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    Juventus-Inter, Inzaghi con i titolarissimi. Brozovic però scalpita

    MILANO – Simone Inzaghi schiererà contro la Juventus quella che oggi può essere considerata la miglior formazione possibile, ovviamente al netto dello stato di forma dei suoi ragazzi, oltre che di infortuni e recuperi dell’ultimo momento. A Torino, come ampiamente previsto, non ci sarà Romelu Lukaku. L’attaccante nerazzurro si trova ora in Belgio per seguire le terapie e l’iter di recupero dopo la ricaduta subita e il risentimento della cicatrice miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra. All’inizio della prossima settimana Big Rom sosterrà i nuovi esami del caso, ma nonostante il calciatore speri ancora di prender parte alla trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, la realtà più plausibile è che torni in campo, almeno con la maglia dell’Inter, solo nel 2023. Buone notizie invece da Marcelo Brozovic. Ieri il croato ha sostenuto la prima totale seduta con i compagni di squadra. Ergo, qualora oggi non ci fossero complicazioni o imprevisti, lavorerà ancora in gruppo e verrà consequenzialmente convocato per il Derby d’Italia di domani sera, dove ovviamente, siederà inizialmente in panchina.Guarda la galleryDa Calhanoglu a Dumfries: l’Inter si prepara alla Juve ‘giocando’ a basketIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Juve-Inter a Doveri. E i tifosi bianconeri mugugnano: scopriamo perché

    TORINO – Premesso che non serve sforzarsi più di tanto, trattandosi di un evento accaduto il 12 gennaio di quest’anno, chi ha buona memoria non dimentica. E quando a metà settimana il nome dell’arbitro Daniele Doveri è stato abbinato a Juventus-Inter, beh, più di un tifoso bianconero si sarà fatto un’amara risatina oppure avrà sbuffato. Già, perché quasi undici mesi fa a San Siro ci si giocava la Supercoppa tra i nerazzurri allora campioni d’Italia e la Juve che, con Andrea Pirlo al timone, una Coppa Italia se l’era portata a casa. Ebbene, alla fine di quella partita gli sconfitti, dentro e fuori dal campo, non la presero benissimo.

    Quel precedente

    Il trofeo in mano ad Alexis Sanchez (autore del gol partita in coda al secondo tempo supplementare) e compagni fu diretta conseguenza di un 2-1 marchiato dalle reti di Weston McKennie, Lautaro Martinez su rigore e, appunto, il Niño Maravilla. Ma per Tuttosport la direzione di gara di Doveri non meritò più di un misero 5 in pagella. Il penalty assegnato all’Inter per fallo di Mattia De Sciglio su Edin Dzeko non scatenò le polemiche che sarebbero scaturite dagli altri episodi, tali da giustificare il voto di cui sopra. Quali? Detto che anche i tifosi nerazzurri se la presero in avvio con Doveri per un presunto rigore non fischiato dopo contatto Chiellini-Barella, gli juventini urlarono per una mancata sanzione a carico di Alessandro Bastoni, reo di aver rifilato una manata in faccia a McKennie: gesto involontario, ma danno chiaramente procurato. E rigore netto per gli ospiti, non assegnato né da Doveri né tantomeno su consiglio di un Var particolarmente silenzioso. Era il minuto 93, non esattamente un dettaglio, quella sera.

    La probabile formazione di Allegri per Juve-Inter

    Dubbi e domande

    Proteste a parte, l’Inter strappò la Supercoppa alla Juve soprattutto perché Alex Sandro al 121’ incappò in quelle giornate in cui il brasiliano gradisce fare regali all’avversario di turno (nel caso, si trattò di un controllo di palla nettamente sbagliato e che favorì la rete del 2-1 finale), ferma restando un’onesta prova da parte dei bianconeri a quell’epoca indietro di undici punti in classifica in campionato rispetto ai rivali. Ciò non toglie che Doveri più di un dubbio l’avesse lasciato, specialmente nei ricordi degli sconfitti. Ed ora? Quello di domenica per il fischietto della sezione di Roma sarà il primo derby d’Italia a casa della Juventus, perché per il resto aveva avuto il privilegio di dirigere altre due sfide dirette, sempre a San Siro e sempre in campionato: il 16 maggio 2015, 2-1 per i bianconeri, reti di Mauro Icardi, Claudio Marchisio su rigore (e ti pareva…) e Alvaro Morata nel finale; il 17 gennaio 2021, netto 2-0 nerazzurro sui bianconeri trafitti dall’ex Arturo Vidal e da Nicolò Barella in uno dei derby d’Italia più sbilanciati di questo secolo, per la soddisfazione dell’allora tecnico interista Antonio Conte. Allo Stadium la prossima “sentenza”, mentre sui social già circolano commenti di sostenitori juventini sicuri di come andrà. C’è chi ha scritto: «Sarà la 200ª direzione di Doveri: come la festeggerà?». Del resto, che derby d’Italia sarebbe senza almeno una polemica che duri il più a lungo possibile?

    Guarda la galleryJuve, in campo contro l’Inter con una maglia specialeSullo stesso argomentoJuve a Doveri: il pestone di Dzeko a De Sciglio trasformato in rigore per l’InterSerie AIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Dalla Ferrari di Chiesa alla Lamborghini di Lautaro: è Juve-Inter supercar!

    Domenica 6 novembre non è una giornata da segnare sul calendario solo per i tifosi romanisti e laziali con il Derby all’Olimpico; la prima settimana di novembre è ricca di incontri sportivi e a chiuderla c’è anche il Derby d’Italia. A scendere in campo all’Allianz Stadium di Torino saranno la Juventus e l’Inter alle ore 20.45.

    Come la maggior parte dei calciatori, anche gli sportivi neroazzurri e bianconeri custodiscono passioni diverse rispetto al pallone, e fra queste non possono che spiccar le quattro ruote. Non tutti però vantano supercar da capogiro, ma anzi alcuni con sorpresa ci tengono a “restare umili”. Scopriamo perciò quali sono le auto dei calciatori di ambo le squadre.

    Chi vincerà al volante? LEGGI TUTTO

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    L'Italia in panchina alla conquista della Champions. Manca solo Allegri

    TORINO – Cinque allenatori italiani in cerca della coppa dalle grandi orecchie. Cinque allenatori italiani che dimostrano, ancora una volta, quanto la nostra scuola sia tutt’altro che superata e inaridita. Cinque allenatori italiani che abbracciano varie generazioni e che insegnano la via per l’affermazione. In un modo o nell’altro.

    Ancelotti ha raggiunto Ferguson

    Carlo Ancelotti, innanzitutto. Con il suo Real Madrid, ha raggiunto il record delle 102 vittorie in Champions League, affiancandosi al mito di Sir Alex Ferguson. Non ci sono più parole per descrivere Carletto, colui che non passa mai di moda e che sa sempre arrivare in fondo, con il gioco, con i giovani, con i campioni rivitalizzati. E con quella calma che sa trasmettere al gruppo e all’ambiente. Pacificatore. Solo alla Juventus non ci è riuscito, ma questa è storia vecchia.

    Conte: con lui tutti in battaglia

    Antonio Conte, poi. Ovvero l’affamato perenne, il tecnico che trasmette adrenalina, dettami tattici, orgoglio infinito. Con il Tottenham ha timbrato nell’ultimo match, nell’inferno di Marsiglia: roba da duri. Come l’ex capitano e tecnico della Juventus, un motivatore senza eguali al mondo. Dategli un morto, lo farà resuscitare. Son e Kane lo amano, tanto per dire.

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    Inter, il piano rimonta comincia da un blitz domenica a Torino con la Juve

    MILANO – È tornato da Monaco con i complimenti di Julian Nagelsmann per come gioca la sua Inter (l’allenatore del Bayern glieli ha fatti prima della partita, evidentemente incantato per l’exploit a Barcellona) ma soprattutto senza grossi danni collaterali dopo la sconfitta, comunque preventivabile. Anche questo non un fatto banale, considerato che una stagione fa, in una situazione analoga a Madrid, l’espulsione di Nicolò Barella costò gli ottavi al centrocampista. Simone Inzaghi, centrato il primo obiettivo stagionale (che porterà pure in dote per le casse del club una ventina di milioni, al netto di quanto già incassato), potrà ora gettarsi a capofitto sulla campagna d’Italia che vedrà due obiettivi su tre (scudetto e Supercoppa di Lega) decidersi già a gennaio. Detto del derby di Riad col Milan (il 18), gli otto punti di distacco dal Napoli impongono una rapida svolta alla stagione, anche perché il menù post-Mondiale prevede come primo appuntamento dopo la maxi-sosta proprio lo scontro diretto con la capolista a San Siro, sfida che – se vinta – darebbe tutt’altro senso alla classifica. E Inzaghi, che nei prossimi 270’ di campionato avrà ben due scontri diretti entrambi in trasferta (si comincia domenica con il derby d’Italia per finire a Bergamo con l’Atalanta, gare inframmezzate dal match col Bologna a San Siro), sa benissimo che è obbligatorio fare il pieno di punti per tenere viva la speranza di vincere lo scudetto della seconda stella, lavando così la delusione per quanto accaduto un campionato fa quando tra Torino e Bergamo i nerazzurri raccolsero 4 punti sui 6 disponibili (vittoria 1-0 in casa della Juve e 0-0 al Gewiss contro l’Atalanta).Sullo stesso argomentoInzaghi pronto alla sfida: l’avviso ad Allegri per Juventus-InterInterIscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Bayern Monaco-Inter 2-0: Inzaghi ko, decidono Pavard e Choupo-Moting

    L’Inter di Simone Inzaghi cade per 2-0 in casa del Bayern Monaco. I nerazzurri, nonostante una buona partita, non riescono a trovare la via del gol e chiudono dunque il girone C di Champions League con una sconfitta: decidono il match dell’Allianz Arena il colpo di testa di Pavard al 32′ e il super gol di Choupo-Moting al 72′. È un ko comunque indolore per l’Inter, già sicura della qualificazione e del secondo posto. Inzaghi, anche in ottica della super sfida contro la Juve di domenica prossima, si è affidato molto al turnover con Bellanova, Asllani, Gagliardi e Gosens dal 1′ a centrocampo. Nonostante i molti cambi (anche in difesa e in attacco) rispetto al match con la Samp di sabato scorso però sono arrivati buoni segnali per Inzaghi: Barella è sempre tra i migliori e anche Bellanova (alla prima da titolare in assoluto con la maglia dell’Inter) ha messo in mostra personalità e concretezza. Un po’ di rammarico resta per l’occasione mancata da Lautaro Martinez sullo 0-0, poi il gol di Pavard che ha messo in discesa il match per i padroni di casa. Per il Bayern Monaco brillano Pavard, Kimmich (suo l’assist sul colpo di testa vincente del difensore francese) e Choupo-Moting (molto bello il destro vincente nella ripresa). Grazie a questo successo la squadra di Nagelsmann chiude al primo posto e a punteggio pieno (18 punti) il girone C. Da segnalare sullo 0-0 la decisione dell’arbitro slovacco Ivan Kruzliak di non assegnare il rigore per il tocco di mano di Mané sul tiro di Barella.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Lo scandalo in Curva: comunicato Inter, condanna la violenza ma non cita la Nord

    MILANO – L’Inter “condanna con fermezza qualsiasi episodio di coercizione avvenuto sabato sera al secondo anello verde dello stadio di San Siro”. La società nerazzurra rompe il silenzio e condanna quanto avvenuto in occasione della gara contro la Sampdoria, quando la Curva Nord è stata svuotata come omaggio a Vittorio Boiocchi, 69enne storico capo ultras del tifo più caldo interista che era stato ucciso poco prima della partita. “Il club che in ogni sede lotta contro ogni tipo di violenza, ribadisce i valori essenziali di fratellanza, inclusione e antidiscriminazione ed esprime la sua totale solidarietà nei confronti di quei tifosi che sono stati costretti a rinunciare a ciò che tengono di più: l’amore e la passione per l’Inter”, si legge ancora nella nota della società che “si adopera ogni anno per rafforzare il presidio di sicurezza e di sorveglianza all’interno dello stadio” e “ribadisce nuovamente la sua totale collaborazione con le forze dell’ordine per assicurare la tutela dei diritti dei propri tifosi”.Iscriviti al Fantacampionato Tuttosport League e vinci fantastici premi! LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Sampdoria ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Inter-Sampdoria su Tuttsport.com
    Dove vedere Inter-Sampdoria streaming e diretta tv
    Inter-Sampdoria è in programma alle 20:45 allo Stadio Giuseppe Meazza in San Siro, Milano, e sarà visibile in diretta su Dazn e Sky Sport Uno (canale 201), Sky Sport Calcio (canale 202), Sky SPort (canale 251) e anche in 4K sul canale 213. Inoltre, in streaming, su Now Tv.
    Guarda Inter-Sampdoria su DAZN. Attiva ora
    Inter-Sampdoria: le probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Dzeko, Lautaro. Allenatore: Inzaghi.A disposizione: Handanovic, Cordaz, De Vrij, D’Ambrosio, Darmian, Gosens, Bellanova, Gagliardini, Asllani, Carboni, Correa, Lukaku. Indisponibili: Brozovic. Squalificati: nessuno. Diffidati: nessuno.
    SAMPDORIA (4-2-3-1): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Augello; Rincon; Villar; Gabbiadini, Yepes, Djuricic; Caputo. Allenatore: Stankovic.A disposizione: Contini, Ravaglia, Amione, Conti, Murillo, Murru, Sabiri, Trimboli, Vieira, Leris, Verre, Pussetto, Montevago. Indisponibili: Winks, De Luca, Quagliarella. Squalificati: nessuno. Diffidati: Leris, Verre.
    Arbitro: Massimi di Termoli. Assistenti: Galetto e Massara. IV uomo: Cosso. Var: Nasca. Avar: Paganessi. LEGGI TUTTO