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    Manchester City, Guardiola sbotta: “Troppe partite, scioperiamo”

    MANCHESTER (Gran Bretagna) – L’allenatore del Manchester City, Pep Guardiola, sbotta per le troppe partite, che mettono a repentaglio la salute dei calciatori: “Giocatori e dirigenti tutti insieme devono fare qualcosa perché le parole da sole non bastano più – dice Guardiola al Daily Star – la situazione non cambierà da sola: Uefa, Fifa, Premier League, le televisioni e gli affari sono più importanti del benessere dei giocatori, e ognuno decide per se stesso”.
    Guardiola: “Perché non ci sono i cinque cambi?”
    “Qui stiamo parlando del benessere dei giocatori – dice ancora Guardiola – forse i sindacati dovrebbero dire: ‘Ok, non giochiamo finché non risolviamo questa situazione’. Sì, ci vorrebbe uno sciopero”. Il tecnico catalano poi invoca un ritorno ai cinque cambi: “Parliamo del benessere dei giocatori, ma il nostro (la Premier League n.d.r.) è l’unico campionato che non accetta le cinque sostituzioni. Ne abbiamo solo tre. Come mai? Sarebbe molto meglio per tutti, considerato il numero di partite che giochiamo. Ma la Premier League e alcuni club hanno deciso di non farlo”. 
    Rangnick vuole le cinque sostituzioni in Premier LEGGI TUTTO

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    Guardiola annuncia: “De Bruyne positivo al Covid”. Salterà City-Psg

    MANCHESTER (Regno Unito) – Kevin De Bruyne salterà una settimana chiave per il Manchester City: il nazionale belga, infatti, che aveva allertato il club martedì sera al termine del match dei Diavoli Rossi a Cardiff contro il Galles di Ramsey, terminato 1-1 e nel quale ha giocato 90′ sbloccando il risultato al 12′, è risultato positivo al Coronavirus. De Bruyne dovrà restare in isolamento fino alla fine della prossima settimana, uno stop che lo costringerà a saltare le partite contro Everton e Paris Saint-Germain. A rischio anche lo scontro casalingo con il West Ham di domenica 28 novembre.
    Guardiola: “De Bruyne in isolamento 10 giorni”
    “Purtroppo Kevin è risultato positivo al test anti-Covid in Belgio e ha bisogno di dieci giorni di isolamento. Dobbiamo stare attenti, le persone stanno morendo di Covid, è vaccinato quindi speriamo che stia bene. Non c’è preoccupazione per il ritmo partita, ma per l’essere umano”, le parole del tecnico del Manchester City Pep Guardiola in conferenza stampa: “Sono passati due giorni da quando mi ha detto che è positivo, ma almeno è qui in Inghilterra”. LEGGI TUTTO

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    Superbo City contro l'Arsenal! Pareggio tra Liverpool e Chelsea

    MANCHESTER (Inghilterra) – Svanito il sogno di strappare Cristiano Ronaldo allo United, riuscito a riportare a ‘casa’ il portoghese, il Manchester City si gode le altre stelle in rosa, da Gabriel Jesus a Ferran Torres fino a Grealish e Rodri. Dopo la sconfitta contro il Leicester nel Community Shield e quella contro il Tottenham all’esordio in Premier League, la squadra di Guardiola (titolare l’ex juventino Cancelo) sembra aver ingranato e alla goleada rifilata al Norwich (battuto 5-0 nella seconda di campionato) fa seguire quella con cui oggi all’Etihad Stadium (sugli spalti oltre 50mila tifosi) ha travolto con una nuova ‘manita’ i ‘Gunners’ dell’altro spagnolo Arteta, alla terza sconfitta in altrettante gare e ancora fermo a quota zero punti.
    Manchester City-Arsenal 5-0: statistiche e tabellino
    Altra ‘manita’ all’Etihad Stadium
    Un avvio di gara arrembante quello dei ‘Citizens’, già in vantaggio al 7′ grazie al gol di Gundogan su perfetto assist di Gabriel Jesus. Un duro colpo per l’Arsenal, salvato poco dopo dal portiere Leno (gran parata su colpo di testa ancora di Gundogan) costretto però ad arrendersi di nuovo al 12′, quando Ferran Torres piomba su un pallone vagante all’interno dell’area e raddoppia (rete convalidata tre minuti dopo con il ‘check’ del Var che non vede falli nell’azione). L’espulsione di Xhaka al 35′ complica poi ulteriormente i piani dell’Arsenal che prima del riposo incassa ancora: a segno stavolta va Gabriel Jesus, servito da Grealish. La gara ormai è senza storia e nel secondo tempo la squadra di Guardiola serve anche il poker al 53′ con il regista Rodri (stavolta l’assist è di Ferran Torres), con la ‘cinquina’ negata poi a Sterling da uno strepitoso intervento del portiere dei londinesi Leno ma trovata nel finale da Ferran Torres, che all’84’ (servito da Mahrez) firma la sua doppietta e fissa il risultato sul 5-0.
    Premier League, la classifica
    Bene l’Everton di Benitez, frenata del West Ham
    Sopra a Guardiola (a +1) resta intanto Rafa Benitez con il suo Everton: il tecnico spagnolo ringrazia l’altro ex napoletano Allan (titolare come l’ex terzino romanista Digne), autore dell’assist per il gol di Gray al 41′ che ha aperto le danze sul campo del Brighton (primo stop dopo due successi). Nella ripresa è poi Calvert-Lewin a siglare su rigore (57′) la rete del definitivo 2-0 che fa volare a quota 7 la formazione di Liverpool. Gli stessi punti ha il West Ham dell’ex torinista ed ex juventino Ogbonna (in campo per 90′), che si illude di poter restare a punteggio pieno con le reti segnate da Fornals nel primo tempo (39′) e poi da Michail Antonio nella ripresa (68′) ma viene ripreso due volte da Callagher (58′ e 70′) nel ‘derby’ londinese pareggiato 2-2 in casa contro il Crystal Palace.
    Premier League, risultati e calendario
    Leicester corsaro, Brentford ancora imbattuto
    Successo esterno intanto per il Leicester (l’ex atalantino Castagne dentro all’11’ al posto dell’infortunato Ricardo Pereira), che passa 2-1 a Norwich: dopo l’iniziale vantaggio firmato da Vardy (8′) e il momentaneo pari dei padroni di casa con Pukki su rigore (44′), le ‘Foxies’ (prossime avversarie del Napoli in Europa League) la spuntano nel secondo tempo con Albrighton (a segno al 77′ su assist dello scatenato Vardy). Solo un pari (2-2) invece sul proprio campo per il Newcastle che muove comunque la classifica dopo due ko: due volte in vantaggio con Wilson (55′) e poi nel recupero con Saint-Maximin (91′), la squadra di Bruce si fa riprendere prima da Elyounoussi (74′) e poi da Ward-Prowse su rigore al 96′. Pareggio (in rimonta) anche per l’Aston Villa, che non va al di là dell’1-1 contro il neopromosso Brentford, ancora imbattuto: ospiti avanti con Toney al 7′ e raggiunti sei minuti dopo da Buendia (13′) con il risultato che poi non cambia più fino al triplice fischio finale.
    Salah risponde ad Havertz: 1-1 ad Anfield
    Finisce con un pareggio (1-1) il big-match tra Liverpool e Chelsea con i Blues bravi a resistere in inferiotià numerica per tutto il secondo tempo. Al 22′ della prima frazione sono i Blues a colpire con bellissimo colpo di testa di Kai Havertz (dall’angolo dell’area del portiere) da calcio d’angolo. L’arbitro concede 3 minuti di recupero e proprio al terzo minuto arriva il momento chiave. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo a favore dei Reds Reece James para di mano il tocco ravvicinato (destinato ad entrare in porta) di Manè, l’arbitro non ha dubbi: rigore ed espulsione per il difensore di Tuchel! Dal dischetto si presenta Salah che non sbaglia per siglare l’1-1 con il quale le squadre vanno negli spogliatoi. Nel secondo tempo i ragazzi di Klopp assediano gli ospiti ma mancando sempre il proverbiale ultimo tocco rischiando anche di subire gol da Lukaku, il Chelsea resiste e strappa un prezioso punto.
    Liverpool-Chelsea 1-1, tabellino e statistiche LEGGI TUTTO

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    City, Guardiola annuncia l'addio nel 2023: “Prossimo step una nazionale”

    Dalla stagione 2023-24 Pep Guardiola non siederà più sulla panchina del Manchester City. Lo spagnolo, mai banale, lo ha annunciato mentre era ospite della compagnia brasiliana XP Investimento. L’ex Barcellona e Bayern Monaco non rinnoverà dunque il suo contratto con il club inglese, in scadenza, appunto, nel 2023. Arrivato ai Citizens nel 2016, Guardiola ha già fatto incetta di trofei, anche se manca ancora in bacheca la Champions League, solo sfiorata quest’anno in finale (sconfitta per 1-0 contro il Chelsea). Pep sembra però già esser sicuro su quello che farà una volta terminata l’esperienza con il City: “Il prossimo passo sarà una Nazionale. Ma prima, dopo sette anni al Manchester City, dovrò riposarmi un po’, starmene tranquillo, studiare. Poi mi piacerebbe allenare agli Europei, in Copa America o al Mondiale”. LEGGI TUTTO

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    Sorride Paratici, che botta per Guardiola! Tottenham-Man City 1-0

    LONDRA – Sorride Paratici, sorridono Gollini e Romero, sorride Nuno Espirito Santo mentre tutto lo stadio canta a squarciagola “Are you watching, Harry Kane, are you watching Harry Kane”, non convocato e che vuole andare proprio a Manchester: il Tottenham abbatte Guardiola grazie a una zampata di Son, leader degli Spurs insieme a un ritrovato Dele Alli, e costringe i campioni d’Inghilterra alla sconfitta all’esordio in Premier, la seconda consecutiva in stagione dopo aver perso già il Community Shield contro il Leicester col rigore dell’ex Iheanacho.

    Nonostante i cento e passa milioni spesi dai Citizens per portare Grealish, titolare e deludente, i Citizens non trovano il gol – Ferran Torres con Mahrez davanti insieme al nuovo arrivato, continua la crociata di Pep contro i centravanti con Gabriel Jesus ancora abbandonato in panchina – e vengono puniti al 10′ della ripresa dal coreano: “Sonaldo” rientra sul sinistro al limite e non perdona, tiro preciso che passa tra difensore e portiere per tre punti pesanti. “Loro sono la squadra più forte del mondo – commenterà il match winner nel finale – per questo batterli è ancora più importante”.

    Guarda la galleryKane-Tottenham, addio? Che commozione durante il giro di campo!

    Newcastle-West Ham 2-4

    Il West Ham supera 4-2 il Newcastle in trasferta nella gara valida per la prima giornata di Premier League. Magpies avanti a fine primo tempo grazie ai gol di Wilson al 5′ e Murphy al 40′, nel mezzo Cresswell firma la rete del momentaneo 1-1. Nella ripresa però gli Hammers si scatenano e, dopo il pareggio all’8′ di Benrahma, dilagano con le reti di Soucek e Antonio, al 18′ e 21′. LEGGI TUTTO

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    Community Shield, a Guardiola non basta Grealish: trofeo al Leicester

    LONDRA (Inghilterra) – Prima delusione stagionale per il Manchester di Pep Guardiola, sconfitto nel ‘tempio’ di Wembley da un Leicester capace di conquistare il trofeo nel finale grazie alle ‘mosse’ del tecnico Brendan Rodgers e al calcio di rigore trasformato da Iheanacho nel finale. Ai campioni d’Inghilterra non basta il nuovo acquisto Grealish, entrato nel secondo tempo: ad alzare la ‘Community Shield’ al cielo di Londra sono le ‘Foxies’, arrivate a questo appuntamento grazie alla loro storica vittoria dell’ultima Fa Cup.
    Guardiola punta sul baby Edozie, straordinari per Steffen
    Con De Bruyne, Delap e Foden in infermeria, Guardiola lascia in panchina anche il nuovo acquisto Grealish e Bernardo Silva per lanciare nel suo 4-3-3 il 18enne Edozie (tre gol in amichevole e al debutto tra i pro) nel tridente completato da Ferran Torres e il grande ex della sfida Mahrez. Sull’altro fronte 3-4-1-2 le ‘Foxies’ di Rodgers (out l’ex atalantino Castagne, Evans, Fofana, Justin e Mendy), guidate in attacco dal loro storico leader Vardy. Il primo squillo è del City ma il portiere Schmeichel è attento sulla punizione calciata da Gundogan (6′), come non si fa sorprendere poi il collega Steffen sui tentativi di Vardy (18′) e dell’altro attaccante Perez (23′). Primo tempo di straordinari per l’estremo difensore di Guardiola, chiamato ancora in causa da Vardy al 24′, con i ‘Citizens’ che provano a reagire con una conclusione a lato del baby Edozie (28′) e la traversa sfiorata da Gundogan a un minuto dal riposo. L’ultima chance è però per il Leicester e serve un altro grande intervento di Steffen per respingere la botta ravvicinata di Vardy.
    Nel finale beffa per il City e festa Leicester
    Si va all’intervallo sullo 0-0 e la ripresa inizia senza sostituzioni, con Mahrez che prova ad accendersi e sfiora il vantaggio per il City con un’azione personale chiusa però con un tiro alto di un soffio, così come sull’altro fronte finisce a lato di poco la palla calciata un minuto dopo da Maddison. Le occasioni ora latitano e quando al 65′ Edozie si fa male e chiede il cambio, Guardiola ne approfitta per una doppia mossa: fuori anche Gundogan e spaio a Rodri e al nuovo acquisto Grealish. Presto arriva la replica di Rodgers che tra il 71′ e il 72′ richiama in panchina Perez, Vardy, Maddison e Tielemans per gettare nella mischia Albrighton, Daka, Dewsbury-Hall e Soumare. La girandola di cambi è partita e a un quarto d’ora nel City entrano anche Knight e Bernardo Silva al posto di Ferran Torres e Palmer. La qualità dei nuovi ingressi consente ai ‘Citizens’ di tenere il possesso palla ma il Leicester non perde solidità, sfrutta la regola del trofeo che consente fino a sei sostituzioni (dentro Thomas e Iheanacho per Bertrand e Barnes) e nel finale beffa i campioni d’Inghilterra: tackle falloso in area di Ake proprio sul nuovo entrato Iheanacho, che poi trasforma con freddezza il rigore concesso dall’arbitro (89′). I quattro minuti di recupero non bastano poi al City che lascia per strada il primo trofeo stagionale, con le ‘Foxies’ che possono invece festeggiare sul prato di Wembley. LEGGI TUTTO