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    Premier League, Haaland ancora in gol: Guardiola in testa insieme a Conte

    WOLVERHAMPTON (Inghilterra) – La Premier League riparte come Erling Haaland, il norvegese è stato nuovamente protagonista nel ritorno al successo del Manchester City. I Citizens hanno vinto per 3-0 a casa del Wolverhampton nell’anticipo del sabato della 7ª giornata: al primo minuto ospiti già a segno con Grealish su assist di DeBruyne, un quarto d’ora dopo è la volta di Haaland per il suo 11° gol stagionale. I Wolves rimangono in 10 per l’espulsione di Collins (33′) e al 68′ Foden realizza la rete del 3-0 finale sempre con De Bruyne a servire la palla gol. Da sottolineare il tributo alla Regina Elisabetta al minuto 70 (come gli anni di regno) con squadre e tifosi ad applaudire.
    Wolverhampton-Manchester City 0-3, tabellino e statistiche
    Premier League, la classifica
    Tottenham, un “set” per l’aggancio in vetta
    Spettacolo pirotecnico a Londra per la sfida tra Tottenham e Leicester. Dopo una girandola di gol ed emozioni ad imporsi sono gli Spurs di Conte, che dilagano 6-2 sulle Foxes: dopo 6 minuti è Tielemans a portare avanti gli ospiti su rigore, ma all’8′ arriva subito la risposta di Kane. Al 21′ è Dier a capovolgere il risultato, ma poco prima dell’intervallo è Maddison a mandare al riposo le squadre sul 2-2. Nella ripresa è l’ex Juve, Bentancur a firmare il nuovo vantaggio per i londinesi, mentre è Son con una tripletta da record, siglata in 13 minuti, a firmare la goleada londinese.
    Tottenham-Leicester 6-2, tabellino e statistiche
    Il Newcastle pareggia col Bournemouth: Isak in gol
    Prosegue il momento non esaltante del Newcastle, che pareggia per 1-1 contro il Bournemouth tra le mura casalinghe di St. James Park. I Magpies hanno vinto una sola gara in questo campionato, lo scorso 6 agosto, contro il Nottingham Forest (2-0), e da quel momento in avanti hanno pareggiato in 5 occasioni – una di queste però contro il Manchester City (3-3) – e perso contro il Liverpool (2-1). Al gol del vantaggio della formazione ospite, reaizzato da Billing al 62′, risponde Isak su rigore al 67′. Entrambe le squadre salgono così a quota 8 punti in classifica.
    Newcastle-Bournemouth 1-1, tabellino e statistiche
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    Juve, l'urlo di Vlahovic: “La gloria consiste nel rialzarsi ogni volta!”

    TORINO – Dicono che fatichi ad accettare l’idea di trascorrere novanta minuti su un campo di calcio senza segnare. Dusan Vlahovic, in effetti, vive per il gol, ma a soli 22 anni ha tutto il tempo per migliorare ancora. Intanto il bomber serbo veste volentieri i panni del leader già provetto nonostante la giovane età, tanto che il suo ultimo post sui social ha scatenato l’entusiasmo del popolo juventino, sia dei semplici tifosi sia dei campioni che per caso sono pure suoi compagni di squadra, come Angel Di Maria. Il Fideo è stato uno dei primi a rispondere al messaggio di DV9: «La gloria non consiste nel non cadere mai, bensì nel rialzarsi ogni volta».Guarda la galleryJuve-Salernitana: la formazione ufficiale di Allegri
    Prospettive
    Arde il fuoco della passione bianconera, nel cuore di Vlahovic e in quello delle migliaia di sostenitori che vedono la Juventus in difficoltà sul piano della continuità di gioco e risultati, eppure non possono aver motivo per mollare già ora. Questa sera, contro la Salernitana, il serbo ha l’occasione per autografare la quinta partita consecutiva casalinga in campionato con un suo gol: nella Juve ci sono riusciti solamente assi del calibro di David Trezeguet, Cristiano Ronaldo e Alessandro Del Piero nell’era dei tre punti e già solamente questo gasa ancor più la gente bianconera, che dopo due anni senza scudetti da festeggiare non vede l’ora di ricominciare a celebrare trionfi sbattendoli in faccia alla concorrenza. Vlahovic è chiamato a fare l’Haaland della Juve: il norvegese ha già segnato 12 reti contro le 4 di Dusan giocando tre partite in più. La Salernitana è avvisata.

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    Haaland: “Julián Álvarez mi ricorda Agüero. Adoro giocare con lui”

    TORINO – Il Ragno ha conquistato la Luna Blu. No, non è il titolo dell’ultimo action movie della Marvel: è la copertina dell’amore sbocciato tra l’argentino Julián Álvarez, El Araña, e il Manchester City, la gente che canta Blue Moon prima di ogni gara a Etihad. Ha sparato due tele, El Araña, nella goleada contro il Nottingham Forest, le prime due griffe nella nuova avventura che si chiama Premier League.
    ELOGI SU ELOGI Dopo il pubblico elogio che gli ha riservato Pep Guardiola, suo attuale allenatore al Man City («E’ un giocatore semplicemente eccezionale»), poche ore fa sono arrivate altre parole dolcissime da parte di uno che lo conosce bene, Fernando Bocha Batista. Batista, che ha diretto l’attaccante cordobése nelle giovanili della nazionale argentina e che attualmente fa parte dello staff tecnico di José Pékerman, ct della Venezuela. «E’ il calciatore che ogni allenatore vorrebbe avere. E’ il miglior prodotto del nostro calcio degli ultimi due lustri, il top in Argentina degli ultimi 10 anni». Il Bocha ha poi aggiunto: «Sappiate che non ha ancora raggiunto il massimo della sua potenzialità».
    E AL SUO SOCIO RICORDA IL KUN Ma l’altra grande impresa del Araña Julián Álvarez è stata riuscire a conquistare il suo socio in attacco al City: Erling Haaland, il tornado che sta squassando le difese anche in Premier League. In una intervista esclusiva realizzata con Veronica Brunati, la miglior giornalista d’Argentina, il crack norvegese s’è lanciato in un paragone lusinghiero: «Álvarez mi ricorda il Kun Agüero. Adoro giocare con lui». Le difese degli altri top team inglesi e europei sono avvisati: la banda Guardiola vive in armonia e amore fraterno. E spesso mischiando amore fraterno e armonia esce un cocktail dal gusto sopraffino. Il gusto del trionfo.
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    Haaland, l'intervista è da dimenticare: il giornalista lo “sgrida” per le parolacce

    MANCHESTER (Inghilterra) – Erling Haaland si è presentato nel migliore dei modi ai tifosi del Manchester City, segnando una doppietta decisiva contro il West Ham nella 1ª giornata di Premier League che gli è valsa anche il riconoscimento di man of the match. Nel post partita l’attaccante norvegese si è presentato in mixed zone, dove è avvenuto una siparietto piuttosto particolare. “Potevi segnare più gol”, ha esordito il giornalista, “Sì, avrei potuto. Se solo avessi visto quel pallone di Gundogan. E’ un po’ una m****, ma è andata così”. Haaland replica così e viene subito ripreso: “Occhio, modera il linguaggio”. La replica però non va troppo lontana dalla risposta precedente: “Oh, scusi. M****, in questo Paese devo parlare bene”. LEGGI TUTTO

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    Rafaela Pimenta, la signora sposta i milioni (anche per la Juve): da De Ligt a Haaland, da Pogba a Romagnoli

    TORINO – C’è una signora che sposta i milioni. E fa guadagnare milioni. Si chiama Rafaela Pimenta, è un avvocato brasiliano esperta di antitrust, parla sei lingue ed è appassionata di calcio: dopo la scomparsa di Mino Raiola (unica sua socia, oltreché amica di vecchia data) ha preso le redini della scuderia. E si è trovata subito buttata in prima linea nell’estate più calda che potesse esserci. Ha intavolato due trattative con la Juventus: una per riportare Paul Pogba a Torino e un’altra per trasferire Matthijs De Ligt al Bayern di Monaco. Con bravura, diplomazia, qualche concessione e la giusta pressione ha accontentato tutti, lavorando su cifre, ingaggi e commissioni. Contenti i club, contenti i giocatori e contenti i genitori dei giocatori. Come Alfie Haaland, il papà di Erling, ex Golden Boy di Tuttosport, che ha scritto così dopo la presentazione del figlio quale nuovo giocatore stellare del Manchester City: «Bel lavoro Rafaela. E grande giorno per Erling e il City». Rafaela ha anche gestito il passaggio di Alessio Romagnoli alla Lazio da parametro zero. Tra gli assistiti Gigio Donnarumma, Marco Verratti, Moise Kean (della Juve, anche lui da sistemare) e Mario Balotelli che può lasciare la Turchia. LEGGI TUTTO

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    City e Haaland, chi ci guadagna di più? 150 milioni di motivi per andare d'accordo

    TORINO – Erling Haaland al Manchester City: difficile pensare che in queste settimane di infuocate trattative possa spuntare un affare più suggestivo e, probabilmente, anche più caro, visto che tra costo del cartellino, ingaggio e commissioni si vola molto vicini ai 150 milioni di euro. Un trasferimento che accende la curiosità e suggerisce analisi più approfondite su quello che sarà l’impatto del giocatore più aderente al nuovo prototipo dell’attaccante moderno sul castello tattico della squadra più “cerebrale” del pianeta. In termini di gol o di titoli, chi ci guadagnerà di più tra Haaland e il City?
    MONDI A CONFRONTO Pep Guardiola è un innovatore vincente (32 trofei da quando allena) che spesso e volentieri ha voluto lasciare un segno sul percorso evolutivo delle sue squadre, tra Barcellona, Bayern e ora con i Citizens. La presenza di un attaccante accentratore di gioco non è mai rientrata tra i cardini della sua filosofia calcistica e diventa quindi una parabola da seguire con attenzione, compreso il processo di ambientamento di Haaland nel tessuto tattico del City attuale, quello che è reduce dalla conquista della quarta Premier League nell’ultimo lustro ma che continua a incartarsi quando risuonano le magiche note della Champions League. Il baby bomber norvegese unisce tecnica a una strabordante potenza atletica che viene sublimata quando ha a disposizione metri di campo da percorrere, un copione che il City finora non ha mai interpretato preferendo il fraseggio insistito rispetto allo spazio. Sicuramente Guardiola non vive di capricciosi eccessi di mercato e se Haaland ha firmato un contratto di 5 anni, significa che i Citizens entreranno probabilmente in una nuova era dove le coordinate del reparto offensivo saranno molto più aperte e rapide. Del resto quando hai a disposizione giocatori come Kevin De Bruyne, Ilkay Gündogan, Bernardo Silva, Phil Foden, Jack Grealish e Riyad Mahrez, il pallone viaggia sempre dove vuole… Guardiola. LEGGI TUTTO

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    Il migliore al mondo del 2022: vi diamo la nostra top ten

    TORINO – Il più bravo del mondo? Ormai è tramontata l’era del duopolio Lionel Messi-Cristiano Ronaldo, autentici predoni di premi sull’onda, legittima, di prestazioni maiuscole su tutti i fronti. Impossibile, per anni, pensare che sul pianeta ci fosse un calciatore in grado di insidiare il dominio di uno o dell’altro che con il Barcellona oppure con il Real Madrid, sono stati in grado di marchiare a fuoco almeno un decennio del nostro calcio. E oggi chi merita un riconoscimento così prestigioso, ma allo stesso tempo così opinabile? Tuttosport ci prova e sottopone all’attenzione una top ten di giocatori che in questo scorcio di 2022 hanno saputo interpretare meglio di altri il loro ruolo, in campo e anche al di fuori mettendo al servizio dei compagni carisma e personalità. Una lista dove non figurano soltanto dei vincitori “seriali”, vedi il granata Bremer o il coreano Son Heung-min che comunque si sono distinti tra i migliori nel proprio ruolo. Una top ten dove figurano un portiere, due difensori e due centrocampisti per lasciare agli attaccanti il resto del palcoscenico, ma non in una forma esclusiva. Del resto chi accende l’ammirazione generale quando si valutano le prestazioni in campo di una squadra? Il finalizzatore, quello che lascia il suo nome nel tabellino dei marcatori. Anche in questo caso i nomi sgorgano spontanei, due Golden Boy come Kylian Mbappé e Erling Haaland, un Golden Player come Robert Lewandowski, il già citato Son Heung-min che ha trascinato il Tottenham di Antonio Conte alla Champions League a suon di gol, e l’eterno Karim Benzema.

    Chi è il più forte giocatore al mondo? Ecco la nostra Top Ten
    Manuel Neuer portiere Germania BayernVirgil van Dijk difensore Olanda LiverpoolGleison Bremer difensore Brasile TorinoKevin De Bruyne centrocampista Belgio Manchester CitySandro Tonali centrocampista Italia MilanErling Haaland attaccante Norvegia CityKylian Mbappé attaccante Francia Paris SGSon Heung-min attaccante Corea del Sud TottenhamRobert Lewandowski attaccante Polonia BayernKarim Benzema attaccante Francia Real Madrid LEGGI TUTTO