consigliato per te

  • in

    Genoa, tutti pazzi per Gilardino

    TORINO – Quel che sta facendo Alberto Gilardino al Genoa, fa pensare da più parti che il Grifone stia tenendo a battesimo un allenatore vero. Se non un predestinato, per non usare un termine abusato, quantomeno un tecnico da tenere d’occhio ma che ha tutta la stoffa per farsi strada. La sua vicenda ricorda un po’ quella in Serie A di Raffaele Palladino al Monza, entrambi promossi dalle squadre Primavera (anche se il Gila aveva precedenti esperienze su panchine di Serie C e D) e capaci di invertire subito la rotta pericolosa tracciata da chi li aveva preceduti. Certo, la B ha tutt’altri riflettori ma quel che sta facendo il Gila non va messo in secondo piano. Prima delle idee tattiche, di lui colpisce la capacità manageriale nella gestione del gruppo Genoa, a cui si dedica praticamente h24. Lo si è visto nell’unica sconfitta che ha finora rimediato, il 2-0 subìto due turni fa a Parma. Una caduta senza attenuanti, che somigliava sinistramente alle ultime di Blessin. Solo che il tedesco, quando perdeva, accampava scuse e arrivava a dare dei dilettanti ai suoi giocatori. Gilardino invece, s’è preso sulle spalle tutto il peso di quel ko, impostando un minuto dopo il gran lavoro fatto la scorsa settimana, chiuso venerdì scorso con la convincente vittoria sul Palermo che arrivava a Marassi con numeri che potevano incutere paura. Ma Gila aveva iniziato a vincerla subito dopo quel ko, con quell’assunzione (perfino eccessiva) delle proprie responsabilità. Resta il fatto che Gilardino ha preso il Genoa lo scorso 6 dicembre, con la squadra che stava abdicando nella lotta per la A diretta. E’ andato in panchina nove volte per il Grifone, raccogliendo 6 vittorie (in casa con Sudtirol, Frosinone, Venezia e Palermo, in trasferta a Bari e Benevento), due pari (ad Ascoli e in casa col Pisa), perdendo solo a Parma, viaggiando alla media di 2.22 punti a gara. Ha preso una squadra quinta in classifica, dilaniata dalle polemiche, che con Blessin viaggiava alla media di 1.53 punti a gara, e l’ha trasformata in un blocco quasi granitico. Poi certo, ci sono anche le idee sul campo. La svolta di giocare, rispetto a Blessin, con un mediano in più, ha dato alla squadra più solidità ed equilibrio, i termini più facilmente associabili al Gila-Genoa. Oltre alla capacità di sacrificarsi, parola fondamentale per Gilardino, la ripete spesso, è la chiave del suo discorso. In sintesi, il Genoa ha svoltato quando col suo nuovo condottiero si è finalmente calato in quella che è la B, smettendola di giocare con sufficienza, come se la A la si riottenesse per diritto divino. Questo sta facendo la differenza, il 2° posto e con esso la zona A diretta, il Genoa l’ha conquistato con una testa nuova che viene prima del modulo da adottare: il Genoa con Gila lo ha cambiato spesso, giocando dietro a tre e a quattro. Ma la differenza la sta facendo l’applicazione superiore che la squadra sta mostrando con lui. E nel giorno di San Valentino, con la tifoseria presente in massa al Signorini di Pegli, il Gila ha potuto toccare con mano come ora tutta la piazza sia pazza di lui e dei suoi ragazzi. LEGGI TUTTO

  • in

    Stasera Genoa-Palermo, supersfida da A

    TORINO – La 24ª giornata di Serie B si apre stasera, fischio d’inizio alle 20.30, con un anticipo da leccarsi i baffi, Genoa-Palermo: potrebbe dire molto nella lotta per la Serie A diretta. All’andata, la sfida fu la prima sconfitta in campionato del Genoa versione Blessin, un 1-0 che incrinò il mito estivo della “corazzata della B”, prima favorita alla promozione in A secondo gli scommettitori. Decise un gol di Brunori (ad oggi capocannoniere assieme a Cheddira del Bari con 13 reti), la vittoria fece anche pensare che il Palermo potesse puntare in alto. In realtà i siciliani di Corini, hanno avuto poi un lungo rodaggio, venendo fuori solo negli ultimi due mesi, sono imbattuti da 9 gare in cui hanno raccolto 19 punti, vincendo le ultime tre sfide. Dovessero imporsi a Marassi, andrebbero a -3 dal Genoa secondo e in zona A diretta. Impresa non impossibile anche per la fama di ammazza-grandi che accompagna i siciliani, in questa stagione hanno battuto anche Reggina, Bari, Cagliari e Parma, buttando però via tanti punti contro presunte piccole. E dall’altra parte c’è un Genoa chiamato a reagire, davanti al proprio pubblico unico, a un’involuzione preoccupante. Nelle ultime due uscite i rossoblù hanno raccolto un solo punto (0-0 in casa col Pisa rimasto in 10 nel finale) e sono reduci dal brutto ko di Parma, due gare in cui il Grifone non ha tirato in porta, il Genoa in totale ha segnato solo 24 gol in 23 uscite, perfino il Perugia 14° in classifica ne ha fatto uno di più. Insomma, si potrebbe pensare che a Genova tiri un’aria non buona, che somigli un po’ a quella che si respirava negli ultimi giorni del mandato Blessin. Niente di tutto ciò. La differenza è che Gilardino dopo il ko di Parma si è assunto la piena responsabilità della caduta mentre il tedesco dava dei dilettanti ai giocatori, rompendo di fatto con la squadra. Così ora il Gila ha tutti dalla sua parte e anche il club gli è stato particolarmente vicino in settimana. Genoa che però ha diversi problemi di formazione: perde Criscito per due giornate, Haps è squalificato, assenti anche Ekuban, Pajac e Ilsanker, assai probabili le assenze di due colonne della difesa, Bani e Vogliacco, per una retroguardia che dovrebbe schierarsi a 4. Strootman potrebbe godere di un po’ di riposo, Badelj va verso il rilancio, possibile una squadra col 4-3-1-2, con Gudmundsson (o Aramu) alle spalle di Coda e di una delle due seconde punte arrivate al mercato di gennaio (Salcedo o Dragus). Nel Palermo potrebbe esserci qualche novità, con l’innesto, forse dall’inizio, di alcuni colpi del mercato di gennaio, Verre e Tutino su tutti. LEGGI TUTTO

  • in

    Genoa-Palermo, Gilardino: “Dopo Parma non ho dormito, vi spiego la mia filosofia”

    La 24^ giornata di Serie B darà il via alle danze con l’anticipo tra Genoa e Palermo. Un match dal profumo di A, tra due squadre storiche. I rosonaero vengono da nove risultati utili consecutivi e sembrano aver trovato la quadra con Corini (qui le sue parole), dopo un inizio non molto semplice. Gilardino, prima del match contro il Parma, aveva raccolto una striscia senza nessuna sconfitta, tranne quella in Coppa Italia contro la Roma. L’allenatore in conferenza stampa ha presentato il match, tenendo alta la guardia per cercare di difendere il secondo posto e accorciare le distanze dalla capolista Frosinone. LEGGI TUTTO

  • in

    Parma-Genoa, Gilardino: “Ko colpa mia. Criscito out, Maturro è il futuro”

    Il Genoa cade dopo sette partite senza sconfitta e lo fa al Tardini contro il Parma. Dopo cinque vittorie e due pareggi arriva il primo ko per Gilardino sulla panchina del grifone. Una sconfitta che non cambia la classifica visto la sconfitta della Reggina a Palermo, ma vede allontanarsi ancora il Frosinone di Grosso. I rossoblù spinti da oltre 3500 tifosi al seguito non sono riusciti a mettere in campo una prestazione per portare pericoli dalle parti di Buffon e anche Gilardino ha analizzato la partita in conferenza stampa al termine della partita. Guarda la galleryBenevento-Venezia 1-2, Cannavaro dalla speranza allo sconforto
    Genoa, le parole di Gilardino
    “Mi assumo le colpe della sconfitta. Non sono riuscito ad entrare nella testa dei ragazzi dal riscaldamento” parte così la conferenza stampa di Alberto Gilardino al termine della partita. Un mea culpa del tecnico dopo il 2-0 del Tardini che ha poi ha analizzato la prestazione dei suoi: “È mancata la reazione della squadra dopo i gol subiti. Oggi abbiamo fatto un passo indietro ma non dobbiamo disperarci. Dalla prossima partita ci ritroveremo come fatto fino ad ora”. In vista della prossima sfida Gilardino ha parlato anche della situazione indisponibili: “Venerdì dovremo contarci perché abbiamo avuto qualche defezione e anche Criscito ha avuto un problema nel corso della partita. Domani lo valuteremo”. Poi l’analisi sulla prestazione di Maturro (difensore classe 2004 n.d.r.): “Ha tanta personalità. L’ho messo in campo perché mi ha dato subito grandi indicazioni in allenamento. In prospettiva è una giocatore importante per il Genoa”. In chiusura un ricordo su Parma: “A Parma ho vissuto tre anni stupendi e li porterò sempre con me. Tornare qui da allenatore c’è molta più responsabilità”.   LEGGI TUTTO

  • in

    Genoa e Reggina: rispondete a Grosso?

    TORINO – La 23ª giornata di Serie B si chiude oggi con due gare di cartello, fischio d’inizio alle 16.15. A Parma sbarca la corazzata Genoa che sotto la guida di Alberto Gilardino nello scorso turno ha conquistato la zona A diretta, scavalcando la Reggina: col Gila i rossoblù hanno messo insieme 17 dei 21 punti disponibili, anche se una settimana fa a Marassi, contro un solido Pisa, non sono andati oltre lo 0-0, senza riuscire ad approfittare della superiorità numerica maturata nel finale. Le parole d’ordine del Gila sono “umiltà e sacrificio”, cioè quel che più mancava col suo predecessore Blessin. Genoa che sul mercato di gennaio si è mosso discretamente: il ritorno della bandiera Criscito, in difesa assieme alla giovane promessa Matturro, gli arrivi degli attaccanti Dragus e Salcedo, oltre all’esterno sinistro Haps (oggi assente, espulso nell’ultima uscita col Venezia che lo fermerà per 3 turni). Il Genoa sarà seguito al Tardini da oltre 4mila tifosi che affolleranno uno stadio dove alle 14 andrà in scena la contestazione della tifoseria di casa, soprattutto quella della curva, sconfortata dal rendimento a singhiozzo della squadra di Pecchia. La scorsa estate il Parma era considerato la terza forza del campionato (dopo Genoa e Cagliari). Pur non replicando la fallimentare passata stagione, quando gli emiliani chiusero al 12° posto senza lottare mai né per la A diretta né per i playoff, le prospettive il Parma sembrano fosche: hanno già perso 8 volte, 2 nelle 3 partite del 2023, rovesci che hanno fatto perdere la zona playoff, con la squadra che oggi è undicesima ma a -1 dall’8° posto, l’ultimo buono per i playoff. Dal mercato è arrivata l’ala destra Zanimacchia, uomo chiave per il tecnico Pecchia che ne fece un elemento decisivo un anno fa nell’ascesa alla A con la Cremonese, inseguito già dall’estate, oggi dovrebbe essere titolare. Ma è stato ceduto in Turchia al Fenerbahce il promettente terzino Oosterwolde (ottima plusvalenza per Krause), oltre alla punta Tutino e al difensore Romagnoli. Oggi rientrano Osorio e Buffon: partita particolare per Gigi, al rientro dopo aver saltato due partite a causa di una botta in allenamento, da sempre nutre una profonda simpatia per il Genoa e in passato gli sarebbe piaciuto difendere la porta rossoblù. L’altra grande sfida è il derby del Sud Palermo-Reggina, al quale non potranno partecipare i tifosi amaranto per il divieto imposto dalla Prefettura di Palermo, decisione considerata incomprensibile a Reggio Calabria dove non si reputa la partita a rischio ordine pubblico. I siciliani sentono profumo di playoff, ha pagato confermare in panchina Eugenio Corini nei momenti più difficili. La squadra ha messo insieme 16 punti nelle ultime 8 uscite e a gennaio è stata teoricamente ben rinforzata, forse i siciliani hanno fatto li miglior mercato della B con gli arrivi di Tutino, Verre, Orihuela, Graves, Masciangelo e Aurelio. “Adesso è un altro Palermo”, ammette Corini che in settimana ha fatto rivedere ai suoi gli errori commessi nel pesante ko dell’andata, quando il Palermo uscì dal Granillo con tre reti sul groppone, un ko che iniziò a minare le certezze dei rosanero, spegnendo l’entusiasmo per la promozione dalla C, prima della grande crescita degli ultimi due mesi. Sull’altro fronte, una Reggina che non sta vivendo un bel 2023. Ha battuto in rimonta la Ternana ma prima e dopo sono arrivati il ko interno con la Spal e quello di Bolzano col Sudtirol. Tuttavia, anche il mercato di gennaio dei calabresi non è niente male, il ds Taibi potrebbe aver risolto i maggiori problemi che aveva Pippo Inzaghi. Serviva un portiere affidabile, ed è arrivato Contini (difficile trovare di meglio); davanti mancava una punta di peso che desse il cambio all 35enne Menez, straordinario falso nueve: dallo Spezia è giunto lo slovacco Strelec che ha i mezzi per imporsi in B; in più difesa e centrocampo sono stati puntellati con gli arrivi dell’esperto Terranova dal Bari e del giovane francese Bondo che nel Monza faticava a trovare spazio ma che in amaranto potrebbe trovare la piazza giusta per maturare. Insomma, anche se una settimana fa la Reggina ha perso il 2° posto (cioé la zona A diretta), dopo un mercato del genere, può ancora legittimamente sperare di contendere al Genoa la promozione senza passare dai playoff, anche se la stagione resta già ora largamente positiva, viste le condizioni di partenza. Oggi però, mancherà per squalifica la rivelazione Fabbian, capocannoniere della Reggina con 7 reti (da mezzala…), col centrocampo privo pure di Hernani: spazio a Liotti e Crisetig. Resta il fatto che oggi, Genoa e Reggina devono rispondere alla capolista Frosinone di Fabio Grosso che ieri, vincendo 2-0 a Como, si è portata temporaneamente a +11 e +12 su rossoblù e amaranto. LEGGI TUTTO

  • in

    Genoa-Parma, Gilardino: “Salcedo e Dragus possono essere decisivi. Alla squadra ripeto una cosa”

    Sette risultati utili consecutivi di cui cinque vittorie e due pareggi per Alberto Gilardino con il Genoa. Il suo arrivo sulla panchina del grifone ha dato il via a un cambio di passo della sua squadra e il secondo posto conquistato ne è la prova. Domani, domenica 5 febbraio, torna da avversario a Parma, dove è iniziata la sua carriera da calciatore, per cercare di continuare a portare a casa punti e continuare il suo percorso positivo. In vista della gara del Tardini ha parlato in conferenza stampa proprio Alberto Gilardino che ha analizzato gli avversari e il momento dei suoi ragazzi.Guarda la galleryBenevento-Venezia 1-2, Cannavaro dalla speranza allo sconforto
    Genoa, le parole di Gilardino
    L’allenatore ha parlato subito del prossimo avversario, tenendo alta la concentrazione: “Sappiamo che è un momento delicato per il Parma ma dobbiamo pensare a noi e avere grandissima autostima in noi stessi e nel compagno di squadra. Dobbiamo avere grande umiltà e grande spirito di sacrificio. Se abbiamo questo tipo di atteggiamento noi usciamo da ogni gara con un risultato positivo. Sappiamo che incontriamo una squadra ferita che in organico ha giocatori di grande valore, che si possono accendere in ogni momento della gara. Ogni giorno dico alla squadra una cosa ben precisa: dobbiamo avere il DNA di una squadra feroce, che abbia grande ordine ed equilibrio. Sono punti fondamentali per la partita di domani”.
    Poi sulla cessione di Galdames alla Cremonese: “E’ dispiaciuto a me e alla squadra perchè nello spogliatoio era un uomo disponibile e importante. Dall’altra parte sono arrivati giocatori che sono entrati in un meccanismo di squadra già oleato. Sta a loro far godere le loro qualità nelle prossime settimane”. Infine una postilla su Salcedo e Dragus: “Le scelte le faccio in base agli allenamenti, alla squadra che abbiamo di fronte o alla partita che vogliamo fare. Salcedo e Dragus devono mettersi a disposizione della squadra nel modo migliore e farsi trovare pronti quando verranno chiamanti in causa nel modo migliore. Ovvero determinare”. LEGGI TUTTO

  • in

    Genoa-Pisa: festa per 30mila

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Cagliari-Spal 2-1, sardi temporaneamente al 5° posto), la 22ª giornata di Serie B prosegue oggi con 7 partite, rinviata a domani alle 14 Ascoli-Palermo per problemi sull’aereo dei siciliani: aveva un finestrino rotto, è dovuto tornare indietro. Il clou alle 16.15, quando a Marassi il Genoa ospita il Pisa, possibile arrivare a 30mila spettatori, anche per la folta presenza ospite. Il Genoa di Gilardino viaggia alla stratosferica media di 2.66 punti partita, visto che nelle sue sei uscite ha raccolto 16 punti su 18, ha sempre vinto nelle ultime quattro partite, incassando in tutto appena due gol, cioè uno ogni tre gare. Numeri che lasciano intendere come ora il Genoa possa puntare davvero alla A diretta, l’obiettivo per cui è stato costruito. Oggi sarà disponibile anche l’attaccante rumeno Dragus, appena prelevato dallo Standard Liegi (altro club della galassia 777 Partners, la holding che controlla anche il Genoa). In difesa, rientra Bani dalla squalifica che invece blocca Sabelli. Dall’altra parte un Pisa che non ha iniziato nel migliore dei modi il 2023: un solo punto, raccolto sabato scorso a Como (coi lariani che hanno acciuffato i toscani nel finale), dopo la sconfitta a sorpresa in casa col Cittadella, alla ripresa. Resta il fatto che col ritorno di D’Angelo il Pisa è passato dall’ultimo al 7° posto e oggi a Marassi si gioca le residue speranze di entrare in lizza anche per la promozione diretta, distante 9 punti. Vincere per il Genoa invece, vorrebbe dire portarsi per una notte a -3 dalla capolista Frosinone che scende in campo domani alle 16.15 in casa col Benevento. Discorso analogo per la Reggina, appaiata in classifica al Genoa che alle 14 (l’orario di tutte le altre gare di oggi) fa visita al Sudtirol. Difficile stabilire se sia più sorprendente il 2° posto in classifica dei calabresi o il 5° degli altoatesini, esordienti assoluti nella categoria. Resta il fatto che il Sudtirol ha iniziato alla grande il 2023, mettendo sotto Brescia e Venezia, mentre la Reggina di Inzaghi è ripartita maluccio perdendo in casa dalla Spal (ko sfortunato e immeritato, su autorete), riscattandosi poi col successo in rimonta sulla Ternana, sempre al Granillo. E oggi rientra il fondamentale Menez dopo la squalifica, che invece ferma Majer, lo rileverà Crisetig. Attenzione anche a Bari-Perugia: i pugliesi di Mignani sono reduci dal ko di Palermo, gli umbri da quello di Parma. Bari 4° a -6 dalla A diretta, Perugia in zona retrocessione a -3 dai playout. Oggi nei pugliesi assente Cheddira per squalifica, bisogna approfittarne, ha detto il tecnico Castori caricando gli umbri. Il Parma, all’8° posto, sempre sulle montagne russe a livello di risultati, va in casa del Cosenza ultimo (e scaricato dai suoi tifosi): riuscirà la squadra di Pecchia a trovare un minimo di continuità o anche la trasferta in Calabria sarà l’ennesima occasione persa? Oggi mancherà ancora Buffon, nel giorno che compie 45 anni, dovrebbe essere pronto per la prossima sfida, in casa del Genoa, squadra da sempre amata da Gigi. Appena fuori dalla zona playoff c’è la Ternana di Andreazzoli che al mercato non sarà rinforzata per i guai che hanno colpito patron Bandecchi, sotto inchiesta giudiziaria, a un tifoso su Instagram ha rivelato che venderà il club. Gli umbri ospitano il Modena di Tesser, reduce dalla vittoria sul Cosenza, facessero l’impresa a Terni, ci sarebbero anche loro nella lotta per i playoff. Tutto da gustare il derby lombardo Brescia-Como: le rondinelle sono in caduta libera, il ritorno di Clotet in panchina (dopo due uscite con Aglietti) ha portato un’altra sconfitta (in casa dal Frosinone) ma giovedì la Cassazione ha annullato il maxi sequestro dei beni di patron Cellino che ora potrebbe avere le risorse per ottenere l’attaccante Sibilli dal Pisa (su cui però s’è inserito il Venezia), mentre la squadra è stata rinforzata grazie al patto col Lecce che ha portato 3 elementi di livello per la B (Rodriguez, Bjorkengren e Listkowski). Il Como invece, ha annunciato il portiere ex Toro Alfred Gomis, proveniente dal Rennes, poi sarà il turno dei difensori Canestrelli, in prestito dal Pisa e Romagna dal Sassuolo. Infine, è da brividi salvezza il derby regionale Venezia-Cittadella. I lagunari hanno iniziato il 2023 con 2 ko (a Genova e in casa col Sudtirol) e ora sono a -3 dalla zona playout dove c’è il Cittadella, nel 2023 i granata di Gorini hanno raccolto 4 punti (vittoria a Pisa e pari interno col Cagliari), scontro diretto che potrebbe dire molto sul futuro di entrambe. LEGGI TUTTO