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    Inter, c’è Thohir con Lavrov! I casi della vita…

    MILANO – Si era presentato all’Inter dicendo che il suo idolo era Nicola Ventola (!) e in questi giorni in cui i grandi del mondo sono riuniti per il G20 a Bali, ha accolto al suo sbarco dall’aereo planato sull’isola da Mosca Serghey Lavrov, ministro degli esteri russo, nonché braccio destro di Vladimir Putin. Di strada ne ha fatta Erick Thohir che, dopo aver comprato l’Inter da Massimo Moratti e averla rivenduta a Suning il 28 giugno 2016 – ma del club è rimasto presidente fino al 26 ottobre 2018 quando ha ceduto la carica a Steven Zhang – ha usato la popolarità derivata dall’essere stato proprietario del club nerazzurro per fare una carriera fulminante in politica.
    Il Berlusconi d’Indonesia
    La parabola di Thohir è molto simile a quella di Silvio Berlusconi: imprenditore nel campo dell’editoria e della televisione, nel 1993 ha creato il Mahaka Group e nel 2011 è diventato il proprietario del quotidiano indonesiano Republika, oltreché della televisione JakTV. Parallelamente – per accrescere la sua popolarità in patria – ha investito nello sport diventando proprietario del Persib Bandung (la Juve d’Indonesia), poi azionista dei Dc United in Mls e dei Philadelphia 76ers in Nba, fino a compiere la scalata sull’Inter, acquistata da  Moratti il 15 novembre 2013, insieme a Rosan Roeslani e Handy Soetedjo. Una volta ritiratosi in patria, è stato eletto presidente del Comitato Olimpico Indonesiano (31 ottobre 2015) e ha iniziato la carriera in politica che prima lo ha visto come coordinatore degli affari economici nel governo Widodo e oggi lo vede come ministro delle imprese statali. Una stella, quella di Thohir, in continua ascesa tanto che molti pronosticano per lui un futuro da premier. Con sentiti ringraziamenti anche… all’Inter.
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    Inter, è già mercato: Darmian vede il rinnovo

    MILANO – Non si vive di soli big. Per una squadra di vertice occorre anche avere giocatori di sicuro affidamento e tra questi, all’Inter, in primissima fascia c’è Matteo Darmian. L’ex giocatore del Torino è molto apprezzato per la sua professionalità dentro e fuori dal campo, motivo per cui Beppe Marotta e Piero Ausilio a febbraio, ovvero al termine della sessione di mercato, gli proporranno di rinnovare il contratto in scadenza con buoni motivi per attendere una risposta positiva.
    Anche Inzaghi vota sì
    Una decisione pienamente condivisa da Simone Inzaghi, anche perché il laterale è un giocatore preziosissimo per la sua versatilità (può giocare su entrambe le corsie esterne e, nel 3-5-2, occupare due ruoli su tre pure in difesa). Nella prima parte di stagione, Darmian ha giocato 2 volte titolare in Champions a San Siro col Barça e a Monaco col Bayern e ha collezionato 6 gare dal 1′ in campionato. Però, considerate tutte le presenze, il numero sale a 14 (10 apparizioni in A e 4 in Coppa). Il suo rinnovo presenta anche vantaggi per Suning, considerato che Darmian potrà continuare a beneficiare del decreto crescita che fa sì che il suo ingaggio da 2 milioni pesi soltanto 2,62 per le casse del club: un piccolo jackpot visto il valore e il grado di affidabilità del giocatore che il 2 dicembre compirà 33 anni e potrebbe spuntare anche un biennale.
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    Ronaldo alla Juventus la causa dell’addio? La verità di Marotta

    “All’interno di una struttura dirigenziale di un club ci sono posizioni differenti, ma questo non vuol dire che io fossi contrario all’operazione Ronaldo. Poi bisogna sempre valutare il lato economico. Ma non è stato certo quello il motivo di divorzio tra me e la Juventus. Credo che il mio ciclo fosse verso la fine, il mondo del calcio è bello anche da questo punto di vista”. Questa la versione dell’ad dell’Inter, Beppe Marotta, a Radio Anch’io Sport su Rai Radio1. Sulle parole di CR7 contro il Manchester United e il suo allenatore, Marotta ha aggiunto: “Questo fa parte dell’amore che Ronaldo ha verso la sua professione, è difficile perciò convivere con un declino fisico inevitabile, a 37 anni si fa più fatica e le scelte degli allenatori sono condizionate anche da questo. Non è facile per questi campioni accompagnarsi alla fine della carriera”.Guarda la galleryCristiano Ronaldo, le parole contro Ten Hag e lo United sui giornali di tutto il mondo

    Marotta: “Più rispetto per Zhang”

    “Bisogna dare molto rispetto alla famiglia Zhang, che ha profuso in questi anni tante energie finanziarie, più o meno 800 milioni, facendo molto per il calcio italiano. Dopo la pandemia è normale una contrazione e un ridimensionamento dei costi, e si deve fare il possibile per restare competitivi in un settore davvero complicato. Bisogna assolutamente ridurre i costi, è particolarmente pesante nelle società calcistiche il costo del lavoro”.

    Marotta sul caso D’Onofrio

    “Domani c’è il consiglio federale convocato d’urgenza, è una pagina molto triste, una delle più brutte pagine della storia del calcio italiano, sono sicuro che Gravina riuscirà a risolvere nella giusta maniera” ha detto Marotta commentando il caso D’Onofrio, il procuratore capo dell’Associazione arbitri arrestato per traffico di droga.

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    Atalanta-Inter, Inzaghi: “Siamo in linea con l'anno scorso, la differenza è il Napoli”

    BERGAMO – Chiude in bellezza il suo 2022 l’Inter di Simone Inzaghi, che si impone 3-2 sul campo dell’Atalanta a Bergamo e vince in rimonta il suo primo scontro diretto in questo campionato: “Abbiamo incontrato una grande Atalanta – ha detto Inzaghi – che ci ha creato problemi. Nei primi 25 minuti dovevamo fare meglio. Il gol del pari ci ha risollevato, poi abbiamo fatto un ottimo secondo tempo. Dobbiamo andare avanti in questo percorso e correre insieme alle altre che inseguono. Dzeko? Un grandissimo calciatore, che aiuta la squadra in tutte e due le fasi, adesso sta realizzando e sono contento. Sia l’anno scorso che questo anno è stato un grande valore aggiunto. Io rinnoverei subito il suo contratto, ma non sono domande da fare a me. Ho dei dirigenti bravissimi che sapranno bene cosa fare”. LEGGI TUTTO

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    Inter, schiaffo al Psg. Accordo con Skriniar a un passo

    L’Inter e  Skriniar sono a un passo dall’accordo. I dettagli del nuovo contratto: prolungamento del rapporto attuale, in scadenza il 30 giugno 2023, sino al 30 giugno 2027; aumento dell’ingaggio netto a stagione  che passa da 3,8 milioni a circa 6 milioni netti a stagione, bonus esclusi. Decisiva la volontà di rimanere in nerazzurro manifestata dal capitano della Nazionale slovacca (56 presenze, 3 gol). Skriniar sta disputando la sesta stagione consecutiva con la maglia  dell’Inter (235 presenze, 11 gol): sinora, in bacheca ha allineato a uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa di Lega. La svolta nella laboriosa trattativa per il rinnovo, dopo l’estate scandita dai ripetuti assalti del Psg, è maturata in questi giorni. Si capisce perché, prima del 6-1 al Bologna, Beppe Marotta abbia affermato, con insolita loquacità quando tratta temi di mercato: “Sono molto ottimista sul rinnovo di Skriniar. Le richieste del giocatore sono giuste, è un professionista molto serio. Ama la maglia che indossa. Io e Ausilio stiamo incontrando il suo agente in questi giorni per continuare una negoziazione molto serena. Sono ottimista”. Che le firme vengano apposte sul contratto prima di domenica, non è più un problema. L’accordo è stato virtualmente raggiunto. Come schiaffone al Psg, metaforico s’intende, non è niente male. Steven Zhang sta mantenendo la parola data a suo tempo: “Skriniar è incedibile”. Appunto.Guarda la galleryInter-Bologna, le pagelle: gemma Dzeko, Skriniar sradica palloni. Arnautovic disastroIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Inter, Onana e Lukaku al Mondiale. Gosens fuori!

    Camerun, Onana convocato
    Questa la lista scelta dal ct Song per il Camerun con Onana e altri tre “italiani”.
    Portieri: Andrè Onana (Inter), Devis Epassy (Abha), Simon Ngapandouetnbu (Marsiglia).
    Difensori: Collins Fai (Al Taee), Nicolas Nkoulou (Aris Salonicco), Enzo Ebosse (Udinese), Olivier Mbaizo (Philadelphia Union), Nouhou Tolo (Seattle Sounders), Jean-Charles Castelletto (Nantes), Christopher Wooh (Rennes).
    Centrocampisti: Samuel Oum Gouet (Malines), Martin Hongla (Verona), Zambo Anguissa (Napoli), Pierre Kunde Malong (Olympiakos), Olivier Ntcham (Swansea), Gael Ondoua (Hannover).
    Attaccanti: Vincent Aboubakar (Al Nasr), Bryan Mbeumo (Brentford), Jean-Pierre Nsame (Young Boys Berna), Georges-Kevin N’Koudou (Besiktas), Moumi Ngamaleu (Dynamo Mosca), Karl Toko Ekambi (Marsiglia), Christian Bassogog (Shanghai Shenhua), Souaibou Marou (Garoua), Jerome Ngom (Colombe Sportive) ed Eric Maxim Choupo-Moting (Bayern Monaco).
    Belgio, Lukaku c’è
    Il ct del Belgio, Roberto Martinez, ha ufficializzato la lista dei 26 giocatori per i Mondiali in Qatar. Presenti l’interista Romelu Lukaku e il milanista Charles De Ketelaere.
    Portieri: Thibault Courtois (Real Madrid), Simon Mignolet (Club Bruges), Koen Casteels (Wolfsburg).
    Difensori: Jan Vertonghen (Anderlecht), Toby Alderweireld (Anversa), Leander Dendoncker (Aston Villa), Wout Faes (Leicester), Arthur Theate (Rennes), Zeno Debast (Anderlecht), Thomas Meunier (Dortmund), Timothy Castagne (Leicester).
    Centrocampisti: Kevin De Bruyne (Manchester City), Youri Tielemans (Leicester), Amadou Onana (Everton), Axel Witsel (Atletico Madrid), Hans Vanaken (Club Bruges).
    Attaccanti: Yannick Ferreira Carrasco (Atletico Madrid), Thorgan Hazard (Dortmund), Eden Hazard (Real Madrid), Charles De Ketelaere (Milan), Leandro Trossard (Brighton), Dries Mertens (Galatasaray), Jeremy Doku (Rennes), Romelu Lukaku (Inter), Michy Batshuayi (Fenerbahce), Lois Openda (Lens).
    Germania, Gosens escluso
    Nessun “italiano” fra i 26 di Hansi Flick. Il ct tedesco ha diramato la lista dei convocati per il prossimo Mondiale in Qatar tenendo fuori l’interista Gosens.
    Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Marc-Andrè ter Stegen (Barcellona), Kevin Trapp (Eintracht Francoforte)
    Difensori: David Raum (RB Lipsia), Thilo Kehrer (West Ham), Armel Bella Kotchap (Southampton), Antonio Rudiger (Real Madrid), Lukas Klostermann (RB Lipsia), Nico Schlotterbeck (Borussia Dortmund), Niklas Sule (Borussia Dortmund), Matthias Ginter (Friburgo), Christian Gunter (Friburgo), Jonas Hofmann (Borussia Moenchengladbach)
    Centrocampisti: Joshua Kimmich (Bayern Monaco), Jamal Musiala (Bayern Monaco), Leon Goretzka (Bayern Monaco), Julian Brandt (Borussia Dortmund), Ilkay Gundogan (Manchester City), Thomas Muller (Bayern Monaco), Serge Gnabry (Bayern Monaco), Leroy Sanè (Bayern Monaco)
    Attaccanti: Karim Adeyemi (Borussia Dortmund), Niclas Fullkrug (Werder Brema), Mario Gotze (Eintracht Francoforte), Youssoufa Moukoko (Borussia Dortmund), Kai Havertz (Chelsea). LEGGI TUTTO

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    Inzaghi, il campionato dove ‘tutte si fermano’ e il rapporto con i dirigenti Inter

    MILANO – Torna al succeso dopo la sconfitta con la Juventus, l’Inter che ne rifila 6 al Bologna. Soddisfatto a fine gara Simone Inzaghi che commenta: “La testa è importante, avevamo davanti una squadra che veniva da un ottimo periodo. La squadra ha risposto bene, ottime risposte peccato per domenica scorsa. Stiamo andando bene, il Napoli sta facendo grandi cose. Abbiamo fatto bene in Champions e stiamo facendo un buon lavoro”. Un Inter che prova a rilanciarsi in chiave Scudetto, ma il tecnico nerazzurro avverte: “E’ un campionato dove si fermano tutte, fa notizia quando si ferma l’Inter. Complimenti a chi sta davanti, noi dobbiamo continuare a fare bene”Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    L’Inter corre tanto. Eppure il crollo arriva nella ripresa

    MILANO – Questa sera a San Siro con il Bologna inizia un nuovo campionato per l’Inter: dopo tre stagioni vissute quasi sempre tra primo e secondo posto con la costante ambizione dello scudetto, la squadra nerazzurra dovrà lottare soprattutto per chiudere tra le prime quattro nella zona Champions League. Difficile immaginare una rimonta verso la vetta a -11 dal Napoli con sei squadre davanti in classifica. È lo stesso senso di realismo che ha spinto il club a reagire con decisione alla sconfitta con la Juventus. Beppe Marotta ha criticato soprattutto la differenza del rendimento tra casa e trasferta.Sullo stesso argomentoInter, che cosa c’è dietro le durissime parole di Marotta dopo il ko con la JuveInter

    Ma c’è anche un altro aspetto ambivalente in questa primo tratto di stagione in campionato e Champions League. L’Inter va molto bene nei primi tempi, ma crolla alla distanza. Nei primi 45’ ha segnato 18 gol subendone 8. Dopo l’intervallo la situazione si capovolge: 17 gol fatti e 18 subiti. Da una differenza reti di +10 nella prima frazione a una di -1 nella seconda. Prendendo in considerazione solo il campionato, il dato diventa ancora più marcato: 14 gol fatti e 5 subiti nei primi tempi, 11 fatti e 14 subiti nei secondi. Da +9 a -3. È in questo contesto che sono maturate le sconfitte che stanno rallentando la marcia in campionato. E dire che, analizzando le statistiche, non sembra emergere un problema di tenuta atletica. L’Inter è la seconda squadra di Serie A per chilometri medi percorsi ogni giornata (110, quattro in meno della Lazio prima). Ed è nel gruppo delle migliori per scatti fatti.

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