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    Inter, questo sì che è un Lukaku da applausi

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    Guarda la gallery Inter-Udinese 3-1: Lukaku, Mkhitaryan e Lautaro show Inter-Udinese, l’analisi di Sottil Queste le parole del tecnico dell’Udinese dopo il triplice fischio: “Giocare a San Siro non è facile, ma abbiamo fatto una grande partita. La squadra ha reagito con personalità dopo un rigore molto dubbio. Ho visto l’episodio, Walace prende prima il […] LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Udinese ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    MILANO – Concentrazione sul campionato e alla partita di questa sera con l’Udinese, poi l’Inter potrà permettersi di pensare al Porto, parola di Simone Inzaghi: “Contro l’Udinese sarà una partita tosta, contro una squadra di valore. Nonostante una Champions che incombe, il nostro focus deve essere rivolto ai friulani. Più della rivincita (all’andata i bianconeri si imposero 3-1, ndr), vogliamo disputare una grande partita e vincere davanti al nostro pubblico”. Il tecnico torna sullo 0-0 con la Samp: “Noi cerchiamo sempre la vittoria. A Genova probabilmente dovevamo essere più cattivi e precisi in zona gol, ma la squadra ha avuto il giusto atteggiamento, provandoci sino al 95’”. Per quanto riguarda l’Udinese, Sottil non è interessato a eventuali cambi di formazione dell’avversario: “Quando giochi per l’Inter devi sempre giocare al massimo in tutte le competizioni e la rosa è all’altezza per affrontare tutti. Ogni giocatore ha un vissuto importante e gioca per una società che ha una grandissima forza ed importanza. Quando indossi quella maglia sai già che devi giocarti ogni competizione per vincere. Detto questo, se Inzaghi effettuerà dei cambi è perché avrà fatto le sue valutazioni. A noi non serve pensare a questo e anzi, ci siamo concentrati come sempre lavorando al massimo per essere pronti”.
    Dove vedere Inter-Udinese: streaming e diretta tv
    La partita tra Inter e Udinese si gioca alle 20.45 a San Siro e sarà trasmessa in tv e streaming da Sky Sport, DAZN, SkyGo e Now.
    Inter-Udinese: probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Dimarco; Dzeko, Lukaku. A disposizione: Handanovic, Cordaz, Acerbi, D’Ambrosio, Gosens, Darmian, Bellanova, Gagliardini, Asllani, Mkhitaryan, Carboni, Martinez. Indisponibili: Correa, Dalbert. Squalificati: nessuno. Diffidati: Inzaghi.
    UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Pereyra, Beto. Allenatore: sottil. A disposizione: Padelli, Piana, Ebosele, Masina, Abankwah, Buta, Ebosse, Guessand, Arslan, Pafundi, Semedo, Success, Thauvin, Nestorovski. Indisponibili: Deulofeu. Squalificati: nessuno. Diffidati: Bijol, Ehizibue, Pereyra, Perez, Udogie, Walace.
    ARBITRO: Dionisi di L’Aquila. Assistenti: Carbone e Giallatini. Quarto uomo: Ayroldi. Var: Abbattista. Avar: Fourneau.
    Tutta la Serie A TIM è su DAZN. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Udinese-Inter, Sottil: “Vogliamo giocarcela. Turnover di Inzaghi? La vedo così”

    Tre partite senza vittoria: l’Udinese, una delle piacevoli sorprese di questo campionato di Serie A, non sta vivendo il suo periodo migliore. La volontà è quella di reagire dopo il pari col Verona, il ko con il Torino e il pareggio nell’ultima giornata contro il Sassuolo. Voglia di rialzarsi dunque, anche se di fronte ci si troverà una squadra tutt’altro che banale: la seconda forza del campionato, ovvero l’Inter. Nonostante l’avversario sia ostico, il tecnico bianconero Andrea Sottil ha tutta l’intenzione di giocare la partita al massimo delle proprie possibilità, senza guardare la differenza in classifica. LEGGI TUTTO

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    Mkhitaryan, promessa all’Inter: “Se vinco lo scudetto canto un pezzo di Al Bano”

    Dopo il passaggio a Roma, Henry Mkhitaryan ha scelto Milano, sponda Inter, per proseguire la sua carriera nel campionato di Serie A. Intervistato nel programma 1 vs 1, in onda su Dazn, il talento armeno si è raccontato in questa nuova avventura nerazzurra: “Vincere due derby in 18 giorni è una cosa pazzesca, volevamo vincerli entrambi: il primo voleva dire conquistare la Supercoppa italiana. Con la fiducia acquisita in quella partita, ci siamo buttati sul derby di campionato: eravamo prontissimi, giocavamo in ‘casa’ con i nostri tifosi e abbiamo di nuovo dimostrato che meritavamo di vincere. Le sensazioni sono veramente incredibili e siamo contenti che Milano sia nerazzurra”. “I primi critici siamo noi stessi, sapevamo dove avremmo potuto migliorare a inizio stagione, ci siamo parlati e capiti – aggiunge -. Alla fine non importa cosa sia successo all’inizio, l’importante è cosa possiamo fare. Non vi rivelerò tutti i segreti, però ci sono stati momenti di confronto nello spogliatoio, ma quello che è successo rimane lì, perché siamo una famiglia e in famiglia può succedere di tutto. L’importante è che ci siamo parlati e accordati su come andare avanti, lottando per questa maglia. In campionato ci sono ancora 17 partite, tutto è possibile. Lotteremo sempre”. LEGGI TUTTO

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    Il nuovo Messi? Gianluca Prestianni, joya del Velez. Tutti lo vogliono

    TORINO – Da anni sfilano i nuovi Messi. Come successo con i nuovi Maradona, molti falliscono schiacciati dalla pressione. L’Argentina, che sforna talenti senza soluzione di continuità, porta alla ribalta Gianluca Prestianni. Ha debuttato – record storico di precocità – con i grandi nel Velez a 16 anni («Una gioia immensa, perché sono tifoso del club da sempre») e adesso, a 17 compiuti a gennaio, è finito nella bagarre del calciomercato. LEGGI TUTTO

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    MILANO – Talenti cristallini e un po’ incazzosi. Nicolò Barella non è il primo e non sarà certamente l’ultimo all’Inter. Lui trascende un po’ troppo spesso (e questo – se non si darà una regolata – potrà minare la sua rincorsa alla fascia da capitano), tuttavia nella storia nerazzurra è comunque in ottima compagnia. Christian Vieri, per esempio, era sempre alquanto esigente e – contrariamente al soprannome che gli avevano affibiato a Madrid (il Muto) – quando c’era da rimproverare un compagno o mandarlo a quel paese, non faceva nulla per trattenersi. Idem per Zlatan Ibrahimovic che ha costruito una carriera sulla fama di duro: «Non ho mai avuto un compagno di squadra così e non è facile allenarsi con lui tutti i giorni perché ha una mentalità pazzesca – ci confessò in un’intervista Alexis Saelemaekers -. Ibra vuole sempre che ognuno tiri fuori il meglio di sé, urla e ti spinge ad andare oltre ai tuoi limiti». E se sgarri: guai a te, in allenamento ma pure in campo. Mitologiche le sfuriate di Lothar Matthäus, uno che, a livello di sbracciate, poteva serenamente competere con Barella: il tedesco invitava sempre i compagni ad avere il baricentro alto, ad attaccare, a pressare, ad azzannare gli avversari finché, un bel giorno Trapattoni gli disse: «Lothar, guarda che pure io sono contento se abbiamo un calcio d’angolo per noi, anziché contro di noi». LEGGI TUTTO