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    I 385 cv della Porsche di Lautaro Martìnez fanno dimenticare l'incidente del 2018

    Con i suoi gol sta provando a trascinare l’Inter verso la conquista del campionato, anche se Lautaro Martìnez forse si aspettava di più da questa stagione: 3 rigori sbagliati e uno scudetto per adesso lontano, considerando i 2 punti che lo separano dal Milan capolista, ma matematicamente ancora raggiungibile. Però l’argentino può fortunatamente consolarsi fuori dal campo godendosi una supercar che sognano tutti, una Porsche Carrera 911.

    Lautaro, che passione per Porsche

    La vettura del numero 10 nerazzurro è una 911 Carrera da 385 cavalli. Parliamo di un bolide spinto da un 4 cilindri che può raggiungere una velocità di 293 km/h. La Porsche scelta dal Toro de Bahìa Blanca ha un prezzo che oscilla dai 105mila fino a poco più di 115mila euro. È inoltre disponibile in due varianti: si può scegliere fra la Coupé e la Cabriolet (quella posseduta dall’argentino), con trazione posteriore oppure integrale. È inoltre dotata di cerchi da 20″ personalizzati.

    Lautaro, con una Porsche anche un incidente

    Il rapporto tra Lautaro e la Casa tedesca è però segnato da un incidente, per fortuna, non grave, causato sempre con una Porsche nel dicembre 2018 a Milano. L’attaccante, a quei tempi approdato all’Inter da pochi mesi, urtò una donna in bicicletta presso piazza Buonarroti, a Milano. Subito dopo l’impatto, l’argentino aspettò l’arrivo dei soccorsi insieme alla 36enne, che fu portata in codice giallo all’ospedale Fatebenefratelli. Fortunatamente per entrambi, non ci sono state conseguenze di rilievo. 

    Guarda la galleryPorsche 911 GTS, sportiva con il manuale LEGGI TUTTO

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    La corsa scudetto tra Milan e Inter: il calendario degli ultimi tre turni

    TORINO – È un derby a puntate quello tra Milan e Inter nella corsa allo scudetto: la formazione Stefano Pioli, prima in classifica, ha un vantaggio di 2 punti, mentre i ragazzi di Simone Inzaghi devono rincorrere dopo la sconfitta di Bologna nel recupero di mercoledì scorso. Il Napoli, staccato di 7 punti dal primo posto, è ormai solo aritmeticamente ancora in corsa per il titolo. Con tre giornate ancora da giocare, sono 9 i punti rimasti in palio. Ecco, gara per gara, il calendario del derby scudetto.Guarda la galleryLeao fa volare il Milan: 1-0 alla Fiorentina, Pioli resta primo LEGGI TUTTO

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    Inzaghi crede nello scudetto: “L'Inter non vuole mollare”

    UDINE – L’Inter reagisce alla caduta di Bologna, vincendo 2-1 sul campo dell’Udinese e mantenendo vive le possibilità di difendere lo scudetto vinto nello scorso anno. Simone Inzaghi ha tremato negli ultimi 20 minuti, dopo il gol friulano di Pussetto, ma alla fine può tirare un sospiro di sollievo, restando a 2 punti dal Milan capolista: “Abbiamo dato una grande prova di carattere e personalità, contro una squadra che ad aprile è stata la migliore dopo di noi – le parole dell’allenatore nerazzurro a Dazn – hanno trovato un’Inter che non vuole mollare e aveva voglia di vincere. Vittoria meritata, i ragazzi sono stati bravissimi e abbiamo un seguito pazzesco. Devo dire grazie ai tifosi, sembravamo a San Siro, ci hanno trascinato fino alla fine”.Guarda la galleryL’Inter resta nella scia scudetto: Perisic e Lautaro gol, Udinese ko
    Inzaghi e la corsa al Milan
    Inzaghi non crede che giocare dopo il Milan possa incidere: “Siamo abituati. Da tanti anni ci sono le televisioni, la prossima volta giocheremo prima noi. Dobbiamo essere abituati, personalmente ero concentrato sulla mia gara e i giocatori hanno dimostrato di esserci. Dobbiamo rimanere sempre concentrati e ragionare di partita in partita, sapendo che venerdì ci sarà un match importantissimo contro l’Empoli davanti ai nostri tifosi. Dopo la vittoria del Milan ho parlato con la squadra, bisognava fare una partita importante. Ci siamo fermati a parlare dell’Udinese, squadra fisica e di qualità e in ottima forma. Dovevamo fare una partita da Inter sapendo che non si molla, ci sono nove punti e tutto è possibile”.
    Serie A, la classifica
    “Barella, solo una forte contusione”
    Di Barella, uscito nel finale per un problema a un ginocchio, Inzaghi è rassicurante: “Sembra una forte contusione, speriamo non sia niente perché è un giocatore fondamentale che oggi ha fatto una grande gara. I medici mi hanno tranquillizzato”. Poi, sulla stagione nerazzurra, dice: “Dopo la Supercoppa di gennaio siamo ancora in corsa sia in campionato che in Coppa Italia. Dopo una prima soddisfazione vogliamo vincere ancora, anche se sappiamo che giochiamo contro squadre forti. I tifosi credo che si siano divertiti quest’anno. Inter pazza? Se è pazza e vince la Supercoppa dopo 11 anni, va agli ottavi di Champions, va in finale di Coppa Italia, spero resti pazza così”. LEGGI TUTTO

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    Udinese-Inter 1-2, Inzaghi tiene il passo del Milan e resta a -2

    UDINE – Dopo il successo pomeridiano del Milan sulla Fiorentina, l’Inter di Simone Inzaghi tiene vive le proprie residue speranze di scudetto, superando 2-1 l’Udinese nella 35ª giornata di campionato. I nerazzurri, reduci dal pesante (per la classifica) ko di Bologna con papera di Radu, restano così a due punti dai rossoneri, con tre gare ancora da giocare. I friulani, che venivano dalla vittoria esterna per 4-0 sulla Fiorentina, continuano a restare a digiuno di successi con l’Inter davanti ai propri tifosi: l’ultima gioia interna dell’Udinese sui nerazzurri in campionato resta il 3-0 del gennaio 2013, griffato da una doppietta di Di Natale.Guarda la galleryL’Inter resta nella scia scudetto: Perisic e Lautaro gol, Udinese ko
    Udinese-Inter, la partita
    All’ingresso sul terreno di gioco, l’Udinese si presenta senza Beto infortunato e Makengo squalificato: Cioffi si affida in attacco a Deulofeu e Success, ancora una volta preferito a Pussetto; a metà campo c’è l’ex juventino Pereyra al centro. L’Inter deve rinunciare allo squalificato Calhanoglu e all’acciaccato Bastoni: tra i pali rientra Handanovic, a centrocampo gioca Gagliardini e non Vidal con Barella e Brozovic, mentre in difesa c’è Dimarco insieme a Skriniar e De Vrij. I nerazzurri non si fanno prendere dall’ansia, anche perché il gol arriva presto: al 12′ Perisic colpisce di testa, sul primo palo, su calcio d’angolo battuto da Dimarco. La reazione dell’Udinese si concretizza in un minuto con un destro dai 20 metri di Walace, che impegna Handanovic in due tempi. I padroni di casa alzano il baricentro alla ricerca del pareggio, mentre i campioni d’Italia agiscono di rimessa, sciupando però qualche ripartenza. Al 36′ Silvestri è prodigioso su Lautaro Martinez, Dzeko si avventa sul pallone in area e Pablo Marí lo sgambetta: l’arbitro Chiffi consulta il monitor del Var e assegna il rigore. Lautaro Martinez tenta la trasformazione, colpisce il palo, poi ribadisce in rete di testa: i giocatori friulani chiedono l’annullamento del gol (chi batte un rigore, per regolamento, non può colpire due volte consecutivamente il pallone), ma l’arbitro ravvisa correttamente un contatto di Silvestri con la sfera, che rende valido il secondo tocco dell’attaccante argentino. Al 39′ i ragazzi nerazzurri sono così già sul 2-0, andando poi al riposo con la sensazione di poter controllare l’incontro.
    Pussetto gol, l’Inter trema nel finale
    L’Udinese inizia il secondo tempo riversandosi in avanti, senza però impensierire Handanovic, che resta inoperoso a lungo. Al 51′ una sortita nerazzurra è conclusa senza precisione da Dzeko; un minuto più tardi Walace ci riprova dalla distanza, non inquadrando lo specchio della porta. Il match si riapre improvvisamente al 72′ su una punizione per l’Udinese: Deulofeu calcia da manuale, scavalcando la barriera, Handanovic vola e devia miracolosamente, Udogie però rimette in mezzo per il tocco vincente di Pussetto, subentrato all’infortunato Success a metà del primo tempo. L’Inter trema, ma non si smarrisce: al 77′ Correa, entrato al posto di Dzeko, impegna Silvestri, poi l’arbitro Chiffi annulla per fuorigioco un gol di Vidal, sostituto di Gagliardini. Nel finale di gara la formazione di Cioffi continua a spingere alla ricerca del pareggio senza trovarlo. Al 90′ il nerazzurro Barella è costretto a lasciare il campo per un problema al ginocchio destro, che sembra preoccupante. È l’ultimo spavento per Inzaghi, che può sorridere del successo per 2-1 della sua Inter sull’Udinese. Quinto gol ai friulani per Perisic, che in Serie A ha fatto altrettanto solamente contro la Fiorentina. LEGGI TUTTO

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    Udinese-Inter, Inzaghi: “Handanovic in dubbio, piena fiducia in Radu”

    MILANO – “L’umore dopo la partita non era dei migliori, è stata una delusione forte. Ma in questi giorni ho visto un ottimo spirito di gruppo, la squadra ci vuole credere fino alla fine. Ogni partita è difficile, per cui la squadra ci proverà fino alla fine. Ci mancano quattro gare più la finale di Coppa Italia. Le affronteremo una alla volta e poi faremo la conta. Ci auguriamo di regalare altre soddisfazioni ai tifosi dopo la Supercoppa”. Reduce dal clamoroso ko con il Bologna nel recupero della gara non disputata lo scorso 6 gennaio per l’emergenza Covid, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi presenta in conferenza stampa la sfida con l’Udinese in programma domani alla Dacia Arena: “L’abbiamo preparata in due giorni e mezzo, ma in una grande squadra questo rientra nella routine stagionale”.
    Inzaghi su Bologna-Inter
    “Rispetto alla sconfitta col Milan l’analogia è che avremmo meritato un altro risultato, ma il calcio è così. A Bologna abbiamo fatto un ottimo primo tempo e non dovevamo finire sull’1-1. Avremmo dovuto segnare di più perché un errore del portiere è risaltato di più, ma sul 3-1 non se ne sarebbe parlato. L’errore può capitare come può capitare all’attaccante di sbagliare un gol o a un tecnico di sbagliare un cambio o la formazione. Si è parlato tanto di questo recupero, avremmo voluto giocarlo a gennaio. L’abbiamo giocato ora e perso. Ma non molliamo, può accadere di tutto e la squadra in questi giorni ha reagito nel migliore dei modi. Quando si perde ci sono sempre errori. Dovevamo essere più cinici nel primo tempo, abbiamo avuto grande predominio e avremmo dovuto ammazzare la partita. Purtroppo abbiamo perso una gara fondamentale che ci avrebbe portato in testa. Dobbiamo inseguire, focalizzandoci sulle nostre partite, su quello su cui possiamo incidere, cioè le partite dell’Inter. Sapendo che è un campionato che ogni domenica riserva sorprese”.
    Inzaghi su Handanovic e Radu
    “Handanovic ha un problema importante, stamane ha fatto un lavoro parziale. C’è qualche speranza per domani. Ci proverà, altrimenti abbiamo Radu e Cordaz pronti. Abbiamo qualche problematica di formazione. Tornano Gosens e Vidal, non ci saranno Bastoni e Calhanoglu. Se non dovesse farcela Handanovic giocherà Radu che ha la mia totale fiducia. E’ un ottimo portiere, si è messo a disposizione sempre anche se ha giocato pochissimo e ha una carriera importante davanti. Per le altre scelte aspetterò domani per valutare la condizione di tutti. Io dico quel che vedo. Radu si è sempre allenato nel migliore dei modi. Non sono per l’alternanza dei portieri perché per me ci deve essere una gerarchia. Qui era chiara, Handanovic ha sempre dato ampie garanzie. Radu in Coppa Italia come in allenamento mi ha sempre dato grande affidamento e quindi non ho pensato fosse necessario fargli fare qualche partita in più”.
    Inzaghi sul duello Inter-Milan per lo scudetto
    “Più che pensare a Milan, Napoli o Juventus, penso all’Udinese. Se n’è parlato poco ma è una squadra in salute, ha una media punti ad aprile inferiore solo all’Inter. Affrontiamo una squadra in un ottimo momento che ha qualità e forza. Dobbiamo fare attenzione a quel che dobbiamo fare noi. Quali delle squadre che affronteremo sono più insidiose? utte devono preoccupare. Abbiamo visto la partita di mercoledì o quella prima. Sono tutte difficili, non starei a pensare a cosa stanno lottando. Devi arrivarci al massimo”.
    Inzaghi su Bastoni
    “Bastoni? Speriamo di recuperarlo per la finale di Coppa Italia. Ha avuto un problemino nella rifinitura prima del match di Bologna. E’ qualcosa in più di un affaticamento ma fisioterapisti e dottori sono a disposizione per rimetterlo in sesto”. LEGGI TUTTO

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    Udinese-Inter, può starci la “X2 più Over 1,5”

    Alla “Dacia Arena” va in scena Udinese-Inter. Nell’ultima partita disputata il club friulano ha battuto la Fiorentina per 4-0 mentre i nerazzurri hanno perso a Bologna per 2-1.
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    La squadra allenata da Simone Inzaghi, seconda in classifica, ora non può più permettersi di sbagliare. Dzeko e compagni con un risultato diverso dalla vittoria darebbero la possibilità al Milan di volare via. L’Inter nelle 17 trasferte disputate in campionato ha perso solamente due volte, nelle restanti 15 gare esterne ha fatto registrare 9 vittorie e 6 pareggi.
    L’Udinese è in gran forma, con 13 punti conquistati nelle precedenti 6 sfide di campionato ha dimostrato di saper dare del filo da torcere a diverse squadre. Sulla carta può starci il “2” ma per non correre troppi rischi si può provare la “combo” che lega la doppia chance X2 all’Over 1,5. LEGGI TUTTO

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    La verità di Wanda Nara sull'addio di Icardi all'Inter

    BOLOGNA – “Non ho mai avuto nessuna relazione con Marcelo Brozovic, non ho mai nemmeno avuto il suo numero: non era nemmeno una persona che frequentavamo”. Lo dice con forza, Wanda Nara – moglie e procuratrice di Mauro Icardi, 124 gol in nerazzurro, ora al Paris Saint-Germain -, testimoniando come parte civile nel processo milanese per diffamazione a carico dell’ex “re dei paparazzi” Fabrizio Corona per un articolo del febbraio del 2019 sul suo sito “King Corona Magazine” intitolato “Mauro Icardi divorzia da sua moglie – Wanda Nara ha tradito il suo compagno con Marcelo Brozovic”.Guarda la galleryWanda Nara, tutina aderente e mate per l’allenamento casalingo

    Prossima udienza il 25 maggio

    Quel che sorprende è che la signora abbia addirittura considerato quanto accaduto tra le cause scatenanti dell’addio del marito dall’Inter: “L’Inter gli ha fatto pesare tanto questa situazione. A causa di questo articolo sono iniziati i problemi dentro il club e con la squadra. Si era iniziato a dire “Mauro deve cambiare squadra”, “Mauro deve cambiare procuratrice perché è una donna”. E non credo gli abbiano tolto la fascia di capitano per il suo rendimento in campo. Inoltre questa storia ha generato anche tante sofferenze in famiglia anche perché io ho cinque figli che andavano a scuola a Milano in quel periodo e vivono il calcio in modo molto passionale”. Prossima udienza il 25 maggio in cui saranno sentiti Brozovic, anche lui parte civile, Icardi, parte civile come Wanda e e pure Ivan Perisic, in qualità di testimone.

    Sullo stesso argomentoL’Equipe: “Via gli argentini dal Psg! Escluso Messi”Calciomercato LEGGI TUTTO

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    Inter ko, Inzaghi amaro: “Non siamo più padroni del nostro destino”

    BOLOGNA – E’ un Simone Inzaghi esterrefatto quello che si presenta ai microfoni nel post-partita di Bologna-Inter, che ha visto i nerazzurri sconfitti 2-1 in rimonta dai felsinei con il clamoroso errore di Radu, che ha lasciato il campo in lacrime: “Spiace molto per il ragazzo, ma sono cose che nel calcio possono capitare. Purtroppo è capitato oggi e ci è costato una sconfitta immeritata. Aveva giocato molto bene con l’Empoli, è normale che sia triste ma deve stare tanquillo perché il suo futuro è roseo”.
    Bologna-Inter, tabellino e statistiche
    “Non siamo più padroni del nostro destino”
    Il rammarico più grande per Inzaghi è non essere più padrone del proprio destino: “Purtroppo ora non dipende più da noi, dovremo guardare quello che fa il Milan e noi vincerle tutte. E’ normale che ci sia amarezza, ma la squadra deve tenere la testa alta e continuare a lavorare convinta che ci sia margine per recuperare: il campionato è ancora lungo e con 12 punti in palio il distacco di due punti non è proibitivo”.

    Guarda la galleryArnautovic e Sansone stendono l’Inter: Inzaghi fallisce l’assalto al Milan
    “Non dovevamo concedere il pari”
    Il tecnico nerazzurro tenta comunque di analizzare la gara nel suo complesso: “Siamo partiti come volevamo, riuscendo a trovare subito il gol e creando almeno altre due grandi occasioni che purtoppo non siamo riusciti a concretizzare. Non dovevamo concedere il pari di Arnautovic, quella è stata la nostra pecca più grande. Nella ripresa poi ci siamo un po’ innervositi ma la squadra era tornata in campo con il giusto spirito, convinta di poterla vincere anche all’ultimo. Purtroppo il gol di Sansone preso in quel modo ci ha un po’ tagliato le gambe. Ora però dobbiamo guardare avanti”. LEGGI TUTTO