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    Il Chelsea balla con Casadei. Zhang può chiudere la porta

    MILANO – Dopo Andrea Pinamonti, ecco Cesare Casadei. Per salvare i big – ovvero Skriniar e Dumfries, i due ultimamente più corteggiati dall’estero – e provare a non toccare la rosa di Simone Inzaghi, come per altro lo stesso tecnico ha richiesto ad alta voce più volte nello scorso fine settimana, la dirigenza nerazzurra ha ceduto al Chelsea il miglior giocatore dell’ultima fase finale del campionato Primavera per 15 milioni più 5 di bonus (oggi il centrocampista classe 2003 è atteso a Londra per le visite mediche con i Blues). Una scelta dolorosa per Marotta, Ausilio e Baccin, ma di fatto (quasi) obbligata per ottemperare al diktat della proprietà e del presidente Steven Zhang, ovvero quello di chiudere il bilancio del mercato per la stagione ’22-23 con un attivo di almeno 60 milioni. Traguardo da raggiungere entro il 30 giugno 2023, motivo che ha spinto la dirigenza alle suddette due cessioni per tentare così di non vendere alcun top player in questi ultimi quindici giorni di mercato e rimandare così la cessione che servirà per toccare l’obiettivo prefissato al primo semestre del 2023. Magari non nel mercato di gennaio, ma di certo fra la fine del campionato e il 30 giugno. Missione pericolosa, perché fra sette-otto mesi potrebbero arrivare proposte difficili da rifiutare per giocatori oggi blindati ad Appiano come Bastoni, Barella o Lautaro Martinez, ma questa è la situazione, non semplice, in casa Inter.Guarda la galleryPazza Inter a Lecce: Lukaku e Dumfries fanno scatenare Inzaghi
    15 giorni di passione
    Dall’estate 2020 Suning ha chiuso il cordone della borsa e dopo un mercato a saldo zero con Conte trattenuto ad Appiano non senza difficoltà; dodici mesi fa ecco la prima richiesta di chiudere il mercato con un importare saldo positivo con la cessione di Hakimi seguita poi da quella di Lukaku (per volontà del belga). Quest’estate Zhang ha chiesto 60 milioni di attivo e un taglio del monte ingaggi del 10%. La seconda richiesta è stata assecondata con mancati rinnovi, cessioni e rescissioni, ma per arrivare al fatidico più 60, mancano ancora diversi milioni. Casadei, come detto, ne porterà venti (con i bonus), gli stessi che l’Inter incasserà dal primo febbraio 2023 quando il Sassuolo otterrà il primo punto in classifica, condizione necessaria per far scattare l’obbligo di riscatto da 20 milioni. Dunque 35 milioni certi che uniti a quelli incassati per Di Gregorio (4), Gravillon (3.5) e Pirola (1 per il prestito) portano il totale a quasi 44 milioni da cui però vanno scalati quelli investiti per i vari prestiti onerosi di Lukaku, Asllani e Bellanova, ovvero 15 (più 4 di bonus). Dunque, euro più, euro meno, l’Inter si trova a metà strada, a 30 milioni circa di attivo con altri 30 da ricavare entro il 30 giugno, con la speranza però che nel frattempo vengano risolti in qualche modo i problemi con lo sponsor Digitalbits, e botteghino e premi Uefa portino incassi importanti nei prossimi mesi. Tutto questo per arrivare alla domanda che tutti in casa nerazzurra si stanno facendo: basteranno queste due cessioni al presidente Zhang? Anche ieri non sono arrivate novità sul fronte Skriniar-Psg e Dumfries-Chelsea. Inzaghi e la dirigenza non vogliono cederli e al momento non si vedono all’orizzonte rilanci da 70 milioni per lo slovacco – “L’Equipe” e “Le Parisien” ieri ribadivano che il Psg un difensore lo prenderà, ma Al-Khelaifi non arriverà alle richieste dell’Inter per Skriniar – e 50 per l’olandese. Ma se arrivassero offerte da 60 e 40 milioni, cosa direbbe di fare Zhang? Di certo in caso di via libera a una cessione, Inzaghi, gli stessi dirigenti, probabilmente i giocatori e sicuramente l’ambiente non reagirebbero bene. Al momento non trapela tale idea da Viale della Liberazione, ma il primo settembre è ancora lontano.
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    Inter, Inzaghi: “La squadra deve rimanere questa, serve solo un difensore”

    LECCE – Provato e senza voce, l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha commentato ai microfoni di Sky Sport il successo in extremis dei nerazzurri contro il Lecce alla prima di campionato: “Vittoria voluta, di cuore: ci abbiamo creduto fino alla fine. Abbiamo segnato al 1′ e fatta mezz’ora molto bene, ma dopo il brutto intervento su Lautaro di Baschirotto ci siamo innervositi. Dobbiamo capire come abbiamo fatto a vincere solo al 95′”. Un successo firmato Dumfries, entrato solo nel secondo tempo al posto di Darmian: “Ho diverse soluzioni dalla panchina, chi è entrato l’ha fatto molto bene. Abbiamo chiuso con quattro attaccanti, abbiamo giocato meno la palla e siamo stati più diretti. Abbiamo creduto sempre nella vittoria ma, ripeto, queste partite devono essere chiuse prima”. 
    Inter, Dumfries gela il Lecce al 95′: 2-1 per Inzaghi, in gol anche Lukaku
    Lecce-Inter 1-2, tabellino e statistiche
    “Non esiste staffetta Dumfries-Gosens, basta voci di mercato in uscita”
    “Dumfries e Gosens, staffetta? No, fino a stamattina avevo il dubbio se farli giocare entrambi, ma Darmian si è meritato di giocare titolare. Ho pensato che Dumfries poteva essere più utile a partita in corso”. Sul mercato: “Manca un difensore? Si, la società sa le caratteristiche che cerco. Gli altri acquistano, noi siamo già forti e dobbiamo tenere i nostri. Non mi fa sorridere sentire sempre notizie di cessioni da parte nostra. La squadra è questa, va solo sostituito Ranocchia”, conclude Inzaghi. 
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    Inter, Dumfries gela il Lecce al 95': 2-1 per Inzaghi, in gol anche Lukaku

    LECCE – Un gol di Dumfries al 95′ regala all’Inter il primo successo della stagione: la squadra di Inzaghi si impone 2-1 all’ultimo respiro contro il Lecce nel match del Via del Mare. Sono serviti solo 82 secondi a Romelu Lukaku per festeggiare al meglio il suo ritorno in serie A: è lui a regalare il vantaggio ai nerazzurri, sfruttando al meglio una torre di Darmian per battere da pochi passi di testa l’incolpevole Falcone. Dopo il momentaneo pareggio salentino realizzato dall’ex Zurigo Ceesay al 47′, è l’esterno olandese subentrato nel secondo tempo a Darmian a firmare il definitivo 2-1 dei nerazzurri sugli sviluppi di un corner battuto da Barella. Esordio comunque positivo per i salentini di Baroni, che con una squadra completamente rimaneggiata rispetto all’anno scorso reggono bene l’impatto con i vice-campioni d’Italia al ritorno in serie A dopo due anni di purgatorio. 
    Lecce-Inter 1-2, tabellino e statistiche
    Inzaghi sceglie Dimarco nei tre, Ceesay guida l’attacco di Baroni
    Tandem Lukaku-Lautaro per Inzaghi, che schiera il centrocampo-tipo e in difesa preferisce Dimarco in luogo di Bastoni: sulle fasce Darmian e Gosens. Per l’esordio al Via del Mare Baroni sceglie invece il tridente Ceesay-Strefezza-Di Francesco, e schiera Cetin e Baschirotto al centro della difesa. 
    Serie A, calendario e risultati
    Lampo di Lukaku dopo 82”, 1-0 Inter
    Lukaku ci mette ottantadue secondi a festeggiare il suo ritorno in serie A: bel pallone messo in mezzo dalla sinistra di Dimarco, Darmian fa la sponda per il belga che di testa batte Falcone: è 1-0 per l’Inter. Al 9′ si fa vivo Calhanoglu con un tiro da fuori: conclusione troppo centrale e controllata in due tempi dal portiere salentino. Primo cambio del Lecce al 19′: si fa male Cetin, dentro il neo-acquisto Blin. Gara che si innervosice al 30′ dopo un brutto fallo di Baschirotto su Lautaro: i nerazzurri chiedono a gran voce il rosso, ma l’arbitro opta per il giallo. Al 38′ arriva il primo affondo della squadra di Baroni: è Di Francesco a guadagnare spazio in area e a provare a sorprendere Handanovic: il suo rasoterra sul primo palo è però facile preda del portiere sloveno.
    Serie A, la classifica
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    Ceesay pareggia, Dumfries gela il Via del Mare al 95′
    Il Lecce rientra in campo col fuoco dentro: dopo 2′ Ceesay, ben servito in area da Di Francesco, sfugge ralla marcatura di De Vrij e con un preciso diagonale di sinistro beffa Handanovic sul secondo palo. Pochi minuti è Strefezza a mettere ancora i brividi alla difesa nerazzurra, col suo destro dalla distanza che esce di poco fuori. Inzaghi corre ai ripari e toglie Brozovic e Gosens in luogo di Mkhitaryan e Bastoni, spostando Dimarco sulla fascia sinistra. Al 58′ fallo di Calhanoglu al limite dell’area, punizione per i giallorossi: è solo un grande intervento di Handanovic a negare a Bistrovic la gioia del suo primo gol in A. Sul capovolgimento di fronte è invece Dimarco ad impegnare Falcone con un sinistro rasoterra, ben respinto dall’estremo difensore di Baroni. Altri cambi offensivi per Inzaghi, che toglie dal campo Calhanoglu e Darmian e inserisce in campo Dzeko e Dumfries al 68′. E’ proprio l’olandese a rendersi immediatamente pericoloso, prima colpendo un palo di testa su cross di Dimarco dalla sinistra, poi con un diagonale di sinistro deviato in calcio d’angolo. Al 76′ è però il neo-entrato Banda ad impensierire Handanovic che respinge il tentativo del classe 2001 entrato da poco al posto di Di Francesco. Un minuto dopo Falcone compie un autentico miracolo su Skriniar, sul pallone arriva Lukaku che mette in rete: c’è però un fallo in attacco e l’arbitro fischia un calcio di punizione per il Lecce. Bravo ancora due minuti dopo il portiere giallorosso sul tentativo di Lautaro dal centro dell’area. All’82’ Lukaku arriva per primo su una corta respinta di Falcone sul cross basso di Dumfries, ancora il portiere dei padroni di casa però con un colpo di reni devia in angolo il piattone sinistro dell’ex Chelsea. Due minuti dopo Dzeko finisce a terra dopo una trattenuta in area: l’arbitro però lascia proseguire fra le proteste dei nerazzurri. All’ultimo respiro, però, i nerazzurri centrano i tre punti: calcio d’angolo di Barella, torre di Lautaro sul secondo palo e sempre lo scatenato Dumfries si fa trovare pronto, depositando in rete da dentro l’area piccola e firmando il definitivo 2-1. 

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    Diretta Lecce-Inter ore 20:45: dove vederla in tv e streaming e le probabili formazioni

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    Dove vedere Lecce-Inter in tv e streaming
    La sfida tra Lecce e Inter è  in programma alle ore 20.45 allo stadio ‘Via del Mare’ e sarà possibile vederla in diretta su Dazn, Sky Sport Calcio, Sky Sport Uno e Sky 251. Sarà inoltre possibile seguire il ‘live’ sul nostro sito.
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    Lecce-Inter, le probabili formazioni
    LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Cetin, Blin, Frabotta; Bistrovic, Hjulmand, Askildsen; Strefezza, Ceesay, Di Francesco. All. Marco Baroni
    A disposizione: Bleve, Brancolini, Baschirotto, Colombo, Di Mariano, Helgason, Gonzalez, Listowski, Bjorkengren, Gallo, Ciucci, Persson Voelkerling, Berisha, Rodriguez.
    Indisponibili: Dermaku, Tuia
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Gosens; Lukaku, Martinez. All. Simone Inzaghi
    A disposizione: Onana, Cordaz, Dimarco, Fontanarosa, Bellanova, Darmian, Gagliardini, Asllani, Zanotti, Mkhitaryan, Dzeko, Correa.  
    Indisponibili: D’Ambrosio, Dalbert
    ARBITRO: Prontera di Bologna
    Guardalinee: Mondin e L. Rossi
    Quarto uomo: Marcenaro
    Var: Banti
    Avar: Paganessi
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    Pronostico Lecce-Inter, Inzaghi punta sul suo attacco

    L’Inter di Simone Inzaghi debutta in campionato sabato sera al Via del Mare contro il Lecce di Marco Baroni. Una matricola che ha tanta voglia di ben figurare davanti al suo pubblico, specie dopo l’eliminazione subita in Coppa Italia dal Cittadella, formazione che milita in Serie B.
    L’Inter sfida in trasferta il Lecce, indovina il risultato del match!
    Inter a segno da due a quattro volte
    Segnali confortanti dall’attacco, difesa da registrare. Se è vero che questo è ciò che hanno lasciato in eredità le amichevoli estive, ora si fa sul serio e l’Inter è chiamata a dare risposte importanti su tutta la linea.
    Anche il Lecce del resto ha i suoi problemi e l’impatto con la categoria non è certo dei più semplici. L’Underdog nel calcio non sempre finisce al tappeto, anzi. Nell’occasione sarà il Lecce l’outsider e l’Inter la super favorita, il 2 nerazzurro viaggia basso a 1.30. Discorso opposto per il segno 1 salentino, per il quale l’offerta sale a 10 volte la posta.
    Lo scorso anno i nerazzurri hanno chiuso col miglior attacco della Serie A e Inzaghi vorrà ripartire da questa “certezza”.
    Occhio al numero di reti dei nerazzurri: il Multigol Ospite 2-4 a pronostico ci sta.
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    Il Sassuolo e l'acquisto record di Pinamonti. Ma può diventare un altro affare

    TORINO – Nel suo piccolo, questo calciomercato lascerà in eredità un record interessante: la più grande spesa per un calciatore nella storia del Sassuolo. I 20 milioni che il club emiliano ha versato all’Inter per l’acquisto di Andrea Pinamonti, infatti, rappresenta una – a suo modo – clamorosa inversione di tendenza per le consolidate abitudini del Sassuolo. Un club che tra le sue mission ha sicuramente quella di crescere talenti – italiani o stranieri non importa – per poi monetizzare dalla loro cessione. Il record, tanto per non perdere l’abitudine, è stato centrato sempre quest’anno con la cessione di Gianluca Scamacca al West Ham per la rispettabilissima cifra di 36 milioni. Tutti in una volta, si capisce, perché Locatelli porterà nelle casse degli emiliani una quarantina di milioni spalmati però su più esercizi. La lista, in ogni caso, è ottima e abbondante: da Sensi (25 milioni) a Boga (22); da Politano (21) a Demiral (19,5) via andando. Prima di ieri, invece, la spesa più alta era stata sostenuta per Traoré (16 milioni) e per Locatelli (14). Perché, dunque, questa controtendenza?
    NON FINISCE QUI Intanto perché il Sassuolo ha in cottura un’altra cessione illustre che rischia persino di superare l’incasso di Scamacca: quella di Raspadori al Napoli. Per ora l’offerta dei De Laurentiis è ferma a 35 ma il Sassuolo vorrebbe arrivare a 38: ecco il record. Vada come vada, i soldi da spendere ci sono e, soprattutto, il Sassuolo non può affrontare la stagione con il solo Alvarez (uruguaiano di cui si dice un gran bene, per carità, ma esordiente in Serie A) come punta centrale. Serviva un attaccante “pronto” e Pinamonti, dopo la bella stagione all’Empoli, è l’uomo giusto. Contrattualizzato fino al 2027, a soli 23 anni, hai visto mai che se i progressi continueranno ci possa scappare una plusvalenza pure stavolta. Sicuri, dunque, che sia un’operazione in controtendenza?
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    Inter ko anche contro il Villarreal: è un precampionato senza vittorie

    PESCARA – L’ultima amichevole dell’Inter prima di debuttare in campionato contro il Lecce fa ululare le sirene d’allarme per Inzaghi, che davanti a un Adriatico di Pescara tutto esaurito vede i suoi uscire nettamente sconfitti dal Villarreal, che si impone per 4-2, mettendo a nudo tutti i limiti attuali della squadra nerazzurra. Senza Brozovic, fermato da problemi muscolari, l’acerbo Asllani ha confermato di non essere al momento molto più di una alternativa emergenziale. Gosens, unica nota positiva, ha alimentato per 45 minuti un attacco altrimenti prevedibile e abulico, sovrastato dal pressing neanche troppo accentuato della squadra di Emery. Ma il campanello d’allarme è squillato in difesa: Skriniar ancora lontano da una forma ideale, Dumfries troppo più concentrato a spingere, Handanovic, come minimo, rivedibile su un paio di gol, anche se formidabile in altrettanti interventi. Insomma, il precampionato che non ti aspettavi da parte dei nerazzurri e tanto lavoro da fare per Inzaghi.
    Inter-Villarreal 2-4, la partita in diretta
    90′ – Fischio finale all’Adriatico. Finisce con un ko il precampionato nerazzurro: il Villarreal passa 4-2 all’Adriatico e apre una serie di seri interrogativi in casa Inter a sette giorni dalla “prima” con il Lecce.
    81′ – Il Villarreal cala il poker! E’ Jackson a ribadire in rete dopo la miracolosa respinta di Handanovic sulla sua prima conclusione!
    78′ – Ammonito anche D’Ambrosio. Mkhitaryan ci prova dalla distanza, Rulli segue la conclusione sfilare a lato.
    70′ – Ruotano gli attaccanti nerazzurri. Correa e Dzeko prendono il posto della “Lu-La”. Dentro anche Gagliardini per Barella.
    66′ – Accorcia le distanze l’Inter! E’ il nuovo entrato D’Ambrosio a riaprire il match per i nerazzurri!
    63′ – Cambia ancora Inzaghi: fuori anche Dumfries e Skriniar, dentro D’Ambrosio e Bellanova.
    60′ – Handanovic salva i nerazzurri: spagnoli vicini al poker, miracolo del portiere nerazzurro. Intanto Inzaghi ha cambiato qualcosa sulla catena di sinistra: Dimarco per Gosens, Mkhitaryan per Calhanoglu e Darmian per Bastoni.
    48′ – Colpisce subito il Villarreal! E’ ancora Pedraza a bruciare Skriniar sulla sinistra e a mettere alle spalle di Handanovic, forse con una ulteriore deviazione! 3-1 per gli spagnoli! 
    45′ – Si chiude senza recupero il primo tempo dell’Adriatico: Villarreal al riposo avanti 2-1 sull’Inter. Reti di Pedraza e Coquelin a cavallo del momentaneo pari di Lukaku.
    43′ – Coquelin riporta in vantaggio gli spagnoli! Rigore in movimento per l’esterno degli spagnoli, che infila sotto la pancia di un Handanovic apparso in ritardo! 
    40′ – Gosens ancora in evidenza! Galvanizzato dall’assist per il gol, il tedesco impegna Rulli con un bel sinistro. Intanto ammonito anche Jackson.
    36′ – Pareggio di Lukaku! Il belga sfrutta un’uscita sbagliata di Rulli sul cross di Gosens e di testa incorna in rete!
    29′ – Villarreal in vantaggio! Gran conclusione di esterno sinistro al volo di Pedraza, che porta in vantaggio gli spagnoli!
    25′ – Calhanoglu il primo ammonito del match. Fallo tattico su Alex e giallo inevitabile.
    20′ – Ritmi balneari all’Adriatico. Basta il pressing neanche esasperato degli spagnoli ad imbrigliare la manovra di un’Inter abulica. Fiammata di Dumfries, che sballa completamente il cross per Lukaku e Lautaro, ben appostati in area.
    12′ – Il primo squillo è di Gosens. Tentativo balistico del tedesco, che cerca di colpire di controbalzo con il sinistro, ma il cui tentativo si perde sul fondo.
    10′ – Non decolla il match: complice anche il terreno di gioco, l’avvio è da sbadigli. Spagnoli come sempre corti e molto chiusi, che non concedono spazi all’Inter.
    1′ – PARTITI Iniziata l’amichevole tra Inter e Villarreal all’Adriatico di Pescara, che presenta un manto erboso in condizioni pessime, con ampie zone prive di erba.
    Si gioca a Pescara l’ultimo appuntamento amichevole della pre-season nerazzurra. L’Inter di Simone Inzaghi sfida il Villarreal di Unai Emery allo stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia.
    Inter-Villarreal, le formazioni ufficiali
    INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Calhanoglu, Gosens; Lukaku, Lautaro Martinez. All.: S. Inzaghi.
    VILLARREAL (4-3-3): Rulli; Foyth, Albiol, Pau Torres, A. Pedraza; Coquelin, Capoue, Dani Parejo; Yeremy, Álex Baena, N. Jackson LEGGI TUTTO

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    Il Toro si rialza: Lazaro dall'Inter!

    TORINO – Dopo il duro confronto con Ivan Juric in Austria, il dt del Torino, Davide Vagnati, si è rimesso subito al lavoro per rafforzare la rosa granata. Dall’Inter arriva Valentino Lazaro, esterno austriaco di 26 anni. I nerazzurri lo avevano mandato in prestito al Benfica dove ha collezionato 29 presenze stagionali. Arriva in prestito con diritto di riscatto LEGGI TUTTO