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    Udinese-Inter, Sottil: “Vogliamo giocarcela. Turnover di Inzaghi? La vedo così”

    Tre partite senza vittoria: l’Udinese, una delle piacevoli sorprese di questo campionato di Serie A, non sta vivendo il suo periodo migliore. La volontà è quella di reagire dopo il pari col Verona, il ko con il Torino e il pareggio nell’ultima giornata contro il Sassuolo. Voglia di rialzarsi dunque, anche se di fronte ci si troverà una squadra tutt’altro che banale: la seconda forza del campionato, ovvero l’Inter. Nonostante l’avversario sia ostico, il tecnico bianconero Andrea Sottil ha tutta l’intenzione di giocare la partita al massimo delle proprie possibilità, senza guardare la differenza in classifica. LEGGI TUTTO

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    Mkhitaryan, promessa all’Inter: “Se vinco lo scudetto canto un pezzo di Al Bano”

    Dopo il passaggio a Roma, Henry Mkhitaryan ha scelto Milano, sponda Inter, per proseguire la sua carriera nel campionato di Serie A. Intervistato nel programma 1 vs 1, in onda su Dazn, il talento armeno si è raccontato in questa nuova avventura nerazzurra: “Vincere due derby in 18 giorni è una cosa pazzesca, volevamo vincerli entrambi: il primo voleva dire conquistare la Supercoppa italiana. Con la fiducia acquisita in quella partita, ci siamo buttati sul derby di campionato: eravamo prontissimi, giocavamo in ‘casa’ con i nostri tifosi e abbiamo di nuovo dimostrato che meritavamo di vincere. Le sensazioni sono veramente incredibili e siamo contenti che Milano sia nerazzurra”. “I primi critici siamo noi stessi, sapevamo dove avremmo potuto migliorare a inizio stagione, ci siamo parlati e capiti – aggiunge -. Alla fine non importa cosa sia successo all’inizio, l’importante è cosa possiamo fare. Non vi rivelerò tutti i segreti, però ci sono stati momenti di confronto nello spogliatoio, ma quello che è successo rimane lì, perché siamo una famiglia e in famiglia può succedere di tutto. L’importante è che ci siamo parlati e accordati su come andare avanti, lottando per questa maglia. In campionato ci sono ancora 17 partite, tutto è possibile. Lotteremo sempre”. LEGGI TUTTO

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    Il nuovo Messi? Gianluca Prestianni, joya del Velez. Tutti lo vogliono

    TORINO – Da anni sfilano i nuovi Messi. Come successo con i nuovi Maradona, molti falliscono schiacciati dalla pressione. L’Argentina, che sforna talenti senza soluzione di continuità, porta alla ribalta Gianluca Prestianni. Ha debuttato – record storico di precocità – con i grandi nel Velez a 16 anni («Una gioia immensa, perché sono tifoso del club da sempre») e adesso, a 17 compiuti a gennaio, è finito nella bagarre del calciomercato. LEGGI TUTTO

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    Inter: da Matthäus a Suarez, i Barella prima di Barella

    MILANO – Talenti cristallini e un po’ incazzosi. Nicolò Barella non è il primo e non sarà certamente l’ultimo all’Inter. Lui trascende un po’ troppo spesso (e questo – se non si darà una regolata – potrà minare la sua rincorsa alla fascia da capitano), tuttavia nella storia nerazzurra è comunque in ottima compagnia. Christian Vieri, per esempio, era sempre alquanto esigente e – contrariamente al soprannome che gli avevano affibiato a Madrid (il Muto) – quando c’era da rimproverare un compagno o mandarlo a quel paese, non faceva nulla per trattenersi. Idem per Zlatan Ibrahimovic che ha costruito una carriera sulla fama di duro: «Non ho mai avuto un compagno di squadra così e non è facile allenarsi con lui tutti i giorni perché ha una mentalità pazzesca – ci confessò in un’intervista Alexis Saelemaekers -. Ibra vuole sempre che ognuno tiri fuori il meglio di sé, urla e ti spinge ad andare oltre ai tuoi limiti». E se sgarri: guai a te, in allenamento ma pure in campo. Mitologiche le sfuriate di Lothar Matthäus, uno che, a livello di sbracciate, poteva serenamente competere con Barella: il tedesco invitava sempre i compagni ad avere il baricentro alto, ad attaccare, a pressare, ad azzannare gli avversari finché, un bel giorno Trapattoni gli disse: «Lothar, guarda che pure io sono contento se abbiamo un calcio d’angolo per noi, anziché contro di noi». LEGGI TUTTO

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    Lite Lukaku-Barella, Inzaghi: “Cose che non voglio assolutamente vedere”

    GENOVA – Dopo due vittorie consecutive l’Inter frena al Ferraris pareggiando a reti inviolate a casa della Sampdoria confermando le difficoltà lontano da San Siro, 17 punti realizzati in 11 uscite. Un pareggio che consente al Napoli di scappare sul +15 e di far avvicinare a -3 (44 a 41) il trio Atalanta, Roma e Milan per la lotta al 2° posto, queste le parole di Simone Inzaghi nel post-partita a Sky Sport: “C’è delusione perché volevamo vincere, non l’abbiamo sottovalutata, abbiamo giocato con ordine e creato molto. Mi prendo la prestazione ma non posso essere contento, dovevamo chiudere il primo tempo in vantaggio. Il risultato doveva essere diverso, ci penalizza. Scudetto? Dobbiamo guardare noi stessi, il risultato ci delude tantissimo come giusto che sia ma abbiamo trovato una Samp organizzata che ha corso tanto e ci ha chiuso gli spazi. Noi dovevamo essere più bravi nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione abbiamo trovato una squadra che ci ha chiuso ma dovevamo essere priù bravi nella finalizzazione”. LEGGI TUTTO

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    Inter-Kessie si può fare. Anche senza Brozovic

    MILANO – Il 2023 di Franck Kessie è cominciato così come era finito il 2022, ovvero da riserva. Status che dunque potrebbe spingere ancora di più l’ivoriano a chiedere di andare via a fine stagione con una squadra che più di altre è alla finestra per averlo: l’Inter. Già a fine novembre il club nerazzurro aveva avuto dei contatti con George Atangana, agente dell’ex Milan arrivato in Catalogna l’estate scorsa a parametro zero e non soddisfatto dello scarso impiego avuto con Xavi. Il procuratore aveva voluto capire se l’interesse che l’Inter aveva avuto nei confronti del suo assistito in passato – sia dopo i primi mesi in A con l’Atalanta che ai tempi del Milan quando, con Antonio Conte in panchina, si cercò uno scambio con Vecino -, era ancora vivo e aveva ricevuto feedback assolutamente positivi. Tant’è che a inizio dicembre Atangana aveva poi incontrato il ds del Barcellona, Alemany, per parlare del futuro di Kessie, chiuso a centrocampo da Busquets e i due ultimi “Golden Boy” di Tuttosport, Pedri e Gavi. Fra fine 2022 e inizio gennaio, poi, c’erano stati anche dei sondaggi da lato catalano per capire se potesse essere messo in piedi uno scambio con Brozovic. Niente da fare per visioni differenti sulle valutazioni dei giocatori, ma la storia non è finita. LEGGI TUTTO

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    Bonfanti, gioiello Modena: l'Inter, Lukaku e il sogno Serie A

    Nicholas Bonfanti e la caratteristica importante di farsi trovare sempre pronto. E’ questa la sua dote principale, oltre a quella di avere il gol nel sangue, saper aspettare il momento e sfruttarlo che sia un tempo, due o 10′. Tesser ha sempre apprezzato le sue doti e anche nella cavalcata per la promozione il classe 2002 è stato spesso decisivo con le reti nel finale. Già i gol. Quelli che l’attaccante ex Inter continua a sfornare a prescindere dalla categoria. Sono sei in questa stagione di Serie B e spesso decisivi. Importanti sicuramente, come quello nel derby contro il Parma sempre con una particolarità, ovvero quella di essere sempre al posto giusto nel momento giusto. Un istinto naturale cresciuto tra un consiglio di Lukaku e l’altro ai tempi nerazzurri.  LEGGI TUTTO

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    Tutti pazzi per Scalvini, nuova stella Atalanta: dall'idolo Thiago Silva al paragone con Bastoni

    Sguardo fisso verso il futuro e testa ben salda sulle spalle. Giorgo Scalvini è il talento più cristallino del calcio italiano. Le sue doti si intravedevano già dai tempi delle giovanili: fisico imponente, qualità tecniche importanti e una duttilità disarmante. Difesa a 3 o a 4, mediano davanti alla difesa poco importa il suo apporto alla squadra resta sempre lo stesso. Con Gasperini, un maestro nella crescita dei giovani talenti, sta trovando spazio e il suo valore è aumentato davvero tanto. I rumors iniziano a girare sul suo conto con le big sulle su ìe tracce da ormai diverso tempo. Il mercato però non è la distrazione di Scalvini, focalizzato sul campo a dare il meglio per l’Atalanta. Sogni e obiettivi sempre con equilibrio e senza voli pindarici, perché in fondo per diventare grandi serve umiltà e piedi ben saldi a terra.  LEGGI TUTTO