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    Marotta: “Dybala all'Inter? Lo apprezzo, è un ottimo calciatore”

    ROMA – Dal Foro Italico, dove si stanno disputando gli Internazionali d’Italia di Tennis, l’amministratore delegato dell’Inter Marotta ha risposto alle domande dei giornalisti di Sky Sport 24, spaziando dalla finale di Coppa Italia contro la Juventus al prossimo mercato dei nerazzurri. Sul match contro i bianconeri: “Questa Inter per la prima volta deve convivere contemporaneamente con due tornei importanti come campionato e Coppa Italia, c’è un po’ di tensione stra-ordinaria. Ho notato però che il clima è molto sereno dove la motivazione è molto forte. Tutte le componenti della squadra vogliono regalare ai tifosi qualcosa di speciale”.
    Marotta sicuro: Inter avanti con Simone Inzaghi
    Zhang, Dybala come garanzia di un’Inter competitiva
    “Dybala ottimo calciatore. Fiducioso sul rinnovo di Perisic”
    “Dybala all’Inter? A mio giudizio è un ottimo calciatore, tutti sanno che è svincolato e quindi è appetibile. Noi abbiamo un reparto offensivo ottimo, siamo la squadra che ha fatto più gol e non abbiamo grandi problemi. Cio nonostante lo apprezzo. Il mercato nerazzurro avrà sacrifici? Abbiamo un bravo allenatore che quest’anno ha fatto esperienza, abbiamo lo zoccolo duro di giocatori che rappresentano un fattore positivo. Accanto a questi pilastri dobbiamo puntellare, cogliendo oppurtunità. Non è pensabile in Italia di fare investimenti pesanti, siamo portati alla parsimonia: si devono trovare giocatori funzionali. Su Perisic: “Se vuole restare con noi vorremmo accontentarlo, senza eccedere nelle somme economiche. Sono fiducioso”. L’ad nerazzurro commenta così il trasferimento di Haaland al City: “Amarezza, la serie A era la Eldorado del calcio, tutti gli stranieri cercavano di venire da noi. Ora non siamo più competitivi come una volta e la Premier può permettersi certi investimenti, noi no”. Su Dzeko : “Edin è un professionista molto bravo che si è inserito rapidamente, dispensa sempre incitamento a Lautaro e agli altri giovani e porta tanta esperienza calcistica che si traduce nel supporto ai compagni di reparto”. Marotta ha commentato anche la sua passione per il tennis: “Io amo il tennis degli anni passati, il mio idolo era Pietrangeli, poi Panatta. Oggi sto apprezzando il talento di Sinner, dimostra di essere un grande atleta e un ottimo tennista, mi spiace debbe scontrarsi così presto con Fognini”. LEGGI TUTTO

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    Juve-Inter in Coppa Italia: le 5 sfide indimenticabili per i bianconeri

    TORINO – Tutto pronto per la finale di Coppa Italia tra Juve e Inter: il 34° derby d’Italia nella seconda competizione nazionale. Allegri e Inzaghi, dopo la Supercoppa Italiana, tornano a giocarsi un trofeo importante per chiudere la stagione arricchendo la bacheca. Una rivalità storica quella tra le due squadre, con 5 serate indimenticabili per i bianconeri che hanno voluto ricordare quei momenti sul proprio sito. L’ultima, in ordine cronologico, è realtiva allo scorso anno con la doppietta di Crisitano Ronaldo a San Siro a ribaltare il vantaggio iniziale di Lautaro Martinez: lo 0-0 dell’Allianz Stadium garantirà l’approdo all’ultimo atto della manifestazione vinta poi da Pirlo contro l’Atalanta.Guarda la galleryCoppa Italia, scendono in campo gli idoli di Juve e Inter
    Juve-Inter in Coppa Italia, le sfide indimenticabili per i bianconeri
    Altro doppio confronto che regala alla Juve il biglietto per la finale avviene nel 2004. A decidere il passaggio del turno sono i calci di rigore con l’errore di Christian Vieri, ipnotizzato da Antonio Chimenti, che porta i bianconeri all’ultimo atto. Un’altra doppietta storica, questa volta nei quarti, è invece quella di Roberto Baggio che a San Siro ribalta il momentaneo vantaggio nerazzurro, dando forza all’1-0 dell’andata firmato Di Canio. Tornando più indietro nel tempo, finao al novembre 1979, c’è da ricordare la grande serata di Cesare Prandelli: nel 2-1 a Milano è lui ad aprire le marcature e a propiziare anche la rete della vittoria con una conclusione che trova la deviazione di Occhipinti. Nel 1973 è storico il 4-2 maturato a 5′ dalla fine con la doppietta di Anastasi, insieme ai gol di Causio e Longobucco a riblatare il 2-1 dell’Inter firmato Mazzola e Boninsegna. LEGGI TUTTO

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    Tafferugli post Fiorentina-Inter: Daspo per 18 tifosi viola

    FIRENZE  – La questura di Firenze ha disposto 18 provvedimenti di Daspo, da 2 a 7 anni, per 18 tifosi della Fiorentina dopo degli accertamenti della Digos sugli incidenti in strada che avvennero la sera del 21 settembre 2021 dopo Fiorentina-Inter. Nello specifico i tafferugli si verificarono in piazza Alberti vicino ai viali e sull’itinerario di deflusso degli ospiti verso l’autostrada.

    I tifosi coinvolti: tra i 18 e 47 anni

    I tifosi sanzionati con il Daspo hanno tra 18 e 47 anni e solo uno di loro ha ricevuto il provvedimento della durata più lunga (7 anni). Per sei dei 18 c’è anche la prescrizione di presentarsi in questura in contemporanea con le partite della Fiorentina per tutto il periodo della durata del Daspo. Inoltre i 18 tifosi viola sono stati denunciati, a vario titolo, per rissa, lancio di oggetti atto a offendere e travisamento. Negli scontri contro i tifosi dell’Inter in uscita da Firenze, alcuni si erano coperti il volto. Per gli stessi fatti la questura denunciò 18 tifosi dell’Inter che si erano scontrati, armati di mazze, col gruppo di tifosi viola. La scena venne ripresa in parte dalle telecamere pubbliche. LEGGI TUTTO

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    Olanda, Davids nuovo assistente del ct Van Gaal

    ROMA – Edgar Davids, 49 anni, ex centrocampista di Milan, Juventus e Inter, oltre che della nazionale Oranje, è stato nominato, con effetto immediato, assistente del Ct dell’Olanda Louis Van Gaal. Sostituisce Henk Fraser, che la prossima stagione allenerà l’Utrecht, e lavorerà al fianco di Danny Blind, il primo assistente. “Sono lieto che Edgar Davids si unisca al nostro staff tecnico – ha detto Van Gaal in una dichiarazione della KNVB, la federazione calcistica olandese – Le nostre strade si sono incrociate regolarmente in passato e sono convinto che ricoprirà questo ruolo in modo eccellente”. Nel 1995 Van Gaal infatti ha vinto la Champions League con l’Ajax Amsterdam, che comprendeva Edwin Van der Sar, Frank e Ronald de Boer, Clarence Seedorf, Marc Overmars ed Edgar Davids, che ha giocato anche con Barcellona e Tottenham.Sullo stesso argomentoVal Gaal torna a sorridere: “Sono guarito dal cancro”Calcio

    “Sono molto entusiasta”

    “Non sono solo orgoglioso, ma anche molto entusiasta, di poter continuare la mia carriera di allenatore con un uomo così famoso come Louis Van Gaal e di poter lavorare con il top assoluto dell’Olanda”, ha esultato Davids, che vanta 74 presenze, di cui 12 come capitano, con la selezione Oranje. I Paesi Bassi si sono qualificati per Mondiali che si svolgeranno in Qatar dal 21 novembre al 18 dicembre e affronteranno nel Gruppo A Qatar, Senegal ed Ecuador. LEGGI TUTTO

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    Inter, Inzaghi: “Grande carattere, ora vogliamo la Coppa Italia”

    MILANO – Simone Inzaghi tira un lungo sospiro di sollievo dopo la rimonta della sua Inter che, sotto di due gol con l’Empoli dopo 28 minuti, è riuscita a vincere per 4-2 sui toscani, tornando in vetta alla classifica in attesa di Verona-Milan di domenica sera: “Ho fatto i complimenti alla squadra perché abbiamo fatto una grandissima gara a parte i primi 20 minuti – le parole di Inzaghi a Dazn – la squadra ha avuto troppa voglia, foga e dovevamo essere più ordinati senza palla. Volevamo segnare subito, l’abbiamo pagata a caro prezzo, ma poi siamo bravissimi. Grande prova di carattere, siamo dentro, ora dobbiamo recuperare le energie per la finale di Coppa Italia”. Guarda la galleryLautaro trascina l’Inter: uno-due Empoli, poi la clamorosa rimonta
    Inzaghi: “Ho fiducia, ma non dovevamo prendere quei gol”
    Il successo in rimonta sull’Empoli dà consapevolezza all’Inter: “È una grandissima iniezione di fiducia – dice ancora l’allenatore nerazzurro – mancano tre partite alla fine, dal 20 agosto questa squadra va forte e spende tanto. Ma siamo rimasti lucidi, attaccati. Io guardo la mia squadra. Questa rimonta contro un ottimo avversario mi dà grande fiducia”. Della grande paura per il doppio vantaggio dell’Empoli nel primo tempo, Inzaghi dice: “Una squadra esperta come la nostra non deve prendere quei due gol, ma la sensazione è quella che volevamo segnare subito davanti a questo pubblico trascinante. Non abbiamo tenuto le distanze e abbiamo pagato gli errori a caro prezzo. Potevamo difendere meglio di squadra, non dovevamo concedere quei due gol così, ma sapevo che la squadra avrebbe reagito. Abbiamo fatto 37 tiri, credo che dicano tutto. Bravo Vicario, alla squadra farò vedere i primi 25-30 minuti perché dovevamo avere le distanze adeguate”.
    Inter-Empoli 4-2, tabellino e statistiche
    La finale di Coppa Italia con la Juve
    La mente poi va alla finale di Coppa Italia di mercoledì prossimo a Roma, contro la Juventus: “Dobbiamo preparare la finale che per noi è un obiettivo molto importante. Bisognerà essere bravi a recuperare, ma penso che in questa finale sarà la voglia a fare la differenza. Ho avuto ottimi segnali da tutti, sono molto soddisfatto”. LEGGI TUTTO

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    Inter-Empoli 4-2: avvio shock, la doppietta di Lautaro lancia Inzaghi in rimonta

    Inter-Empoli, le scelte di Inzaghi ed Andreazzoli
    Davanti ad Handanovic (alla 550ª in Serie A), con Skriniar e De Vrij, c’è Dimarco al posto di Bastoni, non ancora a disposizione di Simone Inzaghi, che spera però di recuperarlo per la finale di Coppa Italia con la Juventus. Dumfries e Perisic sulle corsie esterne, l’inamovibile Brozovic in cabina di regia, Barella e Calhanoglu mezz’ali e il tandem offensivo Lautaro Martinez-Correa completa il classico 3-5-2 del tecnico dell’Inter. L’Empoli, che non vince al Meazza dal 30 aprile 2006 (all’epoca fu decisivo l’autogol di Materazzi), si presenta con il 4-3-2-1: Andreazzoli affida le chiavi della porta toscana a Vicario e schiera Fiamozzi, Romagnoli, Luperto e Parisi in difesa, Zurkowski, Stulac e Bandinelli a centrocampo, con Asllani e Bajrami a supporto di Pinamonti, in prestito proprio dai nerazzurri.
    Uno-due dell’Empoli, l’Inter pareggia con un autogol e Lautaro
    Cinque minuti sul cronometro, l’Empoli esce con grande freddezza dall’asfissiante pressing dell’Inter dalle parti di Vicario, Stulac con un bellissimo lancio sull’out destro lancia Zurkowski, il quale, al termine della propria sgroppata, crossa al centro e Pinamonti, in spaccata e di rapina, ammutolisce il Meazza: toscani avanti a Milano. L’Inter accusa il colpo, Correa predica calma, e al 10′ soltanto un fuorigioco dell’autore dell’1-0 salva i nerazzurri dal raddoppio-lampo: Pinamonti, in offside sul tiro di Stulac murato dalla difesa, aveva ricambiato l’assist a Zurkowski, protagonista di un bel taglio e di un piattone mancino imprendibile per Handanovic. La prima occasione dei padroni di casa – anch’essa viziata da una posizione irregolare – arriva al 14′ e porta la firma di Barella: il suo esterno destro al volo sulla pennellata di Dumfries scheggia il palo alla destra di Vicario. L’Inter aumenta la pressione, Perisic tenta l’imbucata, Dimarco e Skriniar provano a pungere sugli sviluppi di due tiri dalla bandierina, Barella si cimenta in una nuova volée, Lautaro non è preciso di testa e Dumfries non inquadra lo specchio con un potente diagonale: la verve riaccende il pubblico di San Siro. Episodio chiave al 22′: super intervento difensivo di Parisi su Barella tutto solo pronto a battere a rete, l’arbitro Manganiello assegna il calcio di rigore, salvo poi dover revocare la propria decisione dopo il richiamo del Var. Come spesso accade nel calcio, la grossa occasione persa cela spiacevoli sorprese e al 28′ l’Empoli sigla il clamoroso 2-0: classica costruzione dal basso, Fiamozzi pesca Asllani e, complice l’approssimativa marcatura di De Vrij, batte Handanovic in uscita. Veementi, poi, le proteste di Barella alla mezz’ora per una sospetta spinta di Bandinelli nei suoi confronti nel cuore dell’area piccola, mentre al 35′ Dumfries pecca di altruismo, scegliendo il servizio al centro anziché tentare la conclusione. In curva, invece, la sassata di Dimarco dalla lunga distanza al 36′. L’Empoli è però in fiducia e – al netto del tambureggiante ritmo imposto dai padroni di casa – riparte sovente con qualità: come al 38′, quando Pinamonti anticipa De Vrij e, con l’ausilio di Asllani e Bajrami, costruisce un’azione interessante salvata in extremis dallo stesso difensore olandese ex Lazio. A riaprire la partita, soltanto al 40′, è l’incredibile autogol di Romagnoli sul traversone di Dimarco, che dimezza lo svantaggio dell’Inter e dà vita ad un vero e proprio assedio accompagnato dal travolgente entusiasmo del pubblico: Barella non trova la porta, poi strappa di forza il pallone dai piedi di Asllani e dà il là al pareggio meneghino, con l’esterno di Lautaro, su suggerimento di Calhanoglu, che non lascia scampo a Vicario (45′). Il primo tempo volge al termine sul miracolo del portiere dei toscani sul violento mancino di Perisic a recupero inoltrato.
    Lautaro-Sanchez: l’Inter batte l’Empoli 4-2 in rimonta
    L’insperato pareggio trovato prima del duplice fischio regala un’Inter rabbiosa alla ripresa delle ostilità: per il primo tiro in porta Simone Inzaghi deve attendere un solo minuto, sul colpo di testa di Dumfries a lato non di molto. Pinamonti, con un destro deviato in angolo, prova a spezzare l’egemonia nerazzurra, mentre il velenoso diagonale mancino di Perisic sfila via alla sinistra di Vicario e il tentativo dal limite di Dimarco è facile preda del portiere dei toscani. L’Empoli arretra ancor più il baricentro, messa alle corde dalla ‘fame’ e dal pressing rabbioso attuato dai campioni d’Italia in carica, che collezionano corner in sequenza: al 56′ Lautaro e Skriniar non trovano la zampata giusta su una bella palla messa in mezzo da Calhanoglu, un minuto più tardi Correa di testa non arreca i pericoli sperati, quindi Barella sceglie la potenza da fuori, senza fortuna (58′). Andreazzoli ridisegna i suoi, a caccia della freschezza e della spensieratezza ammirate in avvio e getta nella mischia Henderson e Di Francesco per Bajrami e Zurkowski, ma al 62′ è ancora Inter: il destro di Calhanoglu impegna Vicario, che si ripete sul colpo di testa di Dumfries, mentre la difesa ospite mura almeno cinque conclusioni nerazzurre in quello che sembrava un flipper impazzito. Neanche il tempo di accennare un contropiede, che l’Empoli capitola: Skriniar recupera la sfera a centrocampo con un intervento al limite su Di Francesco, Vicario è ancora super su Lautaro, ma nulla può sul secondo tentativo del Toro. Al 65′ l’Inter ribalta la sfida. Il neoentrato esterno figlio d’arte paga il contrasto e lascia immediatamente il campo, sostituito dall’ex Milan Cutrone, con Ismajli che rileva Stulac. Le contromosse di Inzaghi sono Dzeko, D’Ambrosio e Vidal per Lautaro, Dimarco e Calhanoglu quindi, dopo un tentativo da dimenticare dell’attaccante bosniaco, Darmian fa tirare il fiato a Dumfries a 15′ dal termine. Benassi per Fiamozzi è l’ultima mossa di Andreazzoli, mentre Vicario compie l’ennesima parata di rilievo della sua partita, sbarrando la porta a Correa al 78′: ultima chance per il Tucu, che fa posto ad Alexis Sanchez. I nerazzurri continuano ad attaccare a testa bassa e Dzeko sciupa una ghiotta occasione a 5′ dal termine, quindi – sugli sviluppi dell’ennesimo corner (il dodicesimo per la precisione) – el Nino Maravilla va direttamente in porta, trovando ancora una volta la risposta sicura di Vicario. Tra il 90′ e il 92′ Inter a un passo dal 4-2: Darmian serve Perisic, bellissima palla in mezzo e Sanchez- in spaccata – svirgola a lato, quindi, in contropiede, Dzeko prima salta mezza difesa empolese e sbatte contro il palo, poi spara in curva da ottima posizione. L’appuntamento è rimandato di meno di due minuti, quando il poker lo firma Sanchez con un facile tap-in su assist del sopracitato compagno di reparto. Missione compiuta per l’Inter: sorpasso – almeno momentaneo – ai danni del Milan, in attesa della finale di Coppa Italia con la Juventus in programma all’Olimpico di Roma mercoledì 11 maggio.  LEGGI TUTTO

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    Eto'o: “Mourinho vincerà con la Roma. Scudetto all'Inter? Spero di si”

    MILANO – Mourinho e la finale di Conference League con la Roma, la corsa scudetto dell’Inter: questi i pensieri di Samuel Eto’o per il finale di stagione dello Special One e della sua ex squadra. L’ex attaccante, attuale Presidente della Federcalcio Camerunense, ha parlato così del tecnico portoghese con il quale riuscì nell’imresa del triplete in nerazzurro nel 2010: “Conoscendo lo Special One ora è felice, ma lui vuole vincere. La sua testa sarà già a trovare la strategia per vincere. E sono sicuro ci riuscirà. A Josè non piacere perdere, ma sono sicuro che vincerà”. Poi un pensiero sulla formazione di Inzaghi e sulla lotta per il titolo di Campione d’Italia: “Può vincere lo scudetto? Non vedo perché no, l’Inter è una delle squadre più importanti del campionato. Deve avere una mentalità sempre vincente, fino all’ultimo secondo tutto è possibile nel calcio. Spero che vinca. La differenza tra le grandi squadre e quelle normali è proprio quello, che fino alla fine si deve fare tutto per vincere e l’Inter è una delle squadre più importanti del Mondo”.
    Eto’o presenta l’evento “Integration Heroes Match”
    Un Eto’o a tutto tondo quello che parla di Roma e Inter in occasione della presentazione dell’amichevole di beneficenza “Integration Heroes Match” che si terrà il prossimo 23 maggio a San Siro. Insieme all’ex fuoriclasse di Inter e Barcellona, ambassador ufficiale di uno dei primi incontri al mondo organizzati con lo specifico intento di promuovere l’inclusività e la multiculturalità, sostenuto anche dalla Lega Serie A, ci saranno ovviamente alcuni dei compagni del Triplete nerazzurro: Júlio César, Wesley Sneijder e Javier Zanetti. O ancora, grandi campioni come Francesco Totti, Lilian Thuram, Andriy Shevchenko, Paulo Dybala, Andrea Pirlo, Filippo Inzaghi e molti altri. In più la ciliegina sulla torta, uno dei più grandi compagni di squadra, e di vittorie, di Samuel Eto’o: Lionel Messi.  LEGGI TUTTO

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    Inter-Empoli, numeri e quote dicono Over 2,5

    In vista della finale di Coppa Italia contro la Juventus l’Inter di Simone Inzaghi anticipa a venerdì (ore 18.45) il suo impegno della 36ª giornata di campionato. Al Meazza arriva l’Empoli, reduce dalla sconfitta per 3-1 contro il Torino che lascia anche un’altra pesante eredità ad Andreazzoli: le assenze per squalifica di Stojanovic e Verre.
    Inter-Empoli, fai il tuo pronostico sul primo anticipo di Serie A
    Show al Meazza, ecco le quote del Multigol 1° e 2° tempo
    Prendersi la vetta per oltre una notte è una prospettiva che ingolosisce Simone Inzaghi. La sua Inter è tornata a vincere contro l’Udinese dopo l’harakiri col Bologna, unico grande neo in mezzo a cinque successi dei nerazzurri in Serie A.
    L’Empoli sbarca a Milano senza particolari obiettivi se non quello di fare il suo gioco nella Scala del calcio. Sono previsti gol e divertimento visto che l’Inter finora ha collezionato 20 Goal e Over 2,5 in 35 giornate, numeri che l’Empoli replica in relazione alle uscite dell’Over 2,5 (20 appunto) rincarando la dose sul Goal, presente in ben 23 gare di campionato.
    Con questi dati le quote sono indirizzate verso l’Over 2,5, per trovare un’alternativa più conveniente si può pescare nell’ambito della tipologia “Multigol 1° tempo + 2° tempo”. L’opzione “Multigol 1-3 1° tempo + Multigol 1-3 2° tempo” vale circa 1.60, solo per suggerirne una.
    E’ a discrezione di ognuno, poi, spostare l’asticella per alzare ancor di più la quota. Ad esempio, con “Multigol 1-2 1° tempo + Multigol 1-3 2° tempo” il premio sale fino a 2 volte la posta. LEGGI TUTTO