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    Lite Lukaku-Barella, Inzaghi: “Cose che non voglio assolutamente vedere”

    GENOVA – Dopo due vittorie consecutive l’Inter frena al Ferraris pareggiando a reti inviolate a casa della Sampdoria confermando le difficoltà lontano da San Siro, 17 punti realizzati in 11 uscite. Un pareggio che consente al Napoli di scappare sul +15 e di far avvicinare a -3 (44 a 41) il trio Atalanta, Roma e Milan per la lotta al 2° posto, queste le parole di Simone Inzaghi nel post-partita a Sky Sport: “C’è delusione perché volevamo vincere, non l’abbiamo sottovalutata, abbiamo giocato con ordine e creato molto. Mi prendo la prestazione ma non posso essere contento, dovevamo chiudere il primo tempo in vantaggio. Il risultato doveva essere diverso, ci penalizza. Scudetto? Dobbiamo guardare noi stessi, il risultato ci delude tantissimo come giusto che sia ma abbiamo trovato una Samp organizzata che ha corso tanto e ci ha chiuso gli spazi. Noi dovevamo essere più bravi nell’ultimo passaggio e nella finalizzazione abbiamo trovato una squadra che ci ha chiuso ma dovevamo essere priù bravi nella finalizzazione”. LEGGI TUTTO

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    Inter-Kessie si può fare. Anche senza Brozovic

    MILANO – Il 2023 di Franck Kessie è cominciato così come era finito il 2022, ovvero da riserva. Status che dunque potrebbe spingere ancora di più l’ivoriano a chiedere di andare via a fine stagione con una squadra che più di altre è alla finestra per averlo: l’Inter. Già a fine novembre il club nerazzurro aveva avuto dei contatti con George Atangana, agente dell’ex Milan arrivato in Catalogna l’estate scorsa a parametro zero e non soddisfatto dello scarso impiego avuto con Xavi. Il procuratore aveva voluto capire se l’interesse che l’Inter aveva avuto nei confronti del suo assistito in passato – sia dopo i primi mesi in A con l’Atalanta che ai tempi del Milan quando, con Antonio Conte in panchina, si cercò uno scambio con Vecino -, era ancora vivo e aveva ricevuto feedback assolutamente positivi. Tant’è che a inizio dicembre Atangana aveva poi incontrato il ds del Barcellona, Alemany, per parlare del futuro di Kessie, chiuso a centrocampo da Busquets e i due ultimi “Golden Boy” di Tuttosport, Pedri e Gavi. Fra fine 2022 e inizio gennaio, poi, c’erano stati anche dei sondaggi da lato catalano per capire se potesse essere messo in piedi uno scambio con Brozovic. Niente da fare per visioni differenti sulle valutazioni dei giocatori, ma la storia non è finita. LEGGI TUTTO

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    Bonfanti, gioiello Modena: l'Inter, Lukaku e il sogno Serie A

    Nicholas Bonfanti e la caratteristica importante di farsi trovare sempre pronto. E’ questa la sua dote principale, oltre a quella di avere il gol nel sangue, saper aspettare il momento e sfruttarlo che sia un tempo, due o 10′. Tesser ha sempre apprezzato le sue doti e anche nella cavalcata per la promozione il classe 2002 è stato spesso decisivo con le reti nel finale. Già i gol. Quelli che l’attaccante ex Inter continua a sfornare a prescindere dalla categoria. Sono sei in questa stagione di Serie B e spesso decisivi. Importanti sicuramente, come quello nel derby contro il Parma sempre con una particolarità, ovvero quella di essere sempre al posto giusto nel momento giusto. Un istinto naturale cresciuto tra un consiglio di Lukaku e l’altro ai tempi nerazzurri.  LEGGI TUTTO

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    Tutti pazzi per Scalvini, nuova stella Atalanta: dall'idolo Thiago Silva al paragone con Bastoni

    Sguardo fisso verso il futuro e testa ben salda sulle spalle. Giorgo Scalvini è il talento più cristallino del calcio italiano. Le sue doti si intravedevano già dai tempi delle giovanili: fisico imponente, qualità tecniche importanti e una duttilità disarmante. Difesa a 3 o a 4, mediano davanti alla difesa poco importa il suo apporto alla squadra resta sempre lo stesso. Con Gasperini, un maestro nella crescita dei giovani talenti, sta trovando spazio e il suo valore è aumentato davvero tanto. I rumors iniziano a girare sul suo conto con le big sulle su ìe tracce da ormai diverso tempo. Il mercato però non è la distrazione di Scalvini, focalizzato sul campo a dare il meglio per l’Atalanta. Sogni e obiettivi sempre con equilibrio e senza voli pindarici, perché in fondo per diventare grandi serve umiltà e piedi ben saldi a terra.  LEGGI TUTTO

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    Il Bari, l'Inter e l'amicizia con Lukaku: Esposito a San Siro per il derby

    Esposito è tornato in Italia dopo la parentesi belga con l’Anderlecht. L’attaccante, di proprietà dell’Inter, ha iniziato al meglio la sua nuova avventura con la maglia del Bari. Mignani l’ha messo subito titolare e lui ha risposto presente con il gol del momentaneo 0-2 da ex contro la Spal. Una rete importantissima, una gioia immensa trattenuta per rispetto dei suoi ex tifosi, squadra dove ha giocato anche suo fratello Salvatore fino a gennaio. Il legame quello con l’Italia pronto a tornare forte dopo gli esordi da predestinato con la maglia dell’Inter. Nerazzurri che è andato a seguire a San Siro in una partita importante come il derby contro il Milan. Da Bari a Milano per sostenere da fuori tanti suoi ex compagni tra cui quel Lukaku con cui ha stretto un’amicizia davvero profonda. Guarda la galleryBari, Esposito segna subito ma non esulta: gol dell’ex alla Spal
    L’esordio, il rigore e l’amicizia con Luakaku: Esposito primo sostenitore dell’Inter
    Oltre la distanza. 880 chilometri circa fatti di passione e amore verso i colori nerazzurri, quelli che l’hanno coccolato sin da piccolo e gli hanno permesso di arrivare nel calcio dei grandi. Nelle giovanili i suoi gol erano merce rara, una gioia per gli occhi e quelli attenti di Conte non hanno esitato nel fargli fare il grande salto. Gli allenamenti con la prima squadra e l’amicizia stretta subito con Lukaku. Un fratello maggiore per il classe 2002 pronto a difenderlo e elogiarlo pubblicamente nelle interviste. L’esordio per Esposito arriva in Europa, ma la prima vera gioia è contro il Genoa a San Siro.
    L’Inter domina i rossoblù va in vantaggio e poi nella ripresa arriva l’opportunità per aggiungere un’altra segnatura. Calcio di rigore per i nerazzurri. Lukaku, nonostante sia in corsa per la classifica marcatori, lascia il pallone al baby Esposito. “Lo calci tu”. Un respiro profondo, sguardo fisso verso la porta e il gol. Istantanee di un’emozione fortissima, la prima in Serie A e poi la corsa ad abbracciare Romelu. Un’amicizia portata avanti nel tempo nonostante le strade dei due si siano separate, ma a San Siro si è ricongiunta la coppia anche se soltanto fuori dal campo. La storia di Sebastiano mentre parla con Lukaku e il grande cuore per l’amico e ‘fratello’ maggiore.  LEGGI TUTTO

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    Inter, Marotta sulla fascia tolta a Skriniar e la Serie A “di seconda fascia”

    MILANO – L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha sottolineato ai microfoni di Dazn lo stato di forma dei nerazzurri e il momento derby: “Da qui in avanti ci sono tantissime gare da giocare, non è una partita determinante. Chiaro che è un derby e tutti vogliono vincere. Dobbiamo assistere a una cavalcata del Napoli impressionante, meritatissima e a cui vanno fatti i complimenti: noi dobbiamo pensare a conquistare un posto in Champions League”.
    Inter, Marotta e il caso Skriniar
    Il dirigente nerazzurro ha parlato anche del caso Skriniar: “C’è un po’ di tristezza perché si poteva gestire meglio, ma lui è un professionista e ha diritto di scegliere ciò che vuole. Ma nella fascia di capitano ci sono dei valori che vanno condivisi, se lui non li condivide è naturale che questo ruolo gli sia tolto. Andiamo però avanti tranquilli perchè lui deve giocare con serenità perché società e tifosi credono nei suoi mezzi nonostante la situazione. Sono situazioni che rivedremo spesso credo perché il nostro è diventato un campionato di transizione, di seconda fascia”. Infine sui giovani. “Dovremo potenziare il lavoro sui settori giovanili. In Premier League sono stati spesi quasi 700 milioni in confronto al nostro potere d’acquisto, davvero esiguo. Dobbiamo prendere provvedimenti alternativi: valorizzare le nostre risorse”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Milan ore 20:45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Dove vedere Inter-Milan: streaming e diretta tv
    La partita tra Inter e Milan si disputerà allo Stadio Mezza in San Siro. Verrà trasmessa trasmessa in esclusiva tv e streaming su DAZN.
    Inter-Milan, le probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi. A disposizione: Handanovic, Cordaz, De Vrij, D’Ambrosio, Dumfries, Gosens, Bellanova, Gagliardini, Brozovic, Asslani, Carboni, Lukaku. Indisponibili: Correa, Dalbert. Squalificati: nessuno. Diffidati: Inzaghi.
    MILAN (4-3-3): Tatarusanu; Calabria, Kjaer, Kalulu, Theo Hernandez; Messias, Tonali, Krunic; Saelemaekers, Giroud, Leao. Allenatore: Stefano Pioli. A disposizione: Mirante, Vasquez, Gabbia, Thiaw, Ballo-Touré, Dest, Bakayoko, Pobega, Vranckx, Adli, Brahim Diaz, De Ketelaere, Rebic, Origi. Indisponibili: Maignan, Bennacer, Florenzi, Ibrahimovic, Tomori. Squalificati: nessuno. Diffidati: Calabria.
    ARBITRO: Massa di Imperia. Assistenti: Bindoni e Imperiale. Quarto uomo: Sozza. Var: Mazzoleni. Avar: Fabbri.
    Tutta la Serie A Tim è su Dazn. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Fabbian, stella Reggina e futuro Inter: gli Inzaghi nel destino

    Il talento in Italia c’è, bisogna solo farlo crescere con tranquillità e senza pressioni. Giovanni Fabbian è uno di questi. Da oggetto misterioso del mercato della Reggina a punto cardine della squadra di Inzaghi. Arrivato in estate in prestito dall’Inter, dopo che a suon di gol aveva contribuito alla vittoria del campionato Primavera con i nerazzurri. Già i gol. Un fattore anche nella sua prima stagione tra i professionisti in Serie B. Sette nella prima parte di stagione e molti di questi decisivi per portare punti ai calabresi, ultima la doppietta contro la Ternana. Grinta, qualità e il guizzo giusto nell’inserimento. Bravo di testa e su di lui ora l’Inter sta guardando attentamente per il futuro. Intanto a gennaio ha vinto il premio giocatore del mese in B. Guarda la galleryItalia, da Nicolussi Caviglia a Brunori: quanta Serie B da Mancini
    Mentalità, fame e voglia di arrivare: brilla la stella di Fabbian
    Questione di mentalità. D’altronde quando come idoli hai Roger Federer, la mentalità non può che essere quella di un vincente. Arrivato alla Reggina in punta di piedi ci ha messo pochi allenamenti e una partita per convincere Inzaghi di poter contare su di lui. Ventidue presenze su altettante partite di campionato. Basterebbe soltanto questo per far capire l’importanza di Fabbian, ma a questo vanno aggiunti anche i numieri. Sette i gol sin qui segnati, la chiamata di Mancini per lo stage in azzurro a Coverciano e l’Inter che continua a seguirlo per il futuro. 
    Una crescita repentina finita sotto gli occhi e la bocca di tutti. Inserito a più riprese tra i giovani più interessanti del calcio italiano non sta deludendo le attese. Non è semplice imporsi nel calcio italiano, ma Fabbian sta davvero impressionando per il suo modo di stare in campo. A Como Inzaghi e Marotta si sono presentati in tribuna per seguirlo e osservarne da vicino la crescita. Chissà che in quel momento l’allenatore e il dirigente non ci abbiano fatto un pensiero per la prossima stagione. Del futuro non c’è certezza, ma il presente di Fabbian è ben chiaro e limpido. Ora sogna la Serie A con la Reggina. Questione di mentalità.  LEGGI TUTTO