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    Apre Reggiana-Sassuolo: guida alla 15ª giornata

    Reggiana-Sassuolo ore 20.30Derby emiliano che per la prima volta si gioca in B tra due squadre quasi all’opposto, classifica compresa. Mentre il Sassuolo di Grosso nello scorso turno s’è preso la vetta della classifica, la Reggiana di Viali arranca in zona playout, è reduce da tre pareggi di fila (nell’ultimo però, ha sfiorato il colpo a Cesena) e non vince dalla 9ª giornata (20 ottobre, 2-0 al Frosinone, fanalino di coda). Il Sassuolo degli ultimi tempi invece, appare di un’altra categoria rispetto alle altre 19 squadre e sembrerebbe avere i mezzi per scattare ulteriormente in classifica. Ma si sa, i derby sfuggono a ogni pronostico. E talvolta, la squadra più debole in realtà è la favorita.

    Brescia-Bari domani ore 15Il Brescia di Maran è reduce dal deludente pari di Castellammare in cui, nonostante la Juve Stabia si trovasse in 10 già dal 15’, non è riuscito ad andare oltre uno sciapo 0-0. Il Bari invece, viene da due vittorie di fila e ha la serie positiva più lunga del campionato, 12 partite senza ko, cioé ha perso solo le prime due e poi i galletti non sono stati messi sotto da nessuno. Chissà, dal gruppone di squadre che provano a inseguire il trio di testa – Sassuolo, Spezia e Pisa – in grande fuga, forse solo il Bari di Longo potrebbe avere i mezzi per provare a ricucire lo strappo in classifica.

    Cittadella-Juve Stabia domani ore 15Il Cittadella di Dal Canto è penultimo, reduce da due sconfitte di fila che però non hanno ancora compromesso la situazione (che comunque resta pesante): la zona playout dista solo un punto, la salvezza diretta tre. In settimana, dagli svincolati è stato tesserato il difensore Capradossi ma per invertire la rotta, probabilmente servirebbe benaltro. La Juve Stabia non vince dalla 9ª giornata, quando ottenne la storica vittoria di Marassi (1-2 in rimonta alla Samp), datata 4 ottobre. Dopo quel trionfo, le Vespe stabiesi hanno messo assieme solo 4 punti. Restano nei pressi della zona playoff ma tornare dal Tombolato a mani vuote vorrebbe dire far scattare l’allarme, anche perché la classifica della B resta molto corta (appena 3 punti di distacco tra zona playoff e quella playout).

    Sampdoria-Catanzaro domani ore 15Partita della verità per i blucerchiati e per Sottil, il quale, nonostante le smentite ufficiali, potrebbe rischiare qualcosa se la squadra “stecca” anche questa partita. La Sampdoria è soltanto un punto sopra la zona playout (e a -2 da quella playoff), ma era stata costruita per la promozione diretta (che oggi dista 14 punti, cioé dallo Spezia secondo). E a Marassi hanno già fatto il colpo Reggiana, Juve Stabia e Brescia, solo due volte i blucerchiati hanno vinto al Ferraris (con Sudtirol e Mantova), a dimostrazione che la squadra stenta a calarsi nelle dinamiche della categoria. E sull’altro fronte ci sarà il Catanzaro guidato da Caserta, la squadra che pareggia di più (già ben 10 volte), che ha gli stessi punti dei blucerchiati e che in stagione ha perso solo due volte (ma che pure ha vinto soltanto due volte).

    Sudtirol-Cremonese domani ore 15

    Altoatesini alla terza uscita sotto la guida di Zaffaroni, il sostituto di Valente. Sinora con “Zaffa” solo ko, in casa col Sassuolo e nello scorso turno a La Spezia, risultati che fanno gravitare il Sudtirol in zona playout. La Cremonese, chiusa l’infruttuosa parentesi con Corini, dallo scorso turno è tornata sotto la guida di Stroppa, nel suo secondo esordio è arrivata la vittoria in casa sul Frosinone ultimo (1-0) che permette ai grigiorossi di occupare il 5° posto, a -9 dalla A diretta, traguardo che, anche se non ufficialmente, si accarezzava a inizio stagione. Ma se le prime tre in classifica continueranno a fare un altro campionato, ci sarà da accontentarsi del miglior piazzamento possibile nella griglia playoff.

    Mantova-Modena domani ore 17.15I lombardi di Possanzini vengono dall’ottimo 2-2 di Catanzaro, in cui sono passati per due volte in vantaggio, la seconda pur trovandosi in inferiorità numerica, a dimostrazione che il Mantova è uno dei più solidi collettivi della B. Il Modena da due giornate è sotto la guida di Mandelli che sembra aver invertito la china pericolosa che la squadra stava prendendo con Bisoli: 4 punti in 2 partite e squadra che sembrerebbe rimessa in carreggiata, non fosse che la classifica resta piuttosto delicata, coi canarini dalle parti dei playout.

    Frosinone-Cesena domenica ore 15Da cinque partite il Frosinone è guidato da Greco. Il sostituto di Vivarini, dopo 4 pari di fila, è caduto per la prima volta nello scorso turno a Cremona. I ciociari sono falcidiati dagli infortuni e hanno una rosa incompleta. Sono ultimi certo, ma nulla è compromesso, la zona playout dista solo 3 punti, la salvezza diretta 5. C’è insomma da stringere i denti sino al mercato di gennaio, quando ci sarà la possibilità di correggere gli errori fatti in estate. Il Cesena di Mignani invece, nell’ultimo mese, stava tenendo il passo delle prime tre in classifica. Ma nell’ultimo turno è arrivato il sofferto pari interno con la Reggiana, col Cavalluccio che si salvava grazie al 9° gol dell’italo-albanese Cristian Shpendi, sempre più capo cannoniere della B: ma se i romagnoli vogliono coltivare ambizioni, non possono steccare la gara dello Stirpe. Stadio in cui, però, squadre come Pisa e Palermo, hanno solo pareggiato (e i ciociari in quelle gare erano già sotto la guida di Greco).

    Palermo-Spezia domenica ore 15

    Per il Palermo, grossomodo si potrebbero usare le stesse parole della Sampdoria (con cui i rosanero hanno pareggiato nello scorso turno, 1-1 al Barbera): di fatto sono le grandi delusioni del campionato, visto che partivano in estate in pole position per la A. Più dei blucerchiati, i rosanero hanno due punti che li collocano in zona playoff al 7° posto (ma a -12 dalla promozione diretta). Alla squadra di Dionisi, manca soprattutto il rendimento interno. Al Barbera hanno già vinto Cittadella e Salernitana, pareggiato Cosenza, Cesena (e Samp), i rosanero hanno battuto solo la Reggiana. Insomma, non ci fosse un più che buono rendimento esterno, i guai dei rosanero sarebbero ancor più seri. Chissà che partita uscirà con lo Spezia di D’Angelo, l’unica squadra imbattuta del torneo che nell’ultimo turno è sbarcata in zona A diretta, a un solo punto dal Sassuolo capolista. I liguri vivono un momento davvero magico, la squadra ha una solidità unica per la B che si sposa con una concretezza che ha pochi eguali. E pensare che la squadra non è molto diversa da quella che nella scorsa stagione si salvò all’ultima giornata: D’Angelo sta facendo un altro capolavoro, il più bello di una carriera che meriterebbe di essere presa in considerazione anche da club di Serie A.

    Pisa-Cosenza domenica ore 15Giocando dopo Sassuolo e Spezia (che non hanno impegni dei più agevoli), chissà, il Pisa potrebbe anche avere l’occasione di riprendersi quella vetta in classifica che ha perso nello scorso turno dopo la sconfitta nel derby di Carrara (1-0). Un ko sicuramente favorito dal rosso a Touré dopo 26’ ma il Pisa, anche in parità numerica, non aveva approcciato la gara al meglio e alla fine la sconfitta è stata giusta: è un primo, piccolo, campanello d’allarme? Ce lo dirà il Cosenza di Alvini, e la classifica non inganni: senza il -4 in classifica, i calabresi sarebbero in zona playoff, un punto sopra il Palermo. Il Pisa di Inzaghi è avvisato: questo Cosenza sembra proprio la squadra ideale per capire come stanno veramente i nerazzurri toscani.

    Salernitana-Carrarese domenica ore 17.15Dalla scorsa giornata, la Salernitana è sotto la guida di Colantuono, alla sua quarta avventura sulla panchina campana, ha rilevato Martusciello. La squadra è terzultima, dunque oggi sarebbe retrocessa e l’esordio col nuovo allenatore non è stato dei più confortanti (4-0 dal Sassuolo). La vittoria manca dal’8ª giornata (0-1 a Palermo, era il 6 ottobre). La Carrarese invece, in rapporto ai suoi mezzi, sta facendo un’ottima stagione, culminata con la vittoria all’ultimo turno nel derby col Pisa, gol di Bouah, all’ultimo respiro della gara. Risultato che ha confermato come gli apuani guidati da Calabro abbiano tutti i mezzi per salvarsi. A dispetto di tutti i pronostici estivi che consideravano la Carrarese come una delle prime indiziate alla retrocessione. La solita, imprevedibile B. LEGGI TUTTO

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    Risorgi, Palermo! Guida alla 13ª giornata

    FROSINONE–PALERMO ore 20.30Padroni di casa sempre ultimi, con l’erede di Vincenzo Vivarini, Leandro Greco, sono arrivati tre pareggi, segnali confortanti di maggior solidità ma per salvarsi serve di più. L’arrivo allo Stirpe del Palermo, ogni volta rievoca la finale playoff 2018, quella dei “palloni in campo”, così viene tramandata. Ma sarebbe meglio ricordarla come quella dell’arbitraggio di La Penna di Roma, diventato fischietto di Serie A poco dopo quella finale, pur combinandone di tutti i colori. Il Palermo, allora ancora con Maurizio Zamparini proprietario, intentò una lunga battaglia legale che non portò a nulla ma da allora i rapporti tra le due tifoserie sono pessimi. Il Palermo è reduce del tonfo interno col Cittadella che potrebbe averlo tagliato fuori dalla lotta per la promozione senza passare dai playoff (è a -9 dal 2° posto). Ma attenzione, pur avendo un po’ di problemi con le squadre “piccole”, in trasferta la squadra di Dionisi ha un passo da Serie A diretta. Il problema sono le gare al Barbera.
    BRESCIA–COSENZA domani ore 15La Leonessa torna al Rigamonti dopo la vittoria di Marassi sulla Samp (0-1, Bjarnason), risultato che ha salvato la panchina di Rolando Maran e riportato il Brescia in zona playoff (proprio a discapito dei blucerchiati). Ma occhio al Cosenza di Massimiliano Alvini che nell’ultima trasferta s’è imposto a Reggio Emilia e sul campo, al netto del -4 di penalizzazione, sarebbe a una sola lunghezza dai playoff e a due dai lombardi. I lupi silani oggi sarebbero retrocessi ma sono vivi, imbattuti da 4 turni e forse meritavano di più nell’1-1 con la Salernitana di domenica scorsa al San Vito-Marulla (appena approvati lavori di ristrutturazione dello stadio di Cosenza dal valore di 7 milioni).
    MODENA – CARRARESE domani ore 15Esonerato Pier Paolo Bisoli, il Modena dei Rivetti dà una possibilità a Paolo Mandelli, 56 anni, promosso dalla Primavera, ex attaccante dello scorso millennio, cresciuto nell’Inter e poi passato per Lazio, Sambenedettese, Messina, Reggiana, Monza, Foggia, 5 anni nel Modena dal 1996 al 2001 per poi chiudere al Sassuolo, dove iniziò da allenatore guidando la Primavera neroverde. Da Bisoli eredita una squadra penultima che non vince dal 22 settembre, 3-0 alla Juve Stabia. Gli apuani della Carrarese, guidati da Antonio Calabro, che sulla carta ddovevano essere la squadra meno attrezzata della B, sono dodicesimi e in serie positiva da 6 giornate nelle quali hanno messo insieme 10 punti: niente male.
    PISA – SAMPDORIA domani ore 15Sfida elettrizzante anche per la storica rivalità tra le due tifoserie. La capolista è a +12 sulla Sampdoria nona, caduta un punto sotto la zona playoff, persa dopo il ko di Marassi col Brescia. Se si andassero a vedere i pronostici estivi, le due squadre si scambierebbero di posizione, a dimostrazione dell’ottimo lavoro di Filippo Inzaghi, reduce dalla miglior prova stagionale, l’1-3 di Cremona dove potrebbe essere devvero nata una stella: Matteo Tramoni, classe 2000, corso di Ajaccio, a segno allo Zini con un gol alla Baggio (per lui in questa B, 8 gare, 4 gol e 2 assist). Invece, per il club di Bogliasco invece, precipitato a -10 dalla zona promozione diretta, sono finiti gli alibi. Ma più che processare Sottil, che comunque i suoi errori li ha fatti e forse si sta fossilizzando troppo sul 3-5-2, sono i veterani del gruppo che devono darsi una sveglia, sono loro i maggiori responsabili di questa annata vissuta finora sulle montagne russe.
    SUDTIROL – SASSUOLO domani ore 15Negli altoatesini fa il suo esordio in panchina Marco Zaffaroni, 55 anni, lunedì ha sostituito l’italo-svizzero Federico Valente, rimasto in carica 11 mesi esatti. Il Zaffa nella scorsa stagione è retrocesso a testa alta con la Feralpisalò (ereditata da Stefano Vecchi che era già messa male) ma resta l’allenatore della salvezza miracolosa in A col Verona, nel 2023, dopo aver vinto lo spareggio con lo Spezia. Sudtirol che non vince dal 6 ottobre (0-2 a Cosenza), Il Sassuolo dà l’impressione di essere la squadra più forte della B (i due punti che ha in più il Pisa sono arrivati dal caso Desogus)e, visti gli impegni delle due contendenti, sulla carta il turno potrbbe anche portare il sorpasso al vertice. Grosso, l’eroe del Mondiale 2006, può replicare la cavalcata che fece sulla panchina del Frosinone, portato in A (a sorpresa) nel 2022. Anche coi neroverdi, così come in Ciociaria, potrebbe risultare fondamentale il suo turnover fatto col bilancino del farmacista per spalmare al meglio il minutaggio su tutta la rosa che appare come la più fresca e attrezzata. L’eventuale cessione a gennaio di Berardi (nello scorso turno ha deciso la vittoria sul Mantova dal dischetto, primo gol dopo l’infortunio al tendine d’Achille), sposterebbe poco o nulla, probabilmente, tanto è vasta e qualificata la rosa che vanta il miglior attacco della B (già 24 gol segnati)
    MANTOVA – CREMONESE domani ore 17.15Derby lombardo da non perdere. Per i mantovani, è l’ora di raccogliere meno complimenti e più punti, troppe volte l’organizzata e “dezerbiana” squadra di Possanzini ha fatto belle partite trovandosi alla fine con un pugno di mosche, come nell’ultimo turno, il ko in casa Sassuolo (1-0). La Cremonese da tre giornate è guidata da Eugenio Corini che ha rilevato Giovanni Stroppa. Il tecnico di Bagnolo Mella era partito con due vittorie (in casa Juve Stabia e con la Salernitana allo Zini), quindi il 2-2 di Modena per poi venir travolto in casa dalla capolista Pisa (1-3) nell’ultimo turno, ko che ha lasciato i grigiorossi a metà del guado, cioé com’erano con Stroppa.
    CITTADELLA – CESENA domenica ore 15Incrocio tra salvezza e playoff, coi granata veneti ringalluzziti dal colpo di Palermo, ottenuto con un gran gol di Pandolfi al 90’, attaccante che potrebbe avere i numeri per portare le reti salvezza. E’ stato il primo successo di Alessandro Dal Canto che ha rilevato Edoardo Gorini da 4 turni in cui ha conquistato 5 punti. Il Cesena di Michele Mignani nello scorso turno ha piegato il Sudtirol col 7° gol in questa B dell’italo-albanese Cristian Shpendi, capo cannoniere della B, classe 2003. Un risultato che ha proiettato il Cavalluccio al 4° posto, facendo sognare a tutta Cesena il salto dalla C alla B in due stagioni, come ottenuto tra il 2008 e il 2010.
    JUVE STABIA – SPEZIA domenica ore 15La Juve Stabia è al 6° posto, cioé in zona playoff ma viene da tre pareggi di fila e non vince da 4 gare, l’ultimo successo risale al 4 ottobre quando i campani s’imposero a Marassi sulla Samp. C’è dunque da preoccuparsi? Forse no, le prestazioni non sono mai mancate, oltre ad aver forse trovato un centrattacco d’affidamento (Adorante, 5 gol) che può far sognare anche se per ora non ci si deve schiodare dalla conquista della salvezza.. Tornano a casa loro Salvatore e Pio Esposito, colonne dello Spezia di D’Angelo, l’unica squadra imbattuta della B, con la miglior difesa (8 gol al passivo), terzo in classifica a un solo punto dal Sassuolo e a tre dalla capolista Pisa: La Spezia, che non s’immaginava un campionato simile, sogna in grande.
    REGGIANA – CATANZARO domenica ore 15Scontro salvezza, coi granata di William Viali che non vincono dal 20 ottobre (2-0 al Frosinone). Da allora un solo punto, pesante però, il 2-2 ottenuto nello scorso turno al San Nicola rimontando 2 gol al Bari. Il Catanzaro, a -2 dai playoff e a +1 sui playout, ha un solo punto più della Reggiana e, assieme al Bari, è la squadra che pareggia di più (8 volte).Insomma, un altro pari poco servurebbe a entrambe e rimanderebbe quella svolta che inseguono da tempo. Ma se non si cambia passo, saranno guai.
    SALERNITANA – BARI domenica ore 17.15Un bel derby del Sud all’Arechi, però tra due squadre con non pochi problemi. La Salernitana di Martusciello non vince da 4 partite, ultimo successo il 6 ottobre, colpo a Palermo firmato dal colombiano Tello. Solo due punti nelle successive gare, coi campani che sono nei pressi della zona playout. Invece Moreno Longo al Bari è diventato Mister X: i galletti hanno il primato stagionale di pareggi (ben 8 in 12 gare, record condiviso col Catanzaro) e la X è uscita nelle ultime 6 gare del Bari. L’ultimo, il 2-2 in casa con la Reggiana, coi galletti che erano avanti 2-0, ha fatto scattare l’allarme: si rischia il bis della scorsa stagione, vissuta pericolosamente? LEGGI TUTTO

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    Via con Bari-Catanzaro: guida alla 9ª giornata

    BARI–CATANZARO ore 20.30Anticipo in cui traballa la panchina catanzarese di Fabio Caserta: un’altra prova negativa dei giallorossi può portare al suo esonero. Viaggia col vento in poppa invece, il Bari di Moreno Longo, imbattuto da 6 partite (2 vittorie e 4 pari) e con tanta voglia di sbarcare in zona playoff, visto che la squadra non ha più sbagliato una partita dopo aver perso le prime due gare. Per restarci, nelle prime 8: può e dev’essere l’obiettivo stagionale. Certo, ci sono squadre più forti del Bari ma disputare i playoff è nelle corde di un gruppo probabilmente riportato in carreggiata da Longo, dopo un’annata da dimenticare che andava metabolizzata.CITTADELLA–COSENZA domani ore 15Sulla panchina dei veneti fa il suo esordio ’Alessandro Dal Canto che ha rilevato Edoardo Gorini, era dal 1995 che i granata non cambiavano l’allenatore in corsa. Si tratta di un drammatico scontro salvezza: il Citta è terzultimo e dunque oggi sarebbe retrocesso in C, viene da tre sconfitte consecutive e riceve il Cosenza ultimo perché penalizzato di 4 punti (sentenza confermata in Appello durante la sosta). Sul campo però, la squadra di Alvini avrebbe conquistato 9 punti e sarebbe in zona salvezza assieme a Modena e Reggiana. Sulla carta dunque, le squadre dovrebbero grossomodo equivalersi, comunque entrambe a caccia di una permanenza nella categoria nient’affatto semplice.
    MODENA–PALERMO domani ore 15 Sfida da brividi fra due formazioni chiamate alla svolta. Il Modena di Bisoli non vince dal 21 settembre (2-0 alla Juve Stabia) e se non cambia marcia sarà risucchiato nella zona calda della classifica. Il Palermo di Dionisi nei pronostici estivi doveva dominare la B ed essere la prima favorita per la A. Invece è 9° a -8 dalla capolista Pisa. Ma attenzione: ha la miglior difesa della B e le sue tre vittorie le ha sempre ottenute in trasferta (a Cremona, a Bolzano col Sudtirol e a Castellammare con la Juve Stabia) mentre a Modena ha vinto nelle due trasferte al Braglia vissute da quando i rosanero sono tornati in B.
    SALERNITANA–SPEZIA domani ore 15Pronostico molto incerto. La Salernitana di Martusciello stava stentando ma prima della sosta è arrivata la vittoria di Palermo che può schiudere tutta un’altra stagione, un successo coi liguri e probabilmente i campani acciuffano la zona playoff. Lo Spezia di D’Angelo è la rivelazione della B: unica squadra imbattuta del campionato è seconda in classifica a -3 dalla capolista Pisa e difende la zona A diretta dall’assalto del Sassuolo, soprattutto, che ha un solo punto in meno. Sinora la squadra è andata oltre le proprie possibilità: riusciranno gli aquilotti a stupire ancora?
    SUDTIROL–PISA domani ore 15Il Sudtirol di Valente è l’unica squadra di questa B a non aver ancora pareggiato, pur vivendo un avvio di stagione tutto sommato positivo: 4 vittorie e altrettante sconfitte che valgono il 6° posto in classifica, il piazzamento finale che gli altoatesini ottennero due stagioni fa, poi eliminati in semifinale playoff, ma resta la loro migliore annata. Però al Druso di Bolzano sbarca il Pisa capolista di Filippo Inzaghi che finora ha perso solo a Castellammare, dalla Juve Stabia, nella precedente trasferta dei nerazzurri che meritano il 1° posto anche se domani non sarà semplice dimostrare di essere i più forti.
    BRESCIA–SASSUOLO domani ore 17.30Senza dubbio, è il match-clou della giornata. Il Brescia di Maran è ormai una conferma, già nella passata stagione ha conquistato a sorpresa i playoff e pure questa squadra, 5ª a -3 dallo Spezia secondo (cioé dalla zona promozione diretta), può ripetersi. Il Sassuolo è l’unica squadra delle tre retrocesse che non ha steccato, trovandosi a un solo punto dalla zona A diretta. Ha perso una sola volta, il 31 agosto, quando incassò un 1-4 dalla Cremonese, è stata l’unica partita finora steccata dal gruppo guidato da Fabio Grosso. Sassuolo che è andato alla sosta col 6-1 inflitto al Cittadella, gara che ha visto il ritorno in campo dopo 7 mesi del leader Berardi: probabile che a gennaio venga ceduto per una decina di milioni. Ma prima l’azzurro deve dimostrare, in questi due mesi e mezzo, di essere tornato quello di prima dell’infortunio.
    CARRARESE-MANTOVA domenica ore 15 Può iniziare tutto un altro campionato per la Carrarese di Calabro che finalmente debutta allo Stadio dei Marmi, quello di casa, ora pronto per la B dopo aver sinora utilizzato come campo interno quello di Pisa. Inoltre, prima della sosta, gli apuani hanno vinto in casa del Frosinone, dimostrando di avere i mezzi per salvarsi. Il Mantova di Possanzini invece, pur restando una gagliarda neopromossa, sta perdendo colpi. Non vince dal 21 settembre (1-0 al Cittadella), senza un risultato positivo a Carrara c’è il rischio di avvicinarsi troppo alla zona calda della classifica.
    JUVE STABIA–CREMONESE domenica ore 15 Dopo aver già battuto Bari, Pisa e Sampdoria, la Juve Stabia di Guido Pagliuca va a caccia di un’altra vittima illustre: sarà la Cremonese, passata nei giorni scorsi da Stroppa a Corini? C’è molta curiosità su come verranno schierati i grigiorossi, probabilmente si passerà dalla difesa a tre a quella a quattro  ma soprattutto che Vandeputte possa imporsi sull’out sinistro, dopo aver passato l’inizio stagione con Stroppa, fra panchina e impiego da anonima e anomala mezzala. Dunque, gran parte della gara ruoterà intorno al nuovo assetto che dovrà darsi la Cremonese: Ma la domanda è: Corini, che eredita una squadra al 7° posto, sarà in grado di riportare in alto la Cremo, costruita per andare in A, magari senza passare dai playoff?
    REGGIANA–FROSINONE domenica ore 15 Delicato scontro salvezza. La Reggiana di Viali era partita bene ed era andata in testa dopo le prime 3 uscite che avevano fruttato 7 punti. Nelle successive 5 gare, ne sono arrivati solo 2, l’allarme sta per scattare. Per il Frosinone invece, sta suonando da tempo. La sosta poteva essere l’occasione giusta per esonerare Vivarini e dare al successore due settimane di tempo per provare a plasmare una squadra fatta di fretta negli ultimi giorni di mercato e per giunta incompleta. E invece no, si va avanti col tecnico abruzzese che di fatto la piazza ha scaricato prima della sosta dopo il ko interno con la Carrarese. Sul campo, il Frosinone sarebbe ultimo, alle spalle ha solo il Cosenza, penalizzato però di 4 punti. Chissà cosa succederà se i ciociari dovessero perdere anche a Reggio Emilia.
    CESENA–SAMPDORIA domenica ore 17.30Il genovese e sampdoriano Mignani, allenatore del Cesena, a sorpresa – ma non troppo – 8° in classifica (l’ultimo buono per disputare i playoff), ospita la formazione blucerchiata, passata da Pirlo a Sottil senza che i problemi si siano risolti: oggi la Samp è a 8 lunghezze dalla zona promozione diretta, cioé l’obiettivo per la quale era stata costruita in estate e che oggi appare lontano, specie dopo il ko interno con la Juve Stabia. patito prima della sosta. Anche il Cesena però, ha perso prima che il campionato si fermasse, un 3-1 a Pisa che li ha un po’ ridimensionati, anche se la squadra ha i mezzi per conquistare un posto nei playoff. Obiettivo che per la Samp di oggi, se non si sveglia in tempo, appare utopistico. LEGGI TUTTO

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    Con Berardi, il Sassuolo che verrà

    TORINO – Chissà dove potrà arrivare il Sassuolo di Fabio Grosso, approdato alla sosta per le Nazionali dopo aver inflitto un 6-1 al povero Cittadella, partita che, fra le altre cose, ha riconsegnato al clan neroverde il talento di Domenico Berardi, 30 anni compiuti il 1° agosto, rientrato in campo a distanza di sette mesi dall’infortunio al tendine d’Achille. Diciamolo subito, a scanso di equivoci: se a gennaio un top club, non necessariamente italiano, versa al Sassuolo una decina di milioni, l’ormai ex ragazzo calabrese nato a Cariati, a cui è legata la storia gloriosa degli ultimi 12 anni del club emiliano, saluta tutti. Qualche abboccamento c’era stato anche in estate, timidi sondaggi e nulla più, perché poi si voleva vedere come Berardi veniva fuori dall’infortunio del 3 marzo scorso, quando riportò la lesione completa del tendine d’Achille che, fra l’altro, gli ha pure fatto saltare gli ultimi fallimentari Europei. Infortunio pesante, basti ricordare quanto ci mise Spinazzola a superare analogo problema. Restando al Sassuolo, come s’accennava, la storia recente del club corrisponde alla carriera di Berardi, che esordì in B il 27 agosto 2012, a 18 anni appena compiuti, un legame che si è dipanato per 12 anni, con 352 presenze e 133 gol. Sabato, contro il Cittadella, Mimmo, così invocato dai tifosi, è subentrato al 74’ per prendere il posto di Laurienté, un altro che a gennaio potrebbe fare i bagagli. La partita era già sul 5-1, Berardi si è associato alla festa, servendo il comodo assist per il 6-1 finale di Thorstvedt, altro gioiello della boutique Sassuolo che a gennaio sarà ricercato. E chissà che valutazioni si faranno allora nel clan neroverde. Oggi il Sassuolo è terzo, a un sol punto dal sorprendente e imbattuto Spezia di D’Angelo che, sostanzialmente, sta davanti ai neroverdi per quell’1-4 che il Sassuolo aveva incassato in casa dalla Cremonese lo scorso 31 agosto, forse l’unica partita che il gruppo di Grosso ha sin qui veramente cannato. Tornando invece a Berardi, ha dato un segnale importante col suo rientro… anticipato. Eh già, perché in estate si era già fissata la data del suo rientro in campo, metà ottobre, cioè dopo la sosta per le Nazionali, e non prima. Tornare in campo seppur in lieve anticipo, nel successo stagionale più largo, è un ottimo segnale per futuro. Qualsiasi sia il futuro che attende il gruppo di Fabio Grosso. L’eroe del Mondiale 2006, nel 2023 portava il Frosinone in A dosando le forze della rosa a disposizione con bilancino del farmacista. Anche col Sassuolo sta ben distribuendo su più giocatori possibili il minutaggio di chi va in campo. Quel Frosinone si prese il campionato 2022/23 a novembre, dopo l’ultima sosta annuale per le Nazionali. E questo Sassuolo potrebbe fare lo stesso percorso, con in più l’incognita del mercato di gennaio quando ci sarà la fila per accaparrarsi i maggiori talenti neroverdi. Ma già quest’estate il Sassuolo ha dimostrato di saper gestire il problema. Non a caso, delle tre retrocesse dalla A – le altre due sono Frosinone e Salernitana – è l’unica in grado di lottare per le A diretta. E potrebbe farlo sino a maggio. LEGGI TUTTO

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    “Grosso è stato esonerato, chi allenerà il Lione (ad interim) al suo posto”

    “Come anticipato, Fabio Grosso non sarebbe sopravvissuto alla sconfitta interna di domenica scorsa contro il Lille (0-2) . L’allenatore italiano, subentrato a Laurent Blanc due mesi fa, ha incontrato mercoledì John Textor ed è stato licenziato questo giovedì mattina dal proprietario americano del Lione e dal suo nuovo direttore sportivo David Friio”. L’Equipe così il probabile epilogo negativo della prima avventura di Grosso in Ligue 1.
    Lione, Sage allenatore ad interim dopo l’esonero di Grosso
    Il quotidiano francese parla, inoltre, già del dopo Grosso: “In attesa di trovare un nuovo allenatore, la dirigenza del Lione ha scelto di affidare il ruolo di allenatore ad interim a Pierre Sage, direttore del centro sportivo. Per il tecnico quarantaquattre si tratterà della prima esperienza a questo livello. Sage terrà la sessione di allenamento questo giovedì mattina. L’ex vice di Habib Beye alla Stella Rossa guiderà la squadra a Lens sabato pomeriggio, ma probabilmente anche mercoledì prossimo per la trasferta di Marsiglia”. LEGGI TUTTO

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    Il Lione risorge con Grosso: prima vittoria in Ligue 1 dopo 11 giornate

    RENNES (FRANCIA) – Dopo 11 giornate arrivanoi primi tre punti per il Lione in Ligue 1 grazie al successo esterno sul campo del Rennes. Festa per Fabio Grosso che conquista la sua prima vittoria sulla panchina dell’OL al termine di una gara complessa seppur giocata in superiorità numerica per 85′. Dopo 5′, infatti, i rossoneri restano in dieci a causa di una ingenuità di Doue. L’OL prova ad approfittarne, ma per scardinare la difesa dei padroni di casa bisogna attendere il minuto 67 con l’inconrnata di O’Brien che batte Mandanda. Festa per il tecnico ex Juve Primavera che resta comunque fanalino di coda a quota 7, continua il momento no degli uomini di Genesio al quarto ko nelle ultime 5 e alla terza gara di fila tra campionato ed Europa League conclusa con un uomo in meno.
    Ligue 1, la classifica
    Pari tra Lille e Tolosa
    Il Lille non va oltre l’1-1 in casa contro il Tolosa: vantaggio per gli uomini di Fonseca con Yoro, pari del solito Dallinga per gli ospiti. In classifica il Lille resta al quarto posto con 20 punti a -7 dal Psg capolista. Nelle altre due partite pomeridiane, successo del Clermont per 1-0 sul Lorient e del Metz per 3-1 sul Nantes. 
    Lille-Tolosa, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    Lione, Grosso in panchina dopo l’aggressione: solo 1-1 col Metz

    LIONE (Francia) – Fabio Grosso non abbandona il Lione e, nonostante porti ancora sul volto i segni dell’aggressione subita a Marsiglia, siede regolarmente in panchina per la sfida, valida per l’undicesima giornata di Ligue 1, tra il suo Olympique e il Metz. L’ex calciatore e allenatore della Primavera della Juventus, però, non va oltre l’1-1 interno e rimanda così l’appuntamento con la prima vittoria stagionale, restando in fondo alla classifica del massimo campionato francese con appena 4 punti, a -7 dalla zona salvezza. Ospiti in vantaggio al 77′ con Jallow, a salvare l’eroe dei Mondiali di Germania 2006 ci pensa Alvero all’84’.
    Zakaria segna e lancia il Monaco
    Vittoria interna per il Monaco che batte 2-0 il Brest e balza a quota 23 punti in classifica, a un solo punto dalla capolista Psg. Nella prima frazione di gara sblocca il risultato l’ex Juventus Zakaria al 16′ e le due squadre vanno all’intervallo sull’1-0. Nella ripresa Golovin chiude i giochi con il gol del definitivo. Successo del Reims che con la rete di Ito passa sul campo del Nantes, pareggio senza reti nel match disputato tra Strasburgo e Clermont, mentre il Le Havre festeggia il 2-1 ottenuto sul campo del Tolosa in rimonta. LEGGI TUTTO

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    Grosso parla dopo l’incidente: “Potevo non essere qui a raccontarlo”

    Torna a parlare e a farsi vedere Fabio Grosso. L’allenatore del Lione è reduce dal bruttissimo incidente accaduto qualche giorno fa, con il pullman della sua squadra preso di mira da alcuni tifosi del Marsiglia e con il tecnico ferito seriamente all’occhio prima del match. Alla vigilia dell’incontro di campionato contro il Metz, Grosso si è seduto in conferenza stampa per discutere di quanto successo, e per lanciare un chiaro messaggio su come bisognerebbe gestire la sicurezza in determinati contesti.
    Grosso torna a parlare
    Queste le sue parole in sala stampa: “Non volevo che la foto del mio volto facesse il giro del mondo, vorrei che nessun volto lo facesse. Sono cose che non devono mai succedere. Non sono io la cosa importante: sul pullman c’erano 40 persone, poteva capitare a chiunque altro di loro, c’erano anche dei tifosi su un altro bus. E potevo non essere qui per raccontarvelo”. La richiesta di Grosso è chiara, quella di aumentare la sicurezza nei pressi degli stadi: “Siamo passati attraverso una strada ai cui lati vi erano molti sassi, non è normale una cosa del genere. La soluzione non si troverà togliendo i tifosi dagli stadi, ma incrementando il livello di sicurezza. Non devono più accadere cose del genere: starò molto attento alle misure che verrano adottate, ma da quel che vedo… non so. Mi auguro che non si aspetterà avvenga qualcosa di ancora più grave prima di prendere delle decisioni. Siamo passati in una zona in cui non saremmo dovuti passare. All’andata eravamo scortati da due moto e due auto, al ritorno da quattro auto e venti moto: perché le cose vengono fatte sempre dopo?”. Grosso ha parlato anche delle sue condizioni e della chiacchierata con Gattuso… LEGGI TUTTO