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    Dove vedere Sparta Praga-Inter in tv? Prime o Sky, orario

    SPARTA RPRAGA (3-4-2-1): Vindahl; Vitik, Panak, Sorensen; Wiesner, Laci, Kairinen, Rynes; Birmancevic, Haraslin; Olatunji. All. L. Friis.

    A disposizione: Vorel, Surovcik, Suchomel, Ross, Zeleny, Pavelka, Penxa, Sadilek, Pesek, Krasniqi.

    Indisponibili: Cobbaut, Solbakken, Rrahmani, Preciado, Tuci. Squalificati -. Diffidati: Vitik.

    INTER (3-5–2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; M.Thuram, L.Martinez. All. S.Inzaghi.

    A disposizione: J.Martinez, Calligaris, Re Cecconi, Darmian, Carlos Augusto, Buchanan, Barella, Zielinski, Zanchetta, Arnautovic, Taremi.

    Indisponibili: Calhanoglu, Di Gennaro, Bisseck, Acerbi. Squalificati: -. Diffidati: Inzaghi, Barella. LEGGI TUTTO

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    Dove vedere Inter-Empoli in tv? Dazn o Sky, orario

    Le formazioni ufficiali di Inzaghi e D’Aversa

    INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Carlos Augusto; Dumfries, Barella, Asllani, Zielinski, Dimarco; Taremi, L. Martinez. Allenatore: S. Inzaghi (squalificato, in panchina Farris).

    A disposizione: J.Martinez, Calligaris, Acerbi, Darmian, Palacios, A.Bastoni, Buchanan, Frattesi, Mkhitaryan, Topalovic, De Pieri, Arnautovic, Thuram .

    Indisponibili: Di Gennaro, Bisseck, Calhanoglu, Correa. Squalificati: S.Inzaghi (all.). Diffidati: Dumfries.

    EMPOLI (3-5-1-1): Vasquez; De Sciglio, Ismajli, Viti; Gyasi, Maleh, Grassi, Cacace, Pezzella; Fazzini; Colombo. Allenatore: R. D’Aversa.

    A disposizione: Seghetti, Perisan, Marianucci, Goglichidze, Falcusan, Se. Esposito, Tosto, Bacci, Zurkowski, Sambia, Konaté.

    Indisponibili: Ebuehi, Sazanov, Haas, Brancolini, Pellegri, Anjorin, Solbakken. Squalificati: -. Diffidati Cacace, Pezzella, Grassi. LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Milan ore 20: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Inter e Milan scendono in campo a Riad per contendersi la Supercoppa Italiana. Gli uomini di Simone Inzaghi puntano a eguagliare il primato della Juventus, che guida l’albo d’oro con 9 titoli (l’ultimo nel 2021): ma in palio c’è anche il 4º trionfo consecutivo. I nerazzurri si presentano all’appuntamento reduci dal successo sull’Atalanta di Gian Piero Gasperini recante la doppia firma di Denzel Dumfries. Un risultato che ha confermato tutti i punti di forza della squadra. Stando alle dichiarazioni di giocatori, allenatore e società, l’Inter non vuole porsi limiti ed è infatti sicura di potere vincere tutto. Un’ambizione derivante probabilmente dal fregio della seconda stella e dal numero di trofei conquistati la scorsa stagione: uno scudetto, una Supercoppa. Dall’altra parte del campo c’è il Milan di Sergio Conceicao, che da questo trofeo trarrebbe molti più benefici di quanto ne converrebbero ai rivali. Un eventuale trionfo alzerebbe nel migliore dei modi il sipario sulla nuova gestione e si aggiungerebbe al successo dei rossoneri nel derby di campionato – oltre che a quello sulla Juve di Thiago Motta in semifinale – . Una doppietta che forse non basta a controbilanciare il ko nel più indimenticato derby della Madonnina, quello che mise la parola fine sul la fuga scudetto del 2024, ma che consentirebbe di eguagliare l’Inter a quota 8 Supercoppe. Le agende di Inzaghi e Conceicao mettono poi in programma le sfide rispettivamente contro Venezia (in trasferta) e Cagliari (in casa).
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    Diretta Inter-Milan: streaming e diretta tv
    L’incontro tra le formazioni di Inzaghi e Conceicao è in programma lunedì 6 gennaio alle ore 20 presso lo stadio Al -Awwal Park di Riad. Sarà possibile assistere all’evento in diretta esclusiva su Canale 5 e in streaming sulla piattaforma Mediaset Infinity.
    Segui la diretta di Inter-Milan su Tuttosport.com
    Inter-Milan: le probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mikhitaryan, Dimarco; Taremi, Lautaro. Allenatore: Inzaghi.
    A disposizione: Martinez, Calligaris, Alexiou, Palacios, Darmian, Aidoo, Carlos Augusto, Buchanan, Frattesi, Zielinski, Correa, Thuram, Arnautovic.
    Indisponibili: Acerbi, Di Gennaro, Pavard.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    MILAN (4-4-1-1): Maignan; Emerson Royal, Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Musah, Fofana, Reijnders, Jimenez; Pulisic; Morata. Allenatore: Conceicao.
    A disposizione: Sportiello, Torriani, Gabbia, Pavlovic, Calabria, Bartesaghi, Terracciano, Bennacer, Loftus-Cheek, Zeroli, Vos, Leao, Camarda, Jovic, Abraham.
    Indisponibili: Chukwueze, Florenzi, Okafor.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Sozza (Seregno). Assistenti: Carbone-Tegoni. IV Uomo: Fabbri. Var: Marini. Ass. Var: Doveri.
    Inter-Milan: scopri tutte le quote. LEGGI TUTTO

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    “Hien è pronto per l’Inter. Inzaghi-Gasperini: il meglio che abbiamo in Italia”

    MILANO – Massimo Paganin, doppio ex di Inter e Atalanta, oggi voce tecnica di Mediaset, commenterà la semifinale tra i nerazzurri milanesi e quelli bergamaschi: «Sarà una bellissima partita, vedo un 50 e 50 di vittoria. Si incontrano due squadre con numeri importantissimi, quelle più in forma e che hanno fatto meglio nel 2024. L’Atalanta cercherà la rivincita dopo lo 0-4 di inizio campionato, vorranno vedere a che punto sono rispetto all’Inter, che resta una delle candidate più accreditate per lo scudetto. Entrambe vorranno alzare al cielo un trofeo ambito. Sarà interessante anche a livello tattico, visto che gli allenatori sono molto preparati e sanno trovare soluzioni diverse anche a partita in corso per mettere in difficoltà l’avversario». Quanto sarà importante la gara psicologicamente? «Anche negli anni scorsi ho notato che le squadre che affrontano la competizione sono più libere mentalmente, sembra quasi ci siano meno pressioni perché si gioca molto lontano dall’Italia. Di solito le rivali si lasciano andare e danno tutto. Per lo scudetto comunque è molto presto. L’Inter è più allenata, il tecnico e molti giocatori lo hanno già vinto, sanno come ci si deve comportare da qui in avanti. L’Atalanta si sta testando, dopo il Real Madrid in campo europeo, ecco la sfida in ambito nazionale: è fondamentale nel percorso di crescita misurarsi con i più bravi per vedere a che punto si è: con l’Inter sarà un confronto vero e proprio». Per Inzaghi non è una finale anticipata, anche perché l’altra semifinale è Milan-Juve. «Sono le quattro squadre che in assoluto si sono conquistate il diritto di partecipare alla Supercoppa, anche se in questa prima parte stagione rossoneri e bianconeri stanno ottenendo meno di quello che pensavano: per entrambe alzare un trofeo all’inizio del 2025 potrebbe portare un grande cambiamento». Analizziamo la difesa dell’Inter. Partiamo con Bisseck. «Sta maturando, è più indietro rispetto agli altri nella lettura delle situazioni del gioco difensivo e nella costruzione. Si deve sgrezzare dal punto di vista tecnico, però le potenzialità sono molto alte. Inzaghi, che oggi lo ritiene pronto, ci ha lavorato molto, inserendolo poco per volta». Passiamo a De Vrij. «Eccezionale. Si è dimostrato un giocatore importantissimo, ora sta veramente bene. Da centrale del trittico arretrato è uno dei più forti in circolazione». Bastoni? «Ho visto il suo percorso di crescita da capo delegazione delle nazionali giovanili, sta facendo delle cose fantasistiche, è uno dei punti di riferimento nel suo ruolo a livello europeo. È un fiore all’occhiello del nostro calcio, dobbiamo essere orgogliosi di lui». Non ci saranno Pavard e Acerbi. «Si potrà alzare ancora di più il valore di tutti i giocatori. Questo perché rientreranno e ovviamente Inzaghi potrà nuovamente affidarsi alle rotazioni. Acerbi ha esperienza e capacità di guidare la difesa, Pavard ha alle spalle una carriera straordinaria. Saranno utili al loro rientro, magari anche in zona gol». LEGGI TUTTO

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    Juve, spauracchio City al Mondiale per Club. Inter col River: tutti i gironi

    Sorteggi 4ª fascia

    Eccoli gli ultimi avversari di Juve Inter al Mondiale per club: i bianconeri esordiranno contro gli emiratini dell’Al Ain, i nerazzurri trovano invece i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds

    Inter Miami – Gruppo A posizione 4

    Auckland – Gruppo C posizione 2

    Esperance Tunisie – Gruppo D posizione 2

    Mamelodi Sundowns – Gruppo F posizione 4

    Urawa – Gruppo E posizione 2

    Seattle – Gruppo B posizione 4

    Al Ain – Gruppo G posizione 3 (contro la Juve all’esordio)

    Pachuca – Gruppo H posizione 3

    Sorteggi 3ª fascia

    Iniziano ora i sorteggi delle squadri appartenenti alla 3ª fascia. Wydad Casablanca nel Gruppo G con la Juve. Sorteggiata in posizione 2, sarà la prima avversaria del City. Sarà invece contro il Monterrey il match d’esordio dell’Inter.

    Botafogo – Gruppo B posizione 3

    Al Ahly – Gruppo A posizione 3

    Boca Juniors – Gruppo C posizione 3

    Club Leon – Gruppo D posizione 4

    Monterrey – Gruppo E posizione 3 (contro l’Inter all’esordio)

    Ulsan – Gruppo F posizione 3

    Wydad – Gruppo G posizione 2 

    Al Hilal – Gruppo H posizione 2

    Sorteggi 2ª fascia

    La Juventus trova il Manchester City! I bianconeri affronteranno i citizens nell’ultitmo appuntamento del girone. Inter sorteggiata nel Gruppo E. Chiuderà il girone con il River Plate. Questi tutti gli accoppiamenti:

    Porto – Gruppo A posizione 2 

    Chelsea – Gruppo D posizione 3

    Atletico Madrid – Gruppo B posizione 2 

    Benfica – Gruppo C posizione 4

    Inter – Gruppo E posizione 4 (contro il River Plate all’ultima)

    Borussia Dortmund – Gruppo F posizione 2 

    Juventus – Gruppo G posizione 4 (contro il Manchester City all’ultima)

    Salisburgo –  Gruppo H posizione 4

    Sorteggi 1ª fascia

    Queste le assegnazioni delle altre squadre appartenenti alla 1ª fascia, che andranno ad occupare la posizione 1 di ciascun gruppo:

    Palmeiras – Gruppo A

    Psg – Gruppo B 

    River Plate – Gruppo E

    Fluminense – Gruppo F

    Manchester City – Gruppo G

    Flamengo – Gruppo D

    Real Madrid – Gruppo H

    Bayern Monaco – Gruppo C

    Ore 19.33 – Inizia il sorteggio! Queste le 4 fasce:

    1ª fascia – Manchester City, Real Madrid, Bayern Monaco, Psg, Flamengo, Palmeiras, River Plate, Fluminense

    2ª fascia – Chelsea, Borussia Dortmund, Inter, Porto, Atletico Madrid, Benfica, Juventus, Salisburgo

    3ª fascia – Al-Hilal, Ulsan HD, Al Ahly, Wydad Casablanca, Monterrey, Leon, Boca Juniors, Botafogo

    4ª fascia – Urawa Red Diamonds, Al-Ain, Es Tunis, Mamelodi Sundowns, Pachuca, Seattle Sounders, Auckland City, Inter Miami

    Ore 19.30 – Prendono posto gli ospiti che estrarrano i nomi dalle urne. Tra loro, la modella Adriana Lima. 

    Ore 19.29 – A raggiungere Del Piero sul palco, la conduttrice Diletta Leotta, invitata a rappresentare Dazn Italia.

    Ore 19.23 – Sale sul palco Alex Del Piero. “È la prima volta che vedo questo trofeo. È bellissimo. Congratulazioni”, ha detto l’ex capitano della Juve, che non ha perso l’occasione di ironizzare sulla propria ex squadra: “Mi è permesso dire il nome?”. Al campione del mondo con la Nazionale nel 2006, il compito di spiegare il sorteggio e la composizione del tabellone. Del Piero può vantare tra i tanti i trofei conquistati con la maglia bianconera, anche la Coppa Intercontinentale del 1996, quando realizzò il gol decisivo nella finale contro il River Plate.

    Ore 19.18 – Ronaldo “Il Fenomeno” invitato a salire sul palo per togliere il velo al trofeo destinato a una delle 32 squadre in gara. 

    Ore 19.07 – Si alza il sipario di Miami sul sorteggio del Mondiale del club 2025. Il presidente della Fifa Gianni Infantino presenta il nuovo formato del torneo, che vedrà l’Inter Miami di Leo Messi aprire i giochi il prossimo 15 giugno.

    Benvenuti alla diretta dei sorteggi della Coppa del mondo per club Fifa 2025. La nuova formula del mondiale vedrà la partecipazione di 32 squadre divise in 8 gironi, dove a qualificarsi al turno successivo saranno le prime 2 classificate. Juventus e Inter sono i 2 club italiani che scenderanno in campo per la 21ª edizione del torneo ospitata da 11 città degli Stati Uniti, al via il 15 giugno con finale in programma 13 luglio. Le formazioni di Motta e Inzaghi si presentano al sorteggio in 2ª fascia in compagnia di Chelsea, Borussia Dortmund, Porto, Atletico Madrid, Benfica e Salisburgo. Il criterio di distruzione delle squadre stabilito dalla Fifa, esclude anzitutto l’inserimento nello stesso girone di 2 squadre appartenenti alla stessa confederazione. Criterio che non si applica però alla Uefa, rappresentata da 12 club: ciò significa che 4 giorni su 8 ospiteranno 2 club europei. Così, le peggiori 4 della 2ª fascia si incroceranno con le migliori 4 della 1ª fascia. I bianconeri, come anche Benfica, Atletico e Salisburgo, incroceranno pertanto una fra Manchester City (campione in carica), Real Madrid, Bayern Monaco e Psg. Avversarie che non potranno dunque essere accoppiate con i nerazzurri, collocati tra le migliori 4 in graduatoria. Gli uomini di Inzaghi pescheranno invece una quadra Conmebol fra River Plate, Fluminense, Flamengo e Palmeiras. Escluse così Boca Juniors e Botafogo.

    Mondiale per Club, tv e streaming gratis: dove vedere tutte le partite

    Dove vedere il sorteggio

    La cerimonia del sorteggio andrà in scena giovedì 5 dicembre a Miami alle ore 19:00 italiane e sarà trasmessa in tutto il mondo tramite il sito ufficiale della FIFA, FIFA+ e canali di supporto. L’appuntamento sarà inoltre visibile su Dazn, ma anche su InterTv e sui canali YouTube e TikTok della Juventus. LEGGI TUTTO

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    Gran Galà del Calcio AIC: le shortlist dei potenziali vincitori

    Votano i colleghi
    Dalle shortlist dei premiati uscirà l’undici ideale della Serie A maschile e femminile, ruolo per ruolo, che comporranno un’ipotetica super squadra dell’anno, senza contare la premiazione del Calciatore e della Calciatrice della stagione 2023-24. A completare il quadro, sarà assegnato il riconoscimento per l’Allenatore dell’Anno, l’Arbitro dell’Anno, la Società dell’Anno e il Miglior Giovane di Serie B. «Questo riconoscimento – ha ricordato il Presidente dell’AIC, Umberto Calcagno – ha un valore particolare, perché da sempre lo differenzia il fatto che sono i calciatori e le calciatrici a votare i propri colleghi, compagni e compagne di spogliatoio o avversari e avversarie sul campo. È il calcio che premia il calcio, celebrato in una serata speciale che anche quest’anno metterà in primo piano la parte più bella del nostro mondo». Parola a Demetrio Albertini, Ceo della DA: «Siamo felici di supportare anche quest’anno l’AIC nell’organizzazione di un evento di grande prestigio come il Gran Galà del Calcio. Insieme abbiamo lavorato per creare una vera e propria festa del calcio, capace di rappresentare tutte le anime di questo mondo: calciatori e calciatrici, allenatori, arbitri e dirigenti che si riuniscono condividendo la gioia di ricevere un premio così ambito».
    I selezionati
    Ecco le shortlist di questa edizione:
    TOP 11 MASCHILEPORTIERI: Di Gregorio, Maignan, SommerDIFENSORI: Bastoni, Bellanova, Bremer, Buongiorno, Calafiori, Dimarco, Dumfries, Theo Hernandez CENTROCAMPISTI: Barella, Çalhanoglu, Dybala, Koopmeiners, Mkhitaryan, Rabiot ATTACCANTI: Gudmundsson, Lautaro Martínez, Leao, Lookman, Thuram, Zirkzee
    TOP 11 FEMMINILEPORTIERI: Ceasar, Durand, SchroffeneggerDIFENSORI: Boattin, Cascarino, Di Guglielmo, Faerge, Lenzini, Linari, Minami, OlivieroCENTROCAMPISTI: Boquete, Caruso, Catena, Giugliano, Greggi, MagullATTACCANTI: Beccari, Cambiaghi, Cantore, Giacinti, Haavi, Janogy, Viens
    ALLENATORE: Gasperini, Inzaghi, MottaARBITRO: Di Bello, Guida, OrsatoSOCIETÀ: Atalanta, Inter, JuventusGIOVANE DI SERIE B: Busio, F. Esposito, Ghilardi
    Le reti più belle
    Sono ancora aperte le votazioni di “Vota il Gol”, il sondaggio che decreterà il gol più bello della stagione 2023-24, al maschile e al femminile. Il riconoscimento sarà determinato dalle preferenze dei tifosi, chiamati a scegliere sul sito del Gran Galà del Calcio AIC tra una rosa di 10 reti del campionato maschile e 10 del campionato femminile, tutti selezionati dall’autorevole redazione sportiva della Rivista Undici. Con oltre 20 mila voti complessivi sin qui raccolti, i gol più votati delle due categorie sono quelli di Malinovskyi, Politano e Thuram al maschile; Cantore, Linari e Picchi al femminile. Le votazioni chiuderanno alle 23.59 di domenica 24 novembre. Possibile votare i gol maschili al link: https://bit.ly/cs-vota-il-gol-maschile-2024. Possibile votare i gol femminili al link: https://bit.ly/cs-vota-il-gol-femminile-2024. L’hashtag di riferimento di questa edizione sarà #GGDC24. LEGGI TUTTO

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    Inter, l’inchiesta in tv: “Milano è della ‘Ndrangheta, Beretta o parla o muore”

    Beretta-Bellocco e il ruolo dell’uomo misterioso: “C’è un altro che sa tutto…”

    Federico Ruffo spiega: “Sembra che dobbiamo essere sorpresi da una cosa che era lì, sotto gli occhi di tutti. Quando Boiocchi viene ucciso, viene ucciso sotto casa da 2 persone in moto. Quel giorno c’è Inter-Sampdoria, a cui lui non può andare perché è stato beccato pochi mesi prima mentre andava a sequestrare un imprenditore per estorcergli 2 milioni di euro coi fratini della GdF e tutto l’occorrente. Boiocchi era stato in carcere per 23 anni per rapina e traffico internazionale di stupefacenti: è un uomo dei palermitani. Torna in curva dopo 23 anni per Inter-Udinese, specifichiamo che aveva lasciato le chiavi della Curva al suo braccio destro, Franco Caravita. Quel giorno i due si incontrano: dall’anello sotto parte un coro per Boiocchi, i due quel giorno si picchiano. C’è una foto che li ritrae successivamente in ospedale col dito medio alzato, a far intendere che han fatto pace. Quello che accade quel giorno allo stadio, quando torna Boiocchi, è il simbolo di una resa, è la foto del proprietario della curva che torna, se la riprende, manda via chi gliel’ha retta, dicendo ‘Tutto mio’. A Milano hanno fatto finta di non vedere, ma è così evidente che è quasi assurdo doverlo ribadire”.

    A questo punto viene ricostruita la vicenda. Boiocchi si trovava di fronte la sua abitazione. All’improvviso, arriva una moto con due persone a bordo, caschi integrali. Il passeggero scende, sembra ripensarci ma poi ripercorre il porticato verso Boiocchi, con quest’ultimo che si rende conto e urla “Non lo fare, non lo fare”. Ma l’assassino estrae la pistola e spara 5 colpi, di cui 2 mortali per Boiocchi. Poi torna dal complice e fugge. Lucarelli dice la sua: “I sospetti ricadono fin dal primo momento su Beretta. Lui ha avuto vari comportamenti sospetti dopo la morte di Boiocchi: diventa irreperibile per giorni, va a Pietrelcina, viene rintracciato in un locale di Pioltello. Poi è costretto ad andare in Questura. Brucia addirittura il telefono nel forno a microonde perché si sente insicuro, ha paura. Vari indizi porterebbero a lui, poi ha un pedigree criminale di tutto rispetto: ha massacrato di botte un napoletano che stava vendendo magliette fuori dallo stadio, tra l’altro quest’uomo soffriva di asma, ha chiesto i medicinali, Beretta li ha buttati a terra dicendo ‘Muori, ti ammazziamo’. Quest’uomo è stato portato in ospedale in fin di vita. Poi tra i due, Boiocchi e Beretta, c’erano state frizioni per le spartizioni di denaro”. Ruffo rincara: “Questa cosa fra gli ultras se la sono raccontata. Boiocchi dice ‘Io ho 23 anni di arretrati’. Il codice, esattamente come nelle famiglie mafiose, dice che se io sto in carcere, voi vi dovere prendere cura di me. O mi mandate i soldi oppure quando esco me li date. Ma che ci fosse un tentativo di scalata era evidente: poche settimane dopo l’uscita di Boiocchi c’è questo Inter-Napoli, in cui un tifoso bresciano, Belardinelli, muore. Era stato investito da un tifoso del Napoli, che viene arrestato, nel corso di scontri che, si scopre, erano stati organizzati dai giovani della curva dell’Inter che volevano mandare il messaggio ‘Noi siamo il nuovo che avanza, il nostro sangue ribolle rispetto al vostro’. L’aria era pesante”.

    Viene mandata in onda una telefonata con la moglie di Boiocchi, Giovanna Pisuo: “Quella frase su chi ha ucciso mio marito? Non è che ci vuole uno studio, eh… Due più due fa quattro. Alla luce di quanto successo ultimamente mi sembra chiaro? Assolutamente. Guardi, non riesco a parlarne. Questioni legate alla curva? Io in questo momento… Non sono io che lo devo dire. È quel signore che lo deve dire, non io. Se mi riferisco a Beretta? Non lo so, uno lo deve dire… Sono in tanti. Se conosco Beretta? Sì, l’ho conosciuto. Se aveva rapporti con mio marito? Non lo so, io sono sempre stata in casa, quindi… Come stavo a casa prima, sto a casa adesso. Non ho a che fare, quindi… non lo so. Se Beretta iniziasse a collaborare potrebbe fare luce sulla morte di mio marito? Assolutamente si”. Ruffo interviene: “E’ abbastanza evidente come sono andate le cose. Boiocchi era l’uomo forte della curva: dopo 23 anni esci e in 20 minuti ti riprendi una curva gestita da un altro, fa capire che non c’è discussione, era roba sua. Beretta non ha molte possibilità in questo momento, ha ucciso un rampollo dei Bellocco: o si pente, o si pente. E poi c’è un altro uomo che sa, quello che ha salvato la vita a Beretta e ha condannato Bellocco. L’uomo che, e si sa perché è stato pedinato in questa fase, doveva far addormentare Beretta dandogli qualcosa da bere, ma poi non se la sente. E quest’uomo va poi da Beretta avvisandolo: a fine luglio Beretta sa che lo vogliono far fuori, e inizia a prepararsi. Le 30 coltellate sono di uno che lo sa da 2 mesi”.

    Ruffo, nella sua trasmissione ‘Mi Manda Rai 3’ del 5 ottobre 2024, ha intervistato un ultrà Inter, sempre anonimamente. Il tifoso spiega: “La curva è come un’azienda, ed è come un’associazione mafiosa, funziona con le stesse omertà e modalità. C’è uno che tiene i conti, uno che distribuisce le sciarpe, che tiene i conteggi…”. Poi sul litigio Boiocchi-Caravita: “Questa cosa non finisce. Sai perché hanno litigato? Perché Boiocchi quando è uscito è andato allo stadio, dicendo a Caravita che in tutti quegli anni non gli aveva mandato un centesimo e che gli doveva dare tutti i soldi, poiché negli anni si era preso anche la sua parte. Caravita gli ha risposto che non gli doveva nulla, e quindi si son presi con le mani”. Il giorno seguente la rissa, i due pubblicano una foto insieme, per provare di aver fatto pace. Il tifoso anonimo della curva racconta però un’altra versione: “Questa cosa non finisce così. E alla fine qualche testa salta”.

    Giletti manda in onda un’intervista effettuata a Franco Caravita, ex capo ultras Inter: “La storia la conosce solo chi l’ha vissuta, l’hanno raccontata sempre in maniera distorta. Boiocchi era un grande interista, per me è stato anche un amico. Abbiamo avuto diverbi, c’è anche stata una scazzottata. Abbiamo condiviso un paio d’anni nei ’70, poi lui si concentrò esclusivamente sulla malavita, con le rapine. Dopo 27 anni di galera si ha bisogno di rientrare in società, per rifarsi una vita. Chi secondo me lo ha ucciso? Non lo so, ancora oggi mi chiedo quale sia stato il movente: soldi non ne aveva, era intercettato. Magari qualcosa di vecchio, non so. Curva? In quel momento aveva la curva in mano, qualcuno ha detto che lui ha deposto ma io nel 2018 ero fuori già da 6 anni. Quando muore lui, iniziano queste dinamiche, ed entra Bellocco, ma Bellocco non è la ‘Ndrangheta. Boiocchi ha ricevuto 5 colpi al petto, ma non era neanche così sorpreso di vedere queste persone sotto casa. Era un amico (si commuove, ndr)”.

    Dopo l’intervista, Lucarelli esclama: “Non avrà un gran pedigree criminale, ma romanticizzare la figura di Boiocchi è eccessivo, non è uno stinco di santo. Definirlo poi un grande tifoso dell’Inter mi fa rabbrividire: non si può definire uno che controllava tutto ciò che girava intorno alle partite e allo stadio un grande tifoso dell’Inter. Inquinare il calcio con la criminalità non ha nulla a che fare col tifo. Tanto più che tendenzialmente molti capi neanche potevano andare, per Daspo o per altri motivi. Che grande interista sei? Ci dispiace per le lacrime, ma resto perplessa”. Ruffo dice la sua: “Parte dei soldi arrivavano dai biglietti che le società gli davano gratis perché avevano timore dei tifosi per vari motivi, così loro li rivendevano a prezzi maggiorati. Tu sulla passione dei tifosi veri ci stai lucrando, dove sta l’amore per la maglia?”. E Lucarelli rincara la dose: “A molti la passione dello stadio è passata. Conosco personalmente persone che non vanno più allo stadio per non vivere in quel clima di paura”. LEGGI TUTTO

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    Ultras-Inter, la telefonata piena di minacce: “Ci prendiamo tutto con forza”

    Sala : “Eh in che senso non lo sapete io non posso mica dirvelo quando arrivano giocatori mi ha chiamato Bombolino (Andrea di Jeva) ma io mica posso dirti… a prescindere che non lo sapevo!”.

    Boiocchi : “Claudio come fate a non saperlo voi in sede che sta arrivando un calciatore dell’Inter… dai non mi dire fesserie… uno… possibile che nessuno sappia in sede che arriva un calciatore e non avvisano a noi della Curva…”.

    Sala : “Il discorso è un altro cioè io non posso avvisarti poi con la curva… io c’ho il telefono sotto… ti parlo chiaro”.

    Boiocchi : “Chiami un amico tuo e gli dici nell’orecchio “guarda che a mezzogiorno arriva un calciatore avvisa questo qua della Curva”.

    Sala : “Un amico mio… ma Vittorio siete voi che vi dovete muovere in un altro modo… io perdo il posto di lavoro per ste cose qua… ma lo capisci o no?”.

    Boiocchi : “Ascoltami Claudio, non va bene così”.

    Sala : “No ma non va bene no!”

    Boiocchi : “No non va bene no… arriva un calciatore e voi non ci fate sapere niente e non andiamo a prenderlo… allora ce la prendiamo con voi, perché non esiste! Non esiste non esiste arrivano i giocatori e noi non andiamo a prenderlo!”.

    Sala : “Eh allora prenditela con me Vittorio, prenditela con me. E cosa ti devo dire prenditela con me… io per telefono non posso dirti quando arrivano i giocatori!”.

    Boiocchi : “Glielo dici a uno che ci chiama! Non ci vuole uno studio!”.

    Sala : “Ah tu a me mi dici che non ci vuole uno studio! Tu a me dici che non ci vuole uno studio! È voi che dovete farvi lo studio Vittorio, non io che devo farmi lo studio! Io il telefono ce l’ho sotto, io il telefono ce l’ho sotto”.

    Boiocchi : “Eh spiegamelo tu come devo fare”.

    Sala : “E io te lo devo dire. E io te lo devo spiegare che lavoro all’Inter, non voi che fate gli Ultras?? Ve lo devo spiegare io??”.

    Boiocchi : “Ah io so prima di te che sta arrivando un giocatore???”.

    Sala : “Vittorio dai siamo al telefono di cosa stai parlando? Ma ragazzi se volete farmi lasciare a casa già vi siete impegnati… più di così”.

    Boiocchi : “Nooooooo non succede niente (incomprensibile) mi avete rotto i co** voi dell’Inter e tu per primo!!!”

    Sala : “Ahhhh io per primo???”.

    Boiocchi : “Adesso cambiamo tattica… Adesso le cose ce le prendiamo per forza e poi vediamo cosa succede!!”.

    Sala : “Io per primo??? Io per primo??”.

    Boiocchi : “Ti saluto”.

    Sala : “Io per primo ti ho rotto i co** Vittorio?? Io per primo??”.

    Richieste di favori

    Il 21 febbraio 2020 sempre Claudio Sala fotografa così le pressioni dei capi ultrà sulla società. Domanda: Lei ha rapporti con esponenti della Curva Nord interista in ragione del suo lavoro? Risposta : “Occupandomi della sicurezza dei calciatori e pur sapendo che il compito di relazionarsi con i tifosi spetterebbe allo Slo (Supporters Liaison Officer), tuttavia, essendo un ex appartenente alla Curva, ho spesso rapporti con loro, soprattutto con Andrea Beretta e Andrea di Jeva, i quali – ovviamente – mi fanno delle richieste per ricevere favori quali incontri con i calciatori, accesso in aree dello stadio interdette al pubblico, presenza ad allenamenti o partite a porte chiuse, alle quali ho sempre risposto di no. Malgrado ciò il Di Jeva continua a chiamarmi ed a reiterare richieste insistentemente”.

    Domanda: Lei o altri esponenti societari avete mai ricevuto minacce dagli ultras interisti? Risposta: “Io non ho mai ricevuto minacce e, che io sappia, nemmeno i miei colleghi, però percepisco che alcuni di essi, soprattutto il Bordogna, hanno una sorte di timore nei confronti dei capi ultras: timore di aggressioni fisiche piuttosto che di pressioni troppo forti”. Domanda: Lei che è a conoscenza di problematiche relative all’ingresso allo stadio di ultras sprovvisti di biglietto, ha parlato di ciò con i suoi superiori? Risposta: “Sì, con Pifarotti, Cosentino Massimo (segretario generale), e con l’Ad Marotta Giuseppe”. LEGGI TUTTO