutto nella stagione 2020-21, mentre in quella passata Dragusin è stato in prestito alla Sampdoria, 13 presenze in Serie A e due in Coppa Italia, e poi alla Salernitana, 7 presenze.Sullo stesso argomentoCambiaso, fortemente Juve: è l’ora delle firmeCalciomercato Juventus

    «Non è andata come volevamo», ha ammesso a Calciomercato.it Tv il suo agente, Florin Manea, che ha fatto il punto anche sul coinvolgimento di Dragusin nell’operazione Cambiaso: «Radu è rimasto deluso e sono certo che in futuro sarà pronto per un grande club. Certo, la Juve è a un livello altissimo e io non posso dire che stiano sbagliando. Radu però sarà un giocatore importante e arriverà a livelli alti, si vedrà allora se la Juve avrà sbagliato o no». Quanto al Genoa, lui e Dragusin stanno riflettendo: «Non siamo sicuri al 100% – ha spiegato Manea – c’è un progetto serio, lui è onorato dall’interesse, ma dire subito sì è difficile perché, con tutto il rispetto, non ci ha chiamato il Real Madrid». Il Genoa, Cambiaso e la Juve aspettano.

    Sullo stesso argomentoJuve, Molina resta pista calda: la situazioneCalciomercato Juventus LEGGI TUTTO

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    Genoa, colpo di Coda e ora è in pole per risalire in Serie A

    TORINO – Tutte le big della B volevano Massimo Coda per poter puntare alla promozione. L’ha spuntata il Genoa, che si aggiudica l’ormai ex bomber del Lecce facendogli firmare un ricco contratto triennale e versando ai salentini circa 3 milioni (non male per loro, una plusvalenza totale, era sbarcato in Puglia a parametro zero nell’estate del 2020).  La bontà dell’acquisto è indiscutibile: Coda è stato il capo cannoniere della Serie B delle ultime due stagioni, segnando 42 gol (22+20) ed è pratico di promozioni, non solo quella dello scorso maggio col Lecce, anche col Benevento nel 2019/20. Per la chiusura dell’affare si limano gli ultimi dettagli ma di fatto il colpo è chiuso e presto Coda sarà a Genova. Un affare abbastanza sorprendente, il club rossoblù aveva sempre negato l’interesse per lui. E gli si credeva, perché dall’arrivo del gm tedesco Spors, sul mercato il Genoa si è mosso quasi esclusivamente su prospetti giovani, che possano creare capitale. Coda invece, compie 34 anni il 10 novembre e l’acquisto fa mormorare a Genova. Si dice che stavolta il presidente Zangrillo, spesso sollecitato dalla tifoseria a intervenire sulle scelte discutibili di Spors, si sia fatto sentire con un colpo che mette il Genoa nella pole position provvisoria per la A e che di fatto sconfessa la linea verde del general manager.
    I MOVIMENTI Fra l’altro, l’arrivo di Coda, unito al controriscatto di Charpentier dal Frosinone, potrebbe far partire l’acerbo Kelvin Yeboah, uno dei pallini di Spors, giunto a gennaio senza incidere e anzi, contribuendo alla retrocessione: lo inseguiva lo Spezia, ora è spuntato anche il Feyenood, Yeboah adesso viene valutato 4,5 milioni, il Genoa ne spese 2 in più a gennaio per prelevarlo dagli austriaci dello Sturm Graz. Insomma, nel club rossoblù sta prevalendo l’idea di dare a Blessin (che è già in città per l’imminente inizio della stagione) una squadra con elementi di categoria in grado di vincere il campionato, perché come dice la proprietà dei 777 Partners, “only one year”, solo per un anno il Genoa deve stare in B. Intanto, con la cessione ormai definita di Cambiaso alla Juve, dal club bianconero dovrebbe arrivare in contropartita il difensore rumeno Radu Dragusin, 20 anni, valutato 5.5 milioni, nella passata stagione 20 presenze in A fra Sampdoria e Salernitana, da tempo considerato uno dei fiori all’occhiello del florido vivaio Juve. In porta, è arrivato dal Lipsia il portiere spagnolo Josep Martinez (coi tedeschi faceva la riserva, dunque, come minimo, si giocherà il posto da titolare col croato Adrian Semper, che in B vanta campionati di vertice col Chievo). In più Blessin ha ottenuto un suo fedelissimo, il centrocampista austriaco Stefan Ilsanker, 33 anni, si è svincolato da quell’Eintracht Francoforte che ha vinto l’Europa League (anche se il contributo del neogenoano è stato ridottissimo). Ma è il prossimo arrivo di Coda che fa entusiasmare la piazza: la campagna abbonamenti era subito partita col botto, con quota 3000 tessere raggiunte in men che non si dica. Adesso, l’arrivo del re dei bomber cadetti, darà nuovo entusiasmo e farà proseguire la luna di miele fra il popolo rossoblù e la 777 Partners, con una tifoseria che ha vissuto la retrocessione, dopo 15 anni di A, senza smettere di festeggiare per l’arrivo della nuova proprietà che ha posto fine al ciclo ormai esangue di Preziosi. LEGGI TUTTO

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    Assalto Juve a Cambiaso: ore decisive

    TORINO – C’è già stato un incontro a Milano tra i dirigenti bianconeri e quelli del Genoa per portare avanti la trattativa che dovrebbe portare Andrea Cambiaso a Torino. Il terzino sinistro, uno dei giovani più interessanti nel ruolo, aspetta notizie dalle vacanze e la sensazione è che, a meno di colpi di scena, la fumata bianca possa arrivare già in questa settimana alle porte. Atteso un nuovo vertice a Milano tra le parti per trovare un’intesa economica: al momento la proposta juventina è considerata troppo bassa dal Grifone, che ha chiesto 10 milioni senza contropartite tecniche. Ma la posizione rossoblù si sta ammorbidendo, considerando che il difensore Dragusin è un profilo gradito.
    PELLEGRINI IN USCITA Servirà un nuovo incontro per definire la questione: la Juventus vuole anticipare la concorrenza, in particolare quella dell’Inter che si era mossa in largo anticipo per Cambiaso, ma che negli ultimi giorni è rimasta a osservare. Sullo sfondo gli interessamenti di Atalanta e Sassuolo. La Juventus però ha il match point per chiudere la partita e assicurare a Max Allegri un elemento in grado di dare il cambio ad Alex Sandro e di ricoprire più ruoli sulla sinistra. Deve però uscire Luca Pellegrini nel frattempo: sulle tracce del laterale sinistro bianconero ci sono sempre il West Ham e il Fulham. LEGGI TUTTO

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    Juve in pressing sul Genoa per Cambiaso

    TORINO – Passi avanti della Juventus per arrivare a uno dei giovani laterali più interessanti del panorama italiano, Andrea Cambiaso. Dopo i contatti dei giorni scorsi, stamattina c’è stato un nuovo incontro con il Genoa per portare il rossoblù a Torino subito: operazione da tre milioni più bonus oltre a una contropartita tecnica in prestito (si fanno i nomi di Ranocchia e Dragusin). Cambiaso, già nel giro dell’Under 21 azzurra, è reduce da una stagione positiva al Grifone nonostante la retrocessione: per la Juventus si tratta di elemento versatile in grado di ricoprire più ruoli a sinistra (terzino, laterale a tutta fascia e pure mezzala d’emergenza) che potrebbe alternarsi con Alex Sandro. Possibile invece la partenza di Luca Pellegrini. Su Cambiaso ci sono altri tre club di Serie A: l’Inter si è mossa da tempo, poi l’Atalanta e più sullo sfondo il Sassuolo.
    CON IL MONZA Non è stato l’unico vertice odierno della Juventus per i giovani. Il Monza ha portato avanti i discorsi, già intavolati da qualche giorno, per Fabio Miretti, impegnato ora nell’Under 19 azzurra e punto di forza delle giovanili bianconere. Ne hanno parlato i due club e la possibilità che Miretti possa andare in prestito al Monza aumenta di ora in ora. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Bologna 0-1: segna Barrow e Mihajlovic chiude con un sorriso

    GENOVA – Il calore del pubblico di Marassi non riesce a spingere al successo il Genoa, battuto 1-0 dal Bologna, nell’ultima giornata di una stagione chiusa con la retrocessione in Serie B. Gli emiliani di Mihajlovic, pur imbottiti di giovanissimi, si impongono con un gol di Barrow nella ripresa. La formazione di Blessin, già retrocessa aritmeticamente dallo scorso weekend, saluta il massimo campionato dopo 15 stagioni di fila.Guarda la galleryBarrow-gol, il Bologna passa a Marassi: il Genoa saluta la A con un ko
    Genoa-Bologna, la partita
    Il Genoa schiera in porta Semper, al debutto stagionale, mentre in prima linea Portanova, Amiri e Gudmundsson si muovono a supporto della punta Yeboah. Ampio turn-over nel Bologna che si presenta con Bardi in porta, lo svizzero Aebischer a centrocampo e il 18enne Raimondo in attacco, in tandem con Barrow. In difesa c’è il 16enne Amey, che nella scorsa stagione è diventato il calciatore più giovane ad aver mai giocato nei 93 anni di storia della Serie A. I tifosi del Grifone, nonostante la retrocessione, accolgono i ragazzi di Blessin con una scenografia da brividi sugli spalti. Il Bologna inizia timidamente e il Genoa prova ad approfittarne: all’8′ Bardi è attento in tuffo su una rovesciata di Portanova. Poi va al tiro Yeboah, murato da Bonifazi. Gli emiliani di Mihajlovic si scrollano di dosso le paure con lo scorrere del cronometro, fino a sfiorare il gol al 29′ con un colpo di testa ravvicinato di De Silvestri: Semper è prodigioso, togliendo in volo il pallone dalla porta per poi sorridere compiaciuto. Subito dopo ci prova Dominguez, con due conclusioni che non vanno a bersaglio. A metà gara il risultato è fermo sullo 0-0.
    Barrow gol, Frendrup palo
    All’inizio del secondo tempo il tecnico emiliano Mihajlovic mette dentro altri due giovanissimi, il 18enne Stivanello e il 17enne polacco Urbanski, mentre Blessin inserisce Frendrup e Melegoni. Il ritmo si abbassa, con le formazioni in campo che non riescono a pungere. Tra il 66′ e il 67′ la sfida si accende di nuovo: dapprima Raimondo si inventa una parabola velenosa con una spizzata di testa, costringendo Semper a una super parata; poi una penetrazione di Barrow porta al gol del vantaggio bolognese. L’attaccante gambiano è bravo e fortunato, perché un rimpallo su Hernani gli fornisce, di fatto, l’assist vincente. Il Genoa tenta la reazione con Yeboah, il cui tiro-cross è bloccato da Bardi. L’attaccante originario del Ghana manca d’un soffio il pareggio all’82’, approfittando di un errore di De Silvestri: il portiere del Bologna però para a terra. L’ultimo tentativo del Grifone è sfortunato: all’87’ Frendrup calcia a botta sicura con Bardi immobile, ma il pallone si stampa sul palo. La sfida si chiude qui: il Bologna vince al Ferraris per 1-0, chiudendo il campionato a 46 punti, 5 in più rispetto alla scorsa stagione. Al Genoa resta la speranza di un futuro migliore, grazie alla nuova proprietà e alla straordinaria passione dei suoi tifosi. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Genoa 3-0: Osimhen-Insigne-Lobotka, Blessin a un passo dalla B

    Napoli-Genoa, le scelte di Spalletti e Blessin
    Spalletti non cambia nulla rispetto alla vittoriosa trasferta all’Olimpico Grande Torino e schiera il Napoli col consueto 4-2-3-1 con Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly e Mario Rui a protezione di Ospina, Zambo Anguissa e Fabian Ruiz in mediana e Lozano, Mertens ed Insigne – all’ultima al Maradona prima di trasferirsi al Toronto in Mls – a supporto di Osimhen. Ancora panchina per Lobotka, Elmas, Zielinski e Politano. La risposta di Blessin è speculare con Sirigu tra i pali, Badelj e Galdames davanti al pacchetto arretrato composto da Hefti, Bani, Ostigard e Criscito e il terzetto Gudmundsson-Amiri-Portanova alle spalle del terminale offensivo Yeboah, preferito a Destro.
    Traversa di Yeboah, gol di Osimhen: Napoli-Genoa 1-0 al 45′
    Il primo squillo della partita – al 2′ – è a tinte rossoblù, con Yeboah che sbaglia il controllo in area e permette alla difesa partenopea di liberare. Un minuto più tardi l’arbitro Fabbri annulla invece il vantaggio del Genoa: Amiri cerca un’imbucata col destro dal limite, un rimpallo favorisce Gudmundsson che, in netto fuorigioco, mette la sfera alle spalle di Ospina. Il Napoli si affaccia per la prima volta dalle parti di Sirigu al 4′ con Mertens che pesca Lozano e la retroguardia ligure che spazza in extremis, quindi al 6′, sull’altro versante del campo, Portanova salta netto Mario Rui, Yeboah non aggancia e Gudmundsson, ancora in offside, cerca invano di saltare Ospina. L’attaccante italo-ghanese di Blessin vanifica la sgroppata di Hefti e sciupa una nuova potenziale occasione pericolosa all’8′ (‘imitato’ da Osimhen al 10′) in un’analoga situazione), poi centra in pieno la traversa dopo un uno-due con Amiri (13′). Un giro di lancetta dopo cerca fortuna il trequartista tedesco-afgano, ma il suo tiro non inquadra lo specchio. Al 17′ Koulibaly sbaglia l’anticipo su Yeboah, con Gudmundsson che apre malissimo per Amiri, graziando il difensore senegalese. I ritmi al Maradona sono altissimi, il Napoli prova ad alzare il baricentro e colleziona calci d’angolo in sequenza, nell’ultimo dei quali svetta Di Lorenzo, col pallone che termina però alto. Ancora Genoa al 20′, protagonisti Portanova (da terra) ed Ospina (che blocca): tutto inutile, il direttore di gara aveva fermato il gioco per un precedente fallo dell’ex Juve. Al 24′, invece, alza bandiera bianca Badelj, prontamente sostituito da Frendrup, mentre Gudmundsson tenta uno scavino da posizione poco favorevole e mettendo la sfera sul fondo (28′): sul ribaltamento di fronte, il classico tiro a giro di Insigne dai venti metri sfiora la parte superiore della traversa. Succede di tutto intorno alla mezz’ora: al 30′ Galdames serve involontariamente Mertens e Sirigu ci mette una pezza anticipando il belga di un soffio, al 31′ Yeboah premia il taglio di Portanova, reo di tardare oltremodo la conclusione e favorendo l’uscita bassa di Ospina e al 32′ i ragazzi di Spalletti sbloccano il risultato grazie alla settima zuccata vincente in questo campionato di Osimhen (su cross di Di Lorenzo). Autore sin qui di una prestazione di grande coraggio e personalità, si spengono i rossoblù: al 36′ Insigne – che chiede ed ottiene l’ovazione del Maradona – dà il là al monologo azzurro con un doppio sombrero sulla linea di fondo prima di vedersi respinto da Sirigu il potente tiro sul primo palo, al 37′ Osimhen non riesce a deviare la geniale scucchiaiata di Mertens, al 39′ Galdames spende un giallo per un fallo tattico su Lozano, al 42′ ci riprova invano il futuro fantasista del Toronto e al 43′ è ancora il nigeriano ad andare ad un passo dal 2-0. Confusione al terzo di recupero, quando Fabbri concede (e revoca) un calcio di rigore in favore dei padroni di casa per un tocco di mano in area che, però, è di Anguissa. 
    Insigne-Lobotka, 3-0 Napoli: Genoa a un passo dalla Serie B
    Il Genoa prova subito ad aggredire il Napoli al rientro in campo dagli spogliatoi, ma Anguissa tiene al riparo i suoi da spiacevoli sorprese con un grande intervento difensivo. Il primo tiro – murato da Bani – è invece opera di Mario Rui (49′), non hanno miglior fortuna Insigne ed Osimhen una manciata di secondi più tardi. Nuova chance per il nigeriano al 53′, favorito da un rimpallo e rimontato in extremis da Hefti, macroscopica occasione per il Genoa sul rovesciamento di fronte con Ospina che, di piede, nega il pareggio a Portanova, poi Gudmundsson spara in curva. La grande chance convince Blessin a mettere maggior benzina ed operare un doppio cambio: al 56′ è il turno di Hernani ed Ekuban (Melegoni, sul punto di entrare, invitato a riaccomodarsi in panchina), inseriti al posto di Hefti e Portanova. La scossa voluta dal tecnico tedesco non tarda ad arrivare e al 57′ una manovra avvolgente libera al tiro Criscito che strozza però il mancino e non trova il palo alla sinistra di Ospina. Si apre una breve fase del match favorevole agli ospiti, con il Napoli che attende compatto per ripartire in contropiede: qualche errore tecnico vanifica alcune buone potenziali chance. All’ora esatta di gioco, invece, Sirigu nega il raddoppio ad Osimhen che, dopo aver bruciato Ostigard sullo scatto, tenta una puntata bloccata dall’ex Toro in due tempi. Episodio chiave al 63′: il tocco col braccio nella propria area di Hernani regala ad Insigne la possibilità di congedarsi dal suo pubblico con un gol dal dischetto. Il prodotto del vivaio azzurro, però, sbatte contro il palo (al quinto errore stagionale), mentre Di Lorenzo insacca sulla ribattuta. Grandi esultanze, tutti vanno da Insigne, sconsolato, poi il colpo di scena: il terzino è entrato troppo presto in area e il penalty va ribattuto. Il capitano del Napoli riacquista il sorriso e non spreca la seconda chance, spedendo il pallone sotto l’incrocio, siglando il 122° sigillo con questa maglia (superato Hamsik al secondo posto nella classifica all time), ricevendo l’ovazione di tutto lo stadio e crollando a terra commosso. Al 69′, poi, Mertens sfiora il tris-lampo: il belga farà spazio a Zielinski 4′ più tardi, mentre Lobotka e Ghoulam fanno tirare il fiato a Fabian Ruiz e Mario Rui e, dall’altro lato, Destro e Melegoni rilevano Gudmundsson e Galdames. Amiri è l’ultimo ad arrendersi in casa rossoblù, ma Ospina si salva in angolo togliendo la sfera dall’angolino con la punta delle dita, quindi parte in contropiede Osimhen, Insigne scappa sulla fascia e Lozano sbatte contro il palo esterno (76′). Il finale è un monologo dei ragazzi di Spalletti, che giocano sul velluto, Koulibaly annulla un timido tentativo di Destro e Lobotka, con un’inarrestabile incursione per vie centrali, fissa il punteggio sul 3-0. Standing ovation per Anguissa, sostituito da Demme a 5′ dal triplice fischio, 2′ dopo, però, è assordante quella per Lorenzo Insigne, che muove i suoi ultimi passi in quella che è stata la sua casa per praticamente tutta la carriera, ad eccezione delle esperienze in prestito con Cavese, Foggia e Pescara: tutti in piedi, sommerso dagli abbracci dei compagni, compreso Elmas, cui vengono concessi gli ultimi scampoli di partita. LEGGI TUTTO

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    Napoli-Genoa, il pronostico del match

    Al “Maradona” un Napoli già sicuro di partecipare alla prossima edizione della Champions League ospita un Genoa che ha assolutamente bisogno di far punti per evitare di retrocedere.
    Fai ora i tuoi pronostici!
    Partenopei favoriti ma… scopri il pronostico
    La squadra partenopea si appresta a disputare l’ultima gara interna della stagione. L’undici allenato da Luciano Spalletti nelle prime 18 partite al “Maradona” ha conquistato la bellezza di 33 punti (10 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte). Sono 34 le reti realizzate da Insigne e compagni davanti al proprio pubblico, 32 quelle subite dal “Grifone” in trasferta. Per le quote non sembrano esserci dubbi, il segno 1 non sembra in discussione. Il Genoa però non può permettersi di perdere quindi è lecito aspettarsi almeno una rete da parte dei rossoblù. Ok il Multigol Ospite 1-2 al novantesimo. LEGGI TUTTO

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    Venezia-Bologna, due o tre reti in vista al “Penzo”

    Il film “Venezia in Serie A” sembra esser giunto ai titoli di coda. A tre giornate dal termine la compagine veneta si trova a meno 7 dalla zona salvezza. Se la Salernitana dovesse vincere contro il Cagliari per Henry e compagni sarebbe retrocessione matematica. Il Bologna, prossimo avversario dell’undici allenato da Soncin, non ha nessuna intenzione di fermarsi dopo aver fatto registrare due vittorie e quattro pareggi nelle precedenti sei giornate di campionato. 
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    Statistiche a confronto
    Profondo rosso, il Venezia ha sempre perso nelle ultime dieci partite disputate. L’ultimo punto conquistato dai “lagunari” risale alla lontana 26ª giornata, 1-1 in casa contro il Genoa. Da quel giorno i veneti hanno incassato la bellezza di 21 reti, 11 nelle 4 gare interne e 10 nelle sei esterne.
    Osservando il ruolino di marcia del Venezia si nota subito che la “X” non esce appunto da 10 giornate, un segno che invece risulta uscire con una certa frequenza quando il Bologna gioca in trasferta (6 volte di cui 4 nelle ultime 5). Circa il 41% delle partite disputate dal Venezia in casa sono terminate esattamente con due reti al novantesimo, identica la percentuale delle gare esterne terminate da Arnautovic e soci con tre reti totali al triplice fischio. Con questi numeri è lecito provare il Multigol 2-3 al 90′. LEGGI TUTTO