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    Inter, Conte: “In Europa League arriveremo tirati. Eriksen? Ormai si è inserito”

    Genoa-Inter, le parole di Conte
    “Al di là dell’avversario, dobbiamo guardare in casa nostra e finire nel miglior modo possibile la nostra stagione. Abbiamo studiato il Genoa in poco tempo, c’è grande rispetto per l’avversario, Nicola è un bravissimo allenatore che si è calato benissimo in un ambiente che conosceva: ha idee e voglia di fare. Loro a gennaio hanno voluto aumentare il tasso di esperienza, stanno lottando per non retrocedere e sarà dura. Noi cercheremo di continuare a fare anche delle rotazioni inevitabili per gestire le energie, comunque con l’ambizione di ottenere i tre punti”.
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    Conte sulle rotazioni
    Tante partite ravvicinate e dunque tante rotazioni: “Se ci sono squalifiche e infortuni, sei obbligato a farle. Al tempo stesso, in questo finale, alternare i giocatori diventa fondamentale per dosare le forze. Anche in allenamento si vede che il ritmo si è abbassato rispetto a prima. Vale per tutte le squadre, devi essere bravo a non dare un carico fisico e mentale elevato, cercando comunque di preparare la partita tatticamente, nel minor tempo possibile e con meno fatica possibile”
    Conte loda Eriksen
    Tra coloro che hanno faticato nella seconda parte di stagione, c’è Christian Eriksen, arrivato all’Inter dal Tottenham nel mercato invernale ma lontano parente del calciatore ammirato agli Spurs. “Non mi fa impazzire parlare dei singoli. Con la Fiorentina ha fatto un ottimo primo tempo, si è ormai inserito, sta cercando di dare il meglio e noi di metterlo nelle migliori condizioni per poterci riuscire. Dietro le punte può fare quello che vuole, deve continuare a lavorare con costanza e serietà. I risultati arriveranno”.
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    Conte mette nel mirino il Getafe
    Dopo il campionato i nerazzurri saranno impegnati in Europa League contro il Getafe. “Il 5 agosto ci giochiamo il passaggio del turno, le nostre prossime avversarie, Napoli e Atalanta, avranno invece più tempo per preparare la Champions, per recuperare e dare ai loro giocatori il giusto riposo. Noi arriviamo in corsa, finiamo tirati e giochiamo subito in Europa. Un percorso carico a livello lavorativo, fisico e mentale”. LEGGI TUTTO

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    ChronicleLive: “Lazaro tornerà all'Inter a fine stagione”

    NEWCASTLE – Valentino Lazaro potrebbe tornare all’Inter. Lo riporta il quotidiano “ChronicleLive”, spiegando che il riscatto di Lazaro da parte del Newcastle al momento sembra molto complicato, anche perché l’austriaco vuole rassicurazioni su una maglia da titolare per la prossima stagione. Inoltre l’esterno, ceduto al Newcastle United in prestito con diritto di riscatto dopo una prima parte di stagione deludente a Milano, non è soddisfatto dell’esperienza in Premier League. La prossima settimana discuterà il futuro con la dirigenza del club inglese.  LEGGI TUTTO

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    Conte furioso: “Calendario folle per ostacolare l'Inter”

    “La squadra sta facendo ottime cose, al di là del secondo posto, siamo in Champions League con quattro giornate di anticipo a 14 punti dalla Roma e a meno cinque dalla Juventus. Il campionato è diventato molto competitivo, se l’Inter sta facendo male allora non oso immaginare cosa bisogna dire delle altre che non hanno raggiunto il loro obiettivo”. Così Antonio Conte nel post partita dell’Olimpico dopo il 2-2 in rimonta che l’Inter ha raggiunto contro la Roma. “Deve comunque crescere il livello dei nostri giocatori, ma non posso dire nulla ai ragazzi” ha aggiunto.
    Roma-Inter 2-2: Lukaku manda Conte a -5 dalla Juve
    Inter, Marotta: “Eriksen out? Sua esclusione non è bocciatura”

    Conte: “Calendario Inter folle, è fatto per ostacolarci”
    “Tra l’altro, passa inosservato il nostro calendario, che è folle e fatto per metterci in difficoltà. Le altre hanno sempre usufruito di un giorno di riposo e noi abbiamo giocato sempre alle 21.45 e queste cose le paghi alla lunga. C’è già un’anomalia strana: andate a vedere nell’ultimo turno di campionato cosa accade. La squadra ora deve tornare alle quattro di notte, fare defaticante poi e preparare subito l’altra partita. Calendario fatto di compromessi? Sì, ma sempre l’Inter prende gli schiaffi, guarda caso. Se c’è da dare uno schiaffo, lo si dà all’Inter”.
    Conte: “Gol Spinazzola andava annullato”
    “Non è una situazione dubbia, il giocatore della Roma non prende la palla, ma il calcagno di Lautaro. Massimo rispetto anche agli arbitri però che stanno sotto pressione anche loro. Non mi attacco a questo, Di Bello ha sbagliato ma ha fatto la sua partita. Certo, se non prendi gol lì, entri nello spogliatoio con un altro spirito. Trequartista? Il compito che gli ho chiesto era il pressing su Mancini per evitare di far giocare loro palle filtranti. In fase di possesso l’idea era creare superiorità, ma si poteva fare meglio”. LEGGI TUTTO

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    Inter, Marotta: “Eriksen out? Sua esclusione non è bocciatura”

    MILANO – Beppe Marotta ha parlato a Sky Sport poco prima del calcio d’inizio tra Roma e Inter: “Possibilità di recuperare la Juve? Mancano ancora cinque partite e quindi per fare un consuntivo definitivo c’è ancora tempo, però si può già delineare in modo approssimativo una valutazione che non può che essere positiva, perché il lavoro di Conte lo si vede e lo si è visto, non solo per il riscontro della classifica e delle statistiche, ma anche per quello che quotidianamente dà modo di vedere”. Si parla poi di mercato, con Zaniolo nome che fa gola a molti: “Zaniolo è un giocatore sicuramente importante, uno dei giovani più interessanti del campionato italiano, però noi non abbiamo approcciato con la dirigenza della Roma e probabilmente non lo faremo. Per Dzeko stesso discorso di prima, anche se parlare di mercato oggi è veramente difficile perché siamo ancora nella fase finale della stagione, non sappiamo quali giocatori offre questo mercato un po’ atipico e anomalo, perché ci sono ancora competizioni che devono finire”.

    “Sanchez abbiamo la possibilità di conoscerlo più direttamente, siamo contenti, ed è chiaro che su di lui faremo delle valutazioni più mirate perché lo abbiamo a disposizione, ne abbiamo apprezzate le qualità e quindi vediamo un po’ quello che si può fare. Per i prossimo mercato credo che sia giusto valutare un mix tra giocatori di una certa età, che hanno dalla loro un’esperienza forte e un concetto di vittoria molto forte, frutto di titoli conseguiti, così come di giovani interessanti. Quello che noi cerchiamo, in un processo che non è rivoluzionario come da più parti ho letto, ma un processo evolutivo di crescita step by step, dobbiamo alzare l’asticella di tutto e lo vogliamo fare pe riavvicinarci il più possibile alla vittoria”.
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    “Eriksen out? Non è una bocciatura”
    Anche Nainggolan tornerà ad Appiano: “Finirà la stagione con il Cagliari, anche se purtroppo è infortunato quindi credo che per lui sia già finita, tornerà con noi e faremo delle valutazioni che tengano conto anche di quella che sarà un’evoluzione del mercato”. Su Hakimi: “Gli allenatori si devono adattare, per cui più duttile è il giocatore e meglio è, non è facile trovarli, però questo è un ulteriore obiettivo. Il management, i manager, i direttori sportivi, hanno l’obiettivo di puntare in alto, e se certi obiettivi non vengono raggiunti, non deve essere una sconfitta, ma un modo di operare per raggiungere un livello qualitativo molto alto”. Chiusura sull’esclusione di Eriksen: “Giochiamo ogni tre giorni e quindi è normale che l’allenatore metta in campo la formazione più funzionale all’avversario e più nella logica delle valutazioni che fa durante la settimana. Non è assolutamente una bocciatura, ma fa parte di quel turnover che di questi tempi è necessario perché con gli impegni ravvicinati è veramente dura giocare”.
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    Inter, Conte: “Segnale importante, ora la Juve è più vicina”

    Inter, Conte: “Eriksen timido, Sanchez è tornato”
    Poi su Eriksen e Sanchez ha spiegato a Dazn: “Eriksen sta lavorando per cercare di entrare in certi meccanismi, questo campionato è più tattico della Premier League. Sta alzando il tasso di aggressività, sta migliorando, deve continuare così. Timido? Sì, si sta ambientando, non puoi non volergli bene, è un ragazzo a posto e non ha presunzione. Allo stesso tempo però deve capire che deve sciogliersi e sbloccarsi. Dopo il lockdown abbiamo cambiato il 3-5-2 con il trequartista e un po’ il gioco si è modificato, anche i movimenti delle punte. Sanchez? L’ho voluto fortemente perché ha doti importanti, veniva da un periodo non buono ma sapevo chi andavamo a prendere. Peccato che si è fatto male, per fortuna c’è stata una grande risposta da Lautaro e Lukaku. Ora comincia a stare bene, poi per il futuro è giusto parlarne con la società”.
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    Milano, sit-in contro il nuovo stadio: “Ristrutturare il Meazza si può”

    MILANO – San Siro e il nuovo stadio che Inter e Milan vorrebbero costruire a fianco delle spoglie del Meazza tornano ad animare il dibattito in città. Il Comitato Coordinamento San Siro, accompagnato da alcuni esponenti politici cittadini, si è riunito sotto Palazzo Marino, sede del Comune, per protestare “non tanto sulla questione stadio si’ o stadio no, ma contro il fatto che lo stadio nuovo sia un cavallo di Troia che con sè un sacco di altre cose” spiega Gabriella Bruschi, portavoce del Comitato. “A detta delle due squadre – prosegue Bruschi – rappresenta solo il 14% di un business molto più grande che include tre grattacieli, un centro commerciale, un centro congressi. Quindi tutta l’area verrebbe cementificata, con buona pace di 5,2 ettari di verde profondo, con oltre 100 alberi ad alto fusto”. I rendering che i club anno presentato al Comune sono, secondo Bruschi, “solo disegni fatti con l’effetto grandangolo, perche’ il verde, è scritto, coprira’ solo 2,6 ettari, quindi la meta’ di quello che gia’ abbiamo. In piu’ sarò, come dice l’assessore Maran, verde su più strati. Quindi è praticamente arredo urbano. Non è verde profondo, ma alto 10 centimetri”. La soluzione? “Ristrutturare il Meazza. Si può fare e a costi molto più bassi rispetto a quelli che propongono le squadre, che hanno gonfiato i prezzi. Il Meazza è già ora ai massimi livelli del ranking internazionale degli stadi. Sarebbe ancora più bello. E cosi potremmo risparmiare suolo, non ci sarebbe la necessità di costruire un nuovo stadio e tutto il costruibile”.  LEGGI TUTTO

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    Inter, Bastoni: “Impossibile rompere il dominio Juve in un anno”

    MILANO – ”Juve? Rompere il suo dominio non è una cosa facile che si ottiene in un anno.” Sono le parole del difensore dell’Inter Alessandro Bastoni, intervistato da Sky Sport. Sui prossimi obiettivi: “Noi cercheremo di crescere, siamo un gruppo di ragazzi giovani che ha tempo di fare grandi cose. L’obiettivo è guardare partita dopo partita cercando di vincerle tutte”. ”Contro il Torino è stata una vittoria molto importante, ci ha fatto bene. Ora siamo al secondo posto e se non avessimo perso punti per strada potevamo essere più in alto. Però siamo al primo anno e sappiamo che c’è un processo di crescita in atto – ha aggiunto -. Conte mi ha dato tantissimo, non so in quanti avrebbero avuto il coraggio di far esordire un 20enne in un grande club come l’Inter. Europa League? Sicuramente è un nostro obiettivo, daremo il massimo in ogni partita anche perché ci aspettano sfide ‘secche”’. LEGGI TUTTO

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    Conte: “L'Inter? Ho un progetto triennale, ma non resto a dispetto dei santi”

    MILANO – L’Inter batte 3-1 il Torino, aggancia la Lazio al secondo posto e Antonio Conte assapora tre punti che gli danno serenità nella corsa alle spalle della Juventus capolista: “È un periodo particolare perché spesso siamo stati puniti – le parole del tecnico nerazzurro a Sky, dopo la partita – per me è stata una bella partita, abbiamo tenuto palla per il 60% del tempo e con 20 tiri in porta: abbiamo dominato. I ragazzi sono stati bravi perché quel gol poteva crearci dei problemi a livello psicologico e invece siamo riusciti a rimanere in piedi. Sono contento anche per Godin, è il 18° giocatore dell’Inter che segna. Attacchiamo con tanti uomini. Le vittorie servono per dare certezze, soprattutto ai calciatori. Servono a dare entusiasmo e a ripagare il lavoro nostro e dei giocatori. Lavoriamo sotto tutti i punti di vista. Quando il successo non arriva dispiace. Nell’ultimo periodo siamo stati puniti da troppi errori individuali. La strada è quella giusta”.
    Conte e il futuro
    Sul proprio futuro Conte dice: “Sono stato chiamato all’Inter per un progetto triennale, per provare a riportare l’Inter dove merita, ovvero a essere competitiva per vincere. Ovvio che ci voglia del tempo; è vero che in altri anni ho sorpreso per aver portato squadre alla vittoria il primo anno, che fossero scudetti, Premier League o promozioni dalla B. Io sono arrivato all’Inter con tanto entusiasmo, con persone con le quali ho lavorato in passato e nelle quali ho fiducia. Resto all’Inter? Il progetto dura tre anni, poi magari il presidente mi allungherà il contratto. Io sono contento del progetto e di questi ragazzi, la strada è lunga, ma io non voglio essere di troppo in niente. Se la gente è contenta di me, non vedo perché non si possa andare avanti. In caso contrario, non starò a dispetto dei santi”. Di Eriksen, ancora fuori dai titolari, dice: “Sta lavorando, è arrivato con un piglio bello cattivo e infatti ha giocato da titolare le partite. Deve giocare a determinati livelli e noi abbiamo bisogno di certi equilibri. Io faccio delle valutazioni, poi lui sta crescendo e ha voglia di mettersi alla prova. Ha capito che l’Inter è una squadra ambiziosa, che comunque chiede. In Italia le aspettative sono alte, è giusto che lo sappia, più arrivi a suon di tromba più le aspettative sono alte. In Inghilterra la situazione è più tranquilla, più ‘enjoy’… Il ragazzo si sta impegnando e io devo fare delle scelte per il bene dell’Inter. Quando scelgo un calciatore, l’ultima cosa che guardo è dal collo in su. Per il resto sono molto contento”.
    Inter-Torino 3-1, Belotti non basta ai granata LEGGI TUTTO