Il Como non va sottovalutato per la A diretta
TORINO – Nella lotta a tre per il secondo posto – Venezia punti 57, Cremonese 56, Como 55 – , l’ultimo buono per salire direttamente in A, i lariani raccolgono il minor credito ma ci si potrebbe sbagliare. Innnazitutto perché offre al Como la possibilità di viaggiare a fari spenti, che spesso dà una mano. Ma anche perché il cammino delle tre squadre nelle ultime 4 giornate è lo stesso: tutte e tre ne hanno vinte tre e perse una. Certo, già ad agosto Venezia e Cremonese erano più quotate del Como nella lotta per la promozione diretta. Ma poi sono cambiate un po’ di cose. Come al mercato di gennaio, dove i lariani hanno fatto le cose in grande stile e gli effetti potrebbero vedersi solo nelle ultime delle otto giornate che restano, perché si tratta di element interessanti ma che hanno bisogno di ambientarsi, arrivando a stagione in corso, non è semplice trovare spazio se il telaio è comunque già affidabile e competitivo. Diciamo che, a parte gli arrivi dell’attaccante italo-brasiliano Strefezza – l’acquisto più oneroso di tutta la B, non solo a gennaio, circa 6 milioni – e del difensore Goldaniga (una garanzia in B) tutti gli altri (Gioacchini, Ballet, Nsame, Fumagalli, Braunoder), per ora hanno un ruolo secondario ma sono comunque elementi da alta B e danno a Roberts (e Fabregas) la possibilità di aumentare le rotazioni, ora la rosa ha l’ampiezza giusta per giocarsi la A diretta fino all’ultima giornata. Ed, eventualmente, dosare meglio le forze in vista dei playoff (chiudendo al 4° posto attuale, il Como partirebbe dalle semifinali, saltando il turno preliminare). Ma poi, avere un autentico trascinatore, non guasterebbe. E quei panni, potrebbe indossarli Patrick Cutrone, alla seconda stagione nella squadra della sua città, dove potrebbe covare il ritorno in grande stile nel calcio che conta dopo gli esordi nel Milan e il poco fortunato passaggio in Premier League per il Wolverhampton. Cutrone, per un problema muscolare, aveva saltato le cinque uscite di febbraio. Rientra per la sfida chiave col Venezia ed è suo il gol del definitivo 2-1, rete di grande bellezza. Non c’è nel ko di Cremona per un’influenza, gioca 34’ contro il Pisa, ancora da subentrato come col Venezia, e va ancora a segno. In totale, fanno 11 gol in questo campionato, già due in più di quanti ne aveva segnati nella scorsa stagione coi lariani. Insomma, gioca per la sua città, vive l’esperienza unica di diventare papà, ci sta che stia tornando ai suoi livelli migliori. Per certi versi, anche superiori a quelli dei tempi d’oro del Milan. Perché all’epoca, Cutrone era un promettente ragazzino, non poteva certo essere un leader dei rossoneri mentre in questa stagione, in diverse partite, è un ruolo che ha ricoperto, galvanizzando alcune gare. Dunque, meglio andarci piano prima di considerare il Como come la squadra meno attrezzata delle tre che si contendono l’ultima piazza che porta direttamente in A senza passare dai playoff. E senza mai dimenticarsi che i padroni del Como, i fratelli indonesiani Hartono, sono di gran lunga la proprietà più ricca d’Italia. LEGGI TUTTO