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    Verona in volo con Simeone: battuto il Genoa

    VERONA – Basta un acuto di Simeone al Verona per tornare al successo dopo tre gare di digiuno. Con il 16esimo gol in campionato del ‘Cholito’ (ex di giornata) la squadra di Tudor batte infatti 1-0 il Genoa al Bentegodi e si prende il nono posto in classifica (scavalcato il Sassuolo), imponendo la prima sconfitta (dopo 8 partite) al tecnico rossoblù Blessin che non riesce così a staccare il Venezia e resta penultimo.
    Verona-Genoa 1-0: statistiche e tabellino
    Le ‘mosse’ dei tecnici
    Tra i padroni di casa restano ai box Dawidowicz, Lasagna, Pandur, Veloso e anche Barak dà forfait all’ultimo. C’è così Bessa (100esima presenza con la maglia del’Hellas) con Caprari a sostegno di Simeone nel 3-4-2-1 di Tudor, con Tameze a far coppia in mediana con Ilic mentre tocca a Gunter guidare la difesa. Sull’altro fronte non c’è lo squalificato Ostigard e sono out anche Buksa, Cambiaso, Czyborra, Vanheusden nel 4-2-3-1 schierato da Blessin che affida a Destro il peso dell’attacco, con Melegoni tra Gudmundsson e Portanova sulla trequarti. 
    Serie A, la classifica
    Subito Simeone, legno per Caprari
    Il Verona come sempre parte fortissimo e riesce a sorprendere la difesa rossoblù che era reduce da quattro ‘clean sheet’ consecutivi (sei in totale quelli totalizzati nelle ultime otto gare sotto la nuova guida tecnica): Caprari per Bessa e splendida ‘imbucata’ per il Simeone che è più lesto di Vasquez e già al 5′ fa 1-0, mentre poco dopo spreca l’occasione del raddoppio non riuscendo a servire Caprari tutto solo in area (11′). Il Genoa prova a reagire ma Melegoni dal limite fa il ‘solletico’ a Montipò (11′) che risponde presente anche sul più insidioso tentativo di Portanova (15′). C’è più qualità nella fase offensiva dei padroni di casa e al 21′ serve l’aiuto del palo a Sirigu per negare il raddoppio a Caprari: il portiere ospite tocca appena la palla sul destro a giro del fantasista, ma quanto basta per mandarla sul legno. E dopo una decisiva chiusura di Vasquez su Bessa è ancora il portiere a salvare i liguri sbarrando la strada a Caprari (31′).
    Guarda la galleryGenoa punito dall’ex: Simeone fa impazzire Verona
    Arriva il primo ko per Blessin
    Si va al riposo con l’Hellas avanti 1-0 e al rientro in campo ci sono subito due novità nel Genoa: dentro Galdames e Yeboah per Sturaro e Gudmundsson, ma come nel primo tempo sono gli ospiti a scattare meglio con Simeone che non inquadra però lo specchio di testa su un cross perfetto di Caprari (47′), chiuso a sua volta da Maksimovic due minuti dopo. In mezzo ai due episodi tentativo rossoblù con una rovesciata di Destro che non sorprende Montipò, mentre Badelj calcia fuori al volo (56′) e Galdames trova ancora pronto il portiere di casa (61′). Blessin allora richiama in panchina Portanova e Destro per inserire Amiri e Piccoli ed è proprio quest’ultimo a sfiorare il pareggio al 69′, quando trova però il salvataggio di Lazovic sulla linea. A venti minuti dalla fine arrivano così le prime mosse di Tudor: Lazovic lascia il posto a Depaoli come Bessa fa con Hongla, che al 77′ impegna Sirigu dal limite. C’è poi posto anche per Ekuban tra i rossoblù (fuori Melegoni) e per Sutalo e Frabotta tra i padroni di casa (fuori Faraoni e Caprari) in un finale che vede il Verona reggere alla pressione del Genoa fino al 94′ e festeggiare così la vittoria, mentre Blessin assapora per la prima volta in Italia il sapore della sconfitta.
    Serie A, risultati e calendario LEGGI TUTTO

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    Pronostici del 4 aprile, il Genoa cerca punti salvezza a Verona

    Lunedì 4 aprile alle 18.30 si gioca Verona-Genoa, match della 31 ª giornata di Serie A. Il Grifone ci arriva ricaricato dalla sosta e dall’1-0 al Torino. L’Hellas di Tudor non ha problemi di classifica, può dunque andare a caccia dei tre punti senza snaturarsi, giocando a viso aperto come ha sempre fatto nel corso del campionato.
    Serie A, Verona-Genoa: indovina il risultato e vinci i premi in palio
    Chi il Goal e chi l’Under
    La loro classifica è diversa e anche le statistiche delle due squadre non è che si somiglino molto. Il Genoa ha un evidente flirt con l’Under 2,5, il Verona gradisce l’esito Goal: lo dicono i rispettivi risultati da diverse giornate a questa parte.
    Da segnalare un dato “figlio” della gestione Blessin: 8 gare giocate e nessun gol subito dal Grifone nei secondi tempi. Il Verona non ha certo problemi nell’andare a segno nella ripresa e potrebbe avere i requisiti giusti per “spezzare” questo particolare trend ligure.
    Si diceva in precedenza di un match pronostico incerto, il Goal in tal senso potrebbe risultare la giusta via di fuga dai rischi legati allo scivoloso terreno dell’1X2 finale. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Torino, le pagelle: Belotti non punge, tosto Portanova

    Genoa, le pagelle dei rossoblù

    SIRIGU 7 Bella parata su Izzo e subito dopo un’uscita decisa e precisa. Evidentemente voleva dimostrare qualcosa a qualcuno visto che con il Toro non si è lasciato benissimo.

    FRENDRUP 6.5 Che bravo a rubar palla a Vojvoda, a scattare sulla destra e a mettere in mezzo il pallone che Portanova scaraventa in gol.

    MAKSIMOVIC 6 Una partita attenta, addirittura pulita in tutti gli interventi difensivi. E ha provato anche a spingere.

    OSTIGARD 5 Doppio giallo e cartellino rosso dopo 24’. Fatale un intervento al limite su Izzo. Un’entrata in scivolata che, comunque, poteva anche non essere sanzionata col cartellino.

    VASQUEZ 6 Bravo a scalare e allargarsi.

    STURARO 6 Lotta e mena, agonisticamente parlando ovviamente.

    BADELJ 6 Lineare, preciso, anche elegante. Herani (47’ st) ng.

    MELEGONI 7 Prende tanti palloni, corre molto e non sempre con lucidità. Però il suo apporto c’è. Nel primo tempo ha giocato alle spalle di Destro, nella ripresa più dietro. E non ha mollato neppure l’osso. Yeboah (21’ st) 6 Mamma, quanto corre.

    AMIRI 6 Con l’espulsione di Ostigard viene sostituito. E non stava giocando male, appoggiava bene Destro. Bani (25’ pt) 6.5 Sta su Belotti e lo controlla senza errori.

    PORTANOVA 7 Lesto a sfruttare un’indecisione prima di Berisha e poi di Izzo. Oltre al gol tante belle giocate. Galdames (21’ st) 6.

    DESTRO 6 Ha lottato, firmato diverse sponde. E non ha avuto molti palloni giocabili. Hefti (1’st) 6 Dà un bel contributo per sigillare i varchi.

    ALL. BLESSIN 7 Sette pari consecutivi e una vittoria. Bravo, il suo Genoa non molla mai. Anche in dieci.

    Guarda la galleryTorino ko col Genoa: primo gol in A di Portanova, Belotti spento

    Torino, le pagelle dei granata

    BERISHA 5 In occasione del gol rossoblù non è impeccabile, smanaccia male una palla sì velenosa, ma che poteva essere rinviata meglio in tuffo. Per il resto non è stato impegnato. Serata da spettatore, però prestazione negativa per quella mezza papera che è costata la sconfitta.

    IZZO 5 Di testa, sfiora subito il gol. Poi, però, si fa trovare impreparato (ma è soprattutto sfortunato) sulla deviazione di Berisha che porta Portanova al gol: la palla gli rimbalza in mezzo alle cosce. Cerca il riscatto, si butta spesso in avanti e fa espellere Ostigard, probabilmente esagerando il volo e la “scena” a terra. Sbaglia parecchi palloni, dopo. Sempre fischiato dai tifosi rossoblù, che lo accusano di simulazione.

    BREMER 6.5 Il Genoa non spinge e il lavoro è minimo. La squadra rossoblù non tira in porta neppure una volta, a parte il gol e un tiro di Badelj alto nel finale: e gran parte del merito è suo. Ma questa è oramai una normalità.

    RODRIGUEZ 5.5 Pochi errori, ma non ha dato niente di sostanzioso. Si è limitato a fare il compitino senza cercare quell’affondo che in questa stagione più volte gli era riuscito. Solo un bel cross sprecato da Singo. Buongiorno (35’ st) ng.

    SINGO 5.5 Sulla corsia spinge molto e mette in mezzo diversi palloni che i suoi compagni non riescono a sfruttare perché non ben posizionati (loro) o perché calciati in modo impreciso (i traversoni). Si mangia un gol nella ripresa: deviazione al volo scentrata a due passi dalla porta. Zaza (35’ st) ng Non tocca neppure un pallone.

    LUKIC 6.5 Nel primo tempo ha dato una gran palla a Belotti in area, che il Gallo dei giorni migliori avrebbe sfruttato. E ha sempre cercato di crear gioco, pur tra mille difficoltà.

    MANDRAGORA 6 Non è stata certo la sua migliore partita in granata, ma il suo lo ha fatto. Tanti passaggi, anche se è mancato quello smarcante. Non ha avuto il guizzo e non ha neppure tentato il tiro da lunga distanza. Brekalo (6’ st) 5 Inconsistente. Cosa gli è successo?

    VOJVODA 5 Perde palla sull’out nell’azione del vantaggio rossoblù. Nel primo tempo con un colpo di testa ha scheggiato la traversa. Molto pasticcione, spesso ha litigato con il pallone. Ansaldi (6’ st) 5 Non accende. Dalla sua parte nessun traversone.

    POBEGA 5.5 Stavolta non ha dato il solito contributo. Certe volte si è ostinato a sfondare da solo. Ammonito, ed era diffidato: salterà la Salernitana.

    PJACA 5 Juric gli ha concesso una nuova occasione forse per capire se contare su di lui anche per il futuro e il giocatore l’ha completamente sprecata. Mai in partita.

    BELOTTI 5 Goffa rovesciata e poi di sinistro spreca un’occasione. Non è la sua serata, non incide. Forse con il passare del tempo la testa è impegnata in altri pensieri perché non riesce più a fare la differenza come aveva abituato tutti. Una gara bene e una male: da un po’ è così.

    ALL. JURIC 5 Suvvia, non si può perdere così una partita quando la tua squadra gioca in superiorità numerica per oltre un’ora contro una formazione nei bassifondi della classifica. Neanche un vero tiro nello specchio nella ripresa. Dove è finita la squadra che aveva esaltato i tifosi contro l’Inter? Troppi alti e bassi.

    L’arbitro

    MARIANI 5.5 Qualche dubbio sul secondo giallo a Ostigard, diverse le valutazioni sbagliate nel complesso tra falli invertiti e angoli non visti o regalati.

    Sullo stesso argomentoTorino, Juric: “Preso un gol ridicolo: commessi troppi errori”Torino LEGGI TUTTO

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    Genoa-Torino, match equilibrato

    Il programma della 30ª giornata di Serie A prevede il confronto tra il Genoa e il Torino. La squadra allenata da Alexander Blessin a nove giornate dal termine del campionato occupa la penultima posizione in classifica con 19 punti (1 vittoria, 16 pareggi e 12 sconfitte) mentre la compagine granata naviga in acque sicure (undicesimo posto) a quota 35 (9 successi, 8 segni “X” e 11 ko).
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    Un pareggio tira l’altro
    L’undici rossoblù ha bisogno di una “scossa”. Badelj e compagni nelle precedenti sette giornate di campionato hanno sempre fatto registrare il Parziale/Finale X/X… troppo poco per una squadra che lotta per non retrocedere. Contro il Torino, club che ha vinto solamente due incontri in trasferta, il “Grifone” proverà a conquistare per la prima volta in stagione i tre punti a Marassi. La partita visti gli attacchi delle due squadre (9 reti segnate dal Genoa in casa, 9 dal “Toro” fuori) non dovrebbe terminare con molti gol. Quote alla mano sembra difficile ma non impossibile il segno 1, sicuramente più “semplice” la “combo” che lega la doppia chance 1X all’Under 3,5. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Empoli 0-0: sesto pareggio di fila per Blessin, salvezza a -7

    GENOVA – Nonostante 70′ di dominio, ad eccezione di una sassata dalla distanza di Bandinelli respinta da Sirigu a poco più di un quarto d’ora dal termine, il Genoa non va oltre lo 0-0 al Luigi Ferraris contro l’Empoli nel lunch match della 28ª giornata. Toscani pericolosi due volte in avvio con Bajrami, i rossoblù crescono alla distanza, fermati da un super Vicario, protagonista in almeno tre occasioni, di cui una, sul gioiello di Portanova, con l’ausilio della traversa. Proteste prima di Benassi, poi dello stesso talento scuola Lazio e Juventus, ma in entrambi i casi l’arbitro Aureliano lascia correre. Blessin, al sesto pareggio in altrettanti incontri sulla panchina ligure, si gioca la carta Destro nella ripresa, ma l’ex Roma e Milan non sfrutta due buone opportunità. I gialli rimediati da Rovella e Sturaro costringeranno i due centrocampisti a saltare la trasferta di Bergamo con l’Atalanta. In classifica, i liguri salgono a 18 punti, a -7 dalla zona salvezza, l’Empoli si porta a 32, al 13° posto a -1 dal Bologna di Mihajlovic (che ha però una gara in meno).Guarda la galleryGenoa, un altro pareggio: a Marassi con l’Empoli finisce 0-0
    Le scelte di Blessin ed Andreazzoli
    Reduce da cinque pareggi consecutivi (l’ultimo a spingersi fino a sei fu Leonardo Semplici con la Spal nel 2018), Alexander Blessin ospita l’Empoli affidandosi al 4-2-3-1: tra i pali c’è Sirigu, Hefti, Maksimovic, Ostigard e Vasquez formano la linea di difesa, Sturaro e Badelj in mediana, con Gudmundsson, Melegoni e Portanova a supporto del terminale offensivo Yeboah, preferito a Mattia Destro. La risposta di Aurelio Andreazzoli è un 4-3-2-1 con Stojanovic, Luperto, Romagnoli e Parisi a protezione di Vicario, Benassi, Asllani e Zurkowski a centrocampo e la coppia Verre-Bajrami alle spalle di Pinamonti.
    L’Empoli punge in avvio, poi è forcing Genoa: 0-0 al 45′
    I ritmi sono frenetici sin dalle prime battute, ma l’avvio di gara illude l’Empoli, vicino al vantaggio in due occasioni con Bajrami: all’8′ non trova l’incrocio dei pali direttamente su calcio di punizione per questione di centimetri, sessanta secondi più tardi, favorito da una deviazione rossoblù, costringe Sirigu agli straordinari. La pressione si arresta al minuto dieci, quando Benassi lamenta una trattenuta irregolare di Maksimovic nell’area di rigore ligure, con l’arbitro Gianluca Aureliano che sceglie di soprassedere. A guidare la reazione del Genoa è Badelj con una sassata al quarto d’ora esatto di gioco, bloccata a terra da Vicario, quindi al 19′ Asllani è provvidenziale salvando sulla linea la potente zuccata di Ostigard, mentre al 21′ e al 24′, con l’analoga modalità aerea, Maksimovic e Portanova spaventano invano Andreazzoli. Le proteste dell’ex talento delle giovanili di Lazio e Juventus al 33′ per una trattenuta di Stojanovic, il colpo di testa di Vasquez al 38′ e la botta da fuori di Melegoni al 41′ sono le ultime emozioni di una vibrante prima frazione di gioco.
    Entra Destro, Sirigu salva su Bandinelli: Genoa-Empoli 0-0
    Si riparte senza cambi, ma Portanova rimedia un giallo in avvio, raggiungendo Verre, Luperto, Sturaro, Yeboah e il tecnico Blessin nella “lista dei cattivi” del direttore di gara. Al 52′ è il turno di La Mantia, inserito da Andreazzoli al posto di Verre, quattro minuti più tardi, subito dopo il tiro-capolavoro di Portanova (strepitosa risposta di Vicario con l’aiuto della traversa) e l’incornata di Ostigard – fuori di un soffio – sul successivo corner, Blessin chiama in causa Mattia Destro, gettato nella mischia al posto di Yeboah. All’ora esatta di gioco Vasquez calcia male da ottima posizione, vanificando la splendida rifinitura di Portanova: l’ex Lazio e Juve, per distacco il più pericoloso tra le fila del Grifone, fa spazio a Rovella, con Amiri che rileva Melegoni. Doppio cambio anche per l’Empoli: dentro Bandinelli ed Henderson, fuori Benassi e Bajrami (63′). I cambi dell’allenatore dei toscani non sembrano sortire gli effetti sperati, con i padroni di casa che si rendono minacciosi dalle parti di Vicario prima con Destro, che si avventa sul bel cross di Hefti senza tuttavia riuscire ad imprimere la giusta potenza sul pallone (65′), quindi con un mancino a giro di Gudmundsson che si spegne in curva (67′). La pressione sale e se al 69′ Badelj spreca una buona chance calciando altissimo, dopo il giallo rimediato da Bandinelli, al 71′ è ancora Destro a pungere, ma il suo colpo di testa sorvola la traversa. Andreazzoli non è contento e chiama in causa Stulac e Tonelli per Asllani e Zurkowski, passando così alla difesa a tre, e il nuovo assetto tattico libera Bandinelli, pericolosissimo dalla distanza, con Sirigu che risponde presente in tuffo (74′). A 10′ dal triplice fischio, nuova opportunità per Destro, ma la sua deviazione area – ancora una volta – assume le sembianze di un docile passaggio a Vicario. Al primo di recupero, invece, ci prova sull’altro versante del campo anche Luperto, la cui zuccata termina alta. Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro manda tutti negli spogliatoi, congelando uno 0-0 che non rende giustizia alle emozioni offerte dal Luigi Ferraris. LEGGI TUTTO

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    Diretta Genoa-Empoli ore 12.30: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    GENOVA – Allo stadio Marassi si gioca la sfida valida per la 28esima giornata del campionato di Serie A tra il Genoa e l’Empoli. I rossoblù arrivano da 5 pareggi di fila con Udinese, Roma, Salernitana, Venezia e Inter e sono a caccia di importanti punti in vista della corsa salvezza. “Per il Genoa è una partita importantissima, lo sappiamo e vogliamo i tre punti”, ha raccontato in conferenza stampa il tecnico tedesco Alexander Blessin. L’Empoli invece cerca un successo in campionato che manca ormai dal 12 dicembre, dall’1-0 in trasferta con il Napoli firmato Patrick Cutrone. In seguito, per la formazione guidata da Aurelio Andreazzoli sono arrivati 5 pareggi e 5 sconfitte.
    Segui in diretta Genoa-Empoli sul nostro sito
    Genoa-Empoli, streaming e diretta tv
    La sfida tra Genoa e Empoli, con fischio d’inizio a Marassi alle ore 12.30, sarà visibile su Sky Calcio, Sky Sport 1, Sky 251, Sky Go, Now e Dazn.
    Segui la partita su DAZN
    Genoa-Empoli, le formazioni ufficiali
    GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Maksimovic, Ostigard, Vasquez; Sturaro, Badelj; Gudmundsson, Melegoni, Portanova; Yeboah. All. Blessin
    EMPOLI (4-3-2-1): Vicario; Stojanovic, Luperto, Romagnoli, Parisi; Benassi, Asllani, Zurkowski; Verre, Bajrami; Pinamonti. All. Andreazzoli
    ARBITRO: Aureliano
    GUARDALINEE: Baccini e Pagliardini
    QUARTO UOMO: Paterna
    VAR: Mariani
    AVAR: Zufferli LEGGI TUTTO

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    Genoa-Empoli, da provare il segno 1 al novantesimo

    Il Genoa di Blessin va a caccia dei tre punti dopo aver sempre pareggiato nelle precedenti cinque giornate. Il “Grifone” deve salvarsi mentre l’Empoli al momento con nove punti di vantaggio sulla zona retrocessione naviga in acque più che sicure.
    Indovina il risultato esatto di Genoa-Empoli e vinci!
    Senza vittorie a Marassi
    Mancano ancora undici giornate al termine del campionato, con 33 punti disponibili può succedere ancora di tutto. Osservando il ruolino di marcia del Genoa però si nota subito una cosa: Destro e compagni sono l’unica squadra in Serie A a non aver ancora mai vinto in casa. L’Empoli non sta attraversando un buon momento, nessun successo nelle precedenti 10 gare disputate in Serie A. Motivazioni alla mano il club rossoblù potrebbe aggiudicarsi l’intera posta in palio ma per correre meno rischi si può provare la “combo” 1X più Under 4,5. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Inter 0-0: fallito l'aggancio in vetta, Inzaghi resta dietro al Milan

    GENOVA – L’Inter non sa più vincere. Pari a reti bianche sul campo del Genoa e occasione sprecata per la squadra di Simone Inzaghi, che manca l’appuntamento con il successo per la quarta partita di fila e fallisce così l’aggancio in vetta al Milan (nel pomeriggio fermato sul pari dall’Udinese). I rossoneri (con una gara giocata in più) restano a +2 sui campioni d’Italia che possono recriminare per la traversa colpita nel secondo tempo da D’Ambrosio, mentre i liguri penultimi (quinto pareggio consecutivo per il nuovo tecnico Blessin, ancora imbattuto) incassano un punto che serve a poco per la classifica ma può dare entusiasmo e consapevolezza nella rincorsa alla salvezza.
    Genoa-Inter 0-0: statistiche e tabellino
    Le mosse dei tecnici
    Inzaghi ritrova Brozovic in regia e Bastoni in difesa, dove concede un po’ di riposo a Skriniar per lanciare D’Ambrosio come terzo di destra, mentre davanti Sanchez viene preferito a Lautato Martinez per completare con Dzeko il tandem d’attacco del 3-5-2 nerazzurro. Sull’altro fronte il tedesco Blessin sceglie un 4-2-3-1 in cui è Yeboah a fare da terminale offensivo, supportato sulla trequarti da Gudmundsson, Portanova e da un Melegoni chiamato anche a schermare Brozovic.
    Serie A, la classifica
    Genoa a viso aperto
    Il Genoa affronta la gara a viso aperto fin dall’avvio e l’Inter prova subito ad approfittare degli spazi lasciati liberi dai rossoblù: Perisic ‘sporca’ presto i guanti di Sirigu (3′) che vede invece sfilare a lato la conclusione di Calhanoglu (6′), servito da Barella. I padroni di casa non hanno però voglia di stare a guardare e al 7′ vanno vicini al gol: palla lunga per Yeboah e sponda per Gudmundsson che però spreca tutto mancando la porta. Ritmi alti e ancora Barella a ispirare i nerazzurri al 14′: lancio per Dzeko che fa da torre per D’Ambrosio, pronto a insaccare sul secondo palo ma anticipato da Sirigu che si rifugia in corner. Con il passare di minuti l’Inter prende campo e il comando della partita, ma rischia ancora su una palla persa da Brozovic, con Melegoni che può così calciare dal limite chiamando Handanovic a una parata non semplice (28′). Lo spavento non frena però i campioni d’Italia che continuano ad attaccare, trascinati da Dzeko: vero e proprio regista offensivo, il centravanti bosniaco manda al tiro prima Dumfries (33′) e poi Calhanoglu (38′) ma il primo calcia fuori e il secondo viene murato mentre al 35′ è lui stesso a non arrivare di un soffio su un cross a mezza altezza di Perisic.
    Guarda la galleryL’Inter di Inzaghi ancora a secco: solo 0-0 in casa del Genoa
    Inter fermata dal legno
    Si va al riposo sullo 0-0 e dopo l’intervallo si riparte senza cambi, con l’Inter che ci prova subito invano con Dumfries, che conclude però alto di testa su un cross di Sanchez. La prima mossa (forzata) arriva dalla panchina genoana al 53′, quando Maksimovic alza bandiera bianca per un problema fisico e lascia il posto allo sfortunato Cambiaso, costretto a sua volta a uscire poco dopo in barella per infortunio (al 61′ dentro Calafiori e anche Kallon per Yeboah). Il doppio ko viene accusato dai rossoblù che si fanno così sorprendere su corner da D’Ambrosio, libero di staccare tra quattro difensori e colpire in pieno la traversa di testa su corner calciato da Calhanoglu (62′) che poco dopo impegna Sirigu su calcio di punizione (65′). Il portiere è bravo poi ad anticipare Sanchez su una precisa sponda aerea di Dzeko (72′) dopo un break del Genoa culminato con la conclusione di Calafiori sull’esterno della rete. Inzaghi decide così di intervenire e getta nella mischia Lautaro Martinez e Vidal (fuori Sanchez e Calhanoglu), ma trema ancora quando Sturaro spreca calciando in curva la palla tutto solo dal limite (78′).
    Serie A, risultati e calendario
    A Inzaghi non bastano i cambi
    Proprio Lautaro allora prova subito a graffiare sull’ennesima sponda di Dzeko, ma il suo tiro è troppo centrale per impensierire davvero Sirigu (79′). Si arriva al rush finale e tra i nerazzurri arriva il momento di Dimarco, Vecino e infine il fischiato ex rossoblù Caicedo (fuori Perisic, Barella e D’Ambrosio), con Inzaghi che prova il tutto per tutto con tre punte mentre Blessin usa gli ultimi cambi per far sostituire Gudmundsson e Portanova con Amiri e Rovella. L’ultimo brivido all’89’, quando Caicedo innesca Lautaro fermato però da una decisiva chiusura di Ostigard: nei cinque minuti di recupero la difesa di casa regge e al ‘Ferraris’ finisce 0-0, con l’Inter che recrimina per l’occasione sprecata e un Genoa che dimostra di voler lottare con i denti per restare in Serie A. LEGGI TUTTO