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    Hasa, infortunio e condizioni: il comunicato Juve dopo la sfida con l’Arezzo

    La felicità per la vittoria contro l’Arezzo è durata solo qualche giorno. Brambilla per le prossime partite dovrà rinunciare ad Hasa, uscito dal campo zoppicante nell’ultima partita contro i toscani. Il centrocampista ha rimediato una lesione di primo grado al muscolo semitendinoso della coscia sinistra e dovrà saltare le prossime sfide, a partire dalla prossima contro la capolista Cesena. L’italiano è uno dei punti di riferimento dei bianconeri e il tecnico lo ha schierato in più ruoli: sia davanti la difesa, sia da mezz’ala, ricevendo in cambio sempre la stessa qualità.
    Hasa out, il comunicato della Juve Next Gen
    Questa la nota della società dopo gli esami: “A seguito dell’infortunio riportato nel corso della partita Juventus Next Gen-Arezzo, Luis Hasa è stato sottoposto presso il J|Medical a risonanza magnetica, la quale ha evidenziato una lesione di primo grado del muscolo semitendinoso della coscia sinistra. Il calciatore ha già iniziato l’iter riabilitativo volto alla ripresa dell’attività agonistica”. Una vera sfortuna per i bianconeri, che aveva ritrovato il sorriso contro l’Arezzo e ora dovranno fare a meno di uno dei suoi calciatori con più fantasia. LEGGI TUTTO

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    Hasa, tra rinnovo e sirene in Bundesliga: Juve, può aiutarti… Inzaghi

    Il destino di uno dei talenti più luminosi della Juventus potrebbe dipendere dal figlio dell’allenatore di una delle grandi storiche rivali della Vecchia Signora. Incredibile ma vero. D’altronde – è risaputo – le vie del calciomercato sono davvero infinite. E allora può capitare che la dirigenza bianconera debba sedersi nelle prossime settimane al tavolo delle trattative con un figlio e nipote d’arte per cercare di blindare la stellina della Next Gen. Ogni riferimento a Luis Hasa non è puramente casuale. Il talento classe 2004, infatti, è assistito dal gruppo Pastorello, all’interno del quale ha iniziato a lavorare da qualche settimana Tommaso Inzaghi. Figlio del tecnico interista Simone e nipote di Pippo, attuale allenatore della Salernitana.
    Hasa, la Juve e l’Italia Under 20
    Spesso e volentieri può capitare di avvistare il debuttante Tommy sui campi delle giovanili, dove sta imparando il mestiere al fianco di Andrea Pastorello. Proprio quest’ultimo, assieme a Valerio Grimaldi, gestisce e segue da vicino il metronomo dell’Under 23 bianconera, nonché miglior giocatore dell’ultimo Europeo Under 19. Assieme a loro c’è quasi sempre Inzaghi Jr, come martedì pomeriggio al Ricci di Sassuolo dove era presente per seguire da vicino i ragazzi della P&P Sport Management impegnati contro il Portogallo nella gara valida per l’Elite League Under 20. LEGGI TUTTO

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    Hasa, il talento Juve di Montero e Italia U19: “Modric idolo”

    Luis Hasa, classe 2004, professione trequartista con la passione per il gol. Diciotto anni ma con l’esperienza di un veterano, almeno considerando le sue tre stagioni nella Primavera bianconera ma anche la trafila in Nazionale fino all’Under 19 di mister Alberto Bollini. E proprio in azzurro il talento di origini albanesi arriva da una doppietta segnata mercoledì nell’amichevole vinta 3-0 a Firenze contro l’Ungheria. Luis è nativo di Sora, in provincia di Frosinone, ma è cresciuto ad Asti. Arrivato a Torino ad appena otto anni, oggi Hasa è un autentico punto di riferimento nell’Under 19 di Paolo Montero così come in quella azzurra.Sullo stesso argomentoHasa trascina l’Italia Under 19, doppietta contro l’UngheriaItalia

    In questo inizio di stagione ha messo insieme 16 presenze tra campionato Primavera e Youth League, realizzando 6 reti e 2 assist. Il ragazzo sta facendo pesare in campo la sua leadership, i suoi gol e la sua duttilità: Hasa è infatti in grado di occupare ogni posizione dalla metà campo in su, da destra a sinistra e a ridosso delle punte. E’ un centrocampista offensivo con tecnica e physique du rôle da fantasista. Un destro dall’estro balcanico e dal gol facile.”Mi trovo bene a giocare in avanti. In attacco, magari esterno alto a sinistra o comunque in zona offensiva e vicino alla porta” confessa il 18enne.

    Da Asti alla Juventus e all’Under 19 azzurra. Ci racconta le sue origini?

    «Sono cresciuto calcisticamente ad Asti e sono di origini albanesi. Sono partito giocando con la squadra del mio paese (il San Domenico Savio, ndr). A 8 anni mi prese la Juve con cui ho fatto tutte le giovanili fino ad arrivare alla Primavera».

    Con l’Under 19 azzurra la speranza è quella di andare all’Europeo come migliore terza. Cosa pensa il gruppo?

    «Che meritiamo di andarci e quindi ci speriamo. Siamo davvero un bel collettivo, mister Bollini mi sta aiutando molto. Sono uno che si arrabbia facilmente quando sbaglia qualcosa o il gol non arriva. Il mister mi ha sempre detto di stare tranquillo e che la rete sarebbe arrivata. E in effetti ha avuto ragione. Spero di continuare così e di migliorare ancora. Far parte dell’Under 19 dell’Italia per me rappresenta un grande punto di orgoglio, non è una cosa che capita a tutti. Sono molto contento di dove sono arrivato ma non voglio fermarmi. La Nazionale maggiore è un mio obiettivo ma è ancora presto per pensarci».

    Guarda la galleryItalia, Juventus o ItalJuve? Quanti bianconeri in Nazionale

    Cosa sta imparando invece da Montero, nella Primavera bianconera?

    «Personalmente mi trovo molto bene con il mister, ci sta facendo crescere tanto come singoli e come gruppo. Quando le cose vanno bene non ha nulla da dirmi. Quando sono in un periodo un po’ difficile, invece, Montero mi rassicura e mi dà consigli preziosi. Con l’a Primavera quest’anno stiamo andando abbastanza forte. Puntiamo ad arrivare alle fasi finali del campionato e della Youth League».

    Sullo stesso argomentoJuventus-Inter Primavera, Iliev risponde ad Hasa: il Derby d’Italia finisce 1-1Primavera

    A chi si ispira nel suo ruolo, pensando agli idoli di sempre?

    «Un giocatore che ammiro davvero tanto è Luka Modric. Mi piace il suo modo di stare in campo, la sua tecnica e la sua intelligenza tattica».

    Com’è Luis Hasa fuori dal campo?

    «Come un ragazzo normale. Mi piace trascorrere il tempo a casa con la mia famiglia quando non esco con gli amici e mi diverto con loro. Oltre al calcio, credo sia importante avere momenti di svago».

    Con l’Ungheria ha mimato il gesto della telefonata festeggiando il secondo gol. Come nasce questa esultanza?

    «Un po’ così, anche per imitare i grandi. Il riferimento è a una chiamata da parte di una persona a cui non ho risposto. E per questo sono stato sgridato, diciamo… A quel punto ho promesso che se avessi segnato avrei richiamato dal campo. E così ho fatto».

    Guarda la galleryHasa show: che doppietta all’Ungheria con l’Italia Under 19!Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve, guarda Hasa: ha i piedi d'artista

    La leggenda narra che Cristiano Ronaldo, all’età di 10 anni, venne ceduto dall’Andorinha al Nacional de Madeira per due palloni e un gioco di maglie. Ora: che Luis Hasa, giovane talento in forza all’Under 19 di Montero, possa ricalcare le orme del portoghese è tutt’al più un ondivago auspicio della Juventus. Il trequartista classe 2004, però, rientra a pieno titolo nell’abbondante schiera di giocatori i cui primi passi in carriera sono stati frutto di un baratto. L’episodio, in questo caso, prende forma nell’anno di grazia 2012, quando l’attento lavoro di scouting sul territorio permette al club bianconero di mettere gli occhi prima e le mani poi su un minuto ragazzino di 8 anni che inventa calcio nell’allora San Domenico Savio, piccola società che affondava le radici in provincia di Asti. I dirigenti del club sono entusiasti di poter offrire alla Juventus un proprio tesserato, ma in cambio chiedono timidamente un favore: “Tra poche settimane ospiteremo un torneo giovanile, non è che potete mandarci anche la vostra squadra?”. L’avventura di Hasa con i bianconeri nasce da quella risposta, naturalmente affermativa. E sboccia, anno dopo anno, all’interno del vivaio di Vinovo, fino a colorarsi anche d’azzurro.
    Prima rete in azzurro
    Il piccolo Luis, infatti, nasce a Sora da genitori albanesi e gode di doppia nazionalità, ma fino ai 18 anni non risulta eleggibile per regolamento dalle selezioni dell’Italia. Così il suo esordio in Nazionale, nonostante da anni sia uno dei talenti più in mostra dell’intera annata 2004, avviene soltanto con l’Under 18, che la scorsa estate contribuisce a trascinare sino alla finale dei Giochi del Mediterraneo. A febbraio la prima volta in Under 19, gruppo in cui è stato confermato dal ct Bollini – insieme agli altri bianconeri Dellavalle, Turco e Mancini – per le qualificazioni all’Europeo di categoria in corso di svolgimento in Polonia. Lì dove gli azzurri hanno steccato la prima gara con l’Estonia e dove si sono salvati in extremis nella seconda contro la Bosnia. Grazie a una rete, neanche a dirlo, proprio di Hasa. La prima in Nazionale, alla decima presenza complessiva, nonché quella che ha fissato il punteggio finale sul 3-2, al minuto 88, con un colpo da biliardo dal limite soltanto 5′ dopo essere subentrato in campo. Una stoccata decisiva per le speranze degli azzurri, che domani (ore 14) di fronte ai padroni di casa si giocheranno l’accesso alla fase finale della manifestazione.
    Guarda la galleryJuve-Benfica Youth League: l’1-1 dei baby di Montero in rimonta
    Una perla contro il Psg
    I colpi e i movimenti di Hasa, però, non stanno attirando soltanto ora le attenzioni degli addetti ai lavori. Basti pensare che, su consiglio di Simone Bernardo, il giovane bianconero già due anni fa era stato inserito nella scuderia della CT10 Management, l’agenzia di Francesco Totti: mica male per un ragazzo cresciuto con il numero 10 sulle spalle, maglia che indossa tuttora in Under 19 nonostante la presenza in organico di elementi di spessore assoluto come Yildiz. Oggi, invece, la procura di Hasa è nelle mani di Federico Pastorello, che ne sta accompagnando la crescita a Vinovo: sotto l’ala del mentore Bonatti, il rifinitore tascabile già lo scorso anno ha collezionato 29 presenze in Under 19 da sotto età, mentre in questo primo scampolo di stagione con Montero ha offerto una perla di rara bellezza con una punizione che si è infilata sotto l’incrocio dei pali all’esordio in Youth League in casa del Psg. Soltanto un piccolo antipasto di quel che sarà: se lo augura la Juventus, ma anche la Nazionale.
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    Hasa, il talentino della Juve in finale con l'Italia ai Giochi del Mediterraneo

    TORINO – L’Italia U18, grazie alla vittoria per 2-1 contro il Marocco, ha ottenuto il pass per la finale dei Giochi del Mediterraneo, che vedrà alle 21.45 di stasera gli azzurri affrontare i coetanei della Francia: un successo che in casa Italia manca dal 1997, quando due doppiette degli all’epoca 21enni Francesco Totti e Nicola Ventola spianarono la strada al 5-1 contro la Turchia (l’altro gol fu di di Raffaele Longo). La nazionale di Daniele Franceschini potrà contare sulla fantasia e l’estro del suo numero 10, quel Luis Hasa che ha impressionato negli ultimi anni gli addetti ai lavori con la maglia della Juve Primavera, e sull’altro bianconero Lorenzo Delvalle, solido centrale difensivo 18enne. 
    Giochi del Mediterraneo, Hasa trascina l’Italia al successo contro il Portogallo
    Giochi del Mediterraneo, Italia U18 in finale contro la Francia
    Luis Hasa, il talento bianconero che ha stregato Totti
    Luis Hasa, prima di passare alla Juve all’età di otto anni, giocava nella squadra del San Domenico Savio. Si trasferisce da giovanissimo nella scuola calcio bianconera. Cresce quindi nel settore giovanile nella Juventus, affermandosi nell’under 16 di Bonatti. Proprio quest’ultimo da quando è diventato allenatore della Primavera bianconera lo ha voluto con sé nell’under 19. Una fiducia ripagata da grandi prestazioni, convincendo la ‘scuderia’ di Francesco Totti a investire su di lui (nel 2021 il giovane classe 2004 ha però abbandonato la CT10 per passare con Federico Pastorello): Hasa può giocare sia centrocampista di fascia ma è in grado di disimpegnarsi anche come trequartista. Bravo tecnicamente, è dotato di un buon dribbling e di un gran tiro dalla lunga distanza: quest’anno per lui 29 presenze, 3 gol e 7 assist in Primavera 1.  LEGGI TUTTO