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    Genoa-Frosinone 1-0: decide Gudmundsson, Gilardino batte Grosso

    Il Genoa torna a vincere dopo il pareggio in casa dell’Ascoli imponendosi sulla capolista Frosinone con il risultato di 1-0. Nel match valevole per la diciottesima giornata di Serie B la squadra di Gilardino batte quella di Grosso, suo ex compagno nell’Italia campione del Mondo nel 2006. A decidere il match è stato il gol di Gudmundsson al 22’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. I rossoblù raggiungono così il Bari a quota 30 punti in classifica mentre il Frosinone resta a 36 sprecando l’occasione per allungare sulla Reggina, attualmente seconda. LEGGI TUTTO

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    Genoa-Frosinone può riaprire la A

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri (Pisa-Brescia 3-0 e Reggina-Bari 0-0), la 18ª giornata di Serie B prosegue oggi con 7 partite. Il clou alle 20.45, quando al Ferraris il Genoa ospita la capolista Frosinone, da ieri sera campione d’inverno (la Reggina al massimo può raggiungerlo e condividere il titolo). Tutta la B farà il tifo per i rossoblù perché possa riaprirsi il campionato, ad oggi i liguri sono a -9 dai ciociari, la scorsa estate ci si sarebbe aspettati il contrario. Ma Gilardino, 4 punti in 2 gare sulla panchina del Grifone, sente che questa partita potrebbe rappresentare la svolta stagionale per il Genoa. Non sarà semplice giocare sui livelli consolidati del Frosinone, reduce dallo 0-0 interno col Pisa ma anche da 10 risultati utili di fila. Però stavolta il Gila, a differenza delle prime due uscite, ha avuto un’intera settimana per preparare l’impegno e Marassi fornirà la consueta spinta. Comunque, test probante per la capolista che si prepara a un mercato di gennaio che possa fornire gli ultimi innesti per conquistare la A (trattativa aperta per avere Baez e Tsjadout dalla Cremonese). Alle 18.45, una gara delicata, Palermo-Cagliari, soprattutto per i sardi: Liverani resta in discussione, la squadra è stata contestata anche dopo la vittoria (sofferta) di domenica scorsa sul Perugia.

    Al momento, il Cagliari insegue almeno i playoff ma se non svolta dove guardarsi alle spalle (è a +3 sui playout). Discorso non molto dissimile per il Palermo di Corini, in serie positiva da 3 gare nelle quali ha conquistato 5 punti. Vincere vorrebbe dire sorpassare in classifica i sardi e avvicinarsi alla zona playoff e soprattutto dare un minimo di continuità ad una stagione finora troppo altalenante, in cui la squadra non ha espresso tutto il suo potenziale. Tutte le altre gare alle 14. Il Parma, quinto, ospita la Spal per un derby regionale che può dire molto sul futuro di entrambi: i crociati sono reduci dal colpo di Brescia, una delle migliori prove stagionali, in cui Pecchia s’è inventato un 4-3-3 con Vazquez falso nueve: ha funzionato, sarà riproposto oggi. Ma è anche vero che più volte, quando i crociati sono stati sul punto di decollare, hanno deluso. Cercherà di approfittarne la Spal di De Rossi, che non se la passa affatto bene (oggi disputerebbe i playout ma per la società l’ex bandiera della Roma non rischia il posto): i ferraresi non vincono da 7 partite, sono reduci da due pari di fila e bisogna svoltare prima che sia troppo tardi. “Finora il mio lavoro – ha ammesso con onestà De Rossi – classifica alla mano è stato scadente”. Bel test per la Ternana, sesta in classifica, che riceve il Como (che non ha mai vinto in trasferta dove finora ha racimolato solo 3 pareggi): i lariani sono penultimi, cioè ben al di sotto delle attese estive e se non cambiano marcia fuori casa, sono guai e oggi mancherà anche Cerri, indisponibile dell’ultima ora.
    Domenica, in casa contro la Reggina, non avevano demeritato ma sono stati sconfitti da un rigore quantomeno discutibile. Il sorprendente Sudtirol di Bisoli, a -1 dalla zona playoff, va in casa di un Cittadella che, dopo la storica vittoria di Marassi sul Genoa, ha raccolto due sconfitte. L’Ascoli (dove il tecnico Bucchi ha appena rinnovato fino al 2025), a -2 dalla zona playoff, va a Cosenza, i calabresi non vincono da 4 gare nelle quali hanno raccolto 3 punti. Per i marchigiani invece, la vittoria manca da 6 partite (29 ottobre, 0-2 a Venezia). Interessante anche Modena-Benevento, entrambe a quota 21, a -3 dai playoff. I canarini devono riscattare la pesante caduta di Bari, giunta dopo un buon periodo. I campani di Cannavaro, reduci da due vittorie di fila, vogliono dimostrare di aver svoltato e di essere in grado di condurre tutto un altro campionato rispetto a quanto visto fino a ieri. Domani alle 20.30, il turno si chiude col posticipo Perugia-Venezia.
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    Grosso vicino al titolo d'inverno

    TORINO – Oggi 9 partite della 17ª giornata di Serie B. Il clou alle 20.30, quando la capolista Frosinone riceve il Pisa e ha la possibilità di aggiudicarsi il titolo d’inverno con due turni d’anticipo: è a +6 sulla Reggina, battuta giovedì a casa sua, uno 0-3 che dice come, al momento, di fatto i ciociari di Grosso non abbiano rivali. Il Frosinone viaggia alla media di 2.18 punti a partita ma stasera ospita l’unica squadra che ha un passo simile al loro (2 punti spaccati a gara). Il Pisa di D’Angelo infatti, è soltanto ottavo perché ancora sconta il pessimo avvio di stagione sotto la guida di Maran, quando nelle prime sei uscite mise insieme solo 2 punti. Poi, col ritorno della storica guida dei toscani, ne sono arrivati 20 in 10 gare, dunque al momento il Pisa è la squadra che ha più le carte in regola per provare a fermare la fuga del Frosinone. I ciociari però, in casa hanno sempre vinto, salvo pareggiare nell’ultima uscita allo Stirpe (2-2 col Cagliari). La Reggina seconda va a Como (ore 15) per provare ad archiviare la debacle di giovedì col Frosinone (neanche un tiro in porta). Oggi i lariani sarebbero retrocessi in C ma dall’arrivo di Longo stanno tenendo un passo che può portare alla salvezza, pur venendo da 4 pari di fila che comunque hanno mosso la classifica. Pronte ad approfittare di un altro eventuale rovescio della Reggina, le due squadre al terzo posto, Bari e Genoa. I pugliesi giovedì sono tornati al successo dilagando 3-0 a Cittadella, dimostrando che la squadra ha valori, anche se di sicuro ha risentito dell’assenza del capo cannoniere Cheddira, impegnato ai Mondiali col Marocco. Oggi alle 18 ricevono il Modena, in serie positiva da 5 gare (nelle quali ha raccolto 9 punti) e a una sola lunghezza dalla zona playoff. Per il Genoa invece, trasferta verità ad Ascoli (ore 15). Giovedì i rossoblù, passati da Blessin a Gilardino, sono tornati al successo (battendo in casa il Sudtirol che non perdeva da 12 uscite), ma servono conferme per capire se il Genoa ha veramente svoltato. Il Gila intanto, pur essendo ad interim, si gioca le sue carte: se i rossoblù con lui torneranno a correre, la conferma in panchina anche per il girone di ritorno che ripartirà a metà gennaio, sarà automatica. Oggi, potrebbe disegnare il suo Genoa col 4-3-1-2, cioè schierando Aramu alle spalle di Coda e Puscas, non più alternativi dunque, come ai tempi di Blessin, ma insieme in campo. Il Gila non convoca il centrocampista Manolo Portanova dopo la condanna in 1° grado per violenza sessuale di gruppo (giovedì era in lista ma era andato in tribuna). Sempre alle 15, scontro da playoff al Druso di Bolzano: la rivelazione Sudtirol riceve la Ternana, da due turni guidata da Andreazzoli il quale, dopo il ko di Venezia all’esordio, mercoledì ha battuto il Cagliari. E a proposito del sardi, sa di ultima chiamata quella per Liverani, il suo Cagliari alle 12.30 riceve il Perugia fanalino di coda e non può sbagliarla, la sua panchina vacilla da tempo, visto che col passo attuale i sardi incredibilmente rischiano più di fare i playout che di qualificarsi per i playoff. E il Perugia di Castori non va sottovalutato: ha vinto a Reggio Calabria e battuto il Genoa, non incassa gol da tre partite, resta staccato sul fondo solo perché ancora sconta il fallimentare interregno con Silvio Baldini (zero punti in 4 uscite). Sempre alle 15, si giocano tre delicati scontri salvezza: Benevento-Cittadella (Cannavaro insegue la sua prima vittoria interna coi campani ma è reduce dal successo di Parma); Spal-Palermo (butta male per De Rossi, 1 punto nelle ultime 4 gare sulla panchina dei ferraresi, invece Corini insegue la svolta coi siciliani, finora troppo altalenanti): Venezia-Cosenza (con Vanoli in panchina gli arancioneroverdi hanno raccolto 7 punti in 4 gare, i calabresi con Viali 6 in 5 uscite e sono imbattuti da 4 partite). Il turno si chiude domani sera, alle 20.30 il posticipo Brescia-Parma. LEGGI TUTTO

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    Grosso, Gila e i Campioni del Mondo in B

    TORINO – Grosso, Gila e poi gli altri. Nella Serie B dei tanti Campioni del Mondo, nel giorno dell’Immacolata loro due hanno brillato, mentre per gli altri è un po’ più dura. Certo, anche Fabio Cannavaro, vincendo da spietato ex a Parma, ha avuto una bella soddisfazione ma il suo Benevento resta attardato in classifica  e nonostante la voglia di alzare l’asticella, deve ancora raddrizzare la stagione. Stesso discorso per un altro eroe di Germania 2006, quel Daniele De Rossi che dopo 3 ko di fila, ha strappato uno 0-0 con la sua Spal a Perugia (gli umbri hanno fallito un rigore calciato sulla traversa da Melchiorri). Fabio Grosso invece, a 45 anni, dopo essere stato un allenatore discusso per tanto tempo, sta conducendo un’annata trionfale col Frosinone, avviandosi a vincere il titolo d’inverno, essendo in testa alla B con 9 punti di vantaggio sulla terza e, da ieri, 6 sulla seconda, la Reggina di un altro Campione del Mondo, Pippo Inzaghi, travolto in casa dai ciociari, un 3-0 ineccepibile, grande prova di maturità della squadra di Grosso che ha giocato la migliore partita stagionale nello scontro diretto più delicato (perderlo, voleva dire essere raggiunti in classifica dai calabresi). Il suo Frosinone sta stupendo tutti. Certo, si sapeva che la squadra era competitiva. Ma che comandasse la B alla media di 2.18 punti a partita, non l’avrebbe pronosticato nessuno. Anche perché, dopo aver mancato i playoff nella passata stagione, persi all’ultima giornata, patron Stirpe e il dg Angelozzi hanno rivoluzionato la squadra, dando a Grosso una rosa più profonda ma che era tutta da assemblare, quasi da zero, con tante scommesse giovani da verificare. E invece, fin dalla prima uscita, il Frosinone è un’orchestra che incanta a prescindere degli interpreti e dal modulo. Grosso cambia tantissimo ma l’azzecca quasi sempre. Le sue sostituzioni sono le più incisive della B e la sua squadra è la meno battuta del torneo (10 gol al passivo): su 16 uscite, 9 si sono chiuse senza incassare reti. Si pensava che molto lo si dovesse a Lucioni, capitano e leader della difesa, salito in A un anno fa col Lecce. Invece nel trionfo sulla Reggina non s’è sentita la sua mancanza per infortunio anzi, il 3° gol è andato a segnarlo il suo sostituto, il polacco Szyminski mentre la Reggina non riusciva a fare un tiro in porta. Insomma Grosso, dopo aver suscitato per anni dubbi sulle sue reali capacità di allenatore, in questa stagione sta facendo un capolavoro. Se continua così, a fine annata patron Stirpe potrebbe trovare parecchi corteggiatori per lui, perché ora Grosso è uno degli allenatori emergenti che più va tenuto d’occhio. Per il 40enne Alberto Gilardino invece, è stato un esordio sulla panchina del Genoa davvero indimenticabile. Il club rossoblù stava vivendo giorni roventi. Settimana iniziata con l’esonero (tardivo) di Blessin, con lui il Grifone stava perdendo il treno per la A diretta. E proseguita con la condanna in 1° grado a 6 anni per Manolo Portanova, centrocampista rossoblù implicato in una turpe vicenda (stupro di gruppo) anche se fino al verdetto definitivo è un uomo libero (ieri è stato convocato ma è andato in tribuna). A Marassi poi, arrivava quel Sudtirol che con Bisoli aveva messo insieme la più lunga serie positiva del torneo, 12 partite senza ko. Morale, il Genoa di Gilardino l’ha vinta 2-0 e hanno segnato due dei giocatori più discussi dei rossoblù, Puscas (alla prima rete per il Grifone) e Aramu. Così, complice la caduta della Reggina, il Genoa si è ritrovato di nuovo in corsa per la zona A diretta, che ora dista solo 3 punti. E questo anche grazie alle scelte di buon senso di Gilardino che a differenza di Blessin ha messo i giocatori al loro posto, fatto scelto logiche e soprattutto rivitalizzato una truppa depressa. Anche perché il Gila, in panchina, non è proprio di primo pelo. Prima di portare in questo inizio di stagione i ragazzi del Genoa in testa al campionato Primavera 2, s’era fatto la sua sana gavetta. Ritiratosi nel 2018, aveva iniziato dalla Serie D, nel Rezzato, come dt e assistente dell’allenatore Luca Prina, che l’aveva svezzato nei Giovanissimi della Biellese, invertendo poi i ruoli nel corso della stagione. L’annata successiva, l’esordio su una panchina di C, alla Pro Vercelli. Poi torna in D per una piazza importante come Siena che dopo il ripescaggio in C guida anche nei professionisti. Al Genoa è ufficialmente ad interim. Ma se nelle ultime tre uscite del 2022 andrà bene, nessuno più penserà ai nomi accostati nei giorni scorsi alla panchina rossoblù (Ranieri, Bjelica e Semplici), sarà automatico rinnovargli la fiducia anche per la ripresa di metà gennaio, dopo la pausa, quando inizierà il girone di ritorno. E nel frattempo gli altri due Campioni del Mondo della B che non avevamo ancora citato, Gigi Buffon a Parma e Cesc Fabregas a Como, entrambi fuori per infortunio e attesi per il 2023, prendono nota da quei colleghi-campioni che un domani potrebbero provare a emulare in panchina. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi-Grosso: antipasto di A

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Ternana-Cagliari 1-0, ma la panchina di Liverani non sarebbe a rischio), la 16ª giornata di Serie B prosegue oggi con le altre 9 partite. Alle 15 si giocano 6 gare, fra le quali spicca il big match Reggina-Frosinone, seconda contro prima, distanziate di 3 punti, dunque con la prospettiva dell’aggancio al vertice per i padroni di casa di Pippo Inzaghi che nell’ultimo turno, vincendo a Brescia, hanno rosicchiato già 2 lunghezze alla capolista di Fabio Grosso, che soltanto in extremis ha pareggiato in casa del Sudtirol. E’ anche la sfida fra due Campioni del Mondo 2006 che alla vigilia si sono scambiati affettuosi complimenti, perché in effetti stanno mostrando le cose migliori, più di tante blasonate big, a differenza di due ex compagni azzurri come Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro che oggi, con Spal e Benevento, si giocherebbero il playout. Sarà anche la sfida fra il miglior attacco della B (la Reggina con 28 gol) e la difesa meno battuta del campionato (il Frosinone ha incassato solo 10 reti). Ma sempre a proposito di Campioni del Mondo, nel Genoa che alle 15 riceve la rivelazione Sudtirol, fa il suo esordio in panchina Alberto Gilardino, promosso dalla Primavera rossoblù, che rileva l’esonerato Alexander Blessin. Per il Gila, sarà un interim anomalo: è vero che la società vaglia candidature più esperte (il sogno è Ranieri, ma in lizza ci sono anche Bjelica e Semplici) però se lui, da qui alla pausa invernale rilancerà il Grifone, al momento a -6 dalla zona Serie A, sarà confermato. Gilardino comunque, eredita una situazione non semplice: nelle ultime 5 uscite con Blessin, il Genoa ha raccolto solo 2 punti e sempre a Marassi domenica ha perso dal Cittadella. Al contrario, il Sudtirol di Bisoli è la più bella rivelazione di questa B: ha la serie positiva più lunga di tutto il torneo, 12 gare senza ko in cui ha ottenuto i 22 punti attuali, potrebbe scendere al Ferraris per tentare un sorpasso in classifica che quest’estate sarebbe sembrato fantascientifico. Nel Genoa, dovrebbe essere convocato il centrocampista Manolo Portanova, martedì condannato in 1° grado a 6 anni per violenza sessuale di gruppo: finché la pena non sarà definitiva, è un uomo libero considerato innocente. Assieme al Genoa, a quota 23, c’è anche il Bari, reduce da 5 pari di fila che va a Cittadella, galvanizzato dalla storica vittoria di Marassi (i veneti sono usciti dal campo applauditi dai tifosi genoani). E sempre a 23 punti ci sono il Parma (reduce dal pari di Cagliari, non vince da 3 turni) che alle 12.30 riceve l’inguaiato Benevento (viene dal brutto ko interno col Palermo); e il Brescia, che va a Cosenza, i calabresi da 4 partite guidati da William Viali, sono imbattuti da 3 gare nelle quali hanno messo insieme 5 punti. Ma patron Cellino, deluso da come il suo Brescia ha perso domenica in casa dalla Reggina, chiede alla squadra di riscattarsi. Il Modena, lanciassimo per le due vittorie di fila in trasferta nei derby con Parma e Spal, riceve il Venezia, altrettanto carico per i due successi consecutivi messi insieme, a Palermo e in casa con la Ternana, col nuovo allenatore Paolo Vanoli, in sella da tre uscite. Lo scontro salvezza della giornata è Perugia-Spal, i ferraresi arrivano all’appuntamento dopo 3 preoccupanti ko di fila (ma De Rossi non sarebbe a rischio) e in caso di ulteriore sconfitta sarebbero agganciati in classifica dagli umbri, al momento ultimi ma reduci da una serie positiva di 3 partite nelle quali hanno raccolto 5 punti. Alle 18 c’è l’interessante Pisa-Ascoli: i toscani, con D’Angelo in panchina  sono ancora imbattuti e dall’ultimo posto si sono portati a -3 dai playoff, traguardo inseguito anche dai marchigiani, a -1 dall’8° posto ma che non vincono da 5 partite e che hanno raccolto 3 punti nelle ultime 4 gare. Chiude alle 20.30, Palermo-Como: riusciranno i siciliani a dare un minimo di continuità dopo una costante altalena di risultati? La vittoria di Benevento nell’ultimo turno, lascerebbe ben sperare ma già altre volte la squadra di Corini ha illuso i proprio tifosi. Il Como invece, reduce dal 3-3 di Ascoli, cerca quello scatto che lo faccia decollare dai bassifondi della classifica, anche se dall’arrivo di Longo in panchina ha un passo discreto che potrebbe portare alla salvezza. LEGGI TUTTO

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    Immobile fa 188 gol in A: agganciati Del Piero, Gilardino e Signori al 9° posto

    FIRENZE – È il minuto 91 di Fiorentina-Lazio, i biancocelesti – avanti di tre reti – hanno già messo in ghiaccio la partita, quando dallo splendido colpo di tacco di Milinkovic, al settimo assist stagionale, nasce il 4-0 di Ciro Immobile. Per il bomber biancoceleste scuola Juventus, però, non è un gol banale: si tratta infatti del 188° sigillo in Serie A, che gli permette di entrare nella top ten della classifica all time del massimo campionato italiano.
    Immobile aggancia Del Piero, Signori e Gilardino
    Ciro Immobile condivide ora con la leggenda della Juventus Alessandro Del Piero, l’altro storico ex Lazio Beppe Signori ed Alberto Gilardino la nona posizione della classifica: nel mirino c’è ora Kurt Hamrin (190), più su figurano Roberto Baggio, settimo con 205, ed Antonio Di Natale, sesto a quota 209.
    Guarda la gallerySerie A, la classifica delle valutazioni più alte su Fifa 23Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO