consigliato per te

  • in

    Inter, 4-1 in amichevole contro il Lugano: doppietta per Lautaro

    91′ – Finisce qui Lugano-Inter: i nerazzurri vincono 4-1 e si aggiudicano la Lugano Supercup!
    90′ – Carboni sfiora il pokerissimo nerazzurro! Tiro potente da fuori area!
    88′ – Nuove sostituzioni in casa Inter: Carboni, Sangalli e Silvestro fanno rifiatare Agoumé, Asllani (prestazione di altissimo livello per l’ex centrocampista dell’Empoli) e Darmian.
    82′ – Gol del Lugano! Carambola nell’area nerazzurra: Sottini esita, Onana non esce e Casciato trova la zampata vincente da pochi passi.
    76′ – Esce il protagonista del match, Lautaro Martinez! L’attaccante argentino lascia spazio a Salcedo. Fuori anche Fontanarosa e D’Ambrosio per Sottini e Hoti. Cambi anche nel Lugano: Srdic, Bottani e Mahou entrano in campo al posto di Durrer, Celar e Babic.
    73′ – Poker dell’Inter! Ancora Lautaro Martinez: l’azione parte da Onana che trova, con un calcio lungo, uno scatenato Correa che supera un difensore svizzero e serve il ‘Toro’ che con un bolide di destro e di prima intenzione, siglia la sua personale doppietta. L’attacco nerazzurro fa scintille!
    70′ – Secondo Cooling-break del match.
    67′ – Sostituzioni per l’Inter: escono Lukaku e Gosens tra gli applausi dei tifosi nerazzurri. Al loro posto i due primavera Casadei e Zanotti.
    62′ – Terzo gol dell’Inter, che azione di Correa! L’argentino prende palla, supera un difensore con un tunnel e batte per la terza volta Saipi con un diagonale chirurgico.
    60′ – Occasione per il Lugano: Celar, su calcio di punizione, sfiora il palo con un potente tiro.
    56′ – Girandola di sostituzioni in casa Lugano: Casciato, Alshikh, De Queiroz, Molino, Stober e Mahmoud rilevano De Jesus, Sabbatini, l’ex Juve e Sampdoria Ziegler, Haile-Selassie, Valenzuela, l’ex Palermo e Brescia Daprela e Doumbia.
    55′ – Ritmi decisamente più bassi nei primi 10′ del secondo tempo con l’Inter che gestisce il risultato.
    51′ – Lukaku brucia in velocità Durrer: il difensore classe 2001 è il primo ammonito della gara.
    46′ – Si riparte con la ripresa di Lugano-Inter. Cambia Inzaghi: entrano Onana, Lazaro e Correa per Handanovic, Bellanova e Mkhitaryan. 
    FINE PRIMO TEMPO
    45′ – Fine il primo tempo tra Lugano e Inter: 2-0 per i nerazzurri di Simone Inzaghi con i gol di D’Ambrosio al 3′ di testa su assist di Asllani da calcio d’angolo e raddoppio al 17′ di Lautaro Martinez, abile a sfruttare un errore di Saipi. Un’ottima Inter e un buon primo tempo della ‘Lu-La’.
    35′ – Calcio di punizione guadagnato da Bellanova al limite dell’area di rigore del Lugano. Calcia Lukaku: palla alta.
    30′ – Che occasione per il Lugano! Cross dal versante destro di De Jesus che pesca sul secondo palo Haile-Selassie: paratona di Handanovic! Sulla ribattuta Babic, ancora di testa, mette alto sulla traversa da ottima posizione.
    26′ – Riprende il match con l’Inter in costante pressione offensiva.
    25′ – Cooling-break per le due squadre. C’è molto caldo in Svizzera.
    20′ – Lugano vicinissimo al gol dell’1-2 con Haile-Selassie: conclusione di prima intenzione di poco a lato.
    17′ – Raddoppio interista con Lautaro Martinez! Erroraccio di Saipi che combina un pasticcio su retropassaggio della difesa e l’argentino ne approfitta. L’Inter vola sul 2-0!
    7′ – Lugano vicino al pareggio! Conclusione di Celar dal limite dell’area di rigore: il tiro, deviato da D’Ambrosio, non sorprende un reattivo Handanovic che mette in angolo.
    3′ – Inter in vantaggio! Danilo D’Ambrosio segna il gol dell’1-0 su calcio d’angolo battuto da Kristjan Asllani.
    1′ – Inizia la sfida dello Stadio Cornaredo di Lugano tra i padroni di casa e l’Inter. Nerazzurri in campo con la coppia Lukaku-Lautaro Martinez, debutto in nerazzurro per i nuovi acquisti Bellanova, Mkhitaryan e Asllani.

    Le formazioni ufficiali di Lugano-Inter
    LUGANO (4-2-3-1): Saipi; Ziegler, Durrer, Celar, Haile-Selassie; Sabbatini, Valenzuela; Doumbia, Babic, Daprelà; De Jesus. Allenatore: Croci-Torti
    INTER (3-4-1-2): Handanovic; D’Ambrosio, Fontanarosa, Darmian; Bellanova, Asllani, Agoumé, Gosens; Mkhitaryan; Lautaro, Lukaku. Allenatore: Inzaghi. LEGGI TUTTO

  • in

    L'incredibile caso di Caicedo: perde la causa ed è svincolato!

    GENOVA – Felipe Caicedo, l’attaccante ecuadoriano che il Genoa aveva prelevato l’anno scorso dalla Lazio (poi passato in prestito all’Inter a gennaio) non è più un calciatore rossoblù. A sancire l’addio è stato il Collegio Arbitrale, che ha respinto il ricorso del giocatore. Caicedo infatti aveva firmato un contratto annuale con opzione per altre due successive stagioni, ma avrebbe dovuto lui stesso far scattare l’opzione. Il giocatore aveva così provato a fare causa al club ligure chiedendo il riconoscimento della validità del diritto di opzione e un risarcimento nei suoi confronti. Il Genoa si è affidato all’avvocato Mattia Grassani del Foro di Bologna che ha invece dimostrato come il calciatore non avesse correttamente esercitato il diritto di opzione e di conseguenza che il contratto non si fosse rinnovato per il biennio 2022/2024. Il Collegio Arbitrale ha respinto entrambe le domande dell’attaccante riconoscendo la piena correttezza del Genoa. LEGGI TUTTO

  • in

    Lautaro Martinez con una Lamborghini solo per lui: nasce la Urus “Toro”

    Lautaro Martinez si prende qualche ora di divertimento e svago prima di volare in ritiro con i compagni dell’Inter. Il “Toro” si è recato allo stabilimento di Sant’Agata Bolognese per scoprire come nascono i modelli Lamborghini e per configurare la sua futura Urus, chiamata appunto “Toro”.Guarda la galleryLamborghini, una Urus “Toro”… per il Toro: che fortuna per Lautaro

    Pogba alla Juve: il ritorno del lusso tra supercar, ville da milionari e jet privato 

    Un nuovo Toro per il Toro

    237 chilometri dividono Appiano Gentile, dove è atteso Lautaro Martinez per aggregarsi al gruppo di Inzaghi in ritiro e Sant’Agata Bolognese, comune emiliano dove nascono i gioielli a 4 ruote di Lamborghini. Come visitare un museo di arte moderna, anzi modernissima. Negli stabilimenti l’argentino ha avuto modo di ammirare la linea produttiva della Huracàn STO e della Selleria, dove vengono creati gli interni delle supercar. Inoltre, il bomber nerazzurro ha potuto configurare la sua prossima Lamborghini Urus “Toro”, un nome non originalissimo ma che di certo non stona con uno dei modelli più belli del marchio italiano, in grado di passare da 0 a 100 km/h in soli 3,6 secondi e di raggiungere la velocità massima di 305 km/h. Il prezzo della vettura è di 227.000 euro.

    Lo youtuber 15enne da 20.000 euro al mese che possiede Ferrari, Lamborghini e McLaren!  LEGGI TUTTO

  • in

    Bremer: «Orgoglio Toro, Juric il top». Inter, Juve o Premier? «Tutto aperto, vado in Champions»

    TORINO – (e.e.) Tormentone? No. Ma è uomo mercato del Toro, al centro di un triangolo tra granata, Inter, Juve. Parliamo di Bremer, non a caso premiato come il miglior difensore del campionato italiano. In Brasile, lo hanno ospitato nella trasmissione Flow Sport Club, conduttore l’ex Bayern Monaco Ze Roberto. Bremer che ha prolungato col Toro fino al 2024 con la promessa di essere lasciato andare in caso di offerta di 25 milioni, ha un accordo da tempo con l’Inter, ma il club di Cairo vorrebbe ottenere di più e allora prova ad alimentare l’asta: così dentro ci finisce la Juve, che da tempo lo ha messo nella lista dei papabili se Matthijs De Ligt andasse nella Premier.Guarda la galleryBremer e il Toro in Brasile: porta la maglia granata in tv

    SI PARTE Ma riavvolgiamo il nastro. Bremer racconta degli inizi difficili, la famiglia, l’arrivo in Italia sotto la Mole. «Ero giovane e dovevo imparare, ho iniziato con Mazzarri. L’adattamento è stato graduale, anche con la lingua. All’inizio dicevo solo “ciao”. In campo? Ero destro e giocavo a sinistra. Sono rapido e così sono cresciuto con il lavoro. Un crescendo continuo, anche di testa, per non prendere troppi cartellini». Ze Roberto: «Mi parlavano di te come un grande atleta, in particolare Rincon». Bremer: «E Rincon mi aiutava, sempre, lui aveva esperienza, era stato anche alla Juve». E ancora: «Ho passato quattro anni della mia vita a Torino, passeggiando per il centro, stando molto bene. Nel derby contro la Juventus, il club top, da titolare, che emozione. Non mi conoscevano… Il sistema di gioco è sempre stato con tre centrali e due esterni e l’ordine era giocare la palla».

    IL FIUTURO Ze Roberto lo elogia: «Il miglior centrale della Serie A, non solo nelle statistiche. Tutti ne parlano, anche qui in Brasile. Oggi vogliono sapere dove andrà a giocare Bremer». Eccolo, il granata, pronto nella risposta: «Ne sto parlando con il mio agente e al momento non c’è nulla di definito. Stiamo parlando. Non so se rimarrò in Italia o andrò all’estero. L’unica cosa fondamentale è giocare la prossima Champions League e questo è importante per continuare a crescere. Si definirà tutto nei prossimi giorni, nelle prossime settimane». Quattro anni in Italia e quindi italiano? «Mia moglie ha antenati italiani e sarà naturalizzata. Automaticamente anche io dopo gli anni di permanenza». L’Italia o la Seleçao? Chiede Ze Roberto, ricordando che il gruppo verdeoro per il Mondiale è fatto: «Il mio sogno è essere convocato dal Brasile. In Italia ho fatto una carriera solida e qui c’è una possibilità aperta, vediamo». Real e Barcellona club che piacciono anche a Bremer, ovvio. «Thiago Silva un esempio. E un onore è stato essere premiato come il top del campionato italiano». Applaude Izzo e Djidji, «idoli». La partita delle partite? «Torino-Juventus». La conquista fatta e quella da fare? «Il titolo individuale di miglior difensore in A, ora sogno di vincere la coppa del mondo». Il migliore allenatore con cui ha lavorato? «Juric, il croato». L’avversario più forte mai incontrato? «Cristiano Ronaldo». Saudade? «Sì, di Bahia». E un po’ anche di Torino, dai…   LEGGI TUTTO

  • in

    Bremer e Inter? Vagnati vaglia la Premier: Chelsea e Tottenham

    TORINO – Cedere Bremer, a meno di una settimana dal raduno al Filadelfia che a sua volta anticiperà di sette giorni la partenza per la prima fase del ritiro austriaco, diventa una necessità. È con i proventi che arriveranno dalla cessione del brasiliano che Vagnati potrà avere mano libera per procedere con qualche ingresso. Bremer ha l’intesa con l’Inter, che resta la grande favorita per assicurarsi il difensore, ma il dt granata non dispera di cederlo a una società che possa pagare più dei nerazzurri il cartellino del giocatore. Vagnati ha così fatto un nuovo giro d’orizzonte per confrontarsi con il Chelsea – si parla pure del Tottenham, ma l’indiscrezione non ha trovato particolari conferme – per verificare se ci fossero offerte in grado di orientare la scelta di Bremer, di suo pronto a trasferirsi alla corte di Simone Inzaghi. Sullo stesso argomentoToro, c’è l’accordo con Solet: si cerca l’intesa con il SalisburgoCalciomercato Torino

    La società di Zhang mette sul piatto una cifra oscillante tra i 30 e i 35 milioni – al netto di eventuali contropartite tecniche: al Toro piacciono Casadei, ma l’Inter lo dà comunque solo in prestito secco, e Dimarco – mentre in un mercato ricco come quello inglese Vagnati potrebbe spuntare tra i 35 e i 40 milioni. Ricordando pure che ad aprile anche l’Arsenal, aveva preso informazioni sull’ex Atletico Mineiro. Il sorpasso da parte di una big della Premier è possibile, per quanto diversi operatori di mercato ritengano che una volta incassato da Skriniar, per cui è in vantaggio il Psg sullo stesso Chelsea e che è pesato dall’Inter non meno 70 milioni, Marotta rivolgerà l’offerta decisiva a Cairo.

    Tutti gli approfondimenti sull’edizione di Tuttosport

    Guarda la galleryTorino, la probabile formazione: i titolari e le alternative che si aspetta Juric LEGGI TUTTO

  • in

    Mundo Deportivo: “Ecco le foto di quando Lautaro firmò per l'Atletico Madrid”

    MADRID (Spagna) – Era la fine dell’anno solare 2017, Lautaro Martinez, appena 20enne, giocava in Argentina con il Racing Club e per il suo acquisto battagliavano alcuni top team europei. L’estate successiva sarebbe finito all’Inter per circa 25 milioni di euro più bonus ma, stando alle foto pubblicate in esclusiva dal quotidiano spagnolo El Mundo Deportivo, il ‘Toro’ aveva firmato con l’Atletico Madrid, posando sorridente con in mano la documentazione che sanciva l’accordo. Le cifre si aggiravano su circa 12 milioni, tre in più della clausola rescissoria, più un prestito semestrale alla società di Avellaneda. Lautaro, fortemente voluto dal ds dei colchoneros Andrea Berta, avrebbe anche svolto le visite mediche e il suo agente, all’epoca, avrebbe dichiarato: “È fatta al 99%”. 
    “Ecco perché Lautaro preferì l’Inter all’Atletico Madrid”
    Sempre secondo El Mundo Deportivo, Lautaro Martinez, nonostante l’accordo con l’Atletico Madrid, avrebbe ceduto alle lusinghe dell’Inter e, in particolar modo, di due connazionali ex calciatori della squadra: il vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti e Diego Milito, a capo dell’Academy. Mentre la clausola rescissoria fissata dal Racing passò da 9 a 18 milioni, l’Inter si presentò con un assegnò da circa 25, esattamente il doppio di quanto pattuito tra la società di Avellaneda e i colchoneros, trasformando di fatto il connubio Martinez-Atletico da un potenziale crack a uno dei più grandi rimpianti della storia del mercato, paragonato dall’autorevole quotidiano iberico al caso-Hierro, che scelse il Real Madrid il giorno dopo aver firmato per i concittadini. Da allora, Lautaro è stato ripetutamente accostato ai rojiblancos e considerato in cima alla lista dei desideri del tecnico Simeone che, ironia del destino, è un altro argentino con un passato in nerazzurro.  LEGGI TUTTO

  • in

    Inzaghi: “Lecce-Inter avvio stimolante, c'è voglia di fare bene”

    MILANO – Fresco di rinnovo di contratto, Inzaghi può iniziare a pensare alla prossima stagione per provare a strappare lo scudetto al Milan e riportarlo nella Milano nerazzurra. Il calendario della Serie A 2022-2023 ha svelato la prima avversaria dell’Inter in campionato: appuntamento nel weekend del 13-14 agosto al Via del Mare di Lecce per sfidare i giallorossi di Baroni. Il tecnico ex Lazio ha commentato così l’esordio: “Cominciamo la nuova stagione contro una neopromossa come il Lecce: sarà una sfida stimolante e dovremo essere concentrati e attenti. Nel campionato italiano nessuna partita è facile: giocheremo ogni tre giorni, dovremo prepararci nel migliore dei modi e affrontare ogni gara con la stessa determinazione e voglia di fare bene”, si legge sul sito ufficiale del club nerazzurro.Guarda la gallerySerie A 2022/2023, il calendario: ecco tutte le giornate LEGGI TUTTO

  • in

    Lukaku, Dybala, lo scudetto e il mercato che divide: che strano Milan-Inter

    TORINO – Certo che non è mai facile accontentare le tifoserie. E Milano, in questo particolare momento, lo sta capendo sulla propria pelle. Perché c’è un discreto fermento, su entrambi i lati del Naviglio, anche se poi la realtà dice che sul fronte degli abbonamenti, l’entusiasmo è alle stelle. La voglia di esserci e di stare al fianco della squadra per tutta la prossima stagione in quello che potrebbe essere, al netto di inserimenti altrui, lo scudetto della seconda stella per entrambe le formazioni non è in discussione. Piuttosto, resta più di qualche perplessità sul lavoro dei dirigenti. La curva nord nerazzurra, ad esempio, non ha voluto aderire alla campagna celebrativa per il ritorno di Lukaku. Anzi, ha ricordato i modi nei quali se ne è andato, di fatto abbandonando una barca che rischiava di affondare, e la cosa non è stata dimenticata. Bollato con l’etichetta “Sarà uno dei tanti”, anche se siamo certo che la riconquista a suon di gol potrebbe anche essere rapida, sempre che l’attaccante belga sappia mantenere la sua straordinaria capacità realizzativa. Né pare particolarmente soddisfatto il tifoso milanista, che magari per risollevarsi avrà solo bisogno di pensare un attimo a quel che è accaduto soltanto un mese fa. Ma che certamente si immaginava diverso l’ approccio della nuova proprietà. Che, per il momento non rinnova, non compra, sostanzialmente non dà segni di grande vitalità. Dicono che il mal comune sia mezzo gaudio, ma in questo caso la vera e unica differenza la fa lo scudetto. Chi l’ha vinto si consola, chi non l’ha vinto sogna. LEGGI TUTTO