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    City ko al 98' contro il Brentford: Foden non basta, decide Toney

    MANCHESTER (Inghilterra) – Fallisce il salto in vetta il Manchester City che nel 16° turno di Premier League cade con un clamoroso 2-1 allo scadere nello scontro casalingo contro il Brentford. Stecca l’ultimo match prima della sosta per i Mondiali, Guardiola sconfitto dalla formazione di Frank. Pomeriggio complesso per i Citizens che nella prima frazione, dopo 16′, si trovano subito sotto per la rete di Toney. La reazione c’è e i Sky Blues reclamano anche due calci di rigore prima del pari, nel recupero, di Foden. Nella ripresa ci provano i padroni di casa, ma Haaland non punge, l’ingresso di Alvarez non sposta gli equilibri e prima del fischio finale arriva la beffa con la doppietta di Toney al 98′ che condanna il tecnico catalano. Il City resta secondo a -2 dall’Arsenal capolista, sale a quota 19 punti il Brentford, a +7 dalla zona retrocessione.
    Manchester City-Brentford 1-2, tabellino e statistiche
    Premier League, la classifica
    Nunez trascina il Liverpool contro il Southampton. Bentancur eroe del Tottenham
    Il Liverpool s’impone per 3-1 contro il Southampton nel segno di Darwin Nunez: sua la doppietta (21′ e 42′) che ha permesso a Klopp di vincere 3-1 dopo il pareggio al 9′ di Adams. Per i Reds si tratta della seconda vittoria consecutiva che li mantiene in scia della Top 5 (sesti a 22 punti). Clamorosa vittoria del Tottenham di Antonio Conte che vince in rimonta 4-3 contro il Leeds e si avvicina al City (29 a 32).
    Liverpool-Southampton 3-1, tabellino e statistiche
    Vittorie importanti per Bournemouth, Leicester e Nottingham
    Dopo 4 sconfitte consecutive il Bournemouth ritrova la vittoria e anche importante perché domina per 3-0 l’Everton e si allontana dalla zona calda della classifica salendo al 13° posto (16 punti), stesso discorso per il Leicester che conquista la quarta vittoria nelle ultime 5 partite vincendo sul campo del West Ham per 2-0 portandosi al 12° posto (17 punti). Il successo più importante nella zona bassa della classifica arriva dal Nottingham che batte in casa 1-0 il Crystal Palace (gol al 54′ di Gibbs-White) e sale al 18° a quota 13 punti a -1 dalla zona salvezza occupata dalla coppia Everton-West Ham.
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    La provincia svedese che teme di sparire per colpa di Haaland: «Saremo la nuova Atlantide!»

    TORINO – Sembra strano. Anzi no, bugia: non sembra solo. Lo è proprio. L’ascesa, continua e inarrestabile, del norvegese Erling Braut Haaland sta creando diversi problemi agli abitanti della vicina Svezia, più precisamente alla provincia che conta circa 300 mila abitanti e si affaccia sul Kattegat, lo stretto di mare che separa il Paese dalla Danimarca. La provincia in questione, infatti, è l’Halland.
    «Faremo la fine di Atlantide!»
    La somiglianza fonetica tra i due nomi è impressionante: non puoi non leggere Halland senza che il tuo interlocutore non pensi immediatamente al biondo attaccante che fa godere Pep Guardiola e tutto l’universo Blue Mooner. Quella L che nel cognome del calciatore diventa A ha mandato letteralmente ai pazzi Jimmy Sandberg, capo del dipartimento di Visit Halland. Sul web, sui motori di ricerca, quando viene cercato il nome della provincia svedese, infatti, si viene automaticamente quasi sempre rimandati a Erling. Sandberg ha dunque deciso di lanciare un accorato appello, ovviamente su internet, chiedendo agli inglesi, ai media e agli appassionati di football del Pianeta di fare un controllo ortografico prima di premere invio. «Noi siamo Halland, lui è Haaland – si legge -. La popolarità di questo grande campione sta spazzando via completamente la nostra presenza online. Siamo disperati perché vediamo che tutti i nostri sforzi per promuovere Halland vengono rapidamente cancellati con un colpo di click. Se non si interviene, temiamo che la nostra cara regione rischi di diventare un’Atlantide dimenticata, un luogo ricordato solo nelle storie e nelle scritture antiche. Quando scrivi Halland, cercando la bellissima regione in cui viviamo qui in Svezia, ottieni solo Haaland. Su ogni motore di ricerca! Da quando il norvegese è arrivato al  City e ha segnato tutti quei gol, siamo stati sopraffatti dalla sua presenza nei nostri hashtag e nei motori di ricerca. Una cosa tristissima, credetemi». La trovata ideale, la genialata che potrebbe porre rimedio a una situazione che sta regalando enorme stress a 300 mila persone sarebbe un invito di Sandberg a Erling: «Haaland visits Halland». Il web impazzirebbe, lo stress sparirebbe. E il bomber potrebbe così contribuire a rinsaldare i rapporti di buon vicinato, implementando ulteriormente la sua popolarità. Anche in Svezia. 

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    Milan, Ibrahimovic infiamma i tifosi sui social. E su Mbappé e Haaland…

    MILANO – A Ibrahimovic basta anche un semplice post su Instagram per incendiare i cuori dei tifosi del Milan. Se poi in questo mette in mostra il suo fisico da urlo e i progressi in allenamento, ecco allora che il gioco è fatto e che l’attesa per il suo ritorno diventa sempre più alta, come confermato dall’innumerevole quantità di messaggi di risposta che propongono l’emoticon delle fiamme. Zlatan ha dato un nuovo aggiornamento sul suo stato di forma, usando come didascalia un semplice “Just wait”, cioè “Basta aspettare”. Ancora un altro po’, insomma, e il Diavolo potrà contare di nuovo sul suo leader in campo e fuori. LEGGI TUTTO

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    Liverpool-Manchester City 1-0: guarda gli highlights della partita

    LIVERPOOL (INGHILTERRA) – Finisce 1-0 il big match dell’11ª giornata di Premier League tra Liverpool e Manchester City. La sfida tra Klopp e Guardiola la porta a casa il tedesco grazie alla rete di Momo Salah al 76′: l’egiziano è bravissimo a sfruttare un lancio lungo di Alisson, superare Cancelo e battere Ederson in uscita. Una vittoria importantissima per i Reds, non tanto per la classifica bensì per il morale, dopo un inizio di stagione da incubo. Per i Citizens una battuta d’arresto che permette all’Arsenal di volare a +4 in classifica. Per Haaland e compagni si tratta della seconda sconfitta stagionale: la prima era arrivata sempre contro il Liverpool nella finale di Community Shield.  LEGGI TUTTO

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    Haaland, l'ingrediente segreto del suo appetito per il gol: Guardiola spiazzato

    MANCHESTER (INGHILTERRA) – “Potremmo fare un’offerta al papà di Haaland affinché venga qui a cucinare per noi”, così Pep Guardiola nella conferenza stampa che precede l’impegno casalingo del suo Manchester City contro il Southampton. Un giornalista gli rivela infatti che prima di ogni gara disputata all’Etihad Stadium, il centravanti norvegese si goda un bel piatto di lasagne preparato dal padre Alfie. Pep ‘approva’ questa curiosa scelta paterna e aggiunge: “Convincerò il presidente a portarlo qui con noi”, scherza Guardiola che poi sottolinea: “Non credo che questo sia l’unico segreto di Erling…”. Dal suo approdo al City, Haaland ha segnato infatti la bellezza di 19 reti in sole 12 partite. LEGGI TUTTO

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    Haaland e Messi, la differenza: spiega Guardiola

    TORINO – Pep Guardiola si coccola il Manchester City e il suo nuovo fenomeno. Spiega l’allenatore catalano: «La differenza tra Messi e Haaland? Per fare gol Erling potrebbe aver bisogno di tutti i suoi compagni. Messi, invece, ha l’abilità di fare tutto per conto suo, senza l’aiuto di nessuno».
    LE CIFRE Il norvegese, però, ha numeri impressionanti: solo con la maglia del City, per dire, ha inanellato 11 partite, 17 gol, 3 assist. Un mostro.
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    Guardiola e il Manchester City di Haaland, ingranaggio perfetto

    TORINO – Il sospetto è concreto, cioè che la ricerca ossessiva della perfezione calcistica che da sempre ha assillato Pep Guardiola, sia giunta alla sua conclusione. Oggi il Manchester City viaggia spedito verso la gloria trascinato da una identità tattica ormai metabolizzata da un gruppo cresciuto negli anni e dalla prolifica e inesauribile vena realizzativa di Erling Haaland. L’ingaggio questa estate del bomber norvegese ha completato il mosaico dei Citizens aggiungendo una variabile letale al possesso maniacale dell’iniziativa che finora non sempre aveva garantito uno sfogo offensivo decisivo. La roboante vittoria nel derby numero 188 con lo United è servita per ribadire il concetto visto che dallo scorso 30 luglio, sconfitta con il Liverpool nella Community Shield che ha inaugurato la stagione, il City ha raccolto 8 vittorie e due pari, in Premier con Newcastle e Aston Villa, con un bottino complessivo di 31 reti messe a segno, una media di poco inferiore alle tre a partita.Guarda la galleryHaaland pazzesco, schianta lo United con Ronaldo in panchina
    IN EUROPA Un dominio quasi assoluto in Inghilterra, dove tiene botta solo l’Arsenal dell’ex allievo Mikel Arteta e di quel Gabriel Jesus “sfrattato” per far posto a Haaland, e incontrastato in Champions League dove Siviglia e Borussia Dortmund hanno già chinato la testa mentre il Copenaghen, prossimo rivale domani all’Etihad Stadium, non sembra in grado di rappresentare un’insidia. Guardiola esulta a ogni graffio di Haaland, già 17 totali in due mesi di attività, perché vede compiuta quella sublimazione tattica che aveva teorizzato sin dai tempi di Barcellona: controllo del gioco, rapide verticalizzazioni affidate alla regia di un ispirato Kevin De Bruyne o di Bernardo Silva, con a suppporto i geometrici Rodri e Ilkay Gündogan mentre sulle fasce Walker e Cancelo da dietro oppure Grealish e Foden offrono alternative sempre pericolose. Un Manchester City perfetto? Manca poco, quasi nulla anche se in difesa difetta ancora quell’autorevolezza di Ruben Dias, frenato da fastidiosi infortuni, che la scorsa stagione aveva mascherato le amnesie di Stones e Aké. Dettagli anche perché nel calcio si vince segnando più degli avversari e i Citizens hanno scoperto la formula Haaland per andare a lasciare il segno anche in Champions League.
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