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    Grosso, Gila e i Campioni del Mondo in B

    TORINO – Grosso, Gila e poi gli altri. Nella Serie B dei tanti Campioni del Mondo, nel giorno dell’Immacolata loro due hanno brillato, mentre per gli altri è un po’ più dura. Certo, anche Fabio Cannavaro, vincendo da spietato ex a Parma, ha avuto una bella soddisfazione ma il suo Benevento resta attardato in classifica  e nonostante la voglia di alzare l’asticella, deve ancora raddrizzare la stagione. Stesso discorso per un altro eroe di Germania 2006, quel Daniele De Rossi che dopo 3 ko di fila, ha strappato uno 0-0 con la sua Spal a Perugia (gli umbri hanno fallito un rigore calciato sulla traversa da Melchiorri). Fabio Grosso invece, a 45 anni, dopo essere stato un allenatore discusso per tanto tempo, sta conducendo un’annata trionfale col Frosinone, avviandosi a vincere il titolo d’inverno, essendo in testa alla B con 9 punti di vantaggio sulla terza e, da ieri, 6 sulla seconda, la Reggina di un altro Campione del Mondo, Pippo Inzaghi, travolto in casa dai ciociari, un 3-0 ineccepibile, grande prova di maturità della squadra di Grosso che ha giocato la migliore partita stagionale nello scontro diretto più delicato (perderlo, voleva dire essere raggiunti in classifica dai calabresi). Il suo Frosinone sta stupendo tutti. Certo, si sapeva che la squadra era competitiva. Ma che comandasse la B alla media di 2.18 punti a partita, non l’avrebbe pronosticato nessuno. Anche perché, dopo aver mancato i playoff nella passata stagione, persi all’ultima giornata, patron Stirpe e il dg Angelozzi hanno rivoluzionato la squadra, dando a Grosso una rosa più profonda ma che era tutta da assemblare, quasi da zero, con tante scommesse giovani da verificare. E invece, fin dalla prima uscita, il Frosinone è un’orchestra che incanta a prescindere degli interpreti e dal modulo. Grosso cambia tantissimo ma l’azzecca quasi sempre. Le sue sostituzioni sono le più incisive della B e la sua squadra è la meno battuta del torneo (10 gol al passivo): su 16 uscite, 9 si sono chiuse senza incassare reti. Si pensava che molto lo si dovesse a Lucioni, capitano e leader della difesa, salito in A un anno fa col Lecce. Invece nel trionfo sulla Reggina non s’è sentita la sua mancanza per infortunio anzi, il 3° gol è andato a segnarlo il suo sostituto, il polacco Szyminski mentre la Reggina non riusciva a fare un tiro in porta. Insomma Grosso, dopo aver suscitato per anni dubbi sulle sue reali capacità di allenatore, in questa stagione sta facendo un capolavoro. Se continua così, a fine annata patron Stirpe potrebbe trovare parecchi corteggiatori per lui, perché ora Grosso è uno degli allenatori emergenti che più va tenuto d’occhio. Per il 40enne Alberto Gilardino invece, è stato un esordio sulla panchina del Genoa davvero indimenticabile. Il club rossoblù stava vivendo giorni roventi. Settimana iniziata con l’esonero (tardivo) di Blessin, con lui il Grifone stava perdendo il treno per la A diretta. E proseguita con la condanna in 1° grado a 6 anni per Manolo Portanova, centrocampista rossoblù implicato in una turpe vicenda (stupro di gruppo) anche se fino al verdetto definitivo è un uomo libero (ieri è stato convocato ma è andato in tribuna). A Marassi poi, arrivava quel Sudtirol che con Bisoli aveva messo insieme la più lunga serie positiva del torneo, 12 partite senza ko. Morale, il Genoa di Gilardino l’ha vinta 2-0 e hanno segnato due dei giocatori più discussi dei rossoblù, Puscas (alla prima rete per il Grifone) e Aramu. Così, complice la caduta della Reggina, il Genoa si è ritrovato di nuovo in corsa per la zona A diretta, che ora dista solo 3 punti. E questo anche grazie alle scelte di buon senso di Gilardino che a differenza di Blessin ha messo i giocatori al loro posto, fatto scelto logiche e soprattutto rivitalizzato una truppa depressa. Anche perché il Gila, in panchina, non è proprio di primo pelo. Prima di portare in questo inizio di stagione i ragazzi del Genoa in testa al campionato Primavera 2, s’era fatto la sua sana gavetta. Ritiratosi nel 2018, aveva iniziato dalla Serie D, nel Rezzato, come dt e assistente dell’allenatore Luca Prina, che l’aveva svezzato nei Giovanissimi della Biellese, invertendo poi i ruoli nel corso della stagione. L’annata successiva, l’esordio su una panchina di C, alla Pro Vercelli. Poi torna in D per una piazza importante come Siena che dopo il ripescaggio in C guida anche nei professionisti. Al Genoa è ufficialmente ad interim. Ma se nelle ultime tre uscite del 2022 andrà bene, nessuno più penserà ai nomi accostati nei giorni scorsi alla panchina rossoblù (Ranieri, Bjelica e Semplici), sarà automatico rinnovargli la fiducia anche per la ripresa di metà gennaio, dopo la pausa, quando inizierà il girone di ritorno. E nel frattempo gli altri due Campioni del Mondo della B che non avevamo ancora citato, Gigi Buffon a Parma e Cesc Fabregas a Como, entrambi fuori per infortunio e attesi per il 2023, prendono nota da quei colleghi-campioni che un domani potrebbero provare a emulare in panchina. LEGGI TUTTO

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    Inzaghi-Grosso: antipasto di A

    TORINO – Dopo l’anticipo di ieri (Ternana-Cagliari 1-0, ma la panchina di Liverani non sarebbe a rischio), la 16ª giornata di Serie B prosegue oggi con le altre 9 partite. Alle 15 si giocano 6 gare, fra le quali spicca il big match Reggina-Frosinone, seconda contro prima, distanziate di 3 punti, dunque con la prospettiva dell’aggancio al vertice per i padroni di casa di Pippo Inzaghi che nell’ultimo turno, vincendo a Brescia, hanno rosicchiato già 2 lunghezze alla capolista di Fabio Grosso, che soltanto in extremis ha pareggiato in casa del Sudtirol. E’ anche la sfida fra due Campioni del Mondo 2006 che alla vigilia si sono scambiati affettuosi complimenti, perché in effetti stanno mostrando le cose migliori, più di tante blasonate big, a differenza di due ex compagni azzurri come Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro che oggi, con Spal e Benevento, si giocherebbero il playout. Sarà anche la sfida fra il miglior attacco della B (la Reggina con 28 gol) e la difesa meno battuta del campionato (il Frosinone ha incassato solo 10 reti). Ma sempre a proposito di Campioni del Mondo, nel Genoa che alle 15 riceve la rivelazione Sudtirol, fa il suo esordio in panchina Alberto Gilardino, promosso dalla Primavera rossoblù, che rileva l’esonerato Alexander Blessin. Per il Gila, sarà un interim anomalo: è vero che la società vaglia candidature più esperte (il sogno è Ranieri, ma in lizza ci sono anche Bjelica e Semplici) però se lui, da qui alla pausa invernale rilancerà il Grifone, al momento a -6 dalla zona Serie A, sarà confermato. Gilardino comunque, eredita una situazione non semplice: nelle ultime 5 uscite con Blessin, il Genoa ha raccolto solo 2 punti e sempre a Marassi domenica ha perso dal Cittadella. Al contrario, il Sudtirol di Bisoli è la più bella rivelazione di questa B: ha la serie positiva più lunga di tutto il torneo, 12 gare senza ko in cui ha ottenuto i 22 punti attuali, potrebbe scendere al Ferraris per tentare un sorpasso in classifica che quest’estate sarebbe sembrato fantascientifico. Nel Genoa, dovrebbe essere convocato il centrocampista Manolo Portanova, martedì condannato in 1° grado a 6 anni per violenza sessuale di gruppo: finché la pena non sarà definitiva, è un uomo libero considerato innocente. Assieme al Genoa, a quota 23, c’è anche il Bari, reduce da 5 pari di fila che va a Cittadella, galvanizzato dalla storica vittoria di Marassi (i veneti sono usciti dal campo applauditi dai tifosi genoani). E sempre a 23 punti ci sono il Parma (reduce dal pari di Cagliari, non vince da 3 turni) che alle 12.30 riceve l’inguaiato Benevento (viene dal brutto ko interno col Palermo); e il Brescia, che va a Cosenza, i calabresi da 4 partite guidati da William Viali, sono imbattuti da 3 gare nelle quali hanno messo insieme 5 punti. Ma patron Cellino, deluso da come il suo Brescia ha perso domenica in casa dalla Reggina, chiede alla squadra di riscattarsi. Il Modena, lanciassimo per le due vittorie di fila in trasferta nei derby con Parma e Spal, riceve il Venezia, altrettanto carico per i due successi consecutivi messi insieme, a Palermo e in casa con la Ternana, col nuovo allenatore Paolo Vanoli, in sella da tre uscite. Lo scontro salvezza della giornata è Perugia-Spal, i ferraresi arrivano all’appuntamento dopo 3 preoccupanti ko di fila (ma De Rossi non sarebbe a rischio) e in caso di ulteriore sconfitta sarebbero agganciati in classifica dagli umbri, al momento ultimi ma reduci da una serie positiva di 3 partite nelle quali hanno raccolto 5 punti. Alle 18 c’è l’interessante Pisa-Ascoli: i toscani, con D’Angelo in panchina  sono ancora imbattuti e dall’ultimo posto si sono portati a -3 dai playoff, traguardo inseguito anche dai marchigiani, a -1 dall’8° posto ma che non vincono da 5 partite e che hanno raccolto 3 punti nelle ultime 4 gare. Chiude alle 20.30, Palermo-Como: riusciranno i siciliani a dare un minimo di continuità dopo una costante altalena di risultati? La vittoria di Benevento nell’ultimo turno, lascerebbe ben sperare ma già altre volte la squadra di Corini ha illuso i proprio tifosi. Il Como invece, reduce dal 3-3 di Ascoli, cerca quello scatto che lo faccia decollare dai bassifondi della classifica, anche se dall’arrivo di Longo in panchina ha un passo discreto che potrebbe portare alla salvezza. LEGGI TUTTO

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    Fari su Brescia-Reggina e Sudtirol-Frosinone

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri (Venezia-Ternana 2-1, Cagliari-Parma 1-1), oggi le altre 8 gare della 15ª giornata di Serie B. La capolista Frosinone (a +8 su Parma, Genoa e Brescia terze) va a Bolzano (ore 15), sul campo di un Sudtirol falcidiato dall’influenza che ha colpito, finora, Carretta, Davì, Casiraghi (comunque convocato) e Belardinelli. Gli altoatesini però, restano la rivelazione della stagione, con Bisoli in panchina non hanno ancora perso e sono in zona playoff pur venendo da 4 pari di fila. Anche i ciociari sono reduci da un pareggio (2-2 in casa col Cagliari) ma prima avevano messo insieme 6 vittorie di fila. I ragazzi di Grosso hanno la miglior difesa della B (9 gol al passivo) che però oggi sarà priva del leader Lucioni che per una brutta botta in allenamento rischia di aver chiuso il 2022 in anticipo. Dacapitano però. s’è fatto convocare e sosterrà la squadra dalla panchina. In compenso, rientra il folletto Caso ma non dovrebbe partire titolare. Sempre alle 15, il match clou della giornata: il Brescia terzo riceve la Reggina seconda, con la prospettiva di acciuffarla in classifica in caso di vittoria. Sarà la domenica del ritorno al Rigamonti di Pippo Inzaghi da avversario, dopo il tormentato esonero della passata stagione a Brescia (in tal senso, Cellino in settimana ha lanciato messaggi di pace ai quali ha risposto Superpippo con lo stesso tono). Interessante anche Bari-Pisa (ore 15). I pugliesi non vincono da 6 partite e vengono da 4 pari di fila ma restano in zona playoff, pur essendo privi di Cheddira, il capo cannoniere della B, impegnato ai Mondiali col Marocco. I toscani sono imbattuti da 9 partite, con D’Angelo in panchina viaggiano alla media di 2 punti a gara (con cui si va in A) e in caso di successo potrebbero sbarcare in zona playoff. Per oggi recuperano il fondamentale Morutan, frenato da una botta in settimana, ma saranno sempre privi del portiere Nicolas (gioca ancora Livieri). La domenica si apre col match delle 12.30, il derby regionale Spal-Modena. Ospiti galvanizzati dalla vittoria di Parma che ha reso più tranquilla la classifica. La Spal invece, si sta involvendo, De Rossi viene da due ko di fila, un ulteriore passo falso complicherebbe parecchio la posizione in classifica dei ferraresi. Dopo una settimana travagliata, il Genoa a Marassi ospita il Cittadella (ore 15). Dopo lunghe e accese discussioni fra le componenti societarie, i rossoblù hanno confermato il tecnico tedesco Blessin in panchina (ha vinto la linea del gm Spors, che l’aveva voluto a gennaio). La piazza però, ha già scaricato l’allenatore da almeno tre partite e in settimana non sono mancati striscioni di contestazione contro di lui e la squadra. Il Genoa insomma, non può fallirla, considerato che in casa non ha mai particolarmente brillato e vinto una sola volta (appena 8 i punti raccolti a Marassi). Cittadella che si annuncia molto carico, pronto a sfruttare il momento di difficoltà che vivono i liguri (2 punti nelle ultime 4 uscite), in avanti recupera Embalo ma sarà out Beretta. L’Ascoli riceve il Como (ore 15) con l’obiettivo di riprendersi la zona playoff mentre i lariani cercano la prima vittoria esterna (fuori casa finora hanno raccolto solo 2 punti), per infortunio Longo perde Fabregas per tutto il 2022 ma non è che stesse incidendo. Il delicato scontro salvezza della giornata è Cosenza-Perugia (ore 15). I calabresi alla quarta uscita con William Viali in panchina, hanno raccolto 4 punti nelle ultime 2 uscite, stesso ruolino di marcia degli umbri, esaltati dalla vittoria sul Genoa nell’ultimo turno. Chiude la giornata la sfida delle 18 fra Benevento e Palermo. I campani di Cannavaro sono impegnati in una difficile scalata della classifica, in tal senso è stato un toccasana il 2-2 rimediato, fra le polemiche, domenica scorsa a Reggio Calabria. Il Palermo invece, ogni volta che sembra svoltare, in realtà poi inciampa, come successo domenica in casa col Venezia e prima a Cosenza. Finora, la proprietà del Football City Group ha dato parecchie prove d’appello al tecnico Corini. Se dovesse andare male anche a Benevento cambieranno linea? Forse no, anche per una questione di tempo: la B tornerà subito in campo nell’infrasettimanale dell’8 dicembre. LEGGI TUTTO

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    Grosso prova a salutare le rivali per la A

    TORINO – Dopo gli anticipi di ieri (Parma-Modena 1-2, Pisa-Ternana 3-1) oggi si giocano le altre otto partite della 14ª giornata di Serie B. Apertura alle 12.30 con Reggina-Benevento, sfida fra Campioni del Mondo 2006: Pippo Inzaghi cerca di preservare il sorprendente 2° posto dei calabresi contro i campani di Cannavaro che prima della sosta, al settimo tentativo, ha vinto la sua prima partita da allenatore in Italia, a Ferrara, a casa di un altro Campione del Mondo 2006, Daniele De Rossi. La Reggina viene da due vittorie di fila, Inzaghi ha già detto che non firma per una stagione chiusa al 3° posto: ha capito che tante big sono piene di problemi e lui se la gioca, pur non avendo certo sulla carta il secondo organico della B. Il Benevento però, oggi non può concedere nulla, visto che oggi disputerebbe i playout, pur avendo una rosa da playoff. Cannavaro resta in emergenza, recupera Acampora e Viviani ma mancherà Glik in difesa, impegnato ai Mondiali (lo rileva Pastina). Fra le 6 sfide delle 15, spicca Frosinone-Cagliari. La capolista ciociara guidata da Grosso, a +7 sul 3° posto, ha sempre vinto in casa, senza subire neanche un gol (è la squadra che in questo campionato più volte ha chiuso le partite senza incassare reti, 8 gare e con la miglior difesa della B, 7 reti al passivo). E, soprattutto, va a caccia della 7ª vittoria di fila, che diventerebbe anche il primato societario. Oggi ancora out Kone e Caso, due pezzi da 90, ma l’organico del Frosinone ha già supplito bene alla loro assenza. Dall’altra parte il Cagliari, finora una delle delusioni più cocenti di questa B, è a -3 dalla zona playoff (e per gli scommettitori in estate doveva essere la seconda forza della B dopo il Genoa). Liverani non vince dal 15 ottobre e nelle ultime 4 uscite ha raccolto solo 3 pareggi. Oggi non recupera il fondamentale Goldaniga in difesa mentre davanti Mancosu è in dubbio per una botta rimediata in settimana. Trasferta chiave per il Genoa a Perugia: il tecnico tedesco Blessin, 2 punti nelle ultime 3 uscite che hanno fatto perdere la zona A diretta, non può più fallire e in caso di altra prova negativa rischia la panchina (la tifoseria lo ha già scaricato da due partite ma oggi al Curi sarà presente in massa, circa 2mila i supporter rossoblù). Blessin ha provato il Genoa con Puscas in avanti assieme a Coda e la squadra ridisegnata sul 4-4-2 per cercare a ripartire. Il Perugia è ultimo ma la squadra è viva e non regalerà nulla ai liguri. Il Bari, in zona playoff ma reduce da tre pareggi di fila va a Como che con Longo in panchina sta risalendo la china (10 punti in 7 uscite) anche se oggi sarebbe retrocesso. Il Brescia, altra squadra che s’è ingolfata (4 pari di fila), pur restando in zona playoff, sta pagando le disavventure societarie di Cellino (settimana prossima altro CdA, si saprà se resta come presidente). E oggi al Rigamonti arriva la Spal di De Rossi che prima della sosta è stata beffata in casa dal Benevento, il 1° ko della carriera da allenatore dell’ex anima della Roma, arrivato alla quinta uscita, ora i ferraresi sono un solo punto sopra i playout e non possono permettersi passi falsi al Rigamonti. Il sorprendente Sudtirol, che oggi disputerebbe i playoff, ancora imbattuto con Bisoli e che con lui viaggia alla media di 2 punti a partita, riceve al Druso di Bolzano l’Ascoli di Bucchi, un punto sotto gli altoatesini, a caccia di riscatto dopo il ko interno di prima della sosta col Frosinone, sconfitta che ha fermato una serie positiva di 10 punti in 4 gare che avevano fatto sognare i marchigiani. Cittadella-Cosenza è un delicatissimo scontro salvezza: i veneti cercano riscatto dopo il ko di Parma di prima della sosta, i calabresi sono reduci dalla prima vittoria con Viali in panchina (il pazzesco 3-2 al Palermo) e in caso di successo sorpasserebbero i veneti. Alle 18 chiude il turno Palermo-Venezia: i siciliani inseguono il salto di qualità che li faccia emergere dalle sabbie mobili della classifica (sono a +1 sui playout), i lagunari, penultimi, cercano una difficile risalita, anche se i mezzi per farla ci sarebbero tutti: tocca a Vanoli, alla seconda panchina con gli arancioneroverdi dopo il ko interno nell’esordio con la Reggina, cercare di raddrizzare la stagione prima che sia troppo tardi. LEGGI TUTTO

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    Juventus Women-Arsenal, Montemurro: la sfida da ex, la svolta Champions e il ko di Gunnarsdottir

    TORINO – “Ogni partita porta diverse emozione. Questa è un po’ più speciale. Giocare contro una squadra di cui hai fatto parte e dove hai passato quattro anni… posso dire solo grazie. È un evento della mia carriera e sarà una notte speciale”. Joe Montemurro, tecnico della Juventus Women, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida – da ex – contro l’Arsenal, valida per la seconda giornata della fase a gironi della Champions League femminile. Tra le fila dei Gunners, non sarà presente Lina Hurtig, fino alla scorsa estate in forza al club bianconero. L’allenatore italo-australiano, invece, perde Sara Gunnarsdottir: “Purtroppo è stata una sorpresa, perchè stava bene, ma ieri dopo il riscaldamento ha sentito qualcosa e abbiamo deciso di non rischiare. I rientri di Gama e Salvai ci danno positività”.
    Montemurro sul successo della Juventus Women a Parma
    “Non avevo paura contro il Parma, perchè noi andiamo per la nostra strada, cercando di giocare il nostro tipo di calcio. Succede a volte di vincere alla fine anche alle grandi squadre. Per me era più importante dominare la partita. Spero che le emozioni di Parma ci facciano andare avanti. Le ragazze hanno creato tanto in tante partite e a Parma c’è stato un piccolo sfogo. Domani è un altro livello di partita e le ragazze non vedono loro che arrivi questa partita”.
    Guarda la galleryChampions League Women, pagelle Juventus-Lione: Grosso cresce, Pedersen superIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Frosinone, un Grosso capolavoro

    TORINO – Per anni, di lui s’è detto: allena e trova panchine per il suo passato da giocatore, perché ci ha fatto vincere il Mondiale 2006. Ma da tre mesi, non si può più insinuarlo. Perché Fabio Grosso, l’allenatore del Frosinone capolista della B, a +5 sulla Reggina e a +7 sul Genoa, sta facendo un lavoro egregio, anzi enorme, forse senza precedenti: trovatelo un allenatore che si ritrova una squadra quasi rifatta da zero, dove al massimo partono titolari 2-3 giocatori della passata stagione, capace di comandare così la categoria. Altro che i problemi di amalgama che andrebbero messi in preventivo sempre, dopo una rifondazione simile. Niente, fin dalle amichevoli estive, il Frosinone gioca a memoria, come se stesse insieme da anni. E il modulo? Praticamente Grosso finora ha utilizzato tutti gli schieramenti possibili, privilegiando 4-3-3 e 4-2-3-1, ma utilizzando, anche a gara in corso, la difesa a tre, iniziando talvolta le partite col rombo.Iinsomma, un calcio eclettico che dona imprevedibilità in più e che spiega quel primo posto ottenuto con 10 vittorie su 13 uscite (e zero pareggi). Perché il Frosinone se la gioca sempre, o vince o perde, non specula mai per il punticino e nei tre casi in cui è stato sconfitto (da Benevento, Cittadella e Parma), ci sarebbe molto da ridire sul modo in cui sono maturati i ko, di fatto finora nessuno ha messo sotto il Frosinone che ha il record stagionale della B di partite chiuse senza subire gol, 8. Insomma, l’eroe del Mondiale 2006, salito in testa grazie a sei vittorie di fila, è a una svolta della carriera. Sono solo un ricordo i tre esoneri di fila raccolti (con Verona, Brescia e Sion) prima di ripartire dalla Ciociaria nel marzo 2021. Certo, il dg Angelozzi gli ha fatto un fior di mercato, niente colpi ad effetto ma tanta sostanza, mixando al meglio giovani in rampa di lancio (Moro, Mulattieri, Kone, Ciervo, Borrelli, Turati), a elementi che in B fanno la differenza (Mazzitelli, Sampirisi, Frabotta, Insigne, Ravanelli), guidati in campo dall’eterno gladiatore Lucioni (in difesa non poteva esserci miglior sostituto di Gatti, ben venduto alla Juve), con in avanti il folletto Caso (frettolosamente liquidato dal Genoa) a inventare, donando l’imprevedibilità di quello che è già un piccolo fenomeno. Sempre difficile azzeccare il modulo e con quale undici Grosso inizierà la partita perché è molto bravo anche nella gestione del gruppo: c’è spazio per tutti e spesso chi subentra diventa più decisivo di chi inizia la gara, i suoi sono i cambi più decisivi della B. Sì, Grosso va tenuto d’occhio: dovesse riportare il Frosinone in A, cosa che nessuno a inizio stagione gli aveva chiesto, diventerà un allenatoe spendibile anche per piazze di prima fascia. Ma prima, serviranno ulteriori conferme dal campo. Nelle sei partite che restano alla fine del girone d’andata che si chiuderà a Santo Stefano, il suo Frosinone affronterà soltanto squadre della parte sinistra della classifica (a parte il Pisa, che però, da quando è tornato D’Angelo, ha una media punti da big). Si parte domenica 27 con l’arrivo allo Stirpe del Cagliari, la corazzata d’inizio stagione che fa acqua da tutte le parti, distanziata di 13 punti (e attenzione che in casa il Frosinone ha sempre vinto e non ha ancora subito un gol, Grosso ha la miglior difesa della B, 7 reti al passivo). Quindi, domenica 4 dicembre, ciociari di scena al Druso di Bolzano, in casa del sorprendente Sudtirol. L’8 dicembre altra trasferta, si fa visita alla Reggina: come ci giungeranno all’appuntamento le attuali prime due della classe? Domenica 11 arriva il Pisa, ancora imbattuto dal ritorno di D’Angelo in panchina. Il 18 dicembre, serata di gala a Marassi, in casa di un Genoa che chissà se per quella data avrà risolto i suoi problemi. E il 26 dicembre si chiude l’andata ricevendo la tosta Ternana che però ha perso brillantezza negli ultimi turni (tre 0-0 di fila). Se il Frosinone di Grosso si conferma su alti livelli anche dopo un tour de force simile, nel 2023 ne vedremo delle belle, per lui e per i suoi ragazzi. LEGGI TUTTO

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    Il Frosinone di Grosso cerca la fuga

    TORINO – La 12ª giornata di Serie B scatta oggi con 8 partite. Potrebbe allungare ancora la capolista Frosinone, che è a +4 sulla Ternana terza: alle 16.15 riceve il Perugia ultimo, in uno Stirpe dove in questa stagione i ciociari hanno sempre vinto e senza subire gol. I ragazzi di Grosso sono reduci da 4 vittorie di fila mentre il Perugia, tornato sotto la guida di Castori, nell’ultima uscita ha perso in casa dal Cittadella (0-2), ma nella prima partita dopo il suo ritorno era stato capace di vincere in casa della Reggina (2-3), pur trovandosi in inferiorità numerica. Frosinone avvisato insomma, lo stesso Castori ha invitato la squadra a crederci, “non esistono partite perdute in partenza”, ha detto. Bel test per la Ternana che riceve la Spal (ore 14), da tre giornate sotto la guida di De Rossi, ancora imbattuto da allenatore dei ferraresi e che ha conquistato 5 punti. Gli umbri invece, a ottobre erano saliti in vetta dopo 5 vittorie di fila. Poi, nei probanti esami con Genoa e Bari hanno raccolto solo un punto, per coltivare ambizioni bisogna tornare sui livelli precedenti. Test da maneggiare con cura per il Bari, quinto a -5 dalla vetta: alle 14 è di scena a Benevento, i campani non possono più fallire: sotto la guida di Cannavaro sono precipitati in zona playout avendo raccolto solo 3 punti in 5 gare, nelle quali la squadra ha pagato anche l’alto numero di assenti. Ma neanche il Bari sta tanto bene (1 punto nelle ultime 3 gare), crisi di risultati più che di gioco, però. Alle 16.15 c’è anche la sfida di rango, Palermo-Parma, aiuterà a capire se i siciliani di Corini hanno svoltato dopo il successo di Modena (0-2) dell’ultima uscita. Il Parma invece, è reduce dalla vittoria sul Como ottenuta con 13 assenti che l’ha mantenuto a -5 dalla vetta. Oggi a Pecchia gliene mancheranno “solo” 10. Interessante anche Brescia-Ascoli (ore 14): i lombardi vengono da due pari di fila (in casa col Venezia e a Genova) e non vincono da 5 partite, stanno meglio i marchigiani, reduci da tre successi pesanti di fila (a Bari, in casa col Cagliari e a Venezia) che li hanno ri-proiettati in zona playoff, con gli stessi punti del Brescia, 18. Attenzione a Sudtirol-Cagliari (ore 14): gli altoatesini, da quando li guida Bisoli, sono ancora imbattuti e hanno messo insieme in 8 gare i 18 punti attuali. Il Cagliari invece, zeppo di problemi, ancora privo dei fondamentali Goldaniga e Mancosu, insegue a quota 15: non vincere oggi al Druso di Bolzano potrebbe voler dire abdicare o quasi nella corsa per la A diretta. Due sfide calde nella parte bassa della classifica alle 14: il Cittadella, rianimato dalla vittoria di Perugia di domenica scorsa, ospita il Modena che vive sulle montagne russe, viene da 2 ko di fila, arrivati dopo 3 vittorie consecutive; il Pisa, ringalluzzito dal ritorno di D’Angelo in panchina (con lui, 9 punti in 5 gare), riceve il Cosenza, dove farà il suo esordio in B il neo allenatore William Viali che in settimana ha rilevato Davide Dionigi, esonerato dopo 4 ko di fila. Il turno prosegue domani con Como-Venezia alle 16.15 e si chiude lunedì sera alle 20.30 con la sfida clou della giornata, Reggina-Genoa. Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Genoa e Frosinone tentano la fuga

    TORINO – Dopo l’anticipo Bari-Ternana (0-0), l’11ª giornata di Serie B prosegue oggi con sei partite alle 14 e una alle 16.15, il big match Genoa-Brescia. Nei rossoblù assente il portiere Martinez (problema alla spalla), lo rileva Semper (che non è una seconda scelta). I lombardi non vincono a Marassi dal 1979, i liguri vogliono tentare la fuga e Blessin, dopo una settimana perfetta (vittorie in campionato a Cosenza e Terni, Spal superata in Coppa Italia), chiede ai suoi di tenere questo passo che ha portato il Grifone in vetta. Discorso analogo per l’altra capolista, il Frosinone di Grosso che è di scena a Cosenza, coi calabresi reduci da tre sconfitte di fila in cui hanno incassato 10 gol e con Dionigi che si gioca la panchina. Partita delicatissima per il Benevento: arriva il Pisa, che da quando è tornato D’Angelo non ha mai perso (8 punti in 4 gare), Cannavaro che invece ha raccolto due punti in 4 uscite, se la giocherà con una formazione assai rimaneggiata (10 assenti). In caso di ulteriore ko, può succedere di tutto, visto che l’ex difensore aveva già rassegnato le dimissioni dopo la sconfitta di sabato scorso a Como (respinte da patron Vigorito). Partita verità per il Cagliari di Liverani che ospita la Reggina di Inzaghi: i sardi non possono più sbagliare, rischiano di perdere il treno per la A e devono mettersi alle spalle una settimana difficile (lunedì il ko di Ascoli, poi le separazioni dal ds Capozucca e dal dg Passetti). Ma anche gli amaranto non se la passano bene, vengono da 2 sconfitte di fila, la squadra ha perso l’efficacia delle prime giornate. Tuttavia, Inzaghi dice di voler andare a Cagliari per comandare e tornare a lottare per la A diretta. Per il Parma, reduce dal ko di Bolzano in casa del Sudtirol, sarebbe il momento di tornare a correre: al Tardini c’è il Como, che dall’arrivo di Longo in panchina ha ottenuto 6 punti in 4 gare, anche se resta molto al di sotto delle sue possibilità. Parma comunque rimaneggiassimo: 13 gli assenti, in porta, fuori Chichizola e Buffon, tocca di nuovo a Corvi, parmigiano doc. Occhio anche a Modena-Palermo, nei siciliani inizia a vacillare la panchina di Corini (2 punti nelle ultime 5 gare, coi rosanero in zona retrocessione) mentre gli emiliani cercano l’acuto per archiviare il ko di Pisa di domenica scorsa, arrivato dopo 3 vittorie di fila. Bell’esame per la Spal di Daniele De Rossi che dopo il 5-0 inflitto al Cosenza attende la rivelazione Sudtirol: da quando c’è Bisoli in panchina, gli altoatesini non hanno mai perso, mettendo insieme i 17 punti attuali (in 7 uscite). De Rossi vuole cavalcare l’entusiasmo per il 5-0 sul Cosenza di 7 giorni fa ma il Sudtirol ha tutt’altro spessore, bel test insomma. E attenzione anche alla panchina di Javorcic: il suo Venezia non ha mai vinto in casa, è reduce dal pari di Brescia e oggi arriva l’Ascoli, gasato dalle ultime due uscite, in cui ha vinto a Bari e battuto in casa il Cagliari. Domani alle 16.15, il turno si chiude con Perugia-Cittadella.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO